E L I C O T T E R I3/2011 FINMECCANICA MAGAZINEAGUSTAWESTLANDINNOVAZIONE:LA SFIDA DELLEUNIVERSITÀuDA TEMPO AZIENDA DI PUN-TA QUANTO A INVESTIMEN-TI IN RICERCA E SVILUPPO,AGUSTAWESTLAND HA IN ES-SERE UN’IMPORTANTE COLLABORA-ZIONE CON ALCUNI ATENEI ALLO SCO-PO DI AMPLIARE E ACCELERARE LE ATTI-VITÀ. I PROGETTI IN CORSO CON IL PO-LITECNICO DI MILANO E CON LE UNI-VERSITÀ DI BRISTOL E LIVERPOOL CON-FERMANO LE POSSIBILITÀ DI COLLABO-RAZIONE TRA MONDO INDUSTRIALE EACCADEMICOIl valore che qualsiasi realtà aziendaledi livello internazionale puòtrarre da attività di ricerca e sviluppo(R&S) consolidate ed efficaci è ampiamentericonosciuto. Il settore R&Scostituisce la linfa vitale dell’innovazione:accelera infatti lo sviluppo dinuovi prodotti e promuove un ciclo dicontinui miglioramenti, consentendoall’azienda nel suo complesso di conservareun vantaggio competitivo neiconfronti della concorrenza.AgustaWestland, che effettua ognianno ingenti investimenti nei propriprogrammi di R&S, oggi si spinge oltrei limiti tradizionali, grazie a un’esclusivacollaborazione con le miglioriuniversità. L’obiettivo è estenderel’ambito dell’attività di ricerca, accelerarela realizzazione di innovazioni egarantire che l’azienda ottenga ilmassimo ritorno su ogni dollaro, sterlinao euro investito in R&S.Sono stati istituiti tre Advanced RotorcraftCentre (centri di ricerca per letecnologie avanzate nel campo dell’alarotante) che lavorano su diversi progettiall’interno di tre dei principaliatenei europei: il Politecnico di Milanoe le università di Bristol e Liverpool nelRegno Unito. AgustaWestland investecirca un milione di euro all’anno inognuna delle due strutture britanni-che e 1,5 in quella di Milano, il cheequivale a circa il 70% dei finanziamentitotali complessivamente ricevutidagli atenei.La restante quota di finanziamento èfornita dalle università stesse. L’impegnoeconomico di AgustaWestlandsarà progressivamente ridotto, manmano che i centri svilupperanno ilproprio know-how e vedranno convergereulteriori sostegni finanziarida potenziali clienti.L’intento strategico dei centri di ricercaè chiaro: garantire ad AgustaWestlandun vantaggio competitivo, offrendopiù risorse e maggior impulsoalle sue attività di R&S. Queste iniziativeintendono anche sfatare il mitosecondo cui mondo industriale e accademiconon possono collaborarecon successo.Come spiega James Wang, Vice PresidentR&S di AgustaWestland: “Siamoconsapevoli che per rimanere competitivianche in futuro abbiamo bisognodi un flusso costante di innovazionitecnologiche nei nostri prodotti.Molte di queste sono sviluppate all’internodell’azienda, ma le nostre risorsenon sono infinite e dobbiamopoter contare su competenze aggiuntive.Proprio in questo senso icentri di ricerca possono svolgere unruolo decisivo.AgustaWestland ne trae vantaggio,perché possiamo chiedere aiuto suspecifici progetti, mentre le universitàhanno la possibilità di lavoraresu progetti di elevata qualità. Senzadimenticare i risvolti positivi per l’economiae le competenze delle areegeografiche in cui mettiamo in attotali partnership”.Un ottimo esempio della collaborazionetra industria e amministrazioneregionale viene dalla Lombardia, doveopera il centro di ricerca AgustaWestlanddel Politecnico di Milano. Lastruttura, inaugurata nel 2010, stapermettendo alla regione di sviluppareulteriormente la propria eccellenzain campo aerospaziale, perfezionandole competenze su base locale e fornendoagli studenti le conoscenze necessarieper dare impulso alle loro futurecarriere nel settore.Parlando della partnership, GiovanniAzzone, rettore del Politecnico di Milano,ha affermato: “L’AgustaWestlandParc è una joint venture tra AgustaWestlande il Politecnico di Milanoche promuove il lavoro di squadra tradocenti, ricercatori e personale diAgustaWestland. Mettiamo in campole migliori competenze per lo sviluppodi progetti nel settore del volo verticale,allo scopo di promuovere una capacitàorganica, condivisa e continua digenerare innovazione, affrontare i rischicon determinazione e competereai livelli più elevati”.Al tempo stesso, AgustaWestland haaccesso a un pool di talenti semprepiù ricco, risorse preziose per l’aziendagrazie alla loro conoscenza delle specifichetecnologie. È questo ‘ciclo virtuoso’d’investimenti e innovazioniche, secondo AgustaWestland, supporteràla sua ambizione di diventareleader mondiale nel campo del voload ala rotante.Ciascuno dei tre centri di ricerca universitariè specializzato in un particolareambito. Il team di Bristol studieràla dinamica strutturale, a Liverpool cisi concentrerà sulla fluidodinamicacomputazionale e sui relativi controlli,mentre le capacità del centro milanesesaranno investite in meccanica,materiali e sperimentazione in volo.Sono in corso oltre 20 progetti di ricerca,ciascuno dei quali mirato a forniremiglioramenti tangibili, che possanopoi essere testati, ulteriormente sviluppatida AgustaWestland e, in ultimaistanza, commercializzati. Unesempio in tal senso è un componentestrutturale per l’elicottero mediobiturbina AW139, sviluppato utilizzandoun metamateriale fonoassorbenteche presto verrà testato sulcampo. Anche altri progetti nelle areedell’aerodinamica e della fluidodinamicacomputazionale stanno dandorisultati applicabili alla linea di prodottiAgustaWestland.Oltre ai tre centri di ricerca menzionati,AgustaWestland ha creato un ‘osservatorio’tecnico in Giappone, chegarantisce un flusso di competenzeda un Paese rinomato per la sua eccellenzatecnologica. Il prossimo obiettivoè ampliare il raggio d’azione deicentri di ricerca a livello globale,creandone altri in Asia e negli StatiUniti. Come primo passo verso questaespansione, la società sta finanziandoun’associazione affiliata presso l’Universitàdello Stato della Pennsylvania.In queste pagine, i ricercatori della BristolUniversity che lavorano sulle future tecnologiedi AgustaWestland. Nella pagina accanto,gli strumenti di Computational Fluid Dynamicsconsentiranno di ottimizzare l’efficienzadel design degli elicotteri50 51
E L E T T R O N I C A P E R L A D I F E S A E L A S I C U R E Z Z A2/2011 3/2011FINMECCANICA MAGAZINEDRS TECHNOLOGIESTRAGUARDO‘IN VISTA’uDRS FESTEGGIA, IN FLORIDA, LA CONSEGNA DEL CINQUAN-TAMILLESIMO VISORE TERMICO TWS, DISPOSITIVO BASATOSU UNA TECNOLOGIA CHE CONSENTE DI VEDERE UN OG-GETTO ANCHE IN ASSENZA DI LUCE, E PERCIÒ MOLTO EFFI-CACE IN TERMINI DI RILEVAMENTO, RICONOSCIMENTO EIDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVIDiverse centinaia di dipendentidella divisione RSTA (Reconnaissance,Surveillance & Target Acquisition)di DRS si sono radunate a Melbourne,Florida, per festeggiare la consegnadel cinquantamillesimo visore termicoTWS (Thermal Weapon Sights). ITWS producono un’immagine leggendol’energia termica radiata dagli oggetti.Questa tecnologia consente di vedere unoggetto anche in assenza di luce, rendendoil TWS uno strumento molto efficaceper orientarsi al buio.Il TWS di DRS si avvale di una tecnologia diimaging termico basata su microbolometrinon raffreddati, con substrato all’ossidodi vanadio (VOx) dello spessore di 25 micron.Tale tecnologia consente di ottenereimmagini di qualità superiore e assicurauna maggiore durata delle batterie rispettoai precedenti modelli del prodotto. IlTWS è inoltre facile da usare, in quanto dotatodi un sistema guidato per la gestioneper il controllo del reticolo, della polarità edella luminosità. I contratti per questeunità sono stati assegnati alla divisioneRSTA di DRS nell’ambito dei programmiPEO (Program Executive Office), PMSSL(Project Manager Soldier Sensors and Lasers)e PM SMS (Product Manager SoldierManeuver Sensors) dell’Esercito USA.Nel 2004 DRS si è aggiudicata il contrattoTWS II, come appaltatore principale, per laqualifica e la produzione dei visori termici.A luglio 2007 DRS si è aggiudicata il contrattoper il programma TWS II Bridge, unacommessa quinquennale di tipo IDIQ (In<strong>def</strong>initeDelivery In<strong>def</strong>inite Quantity) per lafornitura fino a un massimo di 150.000 visoritermici. A oggi, le unità fornite sonoquasi 64.000, mentre ulteriori commessesono previste per i prossimi anni.Dopo aver lavorato a stretto contatto con ilcliente per cinque anni, a giugno 2009DRS ha completato il contratto TWS II, conquasi 30.000 unità consegnate. Oltre afornire all’Esercito americano grandi quantitatividi visori termici, DRS ha consentitodi impiegare unità TWS II che hanno soddisfattoe perfino superato le specifichetecniche del Governo degli Stati Uniti, andandoben oltre tutti i parametri chiaveper l’efficienza.Il contratto TWS II Bridge comprendevaanche una clausola del governo degli StatiUniti riguardante l’introduzione delle nuovetecnologie. Tale requisito è stato soddisfattocon l’introduzione della tecnologiacon microbolometri da 17 micron nei visoritermici: la qualificazione del nuovo prodottoè attualmente in corso. Questi nuovivisori termici aumenteranno l’efficienza eamplieranno la gamma delle capacità,conseguendo al tempo stesso una riduzionedel peso cumulativo fino al 35-40%. Idue contratti prevedono inoltre un’assistenzatotale per i TWS, inclusa la dotazionecompleta di ricambi.Christopher Schneider, Tenente ColonnelloRanger dell’Esercito americano, che hacombattuto in Iraq e in Afganistan, parlandoai dipendenti di DRS durante la celebrazioneha affermato che l’aumentata leggerezzadei TWS di DRS è in grado di salvarele vite dei soldati americani. “Permettedi colpire il bersaglio prima” ha dichiaratoSchneider. “Il minor peso ci consente di faremolto più di quanto si possa perfinoimmaginare”.“Gli oltre 50.000 TWS DRS a elevate prestazioniin dotazione ai nostri soldati – hadetto Terry Murphy, Presidente della divisioneRSTA di DRS – rappresentano un traguardoimportante. Consentendo ai nostrimilitari di vedere a grandi distanze anchein condizioni di visibilità quasi a zero, questatecnologia li aiuta a portare a terminele loro missioni da distanze di maggior sicurezza,aumentando le possibilità di sopravvivenza”.La divisione RSTA di DRS è leader affermatanel settore delle tecnologie EO/IR (prodottielettro-ottici a infrarossi). Il gruppoopera presso sedi a Melbourne (Florida) eDallas (Texas), dove le sue attività di ricercae sviluppo forniscono ai soldati capacitàadattabili nel rilevamento, nel riconoscimentoe nell’identificazione della minaccia,contromisure e sistemi di elevato livellodi protezione degli obiettivi critici. Taliattività comprendono l’applicazione ditools commerciali per la progettazione deisemiconduttori per ridurre costantementele dimensioni dei pixel dei rilevatori, ottenendocosì dispositivi a più elevata risoluzione,ma di dimensioni più contenute, aridotto consumo energetico, più leggeri emeno costosi, e includono anche l’uso disoftware e firmware per il miglioramentodella qualità delle immagini, necessari perincrementare le capacità di rilevamento,riconoscimento e identificazione degliobiettivi, accrescendo così la consapevolezzasituazionale del soldato.52Sopra, visori termici usati dall’Esercito americano.A sinistra, Nathan Heslink, Product Manager, Soldier Maneuver Sensorse Pat Zajac, Amministratore, Program Management, RSTA-Florida.In alto, Christopher Schneider, Tenente Colonnello Ranger, Terry Murphy,Presidente del gruppo RSTA di DRS e Todd Stirtzinger,Vicepresidente senior della divisione Programs53