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I sistemi tranviari in Europa e nel mondo - Urban Center

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È qu<strong>in</strong>di evidente che la creazione di una nuova <strong>in</strong>frastruttura di trasporto pubblicoadeguata alle esigenze del cittad<strong>in</strong>o, che aiuti a caratterizzare e valorizzare la Valle, nonè solo una necessità, ma una precisa richiesta da parte di chi usufruisce del servizio.Un più adeguato sistema di trasporto consentirebbe <strong>in</strong>oltre di <strong>in</strong>serire la Val Bisagno<strong>nel</strong> già articolato contesto della mobilità pubblica, rendendo i suoi abitanti e la Vallestessa parte <strong>in</strong>tegrante della vita di Genova.Dal medesimo sondaggio emergono altri due dati significativi: il 63% degli <strong>in</strong>tervistatiè favorevole alla realizzazione di un sistema di trasporto che viaggi <strong>in</strong> sede protetta,per garantire maggiore velocità e puntualità, ed il 32% <strong>in</strong>dividua come possibilemezzo di trasporto la tranvia.2. Perché il tram?Dovendo def<strong>in</strong>ire le l<strong>in</strong>ee guida per progettazione del sistema di trasporto più idoneoalle esigenze di mobilità occorre <strong>in</strong>nanzi tutto <strong>in</strong>dividuare quali sono i parametriche possono condizionare la scelta. Tra i possibili <strong>in</strong>dicatori, quello sicuramente piùimportante è la capacità di trasporto della l<strong>in</strong>ea, che viene espressa come numero dipasseggeri che <strong>nel</strong>l’arco di un’ora possono viaggiare <strong>in</strong> una certa direzione [pphpd =passeggeri per ora per direzione]. Questo parametro viene ricavato effettuando unvero e proprio conteggio [1] delle persone che, <strong>in</strong> una determ<strong>in</strong>ata fascia oraria presa ariferimento, attraversano la zona <strong>in</strong> esame. Normalmente si effettua il conteggio <strong>nel</strong>leore di massima affluenza, quelle che solitamente vengono def<strong>in</strong>ite “ore di punta”,<strong>in</strong> questo modo il sistema di trasporto scelto sarà <strong>in</strong> grado di gestire i picchi senzaeccessivi affollamenti dei mezzi.Nell’immag<strong>in</strong>e successiva viene mostrato un confronto fra la capacità trasporto didifferenti <strong>sistemi</strong> urbani. Il dato è <strong>in</strong>dicativo e va di volta <strong>in</strong> volta associato ad un’ipotesieffettiva di esercizio. Nella fattispecie nei valori riportati è stata ipotizzata una frequenzadi servizio pari a 3 m<strong>in</strong>uti. Nella figura è stato <strong>in</strong>serito anche il riferimento a vetturesu gomma (bus o filobus) da 24 metri già circolanti <strong>in</strong> alcune città europee. Risultaevidente come l’unico sistema <strong>in</strong> grado di garantire una capacità pari o superiore a4000 passeggeri per ora per direzione (valore di servizio attualmente ipotizzatoper la Val Bisagno) risulta essere il sistema <strong>tranviari</strong>o.2. Rappresentazione al computer del tram <strong>in</strong> Val BisagnoPoiché la tranvia può viaggiare <strong>in</strong> sede protetta per la maggior parte del suo tracciato(possono essere previsti, ove necessario, tratti <strong>in</strong> sede promiscua come prescrittodal codice della strada) essa si presta ad essere il punto di forza per la mobilità. Inparticolare <strong>in</strong> un territorio come quello della Val Bisagno la tranvia rappresenterebbeil collegamento diretto fra le zone più periferiche e il centro della Città.[1] Nel caso di una l<strong>in</strong>ea <strong>in</strong> fase di progettazione o r<strong>in</strong>novamento deve essere eseguito un attento studiodi mobilità per dimensionare il servizio <strong>in</strong> funzione della domanda prevista a regime.4 Trasporto Pubblico Locale <strong>in</strong> Valbisagno: un percorso di partecipazione

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