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15, 16 e 17 Marzo - Ail

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La storia4«Insiemepotremmo faregrandi cose»Dal 1974 a fianco dell’AIL. Una grande sezione, tantiservizi e persone piene di idee. Ecco a voi AIL FirenzeUna delle prime sezioni a dareseguito alla grande causa dell’AILè senza dubbio la sezione provincialefiorentina. Nel 1974, a soli 5anni dalla nascita dell’AIL Nazionale,nasce infatti AIL Firenze per volontà diVito Materi e Pierluigi Rossi Ferrini, chechiamarono a collaborare al progetto iparenti, gli amici, i medici e tutte lepersone che nei reparti di ematologia oall’ospedale Meyer avevano sofferto peri loro cari.Fu così che una città importantecome Firenze cominciò a poter contaresu una realtà che aveva come propositoprincipale la gestione e cura dellemalattie ematologiche, cosa fino a quelmomento sconosciuta o quasi.Nato in provincia di Matera, il cavalierVito Materi si trasferisce giovanissimoa Firenze. Qui comincia la suaascesa professionale entrando prima, erilevando poi, un’impresa di costruzionedi impianti elettrici; il gruppoMateri, che diventa uno dei punti diriferimento nel settore anche all’estero.Tanto successo professionale però nonnega il dolore della perdita di sua figliaDiletta, appena ventenne, scomparsa acausa di una feroce leucemia.Qualche anno dopo Materi decidedi raggruppare tutte le sue forze perevitare che altri padri provassero il suostesso dolore e, con l’aiuto di PierluigiRossi Ferrini, allora primario del centrodi ematologia di Careggi, fondò lasezione che, nella sua fase embrionale,nasce come società scientifica con l’intentodi riunire gli ematologi italianiper rendere operative al meglio le strutturededicate alla cura delle patologieematologiche. “Ci rendevamo semprepiù conto – dice Rossi Ferrini – chec’era un estremo bisogno di ambientiparticolari con un livello di salubritàI volontari di Firenze durante il ‘Flashmob’ del 21 giugno 2012 in Piazza della RepubblicaSilvio Fusari, Cristina Fusari e Alessandro Torregianisuperiore alla media: le terapie usateinfatti abbattevano le cellule leucemichema andavano a colpire anche quellesane, abbassando le difese immunitariee alzando il livello di mortalità perfenomeni infettivi”.Così, nei primi anni ‘70, sono natigli ambulatori di ematologia, costruiti,arredati ed attrezzati con un mutuodella Cassa di Risparmio di Firenze.Successivamente, nella prospettiva diridurre il bisogno di ospedalizzazione,all’ambulatorio si è rapidamente affiancatoil Day Hospital. Quando si sonofatti evidenti i vantaggi del trapianto diLa splendida struttura della Casa AIL di Piazza di Careggi 2midollo osseo nel trattamento delleleucemie acute, l’AIL, in accordo conl’Ospedale di Careggi, ha deciso diristrutturare radicalmente il più vecchioreparto medico del padiglione S. Lucae di adattarlo alle esigenze dei malatidi sangue: sono state, così, allestite 10stanze con 3 letti, con bagno adiacente,pareti lavabili, aria condizionata efiltrata in tutti gli ambienti. Furono allestiteanche 5 camere per trapianti dimidollo osseo, con letti singoli, ariaintrodotta a pressione positiva attraversofiltri ad alta efficienza, impiantovideo e viva voce con l’esterno per

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