Rischio chimico negli ambienti confinati - Dipartimento di ...
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Non<strong>di</strong>meno va considerata la possibilità che i gas più leggeri (He, H 2 , CH 4 …) siaccumulino in alto nei controsoffitti o nei sottotetti.ALTRI RISCHIIl rischio <strong>di</strong> incen<strong>di</strong>o ed esplosione è l’altro rischio importante <strong>negli</strong> <strong>ambienti</strong><strong>confinati</strong>. Gas infiammabili (metano, butano, propano, ecc.) e agenti chimiciinfiammabili (es. vapori <strong>di</strong> idrocarburi), combinati con insufficiente ventilazionedeterminata dall’ambiente confinato, possono raggiungere concentrazioni all’internodei limiti <strong>di</strong> esplosività. L’innesco può essere costituito da fiamme libere, ma ancheda superfici calde (es. lampade alogene non conformi alla <strong>di</strong>rettiva ATEX), dascintille sviluppate da attrezzi manuali in materiale non antiscintilla, da accumulo <strong>di</strong>elettricità statica.Altre con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> rischio possono essere quelle <strong>di</strong> caduta dall’alto, quelle legateall’accesso (<strong>di</strong>mensioni, configurazione, ecc) e quelli <strong>di</strong> annegamento o <strong>di</strong>seppellimento, ad es. per allagamento improvviso o per crollo inaspettato <strong>di</strong>materiali granulari compattati o formanti “ponte” all'interno <strong>di</strong> silos.COME E DOVE SI PRESENTANO I RISCHIAnche se non è possibile fornire un elenco preciso ed esaustivo <strong>di</strong> attività o luoghicon <strong>ambienti</strong> <strong>confinati</strong> né delle situazioni <strong>di</strong> pericolo a questi associati, un’analisiragionata del problema e l’esperienza possono aiutare ad ipotizzare le situazioni piùprobabili. Nella tabella seguente sono riportate quelle attività/situazioni in cui sipossono presentare i rischi <strong>di</strong> asfissia.Tabella 1: rischi <strong>di</strong> asfissia in <strong>ambienti</strong> <strong>confinati</strong>, come e dove.COMEPresenza residuale, dopo svuotamento olavaggio, <strong>di</strong> N 2 usato come gas inerte incisterne, serbatoi ecc.Processi <strong>di</strong> fermentazione <strong>di</strong> mosti conproduzione <strong>di</strong> CO 2Fenomeni <strong>di</strong> fermentazione <strong>di</strong> materialeorganico, <strong>di</strong> derrate alimentari(granaglie, farine, frutta), <strong>di</strong> rifiuti, conformazione <strong>di</strong> CO 2Nell’uso <strong>di</strong> CO 2 in serra perincrementare la crescita del prodottoDispersione <strong>di</strong> agenti estinguenti orefrigeranti (CO 2 , halon, freon...) in<strong>ambienti</strong> non aeratiDOVENell’industria agro-alimentare, chimica,farmaceuticaSerbatoi, tini, botti, autobotti, vasche inaziende vitivinicole, nella produzione <strong>di</strong><strong>di</strong>stillati, ecc…Fosse, vasche, stive, containers, autobottie simili nell'industria alimentare, neitrasporti, in agricoltura, in attività <strong>di</strong>allevamentoSerre nell’industria agroalimentareLocali con impianti e attrezzatureantincen<strong>di</strong>o (es. locali CED); impianti <strong>di</strong>con<strong>di</strong>zionamento e refrigerazione (ad es.nell’industria alimentare)