Quadro Propositivo con valenza Strategica - Provincia Regionale di ...
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provincia regionale <strong>di</strong> catania piano territoriale provinciale quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategicapt p.ctruolo <strong>di</strong> fortissimo polo attrattore verso quella parte <strong>di</strong> catanesi chel’hanno abbandonata per andare a dormire altrove (sono circa 200.000abitanti metropolitani). Tutto questo in uno scenario infrastrutturalmentedebole dove la quasi assoluta mancanza <strong>di</strong> competenza urbanisticaanche in rapporto al bisogno <strong>di</strong> servizi e sottoservizi, ha reso l’areaquasi del tutto invivibile.Fra i tanti, il deficit del sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico è quello che più <strong>di</strong>tutti ha influenzato il negativo sviluppo della migrazione demograficatanto che le strade d’accesso a Catania sono quasi del tutto e quasisempre <strong>con</strong>gestionate ancor più in quanto i catanesi sono fra i maggioripossessori <strong>di</strong> auto pro-capite anche se fra i più in<strong>di</strong>sciplinati e privi <strong>di</strong>coscienza civica. Una delle soluzioni possibili alle problematiche insortea causa <strong>di</strong> un eccesso <strong>di</strong> capoluogo-centrismo ha riguardato la realizzazione<strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico collettivo che, fortementecompetitivo nei <strong>con</strong>fronti <strong>di</strong> quello veicolare privato, potesse indurreuna <strong>di</strong>versione modale pari almeno al 20-25%.La “Pedemontana”In tal senso la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania, nell’anno 2001, in collaborazione<strong>con</strong> la Circumetnea, redasse il progetto definitivo per la realizzazionedella Linea della metropolitana denominata “Pedemontana”quale collegamento in sotterraneo fra la stazione <strong>di</strong> San Gregorio <strong>di</strong> Cataniain corrispondenza dello svincolo autostradale ed il centro della città<strong>di</strong> Catania, in corrispondenza <strong>di</strong> Piazza Giovanni Verga, attraversandoi territori dei comuni <strong>di</strong> San Gregorio, San Giovanni La Punta,Sant’Agata Li Battiati, Gravina <strong>di</strong> Catania, Misterbianco, TremestieriEtneo e Catania.Tale progetto, inserito nelle previsioni <strong>di</strong> Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>leed in quelle <strong>di</strong> Piano Triennale delle Opere Pubbliche per un importo<strong>di</strong> circa € 800.000.000,00, nel quadro delle intese istituzionali all’uopointervenute <strong>con</strong> la Regione siciliana, <strong>con</strong> il Comune <strong>di</strong> Catania, dei Comuniinteressati dall’infrastruttura e <strong>con</strong> la Gestione Governativa dellaFerrovia Circumetnea, fu trasmesso al Ministero dei Trasporti per esserfinanziato a valere sul Decreto 16 giugno 2000 che rifinanziava la Leggen° 211/92 per la “realizzazione <strong>di</strong> interventi nel settore dei trasporti rapi<strong>di</strong><strong>di</strong> massa al fine <strong>di</strong> migliorare la mobilità e le <strong>con</strong><strong>di</strong>zioni nei centriurbani”. Purtroppo tale istanza <strong>di</strong> finanziamento non ebbe mai alcunseguito.La “Metroleggera”Successivamente, a partire dal 2002, il Commissario Delegatoall’emergenza del traffico, il Sindaco <strong>di</strong> Catania, gettò le basi per un “pianodella mobilità” che in ambito metropolitano prevedeval’aggiornamento del progetto della “Pedemontana” rivisitando la soluzionetecnologica, possibilmente riportandolo in superficie, riducendonei costi <strong>di</strong> costruzione ritenuti estremamente elevati, ipotizzandotempi <strong>di</strong> costruzione compatibili <strong>con</strong> le urgenze espresse dal territorio,mirando a tempi <strong>di</strong> percorrenza e livelli <strong>di</strong> <strong>con</strong>fort meglio compatibili<strong>con</strong> le attese dell’utenza e reimpostando i no<strong>di</strong> dell’intermodalità esaltandola funzione dei parcheggi scambiatori e delle nuove reti urbane.Sulla base <strong>di</strong> tali motivazioni la <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania avviò unnuovo iter tecnico ed amministrativo tendente a realizzare, partendo daun adeguato stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità, un nuovo sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico<strong>con</strong> caratteristiche <strong>di</strong> “metropolitana leggera” ad alta frequenza ed elevatafrequentazione, quale collegamento fra il comune capoluogo ed ilcomprensorio territoriale dell’area metropolitana catanese a maggioredensità demografica e maggiore domanda <strong>di</strong> trasporto, che rispondesseinoltre ai seguenti requisiti: massima funzionalità, efficacia e efficienza;integrazione <strong>con</strong> il sistema urbano ed extra urbano; sostenibilità ambientaleed ecologica; tempi <strong>di</strong> percorrenza, frequenze, puntualità,<strong>con</strong>fort, sicurezza e tariffe compatibili <strong>con</strong> la domanda; sistema competitivonei <strong>con</strong>fronti del trasporto privato e fortemente attrattivo nei<strong>con</strong>fronti dell’utenza; red<strong>di</strong>tività finanziaria commisurata alla soglia dellamassima attrazione sul capitale privato nel senso delle previsioni <strong>di</strong>Legge in merito al “project financing”.Tale stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> fattibilità ha ipotizzato la realizzazione <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>trasporto pubblico in ambito metropolitano perfettamente integrato<strong>con</strong> quello ricordato denominato delle “tre linee tramviarie”, <strong>con</strong>cepitodalla struttura tecnica del Commissario all’Emergenza Traffico del Comune<strong>di</strong> Catania, esaltando la funzione intermodale <strong>di</strong> alcuni parcheggiscambiatori previsti in ambito urbano e prevedendone altri in testata elungo i percorsi metropolitani.L’insieme dei progetti pre<strong>di</strong>sposti, dalla <strong>Provincia</strong> in ambito metropolitanoe dal Comune in ambito urbano, costituiva un vero e proprio sistema<strong>di</strong> trasporto pubblico metropolitano perfettamente integrato, se<strong>con</strong>doi più innovativi criteri <strong>di</strong> interscambio modale, agli ambiti territorialidei comuni che, nell’ambito territoriale denominato “Area MetropolitanaNord”, generano i maggiori flussi veicolari in <strong>di</strong>rezione del capoluogoe più specificatamente: Gravina <strong>di</strong> Catania; Mascalcia; TremestieriEtneo; Sant’Agata Li Battiati; San Giovanni La Punta; San Gregorio<strong>di</strong> CataniaLa <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania ed il Comune <strong>di</strong> Catania, <strong>con</strong>venneroquin<strong>di</strong> sulla opportunità <strong>di</strong> unificare i progetti e gli stu<strong>di</strong> rispettivamenteredatti al fine <strong>di</strong> realizzare un unico sistema <strong>di</strong> trasporto pubblico integrato,<strong>con</strong> caratteristiche <strong>di</strong> “metropolitana leggera” ad alta frequenzaed elevata frequentazione, quale collegamento fra il comune capoluogoed il comprensorio territoriale dell’area metropolitana catanese a maggioredensità demografica e maggiore domanda <strong>di</strong> trasporto.In tal senso, il 13 gennaio 2007, alla presenza del Governo <strong>Regionale</strong>,fu firmato dalla <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania, dal Comune <strong>di</strong> Cataniae dai Comuni Metropolitani <strong>di</strong> Gravina <strong>di</strong> Catania, Mascalucia, TremestieriEtneo, Sant’Agata Li Battiati, San Giovanni La Punta e San Gregorio<strong>di</strong> Catania, <strong>con</strong> la partecipazione dell’AMT quale supporto tecnicoaltamente specializzato nel settore del TPL, il protocollo d’intesa perla realizzazione <strong>con</strong>giunta del “Sistema <strong>di</strong> Trasporto Pubblico MetropolitanoCatanese” STPMC.In virtù <strong>di</strong> tale accordo i responsabili tecnici in<strong>di</strong>viduati da Comune e<strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Catania, provvidero a realizzare un unico progetto preliminareche, prevedendo un costo complessivo pari a circa € 400 M€, perle opere, per gli impianti e per la fornitura del materiale rotabile, permise<strong>di</strong> avviare il proce<strong>di</strong>mento per l’esecuzione in project financing.Per la realizzazione del STPMC non è stato previsto alcun finanziamento<strong>con</strong> fon<strong>di</strong> propri della <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania anche sel’eventuale promotore avrebbe potuto ricorrere, sotto la sua responsabilità,a finanziamenti pubblici dalla stesso in<strong>di</strong>viduati e, a titolo <strong>di</strong> parzialecorrispettivo, avrebbe anche potuto richiedere la <strong>con</strong>cessione <strong>di</strong>un <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> utilizzo e <strong>di</strong> go<strong>di</strong>mento delle e sulle aree che i Comunicoinvolti avevano, in linea <strong>di</strong> massima, in<strong>di</strong>viduato.La nuova “pedemontana”E … mentre si cerca <strong>di</strong> trovare la soluzione ottimale, si legge sui quoti<strong>di</strong>aniche la Circumetnea, <strong>con</strong> gli stesi comuni che avevano già sottoscrittoaltri due protocolli d’intesa, facendosi forte della sua, ormai nota,capacità <strong>di</strong> sfornare progetti esecutivi in tempi brevi ha rispolverato ilprogetto della “Pedemontana” senza neanche <strong>di</strong>scuterne preventivamente<strong>con</strong> questa <strong>Provincia</strong> <strong>Regionale</strong> <strong>di</strong> Catania che aveva redatto quelprogetto nel (neanche tanto lontano) 2001 e <strong>di</strong>menticando che per metterein esercizio la modesta tratta Borgo-Piazza Galatea sono occorsipiù <strong>di</strong> 25 anni e che realizzare la “Pedemontana” significa impegnarequasi 1 miliardo <strong>di</strong> Euro.La MonorotaiaProprio alcune problematiche insorte nella definizione dell’iter tecnicoed amministrativo da avviare per l’acquisizione delle “aree risorsa”, hasospeso in qualche maniera il proce<strong>di</strong>mento avviato, offrendol’opportunità <strong>di</strong> ripensare ad una nuova soluzione tecnica e tecnologicaalla ricerca: della totale sede propria; <strong>di</strong> minori costi d’investimento; <strong>di</strong>maggiore innovazione; <strong>di</strong> maggiori velocità commerciali;<strong>di</strong> maggiore sicurezza;<strong>di</strong> minori tempi d’esecuzione e d’avvio dell’esercizio.A seguito <strong>di</strong> un’attenta fase <strong>di</strong> ricerca a livello nazionale ed internazionale,cogliendo l’occasione <strong>di</strong> un proficuo <strong>con</strong>fronto tecnico e tecnologico<strong>con</strong> affermati gruppi <strong>di</strong> progettisti che hanno avviato un positivo<strong>di</strong>alogo <strong>con</strong> il competente Servizio Trasporti <strong>di</strong> questa <strong>Provincia</strong>, la soluzionepotrebbe essere rappresentata dalla tecnologia della “Monorotaia”che, ormai <strong>di</strong>ffusa ed in fase <strong>di</strong> larga <strong>di</strong>ffusione su tutto il pianeta,sembra rispondere pienamente e positivamente a tutti i quesiti posti.