Damiano Longorelative all’utilizzo di un computer multimediale.Per questo motivo è stato necessariofare acquisire agli alunni sia competenzemateriali di padronanza della macchina multimedialesia le procedure culturali incorporatein una nuova tecnologia. Lavorare davanti aun computer non significa solo coordinare inmodo appropriato il senso tattile (la mano) eil senso visivo (con il mouse ciccare quandoappare l’icona desiderata), ma anche conoscerele regole del gioco informatico: saperecome aprire e chiudere il programma, muoversicon disinvoltura sul desktop, navigarespeditamente in un percorso ipermediale ecc.Trattandosi di alunni immigrati neo arrivatiche non conoscevano ancora perfettamenteil sistema scolastico italiano e le sue “regole”implicite ed esplicite, si è ritenuto opportunointrodurli alla conoscenza del supporto informaticoattraverso una semplice presentazionedella scuola in Italia, così come potrebbevenir fatta da un’ipotetica scuola secondariadi primo grado. Molte informazioni erano giàin possesso degli alunni, e proprio per questosi è avuta la possibilità di focalizzare l’attenzionesulla procedura, pur non tralasciandorilevanti contenuti culturali. È importantesottolineare che spesso si dà per scontatoche i nostri alunni stranieri imparino in frettale “regole” della vita sociale in Italia, ma inmolti casi, per aspetti emotivi e di vergognanei confronti dei coetanei, i dubbi tendono adessere tenuti per sé piuttosto che “svelati”.<strong>In</strong> particolare, si è pensato ad un lavoro diquesto tipo poiché, in assenza di ProgrammiMinisteriali per l’italiano L2, si è deciso di farriferimento alle Linee guida per l’accoglienzae l’integrazione degli alunni stranieri (Circ.min. n. 24 del 1 marzo 2006).FASI DI LAVOROL’approccio metodologicoAttraverso delle presentazioni a caratteremultimediale è stato possibile favorire unalezione in cui l’elemento di riferimento non èla materia di conoscenza ma il soggetto cheapprende. Il docente non ha impartito i contenutima ha prestato particolare attenzioneal processo di apprendimento, agli interessie alle competenze degli studenti.Risultati attesiSi ritiene necessario sottolineare che questaesperienza non vuole essere esaustiva, marappresenta un esempio di come una scuolasecondaria di I grado potrebbe affrontare ilproblema dell’accoglienza del minore straniero.Ogni scuola, poi, può adattare i contenutisecondo le proprie esigenze. Tuttavial’esperienza condotta si è focalizzata suiseguenti obiettivi:- favorire il rispetto reciproco, creando nelgruppo classe disponibilità all’accoglienzae all’ascolto;- creare un maggior contatto fra la scuola ele famiglie immigrate;- realizzare spazi di coesistenza non solopedagogica ed educativa ma anche socialee culturale.Si è puntato, inoltre, a facilitare l’inserimentodei ragazzi immigrati nella scuola dell’obbligo,contribuendo al loro successo scolasticosecondo due obiettivi complementari:il sostegno delle loro famiglie per superarele eventuali conflittualità che si producononell’impatto con la cultura del paese diaccoglienza e con la scuola e contribuire aridurre il disagio degli insegnanti aiutandolia gestire i conflitti provocati dall’inserimentodelle nuove diversità a scuola.tempi attività Operato dell’allievo Materiali e spazi1° incontro Si presenta una scuola tipo secondole sue peculiarità: orario, permessi,corpo docente ecc.2° incontro “Come sopravvivere nella scuolaitaliana” (es.: uso del libretto, comeci si rivolge a compagni e insegnanti,le “espressioni tipo” per: chiederedi andare al bagno, ecc…).L’allievo naviga in una serie di ipertestiricchi di immagini e animazioni.L’allievo ha la possibilità di vedere e diascoltare delle situazioni comunicativerelative ai bisogni linguistici di sopravvivenzanel contesto classe.PresentazionePower PointAula informaticaPresentazionePower PointAula informatica3° incontro Si presentano diversi esercizi realizzaticon dei programmi autoreche permettono di avere un feedbackchiaro e dettagliato.Gli allievi applicano quanto hannovisionato svolgendo degli esercizi acarattere multimediale.PresentazionePower PointAula informatica22 <strong>In</strong>.<strong>IT</strong>
Italiano L2 in ItaliaUna proposta multimediale per l’inserimento del minorestraniero nella scuola secondaria di primo gradoConclusioniLa difficoltà della comunicazione tra alunnostraniero e docente e fra alunno stranieroe gli altri alunni è il primo grande ostacoloche si interpone al positivo inserimentodell’alunno straniero in un qualsiasi contestoclasse. Questo percorso offre semplicima efficaci suggerimenti per affrontare esuperare questo difficile compito.Le considerazioni presenti in questo lavoro ele attività proposte sono frutto dell’esperienzaaltamente positiva dello specializzando aseguito della propria esperienza professionalearricchita dalla formazione acquisita inquesto biennio SSIS e dalle proficue attivitàdi tirocinio diretto negli istituti scolastici. Ilcontatto diretto con gli allievi stranieri hapermesso di affrontare argomenti specifici,di valutarli e verificarne l’apprendimento.L’accoglienza dell’allievo straniero innescauna serie di attività di tipo interculturale cheoffrono la possibilità di sperimentare alcuniproblemi educativi della società post modernalegati a fattori interculturali non per fronteggiareun’emergenza legata ai fenomenimigratori, ma per aiutare i giovani a vivereinsieme in un mondo in cui le relazioni conl’altro e l’incontro con le differenze sonosempre più parte del nostro quotidiano.23 <strong>In</strong>.<strong>IT</strong>BIBLIOGRAFIAAA.VV., 2002, Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, LaNuova Italia, OxfordAltet M., Charlier E., Paquay L., Perrenoud P., 2006, Formare gli insegnantiprofessionisti. Quali strategie? Quali competenze?, Armando, RomaBianchi, C.- Cacciatore, P.- Lazzaro, D. – Minosso, F. 2002, Il Diario di tirocinio-Un percorso di Ricerca Azione sul tirocinio degli specializzandi dellaSSIS (Veneto), Armando editore, RomaCaon F. (a cura di), 2006, <strong>In</strong>segnare italiano nelle classi ad abilita differenziate,Guerra, PerugiaCiliberti, A., 1994, “Il ruolo dell’insegnante e la ricerca-azione” in Manualedi glottodidattica, Firenze La Nuova ItaliaD’Annunzio B., Luise M.C., 2008, Costruire l’accessibilità al testo,Guerra, PerugiaFavaro G., 2001, I mediatori linguistici e culturali nella scuola, EMI,BolognaGioda P., Merana C., M. Varano, 1998, Fiabe e intercultura, EMI, BolognaGardner, H 1993, Multiple intelligences, Topeka BinderyNanni, A., 1995, <strong>In</strong>terculturalità nei libri di scuola, in “CemMondialità”Ongini, V., 1999, Lo scaffale multiculturale, Mondadori, MilanoPorcelli, G., 1998, Educazione linguistica e valutazione, UTET, TorinoPozzo, G. & Zappi, L. (1993), La ricerca-azione, Bollati Beringhieri, TorinoS<strong>IT</strong>OGRAFIAhttp://www.educational.rai.it/corsiformazione/intercultura/default.htmhttp://educare.it/Frontiere/intercultura/intercultura_index.htmhttp://www.intercultura.it/http://www.pubblica.istruzione.it/dgstudente/intercultura/intercultura.shtmlhttp://www.sandrodiremigio.com/scienze/terra_carta_di_peters.htmLinee guida integrazione alunni stranierihttp://www.pubblica.istruzione.it/normativa/2006/cm24_06.shtmlindicazioni per il curricolo http://www.indire.it/indicazioni/scuola Dante Alighieri http://win.dantealighierilecce.it/index.htm