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II parte - Corso di Studi in Matematica

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Numeri etecniche <strong>di</strong> calcolonella Terrafra i due fiumiLa terrafra i duefiumiL<strong>in</strong>ea <strong>di</strong> costa nel <strong>II</strong>I millennioArea <strong>di</strong> <strong>in</strong>fluenza delle primecittà stato sumere (IV-<strong>II</strong>Imillennio a. C.)Area <strong>di</strong> <strong>in</strong>fluenza degli Acca<strong>di</strong>all’epoca <strong>di</strong> Sargon I (2350 a. C.)Conf<strong>in</strong>i del regno <strong>di</strong> Hammurabi(1792-1750 a. C.)


Tavola cronologicaL’arte sumericanon ha come f<strong>in</strong>ela ricerca esteticadel bello, manasce comemanifestazionedello spiritoreligioso chepermea ognirealtà.StaticitàRipetizione“Stendardo <strong>di</strong> Ur” (metà <strong>II</strong>I millennio a.C., BM)mosaico <strong>di</strong> conchiglie, lapislazzuli e calcare rosso che rappresenta scene <strong>di</strong> guerra


La statua <strong>di</strong> Gudea(Lagash, Mesopotamia, 2130 a.C.)Sulla tavoletta <strong>in</strong> grembo a Gudeaè <strong>in</strong>cisa la rappresentazioneplanimetrica <strong>di</strong> un e<strong>di</strong>ficio.Posti a fianco del <strong>di</strong>segno vi sono unregolo graduato e un’asta arcuata,forse un compasso a corda.LouvreIn base alla ricostruzione del progetto <strong>di</strong> Gudea, a partire dal<strong>di</strong>segno e prendendo come riferimento la larghezza delle porte <strong>di</strong>accesso valutata <strong>in</strong> due o tre metri, l’<strong>in</strong>tero e<strong>di</strong>ficio avrebbe dovutoavere una lunghezza <strong>di</strong> circa 100 metri e una larghezza <strong>di</strong> 40.(Manzone, Navale 1988)


L’elemento architettonico più caratteristico dell’architetturamesopotamica è la Ziggurat, torre a terrazze.[1850] [1924]Ziggurat <strong>di</strong> Ur sulla cui sommità era costruito il tempio de<strong>di</strong>cato al <strong>di</strong>odella luna Nanna (L. Woolley)P. Bruegelil Vecchio (1563)La Ziggurat <strong>di</strong> Babilonia, laTorre <strong>di</strong> Babele, constava <strong>di</strong> 7terrazze.Era alta 90 metri e all’ultimopiano c’era la cella del DioMarduk.Torre <strong>di</strong> BabeleTavoletta (229 a. C) con la pianta e lemisure, Ricostruzione <strong>di</strong> Wiseman


Gilgamesh, V re della I <strong>di</strong>nastia <strong>di</strong> Uruk“Ercole sumerico”“I giorni dell’uomosono contati:qualunque cosa egli faccianon è altro che vento”L’epopea <strong>di</strong> Gilgamesh affronta igran<strong>di</strong> temi dell’umanità:angoscia davanti alla morte,desiderio dell’immortalità e lavana ricerca della felicità.Gilgamesh, V<strong>II</strong>I sec a. C.Parigi, LouvreGilgamesh contro il toro celeste(sigillo cil<strong>in</strong>drico acca<strong>di</strong>co)Fonti per la matematica mesopotamicacirca 300 tavolette <strong>di</strong> argilla scritte <strong>in</strong> caratteri cuneiformi risalenti atre perio<strong>di</strong>:3000-2100 a.C.Epoca paleobabilonese 1800-1595 a. C.Epoca Seleucide (304-141 a. C.)Tavole <strong>di</strong> calcoloTavole <strong>di</strong> problemiTavole <strong>di</strong> moltiplicazione, tavole <strong>di</strong><strong>in</strong>versi, elenchi <strong>di</strong> misure conpassaggi da un’unità <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne<strong>in</strong>feriore a una <strong>di</strong> or<strong>di</strong>ne superiore eviceversa, tavole <strong>di</strong> potenze, tavole <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ciquadrate,ecc.con o senza soluzionericette <strong>di</strong> calcoloniente simbolismonessuna <strong>di</strong>mostrazione


I contributi decisivi allo stu<strong>di</strong>odelle tavolette matematicherisalgono però solo agli anni1930-1960.Neugebauer, Thureau-Dang<strong>in</strong>,Bru<strong>in</strong>sLettera <strong>di</strong> Pietro della Valle (1621),uno dei primi esempi <strong>di</strong> carattericuneiformi pervenuti <strong>in</strong> Europa.Roccia <strong>di</strong> Behistuncon iscrizione tril<strong>in</strong>gueG.F. GrotefendH.C. Rawl<strong>in</strong>sonJ. Oppert,F. Thureau-Dang<strong>in</strong>contribuirono alladecifrazione dellala scrittura cuneiforme(1802-1905)H.C. Rawl<strong>in</strong>sonCaratteri delle matematiche mesopotamicheLa matematica non è <strong>in</strong>tesa come un’attività speculativa astratta,ma un prodotto sociale generato dai bisogni <strong>di</strong> una società <strong>in</strong> cont<strong>in</strong>uaespansione. Nasce e si sviluppa nei templi come strumento perl’amm<strong>in</strong>istrazione della città (costruzione <strong>di</strong> e<strong>di</strong>fici e canali,computo dei giorni necessari per condurre a term<strong>in</strong>e un lavoro,<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> ere<strong>di</strong>tà, calcolo <strong>di</strong> <strong>in</strong>teressi, riscossione <strong>di</strong> imposte, …)I problemi hanno perlopiù una veste concreta e sono classificati aseconda del tipo <strong>di</strong> soluzione. Questo è dovuto alla funzione <strong>di</strong>datticadei testi e mostra una certa consapevolezza della generalità, anche senon c’è alcuna esigenza <strong>di</strong>mostrativa.sistema <strong>di</strong> numerazione sessagesimale posizionale“calcolo algebrico”: soluzione <strong>di</strong> problemi riconducibili a equazioni<strong>di</strong> 1° e 2° grado, particolari equazioni <strong>di</strong> grado superiore al 2°,particolari sistemi


La casa delle tavolette = la scuolaGli scribi costituivano una categoria <strong>di</strong>specialisti <strong>di</strong> alto livello con competenzel<strong>in</strong>guistiche, matematiche e metrologicheErano potenti funzionari dello stato convarie specializzazioni.È documentata l’esistenza <strong>di</strong> scribi donneScribi, V<strong>II</strong>I sec. a.C.Scuole paleobabilonesi (1900-1500 a.C.):Nippur, Uruk, Ur, Mari, EblaMaterie <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: l<strong>in</strong>gua, grammatica e letteratura sumerica, matematiche,legislazione, musicaMetodo: copiare liste <strong>di</strong> parole (alberi, animali, oggetti, località, <strong>di</strong>v<strong>in</strong>ità,stelle,…), copiare vocabolari bil<strong>in</strong>gui sumero-acca<strong>di</strong>co, risolvere problemibasandosi su quelli risolti dal maestro [Sjöberg 1976]“Ricopiare testi modello costituiva una <strong>parte</strong> essenziale del programma<strong>di</strong> stu<strong>di</strong> delle scuole paleobabilonesi (1900-1500 a.C.). Molti testicontenevano elenchi e tabelle ... Eseguendo questi compiti <strong>di</strong>ricopiatura, lo studente si esercitava nella scrittura cuneiforme e altempo stesso accumulava una piccola biblioteca personale <strong>di</strong> tavolette”[Friberg 1984]- testi <strong>di</strong>dattici, <strong>di</strong>zionari bil<strong>in</strong>gui- esercizi <strong>di</strong> scolari su piccoletavolette ovali che su un latoriportano lo scritto del maestroe dall’altro il “compito” dellostudente- testi letterari sulla scuola- testo d’esameF<strong>in</strong>e <strong>II</strong>I millennio a.C., Louvre


L’orig<strong>in</strong>e dei segni numerici e le“bullae” <strong>di</strong> argilla con gettoniBulla con gettoni, Susa,ca 3300 a.C., Louvre4 mucche70 montoniLe bullae molto probabilmenteservivano nelle transazionicommerciali. I gettoni contenutidescrivevano la merce <strong>in</strong>viata.Rompendo la bulla l’acquirentepoteva verificare se la mercecorrispondeva. Successivamente si<strong>in</strong>iziò ad imprimere sullasuperficiedella bulla i vari gettoniBassa Mesopotamia, 3100 a. C.1 10 60 600 3600 36000Passaggio dai gettoni ai simboli numericiAlcuni tipi <strong>di</strong> gettoni


Sistema <strong>di</strong> numerazione sumerico (2600 a. C.)Sistema <strong>di</strong> numerazione ad<strong>di</strong>tivo, sessagesimalebasato sull’uso congiunto della base 60 e 10uomoEsisteva anche il term<strong>in</strong>e šar-gal (= grande šar) per <strong>in</strong><strong>di</strong>care216.000 (60 3 ), ma non il simboloColonna 160+10+10 = 80montoni60+60+10+10++10+10+6 = 166caprettiTavoletta sumerica, 2300 a. C.


La piùantica<strong>di</strong>visione,2650 a. C.1 granaiod’orzo7 silàOgni uomoriceveI suoiuom<strong>in</strong>i?36000 3600036000 360003600 3600 36003600 3600600 600 60600 600 6010 10 10 10 10 13 silà d’orzorimasti1 granaio d’orzo == 1152000 silà = 32×36000 silà 32×36000 : 7Il problema è il seguente:Il contenuto <strong>di</strong> un granaio d’orzo (32×36000 silà) è <strong>di</strong>stribuitofra gli operai. Ciascuno riceve 7 silà e ne rimangono 3. Quantisono gli operai?Come ha trovato la soluzione lo scriba?Probabilmente con una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>visioni successive conopportune conversioni da un’unità a quellaimme<strong>di</strong>atamente <strong>in</strong>feriore. [Guitel 1963]32 × 36000resto 4 × 36000 pari a 40 × 3600resto 5 × 3600 pari a 30 × 600resto 2 × 600 pari a 20 × 60resto 6 × 60 pari a 36 × 10resto 1×10 pari a 10 × 1resto 374 × 360005 × 36004 × 6002 × 605×101La risposta è164571


Orig<strong>in</strong>e della base 60Teone <strong>di</strong> Alessandria (IV sec.), J. Wallis (1693):60 ha 12 <strong>di</strong>visori: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 10, 12, 15, 20, 30, 60M. Cantor (1880): il numero dei giorni dell’anno arrotondato a 360 avrebbesuggerito la <strong>di</strong>visione del cerchio <strong>in</strong> 360 parti e il fatto che il latodell’esagono regolare <strong>in</strong>scritto è uguale al raggio avrebbe portato alla base 60G. Kewitsch (1904): 60 è la comb<strong>in</strong>azione naturale <strong>di</strong> due sistemi più antichiuno <strong>in</strong> base 10 e uno <strong>in</strong> base 6O. Neugebauer (1927): il sistema metrologico è all’orig<strong>in</strong>e della base 60,<strong>in</strong>fatti una grandezza <strong>di</strong> 60 unità può essere sud<strong>di</strong>visa senza <strong>di</strong>fficoltà <strong>in</strong> <strong>di</strong>ecimo<strong>di</strong>: <strong>in</strong> 2, 3, 4, 5, 6, 10, 12, 15, 20, 30 parti ugualiConteggio sulle <strong>di</strong>taCosì si arriva a 59 eil contare le dec<strong>in</strong>e sullaseconda mano spiegherebbela base ausiliaria 10Evoluzione della scritturaVerso il - 2500-2400 si assiste a un processo <strong>di</strong> astrazione che porta adutilizzare i due soli segni da cui il nome “cuneiforme”.La scrittura si ottiene per impressioneuccello3300 2600 2400 1800 a. C.pescespiga <strong>di</strong>orzo


Sistema <strong>di</strong> numerazione sessagesimaleposizionale babiloneseFa la sua comparsa nell’ambiente colto all’<strong>in</strong>izio del <strong>II</strong>millennio a.C. come strumento per la matematica e poi (<strong>in</strong>epoca Seleucide) per l’astronomia matematica.I numeri da 1 a 59 sono scritti <strong>in</strong> modo ad<strong>di</strong>tivo con la baseausiliaria 10, per i numeri superiori a 60 è utilizzato il pr<strong>in</strong>cipio<strong>di</strong> posizione (il valore del simbolo <strong>di</strong>pende dal posto che occupa)Nel nostro sistema <strong>di</strong> numerazione decimale4818 = 4 × 1000 + 8 × 100 + 1×10 + 8 == 4 × 10= 1×603+ 8 × 104818 = 3600 + 1200 + 18 =2+ 20×60 + 182+ 1×101+ 8Nel sistema <strong>di</strong> numerazione sessagesimaleposizionale1 , 20 , 18 ; 0


1 , 20 , 18 ; 04818 604800 80 6018 60 1208 , 40 , 50 ; 031250 6031200 52050 480406088×60 2 + 40 ×60 + 50 = 28.800 + 2.400 + 50 = 31.250Manca lo zero sia <strong>in</strong> posizione me<strong>di</strong>ale chef<strong>in</strong>ale. Comparirà solo <strong>in</strong> epoca Seleucide10×6010×602520 +Testo V <strong>di</strong> Susa10×60 + 15 = 615235,60+ 10×60 + 5+ 10×60 + 5...Ci troviamo davanti a due tipi <strong>di</strong> ambiguità:- una derivante dalla mancanza dello zero- l’altra derivante dalla <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> saperecome devono essere raggruppati i segni“Lo zero è la cifra più importante.È un colpo <strong>di</strong> genio fare <strong>di</strong> un nullaqualcosa, attribuendogli un nomee creando un simbolo per esso”[Van der Waerden 1954]


La tavola <strong>di</strong> moltiplicazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>numerazione <strong>in</strong> base n ha (n-1) 2 prodotti1 2 3 4 5 6 7 8 92 4 6 8 10 12 14 16 183 6 9 12 15 18 21 24 274 8 12 16 20 24 28 32 365 10 15 20 25 30 35 40 456 12 18 24 30 36 42 48 547 14 21 28 35 42 49 56 638 16 24 32 40 48 56 64 729 18 27 36 45 54 63 72 81La tavola <strong>di</strong> moltiplicazionedel sistema <strong>in</strong> base 60 comporta3481 prodotti.In realtà i matematici Babilonesi non costruirono sistematicamentetutte queste tavole, ma ne costruirono altre …FronteRetro50 × 25 = 1250 == 20 × 60+ 5010 × 25 = 250 == 4 × 60+ 10Tavola <strong>di</strong>moltiplicazioneper 25 (ca 1600a.C.) [TMS, 35]Ci sono pervenute numerose tavole <strong>di</strong> moltiplicazione, <strong>di</strong> quadrati(n a-rán), <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ci quadrate (n 2 -e n íb-si 8 ), <strong>di</strong> ra<strong>di</strong>ci cubiche (n 3 -en ba-si 8 ), <strong>di</strong> somme <strong>di</strong> quadrati e <strong>di</strong> cubi, <strong>di</strong> <strong>in</strong>versi (igi n gál-bi1/n), ...


La <strong>di</strong>visioneLa <strong>di</strong>visione viene effettuata moltiplicando il <strong>di</strong>videndoper l’<strong>in</strong>verso del <strong>di</strong>visore.1 30=2 601 20=3 601 10=6 600;300;200;101602 1= 2×3 35 1= 5×6 60;10;400;50L’<strong>in</strong>verso <strong>di</strong> ogni numero regolare, cioè contenentecioè solo i fattori 2, 3, 5 ( i fattori primi <strong>di</strong> 60) èesprimibile con una frazione sessagesimale f<strong>in</strong>ita1 : 80 0, 1251082016404000,125 = 125/1000 = 1/80;7,30 =1 : 80 0; 7, 301 → 60564 → 240240076030+ =260760+1120=15120=18


116=160×1660=15460=124+6034=360+360×460×60=360+45602→ 0;3,45Le frazioni sessagesimali sono poste sullo stesso pianodegli <strong>in</strong>teri.Questo è notevole se si pensa che il sistema <strong>di</strong> numerazione<strong>in</strong><strong>di</strong>ano (che <strong>di</strong>viene il nostro) concerneva solo l’espressionedegli <strong>in</strong>teri e si passò assai tar<strong>di</strong> alla nozione <strong>di</strong> frazionidecimali che com<strong>in</strong>ciarono a <strong>di</strong>ffondersi <strong>in</strong> Europa solo allaf<strong>in</strong>e del ‘500 [S. Stev<strong>in</strong>, De Thiende, 1585]Gli <strong>in</strong>versi dei numeri irregolari come 7, 11, 13, …danno luogo a frazioni sessagesimali <strong>in</strong>f<strong>in</strong>iteperio<strong>di</strong>cheNella più antica tavola <strong>di</strong> <strong>in</strong>versi (1800 a.C. circa) ci sono gli <strong>in</strong>versidei numeri da 2 a 60.Quando si tratta <strong>di</strong> calcolare gli <strong>in</strong>versi <strong>di</strong> 7, 11, 13, …59 lo scribascrive che tali numeri non hanno <strong>in</strong>verso.In YBC 10529 (Yale) c’è il calcolo approssimato degli <strong>in</strong>versi<strong>di</strong> numeri irregolari, per es. 1/59 0;1,1,1 [MCT, 16]


1 : 70 0, 142857…107302820146056403550491…1 → 60 : 756 0; 8, 34, 17,...4 → 2402382 → 1201191 → 60…..Tabella <strong>di</strong> <strong>in</strong>versi <strong>di</strong> numeri compresi fra 1 e 3[MKT, I, 14-22]Louvre AO 6456 Igi 3 gál-bi 20


Approssimazione <strong>di</strong>2, circa 1800 a.C.YBC 7289MCT,42-43Sul lato del quadrato è scritto 30 e sulla <strong>di</strong>agonale sonosegnati i numeri 1; 24, 51, 10 e 42; 25, 35.La <strong>di</strong>agonale è ottenuta così: 42; 25, 35 = 30 × 1; 24, 51, 102×30 242; 25, 35 = 30 × 1; 24, 51, 10ABCAC = 30 230 21; 24, 51, 10 = 1, 414213approssimazione molto buona <strong>di</strong>2Questa tavoletta da sola non <strong>di</strong>mostra che i Babilonesiconoscessero il “teorema <strong>di</strong> Pitagora” nella sua generalità,ma esistono altre tavolette <strong>in</strong> cui questo teorema vieneusato <strong>in</strong> modo palese [p. e. MCT,142]


Plimpton 322 (1800 a.C., MCT, 38-39)La tavoletta mostra un elenco or<strong>di</strong>nato <strong>di</strong> numeri relativi a 15 terne pitagoriche,2 2 2cioè terne <strong>di</strong> numeri <strong>in</strong>teri che sod<strong>di</strong>sfano la relazione a + b = c2 2La I colonna della tavoletta presenta i valori corrispondenti al rapporto b amentre la <strong>II</strong> e la <strong>II</strong>I i valori <strong>di</strong> b e <strong>di</strong> c, rispettivamente. L’ultima colonna <strong>in</strong><strong>di</strong>ca<strong>in</strong>vece semplicemente i numeri d’or<strong>di</strong>ne, da 1 a 15, delle terne.22a + b = c2Numerid’or<strong>di</strong>nec b a72 2 +65 2 =5184+4225= 9409=97 2È possibile che iBabilonesiconoscesseroil meccanismo<strong>di</strong> formazione dellaterne pitagoriche :a = 2uvb = uc = u22− v+ v22u e vu > v<strong>in</strong>teriEuclide, Elementi, X,28.1


Tavoletta AO 6484 (epoca Seleucide)Somma dei quadrati dei naturalida 1 a 10 (MKT, I, 99)“Quadrati da 1 volte 1 f<strong>in</strong>o a 10 volte 10, 100Qual è il numero?Tu moltiplichi 1 per 1/3, trovi 1/3Tu moltiplichi 10 per 2/3, trovi 20/3.1/3 + 20/3, trovi 7.Tu moltiplichi 7 per 55, trovi 385.Il numero è 385”.⎛ 1 2 ⎞⎜1×+ 10 × ⎟ × 55 = 7 × 55 = 385⎝ 3 3 ⎠⎛ 1 2n⎞ n(n + 1)⎜ + ⎟ ×n = 10⎝ 3 3 ⎠ 22 2 2 2 1S = 1 + 2 + 3 + ... + n = n(n + 1)(2n+ 1)65n = 5234Lurje 19481111n = 554321 cubetto unitario4 cubetti unitari9 cubetti unitari16 cubetti unitari25 cubetti unitariLa somma dei cubettiunitari del solido ascal<strong>in</strong>i rappresenta lasomma dei quadratidei numeri da 1 a 5.Assemblando tre <strong>di</strong> questisoli<strong>di</strong> ottengo unparallelepipedo <strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni5× (5+1) × 5 più una scalaformata da (1+2+3+4+5)cubetti unitari.n(n + 1)3S= n(n + 1) n + =2n(n + 1)= (2n+ 1)2nn+1n


Bibliografia essenzialeBOYER C., 1980, Storia della matematica, Mondadori, Milano, Cap. 3.CARDONA G.R., 1986, Storia universale della scrittura, Mondadori,Milano.FRIBERG J., 1984, Numeri e misure nei primi documenti scritti, LeScienze 188, pp. 18-25.GIACARDI L., 1987, Sistema <strong>di</strong> numerazione e calcolo algebrico nella“Terra tra i due fiumi”, <strong>in</strong> AA.VV., L’alba dei numeri, Dedalo, Bari.GIACARDI L., ROERO C.S., 1979, La matematica delle civiltà arcaiche.Egitto, Mesopotamia, Grecia, Stampatori, Tor<strong>in</strong>o, Cap. 3.KLINE M., 1991, Storia del pensiero matematico, Tor<strong>in</strong>o, E<strong>in</strong>au<strong>di</strong>, I, Cap. 1LIVERANI M., 1988, Antico oriente. Storia, società, economia, Laterza,BariMOSCATI S., 1978, Antichi Imperi d’Oriente, Newton Compton, RomaNEUGEBAUER O., 1974, Le scienze esatte nell'Antichità, Feltr<strong>in</strong>elli,Milano.PETTINATO G., 1988, Babilonia, centro dell’Universo, Rusconi, Milano.PICHOT A., 1991, La nascita della scienza. Mesopotamia, Egitto, Greciaantica, Dedalo, Bari, Cap. I.SCHMANDT-BESSERAT D., 1978, Gli antecedenti della scrittura, LeScienze 120, pp. 6-15.I testi cuneiformiBRUINS E.M., RUTTEN M., 1961, Mémoires de la MissionArchéologique en Iran, Tome XXXIV, Textes matbématiques deSuse, Librairie orientaliste Paul Geuthner, Paris.NEUGEBAUER O., 1973, Mathematische Keilschrift-Texte, I, <strong>II</strong>, <strong>II</strong>I,Repr<strong>in</strong>t, Spr<strong>in</strong>ger Verlag, Berl<strong>in</strong>.NEUGEBAUER O., SACHS A., 1945, Mathematical Cuneiform Texts,American Oriental Society, New Haven.THUREAU-DANGIN, F., 1938, Textes mathématiques babyloniens, E.J.Brill, Leiden.

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