Minori, la cultura dell'ascolto a confronto - Ordine degli Psicologi del ...
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in primo piano: l’ascolto dei minorisolo è importante il fatto ma soprattuttoalcune partico<strong>la</strong>rità linguistichee conversazionali di disorientamento/disorganizzazioneche sono assolutamentecaratteristiche dei soggetti a-busati.Il tema <strong>del</strong>l’idoneità a rendere testimonianzaè da tempo al centro<strong>del</strong> dibattito tra gli esperti in psicologiagiuridica. Ritiene che unbambino in età presco<strong>la</strong>re (minoredi 6 anni) sia in grado di testimoniareo ritiene che vada consideratonon in grado di renderetestimonianza e quindi semprenon idoneo?Penso che sia necessario valutare casoper caso.Vorrei fare un’osservazione preliminaresul setting.L’incontro con un estraneo in un ambientesconosciuto è per chiunque, eovviamente a maggior ragione per unbambino, un fattore di stress.Dedicherei un primo incontro alloscopo esclusivo di permettere al bambinodi prendere confidenza sia conl’ambiente dove si fa <strong>la</strong> consultazioneche con il consulente, quale che sia <strong>la</strong>sua funzione specifica, e affronterei iltema <strong>del</strong>l’abuso solo negli incontri successivinon troppo distanziati dal primo.È naturalmente acquisito che iricordi infantili, in riferimentosempre al<strong>la</strong> prima e seconda infanzia,non hanno le stesse caratteristichespazio-temporali<strong>degli</strong> adulti. Come dovrebbe valutarliil perito/consulente, comeparti integranti e naturali<strong>del</strong>lo sviluppo neuropsicologicoo come patologie?Come parti integranti <strong>del</strong>lo sviluppo.Secondo lei è corretto e necessariotenere distinti e separati i ruoli<strong>del</strong>lo psicoterapeuta e <strong>del</strong> perito/consulentedurante l’indagineperitale?Assolutamente sì.Ritiene che il minore sospetta vittimadi un trauma vada curato eche il diritto al<strong>la</strong> cura sia prioritarioe possa essere svolto paralle<strong>la</strong>menteal percorso giudiziarioda professionista diversoda quello che si occupa <strong>del</strong><strong>la</strong> valutazionegiuridica o pensa cheil trattamento terapeutico nonvada intrapreso fino al<strong>la</strong> conclusione<strong>del</strong>l’iter giudiziario?Se l’iter giudiziario avviene in tempistorici, sarebbe preferibile iniziare iltrattamento a iter giudiziario concluso.Secondo Lei quale formazionedovrebbe avere chi si occupa <strong>del</strong>l’ascoltodei minori e <strong>del</strong><strong>la</strong> lorovalutazione in sede giudiziaria?Ritiene necessaria, oltre al<strong>la</strong>competenza psicologico-giuridica,anche quel<strong>la</strong> clinica, in generalee con i minori?Ritengo che sia indispensabile unacompetenza clinica che però non puòconsiderarsi di per se esaustiva perchépuò accadere che <strong>degli</strong> ottimi clinicinon siano altrettanto competenti nelcampo testologico.FADIGA“Pensiamo ancheai procedimenti civili”Luigi Fadiga, Magistrato, componente<strong>del</strong> Consiglio direttivo <strong>del</strong>l’AssociazioneItaliana dei Magistratiper i Minorenni e per <strong>la</strong> Famiglia(A.I.M.M.F.), già Presidente <strong>del</strong> Tribunaleper i minorenni di Roma e<strong>del</strong><strong>la</strong> Sezione per i minorenni <strong>del</strong><strong>la</strong>Corte d’Appello di Roma.La mia opinione sulle linee guida ènettamente positiva per quanto riguardal’aspetto giuridico e i richiami al<strong>la</strong>necessità di formazione specifica nelcampo <strong>del</strong>l’età evolutiva.Osservo tuttavia che le linee guidasi limitano agli interventi <strong>del</strong>lo psicologonel processo penale, e <strong>la</strong>scianofuori tutta <strong>la</strong> complessa problematica<strong>del</strong> settore civile e quel<strong>la</strong>, ancor piùcomplessa e <strong>del</strong>icata, dei procedimenticivili di competenza <strong>del</strong> tribunale peri minorenni.È vero che in quest’ultimo camponon si tratta di ipotesi di reato, tuttaviai giudici minorili devono ugualmenteconfrontarsi molto spesso conaccuse o sospetti di abuso sessuale, aifini <strong>del</strong><strong>la</strong> limitazione o decadenza <strong>del</strong><strong>la</strong>potestà e ai fini <strong>del</strong>le decisioni di allontanamento<strong>del</strong> figlio o <strong>del</strong> genitoredal<strong>la</strong> residenza familiare.La mancanza di regole processualicerte (che <strong>la</strong> mia associazione ha piùvolte ed invano sollecitato a livello legis<strong>la</strong>tivo)rende ancor più difficile ilcompito <strong>del</strong>lo psicologo in questo specificosettore, e sarebbe perciò di grandeutilità una vostra riflessione al riguardo,meglio ancora se compiuta incollegamento con <strong>la</strong> magistratura minorileassociata.Ho letto le domande. Non posso ovviamenterispondere a quelle di contenutoscientifico, ma anche <strong>la</strong> maggiorparte di quelle a contenuto giuridicomi crea difficoltà. Infatti, come già avevoanticipato, non sono un penalista enon ho esperienza diretta di processipenali per violenze sessuali in dannodi minori né <strong>del</strong>le dinamiche che sicreano in quel<strong>la</strong> sede fra CTP, CT <strong>del</strong>PM, difensori e ausiliari <strong>del</strong> giudice.Non mi sento quindi di interloquire sutemi che non ho mai approfondito eche tuttavia so essere molto dibattutiin dottrina.13