18/<strong>12</strong>/<strong>20</strong>10 Alias - N.50 - 18 dicembre <strong>20</strong>10Pag. 22(diffusione:30179, tiratura:94483)strampalati lo caccerà nei guai e più d'una volta in galera, ma anche quello che sarà sempre al suo fiancooltre ogni appartenenza e ragionevolezza. La parabola ascendente - con parecchi scossoni - di Vito si misuraproprio in questo rapporto a volte difficile ma sempre imprescindibile. HEAVY RAIN di Quantic Dream (Sony)Chi abbia seguito quanta attenzione abbia sempre posto all'elemento narrativo all'interno dei videogiochipotrà forse stupirsi <strong>del</strong>l'assenza nel mio elenco dei top <strong>del</strong>l'anno di Heavy Rain. In realtà è proprio l'elementonarrativo che penalizza questo gioco, e non tanto l'ampiamente criticato sistema di gestione <strong>del</strong> gioco QuickTime Event. Ammetto che per almeno i primi tre/quarti Heavy Rain sia riuscito a tenermi incollato alloschermo e a farmi sudare e a tremare sul pad, con l'angoscia di non poter salvare il bambino, figlio <strong>del</strong>protagonista. Il vero, forse unico, ma assolutamente fondamentale problema di HR, a parere <strong>del</strong> sottoscritto,è l'assoluta incongruenza <strong>del</strong> colpevole, tra l'altro uno dei personaggi «simpatici», che per buona parte <strong>del</strong>gioco controlliamo. Avrebbe potuto essere lo psicanalista il colpevole e molti degli indizi portano a lui,avrebbe potuto esserlo il poliziotto cattivo, avrebbe potuto esserlo lo stesso protagonista in una sorta di follecupio dissolvi. Ma il «private eye» non ha alcun senso come colpevole e soprattutto non si spiega perché,durante il gioco, aiuti quelle che sono state sue vittime (magari una spiegazione avrebbe anche potuto esseretrovata o inserita, ma di fatto non c'è). Ora se si basa tutto un gioco sulla narrazione, sul pathos che quellanarrazione suscita nel giocatore, la soluzione finale non può essere considerata irrilevante, nemmeno seconsideriamo tale narrazione, come qualcuno ha fatto, un noir di poche pretese. Non lo è fino quasi alla fine,fino a quando una «soluzione» sbagliata e incongruente rovina il tutto.Foto: In alto a destra: Castlevania, Final Fantasy, Heavy Rain Sotto: Monster Hunter Tri, Red DeadRedemption, VanquishLa proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privatoVIDEOGIOCHI - <strong>Rassegna</strong> <strong>Stampa</strong> <strong>20</strong>/<strong>12</strong>/<strong>20</strong>10 60
18/<strong>12</strong>/<strong>20</strong>10 Alias - N.50 - 18 dicembre <strong>20</strong>10Pag. 23(diffusione:30179, tiratura:94483)videogames /2 THE BEST OF GAMES <strong>20</strong>10Sublime fantasiaPiù di un semplice videogioco , per raggiungere confini filosofici e oltre. Oppure un film che si fa game? Dagiovare e rigiocare più volte? E non mancano vampiri e neanche il mitico Far West, i cacciatori di mostri, irobot russiFederico ErcoleFINAL FANTASY XIII (PS3, XBOX 360) Questa 13/a fantasia finale è un capolavoro complesso e sfuggente,che va oltre i confini <strong>del</strong> medium videoludico e va considerata con una sensibilità estetica letteraria, filosoficae cinematografica. Musicale e teatrale soprattutto, poiché sebbene sia lontana nel tempo e nello spazio dalleopere teatrali di Friedrich Schiller e dalle composizioni di Ludwig Van Beethoven è proprio a queste cherimanda perché FFXIII è una sublime e inattuale partitura per console domestica che trova la suacollocazione ideale tra le opere d'arte <strong>del</strong> romanticismo tedesco, pur essendo un videogioco giapponese <strong>del</strong><strong>20</strong>10. Imprigionati dalle maglie di un Fato opprimente che ci costringe nei binari di una linearità spietata,come il destino di un eroe maledetto dagli dei, giochiamo a liberarci dalle catene imposteci dai numi e ainfrangere i simulacri degli antichi idoli fino a riconquistare la libertà perduta. Visivamente splendida,ludicamente appagante e complessa, questa fantasia finale, così poco amata da certa critica un po'superficiale e da un pubblico sempre più frettoloso (per godersi appieno le potenzialità <strong>del</strong> gioco ci voglionopiù di 150 ore) è una <strong>del</strong>le più riuscite di una serie imprescindibile. HEAVY RAIN (PS3) Il cinema si fa gioco,anche se lo è sempre stato, soprattutto per chi lo fa. Ma qui siamo noi a produrre il racconto <strong>del</strong>le immagini oa ridirigere la negazione di ciò che prima avevamo «filmato». Così la narrazione è nello stesso tempofondamentale e inutile e ci perdiamo nella visione e nell'immediatezza dei sentimenti che proviamo mentre laguardiamo e la produciamo. Lirica nerissima sospesa tra Stephen King, Alfred Hitchcock, David Lynch eDavid Fincher, Heavy Rain è il gioco più liquido che sia mai stato prodotto, non solo perché sempre bagnatodalla pioggia, ma perché ci costringe a giocare acquaticamente, ovvero a trasformare il nostro rapporto conl'interfaccia di gioco <strong>del</strong>la PS3 in un gesto fluido e scorrevole che mai si interrompe, come la corsa di unruscello verso un fiume più grande e infine al mare, dove le onde non si fermano mai. Da giocare più volte eprovarne ogni variante e finale. CASTLEVANIA LORDS OF SHADOW (PS3, XBOX 360) La serie vampirescae horror di Konami, da sempre un'enciclopedia multilinguistica sui mostri e le creature fantastiche<strong>del</strong>l'immaginario mondiale, si trasforma in un meravigliante gioco d'avventura e rinasce nell'alta definizione diPS3 e Xbox 360. Programmato in Spagna da un team europeo con la supervisione <strong>del</strong> genio di Metal GearSolid, Hideo Kojima, Castlevania è il più riuscito gioco d'azione e esplorazione in terza persona <strong>del</strong>l'annograzie a una storia profonda, alla vastità e alla bellezza dei suoi panorami, alla musica e alle citazioniomaggioda tanti capolavori videoludici <strong>del</strong>l'ultimo decennio. RED DEAD REDEMPTION E UNDEADNIGHTMARE (PS3, XBOX 360) L'epopea <strong>del</strong> crepuscolo <strong>del</strong> west alla Sam Pekimpah, ma anche di altri millewestern. Dipende da come lo si gioca e può diventare fordiano, hawksiano... Un gioco fatto di lunghissimecavalcate e di sparatorie e duelli ma anche dalla vita quotidiana <strong>del</strong> cowboy nei suoi aspetti meno violenti:mandrie da guidare, cavalli selvaggi da prendere al lazo, animali da cacciare tra la neve mentre un grizzly civuole predare, erbe di vario tipo da raccogliere. L'espansione Undead Nightmare è un capolavoro macabroche porta l'horror dei morti viventi nel West ed è un miracolo <strong>del</strong>l'invenzione che gli artisti <strong>del</strong>la Rockstar sianoriusciti a renderla plausibile e così affascinante. MONSTER HUNTER TRI (NINTENDO WII) Uno deivideogame più amati dai giapponesi, capace di decretare da solo il successo di una console, un'esperienzaesaltante per i giocatori hardcore che non temono la lentezza, gli sbattimenti, i game over e la ripetizione persuperare ostacoli che possono sembrare insormontabili senza una corretta disciplina di gioco. Il Wii Nintendodiventa territorio di caccia (ecologica, si tratta di sopravvivenza e non si spreca mai nulla di ciò che si preda)ostentando una bellezza grafica inedita sulla superficie e tra le acque di isole dagli ecosistemi stupefacentiper varietà e bellezza. Si può giocare anche da soli, ma abbattere colossi artigliati in compagnia on line èLa proprietà intelletuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privatoVIDEOGIOCHI - <strong>Rassegna</strong> <strong>Stampa</strong> <strong>20</strong>/<strong>12</strong>/<strong>20</strong>10 61