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Allegati al rapporto 2012 - Regione Campania

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VALUTAZIONE PSR 2007-2013 CAMPANIA: AGGIORNAMENTO RAPPORTO VALUTAZIONE INTERMEDIA <strong>2012</strong> –ALLEGATO I: ANALISI VALUTATIVE PER MISURAPer queste ragioni, è necessario incrementare le attività di monitoraggio, usufruendo delle più modernetecniche disponibili, <strong>al</strong> fine di pianificare le opportune attività di gestione delle superfici forest<strong>al</strong>i. Il bosco, infunzione della forma di governo, della composizione specifica, dell’età, della struttura orizzont<strong>al</strong>e e vertic<strong>al</strong>e,influenza il bilancio idrologico, interferendo sull’intercettazione, l’evapotraspirazione, il deflusso superfici<strong>al</strong>e el’infiltrazione dell’acqua, che rappresentano le princip<strong>al</strong>i variabili dell’equazione del bilancio idrologico. Perquesto, il mantenimento della vit<strong>al</strong>ità e della stabilità delle foreste, la conservazione della biodiversità,l’assorbimento del carbonio, il miglioramento dell’efficienza funzion<strong>al</strong>e e la protezione del suolo sono tuttiservizi forniti dai boschi e che influenzano la disponibilità e la qu<strong>al</strong>ità della risorsa idrica.La gestione forest<strong>al</strong>e assume un ruolo fondament<strong>al</strong>e per mantenere un’elevata vit<strong>al</strong>ità e funzion<strong>al</strong>ità deiboschi in maniera t<strong>al</strong>e da garantire la continua conservazione del suolo e dell’acqua. Inoltre le foreste, seben gestite producono una serie di numerosi <strong>al</strong>tri servizi ecosistemici interconnessi tra di loro: legna daardere, da opera, prodotti forest<strong>al</strong>i non legnosi, attività turistico-ricreative, assorbimento del carbonio,mitigazione dei cambiamenti climatici, occupazione di manodopera, aspetto paesaggistico, ecc. Non si puòparlare di sostenibilità senza considerare le reciproche relazioni tra i diversi servizi ecosistemici.Per far fronte a tutte queste esigenze è necessario che, a prescindere d<strong>al</strong> tipo di copertura del suolo, lagestione del territorio prenda in considerazione la complessità paesaggistica, <strong>al</strong> fine di avere una visione piùcompleta del v<strong>al</strong>ore aggiunto che si può ottenere da una gestione integrata delle risorse natur<strong>al</strong>i.A t<strong>al</strong> proposito, a livello internazion<strong>al</strong>e è stato riconosciuto l’approccio ecosistemico (Ecosystem Approach)come una strategia per mantenere la produttività degli ambienti natur<strong>al</strong>i, con particolare riferimento <strong>al</strong>laconservazione della biodiversità, qu<strong>al</strong>e elemento essenzi<strong>al</strong>e per la fornitura di servizi ecosistemici.Lo strumento del PSR offre un grandissimo contributo in merito, soprattutto se si considera l’integrazione ela sinergia tra le varie misure e azioni. Ciononostante, non mancano anche dei limiti, che possono esseresuperati se si migliorano le conoscenze del territorio.Uno dei limiti più volte riscontrato è la mancanza di uno strumento di pianificazione che individui le areeforest<strong>al</strong>i a maggiore rischio di dissesto. Infatti, in quasi tutti i casi studio è emersa una notevole difficoltà nelv<strong>al</strong>utare l’ammissibilità del progetto, dovuta <strong>al</strong>le difficoltà interpretative, nelle fasi istruttorie, nel collegare lapertinenza dell’intervento con la tutela della superficie forest<strong>al</strong>e.Un <strong>al</strong>tro forte limite è dovuto <strong>al</strong>la disponibilità da parte degli enti pubblici delle necessarie risorse finanziarieda anticipare per la re<strong>al</strong>izzazione dei progetti. Questo implica il frequente scorporamento di progetti in lottifunzion<strong>al</strong>i interconnessi tra di loro, ma che se non vengono tutti re<strong>al</strong>izzati, si rischia di non raggiungere gliobiettivi preposti. Infatti, evitando la re<strong>al</strong>izzazione di progetti puntu<strong>al</strong>i, appare indispensabile agire nell’otticadi bacino idrografico, incentivando la partecipazione ai bandi in forma associata.Altri limiti riscontrati sono di natura burocratica, qu<strong>al</strong>i i tempi di attesa o le difficoltà nel reperire leautorizzazioni richieste nei bandi e necessarie per re<strong>al</strong>izzare le opere, come pure la formazione e la selezionedi tecnici progettisti <strong>al</strong> fine di garantire una migliore coerenza delle proposte progettu<strong>al</strong>i.Al fine di migliorare l’efficacia della Misura, si raccomanda di dare priorità a progetti a sc<strong>al</strong>a territori<strong>al</strong>e inbase <strong>al</strong>le caratteristiche fisiche del territorio stesso e non esclusivamente seguendo criteri di delimitazioneamministrativa, più efficaci per la conservazione del suolo, ed in particolare delle aree forest<strong>al</strong>i. Essipermettono di individuare nella loro tot<strong>al</strong>ità le aree che necessitano di interventi di ripristino selvicoltur<strong>al</strong>e, div<strong>al</strong>orizzazione della biodiversità, di prevenzione agli incendi e <strong>al</strong> degrado ambient<strong>al</strong>e.Dato che per accedere ad <strong>al</strong>cuni bandi è necessario avere degli strumenti di pianificazione, si potrebbefavorire la re<strong>al</strong>izzazione di t<strong>al</strong>i strumenti, preferibilmente in forma associata.È necessario <strong>al</strong>tresì promuovere attività che contrastino il fenomeno dell’abbandono delle aree rur<strong>al</strong>i, conconseguente innesco di fenomeni di dissesto. Una soluzione potrebbe essere rappresentata d<strong>al</strong>la promozionedella filiera foresta-legno-energia, attraverso la produzione di cippato, <strong>al</strong> fine di riv<strong>al</strong>utare l’intero compartoforest<strong>al</strong>e e v<strong>al</strong>orizzare la risorsa legno.pag. 214

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