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Interazione U-M.pdf - FTP Directory Listing

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In Burattini, E. Cordeschi, R. Manuale di Intelligenza Artificiale per le scienze umane Roma: Carocci (in stampa).NON DISTRIBUIREtransduzione energetica e/o elaborazione computazionale, la distanza emerge: da distanze piccolequali quelle poste da sistemi meccanici elementari tipo le leve, a distanze enormi quali quelle postedai sistemi a controllo remoto, dove se non si progetta adeguatamente il feedback creandol’illusione di una manipolazione più o meno diretta degli oggetti il senso stesso dell’azione sismarrisce. Un’ obiezione ingenua alla creazione della distanza inter-referenziale consistenell’affermare che gli strumenti stessi, in quanto oggetti fisici, permettono i propri continuumspazio-temporali di interazione ed è quindi questa l’interazione che bisogna progettare (ad es. latastiera e lo schermo del computer, premo i tasti e vedo il risultato sullo schermo). Tale obiezioneimplica che gli strumenti in quel momento cessano di essere i mediatori dell’attività per divenireinvece oggetto dell’attività, ed è proprio quello che dobbiamo evitare nel corso dello svolgimentodell’interazione uomo-macchina. Gli strumenti possono, e devono, essere oggetto dell’attività masolo in fase di apprendimento, perché se abbiamo comprato un frullatore è per bere un frullato, nonper trovare il modo di farlo smettere di frullare, così se abbiamo acquistato un computer è percomunicare con i nostri amici e non per essere costretti ad imparare protocolli di comunicazione. E’per questo motivo che si dice comunemente che la migliore interfaccia è quella “invisibile”, ovveroquella che non diviene mai, o perlomeno spesso, oggetto dell’attività.L’evoluzione principale dell’interazione uomo-macchina negli ultimi vent’anni riguarda untentativo scarsamente riuscito di ridurre le enormi distanze di cui sono stati dotati gli strumenti daprogettisti che progettavano le funzioni per gli strumenti e non le funzioni degli strumenti perl’interazione con l’essere umano.Esercizio:Supponiamo di suonare il citofono di una persona con cui vogliamo parlare. Dopo ripetuti tentativinon otteniamo alcuna risposta . Forse la persona non è in casa oppure il citofono non funziona,oppure... Riportate un esempio per ognuna delle cinque distanze cognitive che possa spiegare lamancata risposta.3. La cognizione distribuitaL'approccio teorico noto con il nome di “Cognizione Distribuita” sostiene che l'attività cognitiva8

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