pagina 30 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Linee <strong>di</strong> coerenza e strategie del pianoTurismoDal settore turistico emergono importanti opportunità da sfruttare peril territorio provinciale che, grazie anche alla particolare posizione strategica– al centro della Sicilia Orientale - si può <strong>con</strong>siderare come unadelle aree della regione a maggiore potenzialità <strong>di</strong> sviluppo e, semprepiù, la “porta <strong>di</strong> accesso” per il turismo isolano (accesso per via marittima,per via stradale, autostradale, per via ferroviaria e soprattutto pervia aerea). I dati <strong>con</strong>sistenti sul flusso della domanda, i processi <strong>di</strong> crescitadei “segmenti” turistici offerti dall’area (turismo culturale, naturalistico,<strong>con</strong>gressuale, balneare, etc.), la possibilità <strong>di</strong> potenziare l’offertadelle strutture <strong>di</strong> accoglienza e <strong>di</strong> utilizzare il patrimonio <strong>di</strong> se<strong>con</strong>de casequale ampliamento della ricettività turistica, costituis<strong>con</strong>o indubbiamenteuno degli assi portanti <strong>di</strong> sviluppo dell’area.Polo universitario catanese e sviluppo della filiera microelettronicaLa presenza <strong>di</strong> un affermato e prestigioso polo universitario rappresentaun motore <strong>di</strong> sviluppo per l’intero territorio della provincia. La produzione<strong>di</strong> <strong>con</strong>oscenza nelle attività legate alla filiera agro-alimentare,allo sviluppo del sapere naturalistico, architettonico ed urbanistico, allacostruzione <strong>di</strong> competenze manageriali ed impren<strong>di</strong>toriali, costituisceun fattore <strong>di</strong> attrattività ed un volano <strong>di</strong> crescita attraverso cui valorizzarele “specificità” competitive territoriali. La circolazione delle informazionie la <strong>con</strong><strong>di</strong>visione e la mobilità del personale tecnico-scientificohanno creato le basi per la costituzione <strong>di</strong> un bacino <strong>di</strong> attività ad elevataintensità tecnologica su cui costruire modelli <strong>di</strong> sviluppo territorialedella area provinciale catanese.Sistema IonioSistema AlcantaraSistema EtnaSistema SimetoSistema AciSistema Catania e Area MetropolitanaSistema Calatino NordSistema Calatino SudSistema infrastrutturale <strong>di</strong>namicoMalgrado i notevoli limiti che l’attuale sistema delle infrastrutture fisichedel territorio della provincia evidenzia, alcune delle strutture hannoregistrato, soprattutto negli ultimi anni un tasso <strong>di</strong> crescita notevolissimo.Catania si colloca da anni ai primi posti per traffico passeggeri insiemea Napoli, Torino e Venezia. Oltre all’aerostazione attuale ed alporto, che rappresenta una struttura coinvolta in un processo <strong>di</strong> crescitaassai intenso, sia per quanto riguarda il traffico merci sia per il numero<strong>di</strong> passeggeri, le prime tratte della Metropolitana, in evoluzione dellostorico servizio effettuato dalla Circumetnea, nel territorio catanese e iprogetti <strong>di</strong> sviluppo ad essa legati, la definizione della strutturadell’interporto, l’evoluzione della rete ferroviaria e l’ottimizzazione <strong>di</strong>quella viaria, costituis<strong>con</strong>o i necessari corollari affinché tutto il “sistema”delle infrastrutture possa operare in modo sinergico e da supportoalle aree ed ai servizi ad esso collegati.6.4 Linee <strong>di</strong> coerenza e strategie del pianoIl progetto <strong>di</strong> coesione multidentitaria del territorio provinciale cataneseper la competitività dell’area ha costituito il parametro rispetto al qualevalutare la coerenza delle attuali pianificazioni/programmazioni e laproposizione <strong>di</strong> nuove decisioni.Di recente la strategia dell’Assessorato al Territorio è stata quella <strong>di</strong> assicurareal PTP una <strong>valenza</strong> essenzialmente strategica e <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento,rimandando ai <strong>di</strong>fferenti piani esecutivi la definizione degli interventiche meglio possono declinare le strategie <strong>di</strong> sviluppo fissate apartire dai Piani <strong>di</strong> Sviluppo Socio E<strong>con</strong>omico.Nel PTP viene dato grande risalto alla funzione <strong>di</strong> “Coesione Territoriale”favorendo la creazione <strong>di</strong> sottoinsiemi attorno ad elementi caratterizzantied unificanti.A prescindere dalla sud<strong>di</strong>visione, ormai storica, del territorio provincialenelle tre aree (Calatino, Area Metropolitana, Pedemontana Jonica)che <strong>di</strong>ventano 4 attribuendo a Catania il ruolo trainante e polarizzanteche in effetti detiene, si è cercato <strong>di</strong> favorire le aggregazioni spontaneefra territori <strong>con</strong>tigui e non più e non solo sulla opportunità offerta daormai desueti piani o patti (Patti territoriali, PRUSST, PIST, PISU, Pianistrategici, etc. etc.) ma sulla scorta <strong>di</strong> reali tensioni e risorse aggregantiche generino “<strong>di</strong>stretti territoriali omogenei” che possano annullare le<strong>con</strong>flittualità interne per favorire la massima coesione necessaria per assicurarela più efficace competitività verso l’esterno.Con tale presupposto, partendo dalle identità territoriali, evidenziatedurante l’au<strong>di</strong>t che ha caratterizzato il QCS (Tavola 4), sono stati identificatii seguenti “sistemi”, rappresentati nella Tavola 5, per ognuno deiquali si riporta una schematica rappresentazione delle ipotizzate strategie<strong>di</strong> intervento:* Esempi spontaneamente generati già in fase <strong>di</strong> au<strong>di</strong>zione del PTP sono quelli raggruppatinel progetto “mare” nel quale i comuni della costiera jonica da Calatabiano aFiumefreddo, per Mascali, fino a Riposto hanno saputo formulare ipotesi comuni efra <strong>di</strong> loro integrate per uno sviluppo armonioso della costa jonica. In quest’ottica laRegia Trazzera che dal Porto <strong>di</strong> Riposto giunge fino ai <strong>con</strong>fini taorminesi, <strong>di</strong>venta ladorsale dello sviluppo <strong>di</strong> un unico progetto nel quale porti turistici, poli ad alta ricettività,la Riserva <strong>di</strong> Fiumefreddo, la ex Siace, la Gurna, il litorale <strong>di</strong>ventano un sistema<strong>di</strong> offerta unica sotto il profilo naturalistico, turistico, culturale da servire <strong>con</strong> infrastruttureintelligenti ed innovative che, perso il carattere campanilistico, <strong>di</strong>ventano utilied efficaci ad un <strong>di</strong>segno unico e <strong>con</strong><strong>di</strong>viso.Dalla costa poi si <strong>di</strong>parte la tensione espressa da questi comuni rivieraschi verso learee montane così generando un doppio sistema <strong>di</strong> cui il primo, partendo da Mascali eRiposto, attraverso Giarre e Santa Venerina si collega al polo Est del Vulcano attraversoSant’Alfio, Milo e Zafferana <strong>con</strong> capitale il Rifugio Citelli, mentre dall’altra icomuni <strong>di</strong> Fiumefreddo e Calatabiano guardano a Pie<strong>di</strong>monte, Linguaglossa e Castiglioneper collegarsi, sfiorando l’Alcantara fino al polo Nord dell’Etna.È un sistema che, salvaguardando la specificità <strong>di</strong> ognuno, riesce a rappresentarsi comesistema forte ed unitario, facilmente ri<strong>con</strong>oscibile perché fortemente attrattivo nei<strong>con</strong>fronti <strong>di</strong> un’utenza nazionale ed internazionale sempre più esigente.** La “vision” vuole Randazzo capitale dei parchi siciliani (<strong>con</strong> la sola esclusione delleMadonie) e cerniera funzionale e strategica <strong>di</strong> uno sviluppo nuovo e fortemente competitivoperché basato su eccezionali risorse naturalistiche e centrale rispetto ai duebacini turistici, tra i più importanti <strong>di</strong> tutta la Sicilia, come l’Etna e Taormina.Questo presupposto rende assolutamente in<strong>di</strong>spensabile rivitalizzare il collegamentoferroviario Letojanni-Giar<strong>di</strong>ni-Randazzo (ormai “ramo secco” delle RFI) attribuendoloin uso alla Circumetnea che, nella sua evoluzione verso un servizio anche turistico,potrà assicurare una <strong>con</strong>nessione fortemente attrattiva fra i due bacini, esaltando lepeculiarità naturalistiche della valle dell’alcantara.
provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctIl segno della sostenibilità <strong>di</strong> questa azione è già <strong>con</strong>tenuto nel PRG <strong>di</strong> Randazzo, ovesi prevede l’unificazione delle due stazioni, quella della Circum e quella <strong>di</strong> RFI, comesegno <strong>di</strong> un futuro inelu<strong>di</strong>bile e già iniziato.È un tentativo che, se approfon<strong>di</strong>to e pianificato, potrebbe portare, per successivesperimentazioni e verifiche, alla rivitalizzazione del comparto agricolo ed anche al riequilibriourbanistico <strong>di</strong> alcuni dei comuni della <strong>Provincia</strong> che, nel recente passato, sonostati oggetto <strong>di</strong> un eccessivo carico antropico.*** Nei <strong>con</strong>fronti dell’agricoltura la <strong>Provincia</strong> svolge un ruolo trasversale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namentoe <strong>di</strong> sostegno alle produzioni locali.Queste <strong>con</strong>siderazioni, emerse sia in fase <strong>di</strong> <strong>di</strong>scussione generale all’interno dei GALdel Calatino che durante le au<strong>di</strong>zioni per la nuova fase del PTP, hanno <strong>con</strong>tribuito adaffermare la voglia della <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania <strong>di</strong> intervenire promuovendo alcune strategie<strong>di</strong> rivitalizzazione del comparto agricolo.L’idea è quella <strong>di</strong> localizzare presso i <strong>di</strong>stretti <strong>di</strong> produzioni tipiche (arance, limoni,grano, pistacchio, uva, fragole, fichi<strong>di</strong>n<strong>di</strong>a, etc.) centri per la ricerca avanzata presi<strong>di</strong>atida luminari dei <strong>di</strong>fferenti settori che, ricercando soluzioni possibili ed innovative sullascorta <strong>di</strong> sperimentazioni <strong>di</strong> biochimica avanzata purché compatibile, siano capaci <strong>di</strong>riattrarre alla campagna.Occorre che attorno a questi centri <strong>di</strong> ricerca si sviluppino forme aggregative e partecipativeche realizzino i centri <strong>di</strong> lavorazione e trattamento dei prodotti post raccoltafino alla loro commercializzazione, attraverso sistemi <strong>di</strong> logistica integrata fra produzionee <strong>di</strong>stribuzione, riservando ai proprietari dei fon<strong>di</strong> ed agli operatori quelle quoted’e<strong>con</strong>omia che oggi sono <strong>di</strong> esclusiva competenza degli interme<strong>di</strong>atori <strong>con</strong> le tantovituperate <strong>con</strong>seguenze <strong>di</strong> proliferazione dei prezzi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta sui mercati.Si tratta <strong>di</strong> progettare micro strutture urbane ed urbanizzate, attorno alle cellule dellaricerca ed ai centri delle produzioni, strutturate ed attrezzate in maniera adeguata.6.5 Valutazione delle prioritàNella formazione del QPS si è scelto <strong>di</strong> organizzare le informazioni<strong>con</strong>tenute nel QCS all’interno <strong>di</strong> un processo iterativo <strong>di</strong> valutazione egoverno delle politiche del piano nella prospettiva dello sviluppo sostenibilee nella <strong>con</strong>vinzione <strong>di</strong> privilegiare innanzitutto gli elementi qualitativiri<strong>con</strong>osciuti sul territorio. La <strong>con</strong>cretezza <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>nnanzi ad unsistema <strong>di</strong> sviluppo basato su risorse e<strong>con</strong>omiche non illimitate non<strong>con</strong>sente <strong>di</strong> <strong>con</strong>cepire impatti prodotti da logiche dei “gran<strong>di</strong> numeri”,ma in<strong>di</strong>rizza inevitabilmente a <strong>di</strong>scriminare tra le <strong>di</strong>verse opportunità.Ciò riguarda principalmente questioni quali le caratteristiche <strong>di</strong> nuoveinfrastrutture, la <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> nuove aree <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento delle attivitàe<strong>con</strong>omiche, l’estensione lineare e/o capillare <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amenti, la realizzazione<strong>di</strong> strutture e attrezzature per il tempo libero, lo sfruttamento<strong>di</strong> risorse naturali.La complessità del sistema degli interventi presenti sul territorio ha indottoad adottare uno strumento <strong>di</strong> valutazione <strong>di</strong> tipo multicriteriale,basato sull’in<strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> obiettivi e criteri organizzatigerarchicamente e <strong>di</strong> relative <strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong> priorità.6.5.1 Strumento <strong>di</strong> supporto alle decisioniNella scelta della metodologia per la verifica delle priorità <strong>di</strong> azione si ècercata una procedura che garantisse i seguenti principi: valutare in maniera quanto più possibile oggettiva gli in<strong>di</strong>catoriche <strong>con</strong>corrono, opportunamente pesati, alla formulazione delgiu<strong>di</strong>zio sul singolo intervento progettuale; in<strong>di</strong>viduare i pesi, reciproci ed assoluti, dei criteri <strong>di</strong> valutazioneproposti attraverso un proce<strong>di</strong>mento che, pur restando apertoad una calibrazione più specificatamente politica, garantisse inogni caso la coerenza complessiva del giu<strong>di</strong>zio espresso.In pratica si è ritenuto opportuno esprimersi <strong>di</strong>rettamente sulla quantificazione<strong>di</strong> opportuni in<strong>di</strong>catori, significativi per la valutazione dei variaspetti <strong>con</strong>nessi alla valutazione tecnica <strong>di</strong> un intervento, lasciando in-