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Bollettino CAI Manerbio ottobre 2010

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icordo e, tornato libero, vorrà esprimere la propria riconoscenza versol’amico Gian Giacomo Cipelli, colto parroco di San Bassiano, inviandoglialcuni preziosi doni, tra i quali il paliotto per l’altare maggiore, pregevoleopera di arazzieri parigini, ancor oggi parte del patrimonio artistico dellamedesima chiesa.Il destino “marziale” di Pizzighettone non venne meno neppure durante ladominazione spagnola e fu riconfermato quando, nel XVIII e XIX secolo, ilpaese subì le successive occupazioni degli Austriaci e delle truppenapoleoniche appartenendo, infine, di nuovo all’Austria fino alla Unitàd’Italia.Pizzighettone presenta l’unica cerchia di mura pressoché integra in provinciadi Cremona ed una delle più importanti tra quante sono sopravvissute inLombardia. Raro esempio di architettura militare, concepito agli inizi delRinascimento e continuamente perfezionato, modificato nella successionedei camminamenti interni, o sotterranei, nell’articolata composizione deivolumi murari come nella localizzazione delle porte d’accesso o delRivellino, costituisce uno straordinario documento storico ed una indubbiaattrattiva turistica.La costruzione di un primo fortilizio circondato da fossato risale al 1133,unitamente alla realizzazione attorno al borgo di una doppia palizzata inlegno, rinforzata all’interno da un terrapieno. Con l’arrivo dei Visconti,precisamente di Bernabò, nel 1370 fu eretta, su disegno di RaffaeleTrabucco, la prima cerchia di mattoni, circondata da una fossa alimentatadalle acque dell’Adda e munita di quattro porte.Tale assetto, ad eccezione della costruzione del Rivellino per volere diCabrino Fondulo, nel 1404, era destinato a durare fin verso la metà delQuattrocento quando, in epoca sforzesca, per contrastare una avanzataveneziana, si rese necessario provvedere ad un potenziamento della cintafortificata, portato a compimento sotto la direzione di Guiniforte Solari. Lamaggior “riforma” della struttura venne comunque attuata dagli Spagnoli, apartire dal 1585. L’architetto bolognese Pellegrino Pellegrini inglobò ilpreesistente giro di mura in una nuova cinta bastionata, escluso il lato lungo13

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