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La storia5consentire ai familiari e agli amici diparlare con i malati ricoverati. Semprel’AIL ha ristrutturato altre 10 stanze sterilidotando il reparto di laboratori dianalisi cliniche specialistiche e di laboratoriper la separazione, manipolazione,congelamento e conservazionedelle cellule staminali. Ha provveduto,inoltre, a fornire le prime attrezzature egli ambienti dedicati alla raccolta econservazione di cellule del sangue dacordone ombelicale. Tutti i lavori e leattrezzature dei reparti di degenza –sezioni di trapianto midollare e laboratori– sono stati interamente finanziatidall’AIL che ha consegnatoall’Ospedale “chiavi in mano” tutte leopere.«Nel 2011 e nel2012 il totale degliospiti che hannotrovato alloggiopresso la struttura èdi 660 persone, dicui 48 stranieri»Una delle due cucine della Casa di Piazza Careggi 2CASA AILNella storia dei 30 anni di attivitàdell’AIL di Firenze, un capitolo importanteè stato quello dell’apertura dellacasa di accoglienza “Casa Diletta alPalagio” a Campi Bisenzio chiusa dopo10 anni, per l’aumentare delle richiestee per avvicinarsi maggiormente allestrutture ospedaliere. Silvio Fusari,attuale presidente della sezione ci spiegache: “Era un nostro obiettivo quellodi poter operare direttamente nella cittàper poter dare ai pazienti e ai lorofamiliari i giusti strumenti per unamigliore qualità di vita durante lecure”.È dall’aprile del 2010, infatti, chegrazie alla concessione da partedell’Azienda Ospedaliera di Careggidell’ex convento delle Oblate in comodatod’uso gratuito, in Piazza diCareggi 2 a Firenze, è stata inauguratala Casa AIL, proprio all’interno delcomprensorio degli ospedali Meyer eCareggi dove l’associazione svolgeun’intensa attività di accoglienza gratuitadi pazienti esterni all’ospedale eloro familiari in difficoltà, in parte provenientidall’estero.I numeri sono importanti: nel 2011 enel 2012 il totale degli ospiti chehanno trovato alloggio presso la strutturaè di 660 persone, di cui 48 stranieri.“Casa AIL è composta da <strong>17</strong> luminosestanze – dice Alessandro Torregiani,referente operativo della sezione –dotate di bagno personale, uso cucinae servizio lavanderia. La struttura èinoltre dotata di ampi saloni di soggiorno,ludoteca per i bambini e grandigiardini. Ci teniamo a sottolineare cheLa sala giochi, dove i bimbi socializzano e si distraggono.Una delle stanze della Casa AIL in Via di Camporeggi 2il servizio di Casa AIL è totalmente gratuito.Molti ospiti sono bambini che sitrovano in cura al Meyer e dal 2008abbiamo istituito anche il servizio diAssistenza Domiciliare Pediatrica, chefunziona molto bene”.Segue il presidente Fusari: “Ci siamoresi conto che, nonostante questo postofosse grande e ospitasse molti nucleifamiliari, lo spazio era insufficiente;così abbiamo ristrutturato la nostra vecchiasede legale in Via di Camporeggi2 e l’abbiamo trasformata in unaseconda casa d’accoglienza con 4 stanzeognuna con bagno proprio, una
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