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Quadro Propositivo con valenza Strategica - Provincia Regionale di ...

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pagina 62 quadro propositivo <strong>con</strong> <strong>valenza</strong> strategica Piano dei Servizi Territoriali Teatro museo Opera dei Pupi "Turi Grasso" ad Acireale Museo <strong>Regionale</strong> della Ceramica a Caltagirone Antiquarium <strong>di</strong> Palikè a Mineo Museo Vulcanologico Etneo a NicolosiIl progetto <strong>di</strong> un “museo dei musei” è pertanto rivolto al duplice intento<strong>di</strong>:1. raggruppare, per quanto possibile, in un’unica sede quante più possibiliemergenze culturali già esistenti ed operative al fine <strong>di</strong> potenziarnel’attrattività complessiva e quin<strong>di</strong> poter operare azioni <strong>di</strong> forte e <strong>con</strong>vincentemarketing territoriale;2. realizzare il Museo dei Musei quale struttura che possa vivere, piùvolte l’anno, ospitando collezioni <strong>di</strong> Musei lontani ma fortemente desideratida tutto quel popolo siciliano, meri<strong>di</strong>onale e me<strong>di</strong>terraneo che, acosto <strong>di</strong> enormi sacrifici finanziari, si sposta in giro per il mondo pervedere quel quadro, quella statua quel reperto, ecc.Museo vulcanologicoIl progetto <strong>di</strong> un museo vulcanologico,che abbia la sua idonea sede nelcomune <strong>di</strong> Nicolosi, quale “porta dell’Etna”, si <strong>con</strong>nota per la sua <strong>valenza</strong>culturale, a fronte della ricchezza <strong>di</strong> dati ed informazioni che potràfornire a chi si accinge a visitare il vulcano, <strong>con</strong>iugata alla possibilità<strong>di</strong> interagire <strong>con</strong> apparecchiature <strong>di</strong> <strong>con</strong>trollo dello stato vulcanico ed agodere delle caratteristiche intrinseche dello stesso ambiente vulcanico.Parco Archeologico Calatino NordPer la sua posizione, questo territorio, nel passato <strong>con</strong>siderato marginale,rappresenta una cerniera naturale tra le Province <strong>di</strong> Catania ed Enna,le cui <strong>con</strong>nessioni non sono soltanto geografiche, ma anche <strong>di</strong> naturaarcheologica, specie in relazione alle più note aree <strong>di</strong> Aidone (Morgantina)e <strong>di</strong> Piazza Armerina (Villa del Casale).L’area è fortemente caratterizzata da emergenze storico-archeologichesignificative, ma anche da aspetti attrattivi legati a particolari presenzeflorofaunistiche e geomorfologiche.L’ambito proposto per il Parco archeologico, naturalistico (ambientale epaesaggistico) si sviluppa nell’estremo lembo orientale dei Monti Erei almargine della piana <strong>di</strong> Catania.Questi i centri coinvolti nell’iniziativa: Caltagirone, Castel <strong>di</strong> Iu<strong>di</strong>ca,Grammichele, Lico<strong>di</strong>a Eubea, Palagonia, Ramacca.Il territorio del Parco è da sud<strong>di</strong>videre, inoltre, in tre zone assoggettatea prescrizioni <strong>di</strong>fferenziate e si articola in:a) ambiti archeologici (zona A), costituiti dall'area su cui insistono beni appartenential patrimonio archeologico, destinati alla tutela dei beni medesimi,nonché dell'ambiente naturale nel suo insieme. Il patrimonioarcheologico è costituito dai monumenti, dalle emergenze d'interessearcheologico e dai siti archeologici.b) ambiti ambientali e paesaggistici (zona B); essi sono finalizzati a garantirel'inserimento appropriato nell'ambiente le emergenze archeologichemantenendo i valori paesaggistici che le caratterizzano, nonché a garantirele finalità del Parco.c) ambiti naturali attrezzati (zona C); essi comprendono tutte le aree residuedel Parco e, a salvaguar<strong>di</strong>a dei valori paesaggistici, sono pre<strong>di</strong>spostiper un opportuno raccordo tra il Parco e le zone circostanti.Il Parco ha oggi la possibilità <strong>di</strong> <strong>di</strong>venire lo strumento <strong>di</strong> promozione,coor<strong>di</strong>namento e d’integrazione <strong>di</strong> progetti, iniziative e attività che, attraversola valorizzazione dell’identità culturale, storica, territoriale, ambientale,paesaggistica del territorio, può, se <strong>con</strong><strong>di</strong>viso e ri<strong>con</strong>osciuto,innescare un processo <strong>di</strong> reale sviluppo per le comunità locali.Con la realizzazione, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> un sistema informativo dei parchi archeologicie della rete museale, si punta a favorire, stimolare e incoraggiarequelle trasformazioni strutturali dell'area in grado <strong>di</strong> rimuovere lestrozzature presenti nei fattori che compongono il sistema: lo stato della dotazione attuale dei beni culturali, archeologici,ambientali ed e<strong>con</strong>omici – le risorse il posizionamento dell’area rispetto al turismo culturale – la<strong>con</strong>notazione lo stato, le prospettive e le caratteristiche dell’offerta turisticoterritoriale “allargata” – il prodotto la promozione delle peculiarità, specificità e potenzialitàdell’area – il rafforzamento dell’immagine e favorire così lo sviluppoequo e duraturo del territorio.Date queste linee strategiche <strong>di</strong> carattere generale, l’obiettivo globale delprogetto, che trova le sue fondamenta nelle vocazioni, le potenzialità epeculiarità del territorio, punta alla creazione <strong>di</strong> un sistema territorialeospitale <strong>di</strong> offerta <strong>di</strong> turismo rurale e culturale, attraverso la qualificazionee la valorizzazione integrata delle risorse ambientali, umane e sociali,del patrimonio archeologico, architettonico e storico-culturale,<strong>con</strong>iugate <strong>con</strong> la qualificazione ed il rafforzamento competitivo dellee<strong>con</strong>omie tra<strong>di</strong>zionali dell’artigianato e dell’agro alimentare.Il sistema informativo dei parchi archeologici e della rete museale costituiscequin<strong>di</strong> un elemento strategico che <strong>con</strong>sentirà <strong>di</strong> legare tutti i singoliinterventi attribuendo alla loro somma quel valore aggiunto necessarioad implementare il processo <strong>di</strong> sviluppo locale che attualmente interessatutto il territorio <strong>di</strong> riferimento.Circumnavigando l’EtnaAl termine <strong>di</strong> un’accurata analisi dell’esistente, avendo in<strong>di</strong>viduato attraversoun’opportuna analisi SWOT i punti <strong>di</strong> forza e <strong>di</strong> debolezza delsistema turistico etneo, il progetto “magnete” si propone <strong>di</strong> sviluppareiniziative atte a garantire la <strong>di</strong>ffusione delle opportunità <strong>di</strong> sviluppo turisticointegrato.La <strong>Provincia</strong>, a partire dalle risultanze <strong>di</strong> tale stu<strong>di</strong>o, ribadendo la lineastrategica inserita nel Piano Territoriale <strong>Provincia</strong>le - 2004, intende sostenerela trasformazione del turismo da vocazione in impresa, favorendoi processi <strong>di</strong> destagionalizzazione, coor<strong>di</strong>nando la promozionedel turismo svolta a <strong>di</strong>fferenti livelli da <strong>di</strong>versi soggetti e sviluppandopolitiche <strong>di</strong> animazione territoriali.Tale progetto, non vuole limitarsi a sommare i desideri e le aspettativedei soggetti in<strong>di</strong>viduati, ma vuole rielaborarle coinvolgendo tutti gli attoridello sviluppo in una idea collettiva <strong>di</strong> sistema che crei sinergie eaumenti la propria competitività, il suo potenziale <strong>di</strong> crescita e la suaproduttività e serva a rafforzare la coesione sociale identificandosi nellasua territorialità.In tal senso, acclarate le potenzialità <strong>di</strong> sviluppo turistico dell’Etna, basateessenzialmente sulle risorse ambientali, paesaggistiche, naturalistiche,culturali e socioe<strong>con</strong>omiche, purché nel rispetto delle azioni <strong>di</strong> tutelae salvaguar<strong>di</strong>a delle aree protette in un’ottica <strong>di</strong> sviluppo sostenibile,l’idea portante è quella <strong>di</strong> attribuire alla Circumetnea il ruolo <strong>di</strong> “<strong>di</strong>stributore”dell’accessibilità alle emergenze che, nei vari settori, vengonointer<strong>con</strong>nesse da opportuni percorsi ed itinerari. Tutto ciò a partiredalle sue stazioni che, opportunamente ristrutturate (ottimizzando lesuperfici ed i volumi oggi <strong>di</strong>smessi) ed efficacemente rivalutate nel <strong>con</strong>testourbanistico dei comuni perietnei attraversati, possano <strong>di</strong>venire occasione<strong>di</strong> riqualificazione urbana e no<strong>di</strong> dello sviluppo turistico ai qualivenga inter<strong>con</strong>nessa la rete degli itinerari al fine <strong>di</strong> costituire un’offertaunica da proporre sul mercato internazionale degli operatori turistici.Si tratta <strong>di</strong> dare unitarietà <strong>di</strong> rappresentazione e <strong>di</strong> collegamento a tanteemergenze che, da sole, non ries<strong>con</strong>o ad attrarre i flussi turistici ma che,in una visione <strong>di</strong> sistema, possono costituire un’offerta estremamenteattrattiva e fortemente red<strong>di</strong>tizia.L’ambito <strong>di</strong> intervento in prima analisi può prevedere <strong>di</strong> interessare i<strong>di</strong>ciassette Comuni attraversati dalla F.C.E. a cui possono essere aggiuntigli altri <strong>di</strong>eci che si sviluppano lungo l’asse ionico, da Riposto aCatania, e che costituis<strong>con</strong>o un’area cuscinetto tra i poli turistici <strong>di</strong> Taorminae Acireale-Catania, coinvolgendo una popolazione residente <strong>di</strong>circa 320 mila abitanti.Sulla tale base sarà possibile in<strong>di</strong>viduare delle linee <strong>di</strong> intervento <strong>con</strong><strong>di</strong>visee <strong>con</strong>certate che possono svolgere un ruolo <strong>di</strong> rilancio complessivoe <strong>di</strong>versificato dell’offerta turistica etnea.Il potenziamento della F.C.E. vuole essere l’occasione per un rilancioturistico della zona, attraverso la realizzazione <strong>di</strong> idee nuove che forniscanopacchetti turistici <strong>di</strong>versificati, che intercettino vari tipi <strong>di</strong> fare turismo.L’uso <strong>di</strong> infrastrutture <strong>di</strong> proprietà della ferrovia stessa potrebbero<strong>di</strong>ventare se<strong>di</strong> permanenti per strutture <strong>di</strong> accoglienza ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong>prodotti, ospitalità, centri <strong>di</strong> documentazione.

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