realizzione impianto di produzione energia rinnovabile da biogas

Studio geologico e tecnico – Impianto di produzione energia rinnovabile da biogas – Bellaria-Pole di Acqualagna (PU)
3) UBICAZIONE
L’area in studio è ubicata nei pressi degli abitati di Pole e Bel laria, frazioni del Comune di Acqualagna,
nelle vicinanze della locale zona industriale/artigianale.
In parti colare, l ’area è collocata ad Ov est del la S trada Prov inciale n° 55 “Fang acci” e del la z ona
artigianale/industriale.
Nella cartografia ufficiale, la zona ricade all’interno del Foglio 116 IV° N.E. “Acqualagna”, della Carta
Topografica d’I talia (scala 1 :25.000); nella cartog rafia tecni ca regi onale il si to in esa me è i nquadrato
all’interno della Sezione 279160 Farneta (scala 1:10.000) della nuova Carta Tecni ca Numerica della Regione
Marche.
Sulle m appe cata stali (scala 1: 2.000), l ’area i n studi o com prende al cuni lotti regi strati al Catasto
Terreni del Comune di Acqualagna al Foglio n° 004 2, con i mappali n° 220, 730, 739, 750, 751, 752, 773, 774,
776, 777, 822, 824, 825 e 827.
L’estensione totale dell’area è circa 3,4 Ha.
4) INQUADRAMENTO GEOMORFOLOGICO E GEOLOGICO
GEOMORFOLOGIA
L’area i n esam e ri cade nel la zona di passaggio tra l a fasci a colli nare e l a zona ped eappenninica
marchigiana; in particolare l’area risulta inserita nella parte media della valle del Fiume Candigliano, in sinistra
idrografica ri spetto al cors o d’ acqua. I n ge nerale i paes aggi e la m orfologia sono quelli tipici della z ona di
raccordo tra l a fasc ia montana i nterna e l a fasci a colli nare, dov e l e form e pi ù aspre del la zona
pedemontana (rilievi m aggiori sol cati da strette i ncisioni) si accostano a quelle dell a zona col linare,
caratterizzata da modesti rilievi, forme “dolci” e versanti con acclività medio-bassa.
La morfologia generale è contraddistinta dalle zone sub-pianeggianti (alluvioni attuali e terrazzate) che
costeggiano il corso d’acqua principale e dai rilievi collinari che dalla piana alluvionale salgono verso le zone
di sparti acque. I n ques to settore i ri lievi rag giungono quo te soli tamente com prese tra 400 e 500 m sl m,
presentano f orme moderatamente arr otondate e dol ci che tendono ad i nasprirsi in corri spondenza delle
incisioni de l reti colo idrografico. L a m orfologia general e c ambia sp ostandosi al cuni ch ilometri verso e st,
facendosi p iù aspr a, co n ene rgia del ri lievo m aggiore, dov uti all’affioramento del le un ità cal caree dell a
Dorsale Pietralata-Paganuccio.
La morfologia dell’area oggetto di indagine è dettata da due el ementi fisiografici principali: il terrazzo
alluvionale del Fiume Candigliano e del suo affl uente in sinistra idrografica Fosso di Paltone ed il pendio che
dal t errazzo sale verso N -NO. C irca il 6 0% de ll’intera area è i mpostata s ulla s pianata di o rigine alluvionale,
mentre la restante porzione ricade nella parte bassa del pendio.
La z ona sub -pianeggiante è co ntraddistinta da un a ndamento p iuttosto re golare, con mode sti
avvallamenti dovuti a preceden ti attività estrattive, parzialmente ricolmate. La pendenza media osservata è
di circa 3°-4°, alternata a zone praticamente pianeggianti. In generale l’area digrada verso Sud – S ud Est, in
direzione del Fiume Candigliano.
La porzione Ovest dell’area di studio è costituita dal limite di scarpata di origine antropica, nei depositi
alluvionali terrazzati, mentre la zona Nord da un pendio che digrada verso E-SE; questo costituisce la parte
terminale del versante che dal rilievo in cui è coll ocata la località di Cà Pri mo scende v erso S-SE, in direzione
Geologi Associati M. Mari & G. Marolda
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