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velletri - il Caffè

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26MARINO n. 231 - dall’1 al 14 dicembre 2011POLITICA Crisanti critico sulle scelte di S<strong>il</strong>vagni: «Sono stato cacciato dalla prima riunione del Pdl perché non eletto in Consiglio»Pdl, dopo 6 mesi dalle elezioni è già marettaANDREA CRISANTIEsponente del Pdl non eletto in ConsiglioDi nuovo maretta nel Pdl diMarino. Dopo le lamenteleestive di Prinzi, stavolta acriticare l’operato di Fabio S<strong>il</strong>vagni,coordinatore del partito e “primodegli eletti” con quasi m<strong>il</strong>le voti, è <strong>il</strong>“primo dei non eletti” in Consigliocomunale Andrea Crisanti. Quest’ultimonon ha digerito quanto accadutonell’incontro del Pdl cittadino,svoltesi recentemente a Palazzo Colonna:«Il 17 novembre - ha scrittoun Crisanti indignato sul social networkFacebook - si è tenuta la primariunione del Pdl dopo 6 mesi dallavittoria elettorale e dopo 6 mesi divuoto più totale. Non ci crederete,ma sono stato “cacciato” ancor primadi iniziare perché non invitato enon eletto in Consiglio». Come rimarcaAndrea, sulla carta avrebberodovuto prendervi parte solo coloro,che ora ricoprono un incarico in Assise,ma, visto che «<strong>il</strong> punto all’ordinedel giorno non riguardava l’Amministrazione,bensì si trattava di unsemplice scambio di idee tra referenti,mi sono recato alla riunione,avendone tutto <strong>il</strong> diritto, viste le 260preferenze delle passate elezioni».Caratteristiche, che evidentementenon sono state sufficienti ad evitarela “cacciata” da S<strong>il</strong>vagni, al quale poiCrisanti si è rivolto: «Il partito non èInvito S<strong>il</strong>vagni adialogare con tuttele realtà esterneal fine di farcrescere <strong>il</strong> partitoFABIO SILVAGNICoordinatore del Pdl di Marinoproprietà di nessuno e, se ci sonopersone, che amano scambiarsiidee, non vedo perché debbano esserecacciate. Come pensa <strong>il</strong> coordinatorePdl di reggere un partito chedopo soli 6 mesi è già frastornato,che ha perso molti consensi rispettoai 7500 voti presi 6 mesi fa?». Crisantipertanto ha invitato S<strong>il</strong>vagni «adialogare con tutte le realtà esterneal fine di far crescere <strong>il</strong> partito, per <strong>il</strong>quale tutti e dico tutti (compreso chiè rimasto fuori) si sono adoperati incampagna elettorale. Se non si fa attivitàdi partito e se non si coinvolgonole persone, che credono nellalibertà di esprimere <strong>il</strong> “proprio pensiero”,non si può fare politica. E unpartito, che non coinvolge le ideedegli altri, non è un partito, ma unadittatura». Sul social network ègiunta la solidarietà di Prinzi, che«ha ribadito a S<strong>il</strong>vagni, che “deve”cambiare atteggiamento, altrimentisi faccia da parte», e dell’ex assessoreGuerra, che ha definito “vergognoso”quanto accaduto. Qualcosanel giocattolo Pdl di Marino si è rotto?Fatto sta che a stretto giro di postaè arrivata la replica dello stessoS<strong>il</strong>vagni, che ha cercato di gettareacqua sul fuoco: «Non penso vi sianoparticolari frizioni nel partito, masolo un fraintendimento, legato allaconvocazione che era esplicitamenteper eletti e allargata ai soli assessori.È strano che amici, fino alloscorso mese di maggio all’internodell’Amministrazione Palozzi, mettanoin discussione <strong>il</strong> modo in cui <strong>il</strong>partito viene coordinato sul territorio:questa formula infatti è quellache ci ha fatto vincere».M.M.SANITÀ Dopo le mancate promesse di Palozzi di riaprire <strong>il</strong> pronto soccorso, <strong>il</strong> 26 novembre i cittadini hanno manifestato davanti all’ospedale«Noi, cittadini presi in giro sul San Giuseppe»GIULIA RODANOConsigliere regionale dell’Italia dei ValoriAmaggio Adriano Palozzi vincevale elezioni comunali a Marinosbaragliando la concorrenza.Vittoria dovuta, in parte, alla promessache avrebbe riportato in augel’ospedale di Marino e, in primis, che,grazie ai buoni rapporti con RenataPolverini, avrebbe riaperto <strong>il</strong> ProntoSoccorso. Eppure, a distanza di seimesi, i fatti gli hanno dato torto:l’ospedale San Giuseppe continua amarciare a r<strong>il</strong>ento, <strong>il</strong> pronto soccorsoè sempre chiuso e <strong>il</strong> TAR ha dato ragioneal Comune di Frascati mantenendo<strong>il</strong> PS della città del SindacoStefano Di Tommaso. Così, mentregli annunci del Sindaco Adriano Palozzisono rimasti lettera morta, i cittadinihanno deciso di far sentire laloro voce. Sabato 26 novembre <strong>il</strong> Comitatoper la tutela dell’Ospedale S.Giuseppe, comitato guidato da AnnaSapia, ha organizzato un presidio sottola struttura ospedaliera. Non tantissimele persone, circa un centinaio,con la presenza di gran parte delleforze politiche di opposizione, dalPD a Rifondazione passando perl’Italia dei Valori fino ai Verdi; assente,invece, la maggioranza. Sono intervenuti,tra l’altro, diversi ConsiglieriRegionali e <strong>il</strong> Consigliere ProvincialeUgo Onorati. L’ex Sindacomarinese ha arringato la folla così:‹‹Siamo stanchi di esser presi i giroHENOS PALMISANODirigente del reparto di analisi al S. Giuseppeda Regione e Amministrazione Comunale!È da più di un anno che i cittadinisono presi in giro! E’ necessarioaprire subito un tavolo tra la Polverinie Palozzi affinché risolvano alUGO ONORATIConsigliere provincialepiù presto la questione e ci dicanocome stanno le cose». Duro anchel’intervento del Consigliere RegionaleIdV Giulia Rodano, che ha detto:«Questa non deve essere una battagliacampan<strong>il</strong>istica tra Frascati e Marino,ma qui bisogna riaprire <strong>il</strong> PontoSoccorso di Marino senza chiudereFrascati. È vergognoso, inoltre, che èstata bistrattata la buona fede dei cittadini,derisi ed ingannati in campagnaelettorale. Il Comitato deve pretendereun’audizione dalla PresidenteRegionale ed esigere risposte».Sconsolato Henos Palmisano, dottoredel San Giuseppe e dirigente delreparto di analisi: «Oggi doveva scenderetutta la cittadinanza, ma la genteè indifferente, stanno distruggendoquesto ospedale, urologia, chirurgia,ortopedia sono stati tolti. Questo untempo era tra i migliori ospedali delLazio, guardatelo come l hanno ridotto!››Laconico e polemico, invece, <strong>il</strong>segretario dei Verdi Ivano Ciccarelli:‹‹ Il centrosinistra frascatano e marinesedeve trovare una posizioned’accordo, perché non è possib<strong>il</strong>eche una forza politica esulti alla sentenzadel Tar e l’altra parte pianga.Non c’è coordinamento tra le forzedel centrosinistra: ci deve essere unaposizione unitaria».Davide ScarinciQUARTIERI Il Comitato di quartiere in favore dei 2.000 abitanti della frazioneFontana Sala: piccola, ma piena di problemiNasce <strong>il</strong> Comitato di Quartieredi Fontana Sala: è un paesinodi duem<strong>il</strong>a anime, una dellefrazioni più piccole del Comune diMarino. Nell’ultimo decennio è cresciutaincisivamente la sua espansioneurbana e con essa sono entrate ingioco una serie di problematiche, allequali i residenti locali non eranomai stati abituati: parcheggi, traffico,questioni infrastrutturali, spazi socialie quant’altro. Va da sé, dunque, chetra i cittadini sia nata l’esigenza di farvalere le proprie istanze, i propri dirittie la voglia di far presente al Comune<strong>il</strong> proprio bisogno di correttavivib<strong>il</strong>ità.L’INCONTRO DEI CITTADINICon questi presupposti nella seratadi sabato 26 novembre una quarantinadi persone si sono ritrovateall’oratorio parrocchiale di via delleMolette per dare ufficialmente vita alGIOVANNI PERCIBALLISegretario del neo comitato di quartiereSTEFANO CECCHIL’ex assessore al decentramento di Marino alla presentazione del CdQ Fontana SalaComitato di quartiere di Fontana Sala.Si è trattato del terzo incontro delleultime settimane: sicuramentequello più importante per mettere nerosu bianco l’organigramma e lastruttura del gruppo. Tra i presenti,un po’ in veste di residente della zona,un po’ in veste istituzionale diPresidente del Consiglio comunale,c’era anche Stefano Cecchi, intervenutoper dare l’in bocca al lupo allanuova realtà civica e per spiegare lefunzionalità generali del comitato ela sua futura interrelazione con PalazzoColonna: «Voglio sottolineareche sono qui soprattutto come cittadino,visto che abito a due passi - haesordito l’ex assessore al Decentramento-. Il comitato di quartiere è assolutamenteapolitico e dovrà rappresentarel’intera cittadinanza dellafrazione. Il vostro ruolo sarà quello disollecitare le negatività della zona inmaniera costruttiva. Buon lavoro atutti». Alcuni volenterosi cittadinihanno distribuito gli statuti, avviatole iscrizioni di tutti i membri ed è statoquindi nominato <strong>il</strong> direttivo nel numerodi sette residenti: tra gli altri inqualità di presidente del comitato èstato eletto Maurizio Internò e comesegretario Giovanni Perciballi. Quest’ultimonei prossimi giorni protocolleràagli uffici comunali la costituzioneufficiale del comitato di quartieredi Fontana Sala. «Ci auguriamo- ha detto speranzoso <strong>il</strong> neoeletto -che insieme possano essere risolti lecriticità della nostra frazione». Senzadubbio l’aver creato un gruppo di cittadini,che rappresenterà la voce univocadei residenti è un primo, ottimopasso per istaurare un dialogo costantee condiviso con l’Amministrazionecomunale (anche alla luce dellarecente abolizione delle circoscrizionicomunali, ndr). Numerose, infatti,le problematiche scottanti all’orizzonte:la sicurezza stradale dellazona, la carenza infrastrutturale(marciapiedi e dossi), i problemi conl’Acea e <strong>il</strong> caos posti auto le puntedell’iceberg. Marco Montini

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