F O C U S3/2011 FINMECCANICA MAGAZINESOSTENIBILITÀ:UNA QUESTIONEDI GRUPPONUOVI STAND:SPAZIOALL’A<strong>MB</strong>IENTEDopo i successi ottenuti nel2010 – anno che ha visto larealizzazione del nuovo Rapportodi Sostenibilità <strong>Finmeccanica</strong>,fortemente innovativo rispetto aiprecedenti, e l’ingresso di <strong>Finmeccanica</strong>,per la prima volta, nei prestigiosiDow Jones Sustainability Indexes,mondiale ed europeo – i lavori sulProgetto Sostenibilità per il 2011 sonoiniziati già a metà novembre,quando, attraverso una comunicazionedel Presidente e AmministratoreDelegato Pier Francesco Guarguaglini,il vertice di <strong>Finmeccanica</strong>ha invitato i responsabili delle aziendedel Gruppo a indicare, al propriointerno, un focal point per la sostenibilitàdestinato a essere il punto dicontatto con il gruppo di lavoro dedicato,che opera nella corporate.Grandi novità nel settore della sostenibilità;il gruppo di lavoro è stato infattiallargato ad altre direzioni efunzioni di Gruppo; è stato istituitouÈ PARTITO IL PROGETTO SOSTENIBILITÀ 2011, CHE ALLARGA IL PERI-METRO DI LAVORO AD ALTRE REALTÀ DEL GRUPPO E PUNTA ALLAREALIZZAZIONE DI UN VERO E PROPRIO BILANCIO CERTIFICATO.DIECI LE AZIENDE COINVOLTE QUEST’ANNO, CON L’OBIETTIVO DIAPPROFONDIRE I PERCORSI DI RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRE-SA E MIGLIORARE LA PERFORMANCE NEI PRESTIGIOSI DOW JONESSUSTAINABILITY INDEXESun advisory group formato dai responsabilidelle diverse direzionicoinvolte e, soprattutto, è stato allargatoil perimetro di rendicontazionea diverse aziende, in modo da poterrealizzare una ‘fotografia’ sempre piùprecisa di quanto <strong>Finmeccanica</strong> faper essere sostenibile, in vista dellarealizzazione del primo Bilancio diSostenibilità.Sono dieci, quest’anno, le aziendeche partecipano alla raccolta dei datiper il Bilancio di Sostenibilità e allacompilazione del questionario relativoai Dow Jones Sustainability Indexes2011.Ogni settore di business, infatti, saràrappresentato da un’azienda, eccezionfatta per l’elettronica per la difesa,in cui le ‘portabandiera’ sarannotre, una per ogni Paese domestico –Italia, Regno Unito e Stati Uniti – atestimoniare l’internazionalità delGruppo e il suo sempre maggioreimpegno in termini di responsabilitàsociale d’impresa. Oltre ad AgustaWestlande Ansaldo Energia, cheerano già state coinvolte lo scorsoanno, le società interessate sono AleniaAeronautica, AnsaldoBreda, DRSTechnologies (per gli Stati Uniti), OtoMelara, SELEX Galileo (per il RegnoUnito), SELEX Sistemi Integrati e Telespazio.L’intento di quest’anno è diallargare e strutturare, nel Gruppo<strong>Finmeccanica</strong>, il modello di gestionedella sostenibilità, attraverso un dupliceobiettivo, il più sfidante di sempre:da una parte, infatti, il passaggiodel documento di rendicontazioneda ‘Rapporto’ a ‘Bilancio’ implica ilsottoporre i dati quantitativi riportatial suo interno alla valutazione diuna società esterna, che ne verificheràla provenienza e la veridicità.Con questa operazione, quindi, le societàcoinvolte avranno un ruolo diprimo piano, mettendo a disposizionerisorse e ospitando site visits dedicate,finalizzate alla valutazione diprocessi e procedure in essere.Nello stesso modo, saranno approfonditiin ogni azienda i vari temiconcernenti la sostenibilità, nellacertezza di poter evidenziare le bestpractices abbondantemente presentinei diversi territori presidiati da societàdel Gruppo e, soprattutto, ilrapporto virtuoso con gli stakeholder.Dall’altra parte, è necessario che<strong>Finmeccanica</strong> confermi la sua presenzanegli indici di sostenibilitàWorld e Europe del Dow Jones – incui sono ammesse rispettivamente il10% delle 2.500 più grandi realtàaziendali globali e il 20% delle 600maggiori società europee – e che, anzi,migliori la propria performance.Giugno 2011 sarà il traguardo di questastaffetta, in cui corrono, anche sesu distanze non uguali, colleghi diaziende, funzioni e direzioni diverse.uCRITERI ESPOSITIVI RIVOLUZIONARI, INCENTRATI SUL-L’ABBATTIMENTO DELL’IMPATTO A<strong>MB</strong>IENTALE, SONOALLA BASE DEL MODO SCELTO DA FINMECCANICA PERPRESENTARSI A SALONI E FIERE. OBIETTIVO PRIMARIO:RIDURRE LE EMISSIONI DI CO2, MANTENENDO COMUN-QUE PRIOR<strong>ITA</strong>RIO L’ASPETTO COMUNICATIVO, BIGLIET-TO DA VIS<strong>ITA</strong> DI UN GRUPPO ALL’AVANGUARDIA PER IN-NOVAZIONE E TECNOLOGIAIl nuovo concept dello stand modulareecosostenibile di <strong>Finmeccanica</strong>corregge le azioni e aggiornale modalità costruttive consolidatenella versione precedente, checomportavano un rilevante impattoambientale, mantenendo tuttaviaprioritario l’aspetto comunicativodello stand in linea con l’immaginetecnologica dell’azienda.L’obiettivo primario da conseguire,ovvero la riduzione delle emissioni diCO2, concretamente si ottiene:• riducendo l’ingombro e i pesi dellestrutture, attraverso l’uso di tessutitecnologici;• prevedendo il noleggio di arredie apparecchiature audio-video,quando possibile, in loco;• realizzando una certa percentualedi strutture con materiali acquistatisul posto;• utilizzando, per i trasporti, greenshippers che adottano programmieco-responsabili.La progressiva eliminazione di modellie mock-up, a favore di una loro rappresentazionevirtuale con tecnologietradizionali da noleggiare in loco etecnologie più sofisticate itinerantigestite dai contractor, rappresenterebbeun ulteriore contributo all’abbattimentodelle emissioni di CO2.Questo si traduce nell’adozione di uncriterio espositivo rivoluzionario.La riduzione della superficie di tuttigli stand del 20-30% implica un abbattimentoancora maggiore.Eco-sostenibilità significa anche esseresocialmente responsabili, ovveroadottare comportamenti etici comela raccolta differenziata dei rifiuti,utilizzare gadget e cancelleria eco,viaggiare scegliendo compagnie aereee hotel con una solida politicaambientale. A queste azioni sonocorrelate iniziative di charity che prevedonola donazione di apparecchitecnologici o arredi acquistati in locoa istituzioni, enti e organizzazionibenefiche locali.38 39
S T O R I A3/2011 FINMECCANICA MAGAZINEUNA MEMORIAPER DUEuPRESENTATO A LA SPEZIA, CON LA PORTAEREI CAVOUR A FA-RE DA PRESTIGIOSA CORNICE ALL’EVENTO, I RAGAZZI DEL 76, ILVOLUME DELLA COLLANA FINMECCANICA CHE BASANDOSISU TESTIMONIANZE DIRETTE RICOSTRUISCE V<strong>ITA</strong> E OPERE DIGUSTAVO STEFANINI E SERGIO RICCI, PROTAGONISTI DELLASTORIA E DELLO SVILUPPO INTERNAZIONALE DI OTO MELARAUna splendida giornata di sole;una modernissima unità navale;una città che da semprevive il mare come elemento naturaledel suo sviluppo; un’azienda che halegato per sempre il suo nome allacittà dove ha la sua base industriale;un gran numero di ospiti uniti da uncomune interesse. Sono stati questigli elementi che hanno caratterizzato,lo scorso 28 gennaio, la presentazionedel nuovo volume della collana<strong>Finmeccanica</strong>, edito da UTET, scrittodalla giornalista Laura Maragnani ededicato a I ragazzi del 76: GustavoStefanini e Sergio Ricci, protagonistidella storia e dello sviluppo internazionaledi Oto Melara.La nave è la nuova ammiraglia dellaflotta militare italiana, la portaereiCavour: 27.000 tonnellate a pienocarico, 244 metri di lunghezza,7.000 miglia di autonomia e la possibilitàdi imbarcare oltre venti aeromobilitra aerei a decollo verticaleed elicotteri. La città è La Spezia,storica base navale e culla di OtoMelara, prestigiosa società oggi appartenenteal Gruppo <strong>Finmeccanica</strong>,alla cui testa tra gli anni ’60 e gli’80 si sono succeduti Stefanini eRicci, manager di primo livello e traloro amici, per guidarla in una stagionedi successi, quella appuntodei ‘ragazzi del 76’ (dal cannone OtoMelara 76, la cui modernissima versione,il Super Rapido, equipaggiatra l’altro la Cavour).Il bel libro della Maragnani recuperafinalmente la memoria di due affascinantipersonaggi ingiustamente eper troppo tempo dimenticati, cheavevano fatto del ‘non apparire’ unadelle proprie regole d’oro. L’importanteera – e il libro lo chiarisce – ‘fare’le cose, non ‘dirle’: un’etica rigorosa,che non ammetteva eccezioni. Lacapacità di Stefanini e Ricci – checonsideravano La Spezia, e Oto Melaracon tutti i loro collaboratori, la lorocasa e la loro famiglia – di creare unnuovo approccio con la produzione econ il mercato, in un’area di businessa volte controversa, ma sempre difficile,dove la piccola Oto Melara siconfrontava quotidianamente nonsolo con l’agguerrita concorrenza internazionale,ma anche con i governi,con l’industria di Stato, con i primimovimenti pacifisti e con gli anni delterrorismo, e di essere in grado di faresempre ‘squadra’.Ma il libro è anche il racconto di tanteidee nuove e di intuizioni geniali,della capacità di Stefanini e Ricci diessere più bravi di ogni altro nel farequalcosa di nuovo nel proprio settore,attraverso la passione comune e illavoro di migliaia di persone: leadercerto indiscussi, prima uno poi l’altro,ma in grado di motivare tutti, attraversoun approccio davvero innovativoal business.Ed è anche la storia personale di questidue grandi manager, ricostruitanon attraverso articoli o archivi ma,molto più semplicemente, attraversoi ricordi dei familiari e di tanti tra coloroche ebbero la possibilità di lavorarecon loro e di apprezzarne lo stiledi comando e la dedizione al lavoro. Ese ce ne fosse stato ancora bisogno,la presentazione del volume dellaMaragnani è stata un’ulteriore dimostrazionedi come La Spezia sia rimastalegata al ricordo e all’opera diStefanini e Ricci. Centinaia di personehanno partecipato, infatti, all’evento,che si è svolto all’interno dellaCavour: tra queste, oltre al Sottosegretarioalla Difesa Giuseppe Cossiga,che ha portato il saluto del Governoitaliano, il Presidente della Provinciadi La Spezia Marino Fiasella, ilDirettore Generale di <strong>Finmeccanica</strong>Giorgio Zappa, l’Ammiraglio Luigi BinelliMantelli, Comandante dellaSquadra Navale, l’AmministratoreDelegato di Oto Melara Carlo AlbertoIardella, lo storico Arrigo Petacco, esoprattutto l’Ambasciatore StefanoStefanini, figlio di Gustavo Stefanini,e l’allora Direttore di Oto Melara ArcangeloFerrari, che hanno evidenziatosoprattutto il grande contributodato dai ‘ragazzi del 76’ all’affermazionedell’immagine dell’Italianel mondo attraverso il loro entusiasmo,la cultura del fare, la capacità diinnovare: qualità alla base, ieri comeoggi, dell’eccellenza di <strong>Finmeccanica</strong>e dell’Italia.Sopra, l’intervento dell’Ammiraglio Luigi BinelliMantelli, Comandante della Squadra Navaledurante la presentazione del volume.In alto, Giorgio Zappa con il Capitano di VascelloAurelio De Carolis, Comandante della Cavour40 41