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scarica il Notiziario S.I.M. - Società Italiana di Malacologia

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Contributi20<strong>Notiziario</strong> S.I.M. 27 (1) pp. 20-23 genn-giugno 2009 giugno 2009ContributiDistribuzione <strong>di</strong> Bursatella leachii De Blainv<strong>il</strong>le,1817 lungo le coste italiane e segnalazioni dettagliateper le coste dell’Em<strong>il</strong>ia-RomagnaMorena Tisselli* & Cristina Mazziotti**AbstractWe report on the <strong>di</strong>stribution of Bursatella leachii DeBlainv<strong>il</strong>le, 1817 in Italian waters and its records nearRavenna and Cesenatico.Negli ultimi anni in Me<strong>di</strong>terraneo si stanno susseguendosegnalazioni <strong>di</strong> avvistamenti <strong>di</strong> nuove specie immigrantiprovenienti da zone circumtropicali. Le mo<strong>di</strong>ficheantropiche effettuate sul territorio al fine <strong>di</strong> favoriregli scambi commerciali fra aree alquanto <strong>di</strong>verse (ve<strong>di</strong>Canale <strong>di</strong> Suez) e nonché la progressiva crescita degliscambi commerciali a livello mon<strong>di</strong>ale, hanno portatoad una intensificazione spaziale e temporale del numero<strong>di</strong> mercant<strong>il</strong>i viaggianti che <strong>di</strong>ventano volontariamente/involontariamentevettori <strong>di</strong> organismi fra mari<strong>di</strong>stanti e con faune alquanto <strong>di</strong>verse. Se a questo aggiungiamole sperimentazioni condotte, su specie nonautoctone, a fini commerciali per l’attività <strong>di</strong> acquacoltura,compren<strong>di</strong>amo come venga offerta a queste speciela possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> colonizzare nuovi areali.A fronte <strong>di</strong> queste osservazioni è plausib<strong>il</strong>e che organisminon autoctoni per <strong>il</strong> Me<strong>di</strong>terraneo si adattino anuove aree, riuscendo a creare nuove popolazioni, comesi sta osservando per Bursatella leachii.La specie fin dall’estate 2007 è stata osservata a Cesenatico(Cristina Mazziotti oss. pers.) per la zona <strong>di</strong> Ponentea due metri <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tà su substrato sabbioso nellazona limitata dalle scogliere frangiflutti artificiali. Gliesemplari mostravano una densità <strong>di</strong> 1 ind./m 2 ed alcuni<strong>di</strong> loro nel mese <strong>di</strong> luglio avevano deposto le ovature.La specie è stata osservata anche l’estate successivanella stessa zona e con sim<strong>il</strong>i densità.L’altra segnalazione risale a giugno 2008 fra i frangiflutti<strong>di</strong> Marina <strong>di</strong> Ravenna a circa 20/30 cm <strong>di</strong> profon<strong>di</strong>tàdove furono osservati <strong>di</strong>versi esemplari della specie.Due <strong>di</strong> questi furono immessi dal Sig. Daniele Servadeinel suo acquario, e fotografati dallo stesso (fig. 1). Neigiorni successivi sul fondo dell’acquario erano presentidelle ovature.Questa specie era stata già segnalata, in modo alquantosintetico, da Rinal<strong>di</strong> (2007) “…omissis registrate nuove* Via Novara, 19 I-48125 San Zaccaria - Ravenna (RA), luigi.morenagiunchi@alice.it.** ARPA Em<strong>il</strong>ia-Romagna Struttura Oceanografica Daphne. V.le Vespucci, 2 - 47042 Cesenatico (FC), cmazziotti@arpa.emr.it.specie animali provenienti da mari extrame<strong>di</strong>terranei.Tra queste merita <strong>di</strong> essere segnalata la B. leachi …omissis…sino a ora non segnalato nelle acque dell’Adriaticonord-occidentale.”; e Rinal<strong>di</strong> (2008) “I primi rinvenimentinell’area prospiciente l’Em<strong>il</strong>ia-Romagna risalgonoal 2007” senza fornire in<strong>di</strong>cazioni particolareggiatesulla località del ritrovamento. In fig. 2 vengono riportatele zone dei nostri ritrovamenti.Bursatella leachii De Blainv<strong>il</strong>le, 1817 è considerata unaspecie aliena, penetrata in Me<strong>di</strong>terraneo da <strong>di</strong>versi decenni.Da <strong>di</strong>versi autori è considerata un immigrante lessepsianoanche se la sua <strong>di</strong>stribuzione è circumtropicale(Eales & Engel, 1935), si trova infatti dall’Australia allaFlorida, e come riportato da Zenetos et al. (2003) la speciepotrebbe essere penetrata sia dal Canale <strong>di</strong> Suez chedall’Atlantico tropicale, mentre Cattaneo-Vietti & Thompson(1989) ritengono che la specie potrebbe essere penetratadallo Stretto <strong>di</strong> Gib<strong>il</strong>terra, viste anche le recenti segnalazioniper l’Oceano Atlantico (Rudman, 2008).Il primo ritrovamento me<strong>di</strong>terraneo della specie fu fattoin Israele (O’Donoghue & White, 1940) a cui sono susseguitele segnalazioni per la Turchia (Swennen, 1961) eMalta (Bebbington, 1970); negli stessi anni la specie haraggiunto le coste italiane e <strong>di</strong> seguito, in or<strong>di</strong>ne cronologico,vengono riportate le località <strong>di</strong> ritrovamento.– dal 1968 al 1973, nel Mar Piccolo e nel Mar Grande <strong>di</strong>Taranto, 49 esemplari (questa è la prima segnalazionedocumentata per i mari italiani) (Tortorici & Panetta,1977);– settembre 1975, Golfo <strong>di</strong> Palermo, 30 esemplari (Parrinello& Catalano, 1978)– gennaio 1976, Golfo <strong>di</strong> Palermo, 7 esemplari <strong>di</strong> cui 1raccolto (Catalano et al., 1978);– settembre 1976, Golfo <strong>di</strong> Palermo, 13 esemplari (Parrinello& Catalano, 1978)– 10/07/1978, nella Baia <strong>di</strong> S. Panagia (SR), 1 esemplare(Piani, 1980);– 12/10/1980, Capo S. Vito (TA), una decina <strong>di</strong> esemplari(Palazzi & Boccolini, 1980);– 1980, Taranto, qualche esemplare com. pers. Barletta,fide Tursi (Bello, 1982);– settembre 1981, Mar Piccolo <strong>di</strong> Taranto, 3 esemplari(Bello, 1982);– novembre 1981, Gallipoli (LE), 1 esemplare com.pers. <strong>di</strong> E. Perna (Fasulo et al., 1984);

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