manuale del sistema di controllo della catena di custodia consorzio ...

CONSORZIO FORESTALELARIO INTELVESEMANUALE DEL SISTEMA DI CONTROLLO DELLACATENA DI CUSTODIAPagina 18 di 27Revisione 02- il lotto di provenienza;- l’anno di utilizzazione;- il quantitativo esatto espresso in metri cubi o quintali suddiviso per specie;Qualora il Consorzio riacquisti il materiale certificato precedentemente venduto ad impreseboschive (vendita in piedi di lotti) lo potrà trasformare come certificato solo nel caso la dittaaggiudicataria del lotto ed esecutrice dei lavori (anello intermedio) sia anch’essa certificata oesegua i lavori sotto il diretto controllo dell’Ente (Brunori, 2009 – comunicazione verbale).L’impresa esecutrice nella fattura di vendita e nella bolla di trasporto dovrà dare evidenza alRCOC della propria certificazione riportando il numero del certificato ed il lotto di provenienza delmateriale. Inoltre dovrà consegnare anche copia del proprio certificato per il controllo della Catenadi Custodia al RCOC del Consorzio.3.1.2 Fase approvvigionamento di legno non certificatoIl Consorzio Forestale trasforma per la maggior parte legno certificato proveniente daforeste ad esso conferite; tuttavia può verificarsi la possibilità che impieghi anche materiale noncertificato, che non entra nel controllo della catena di custodia, derivante da utilizzazioni diproprietà conferite o non direttamente gestite dal Consorzio.Il Consorzio qualora intenda dimostrare e garantire che tale materiale non provenga dafonti non controllate o da eventuali tagli illegali, può effettuare un’analisi del rischio secondo gliindicatori dell’appendice 7 dello standard PEFC ITA 1002. Dall’applicazione dei suddetti indicatori,e per la peculiarità della filiera foresta-legno di fatto limitata al contesto territoriale locale, emergeuna bassa (se non nulla) probabilità di impiego di legno non controllato.Responsabile del controllo: responsabile della catena di custodia;Procedura di controllo: il responsabile della COC verifica applica a qualsiasi partita di legno noncertificato in entrata gli indicatori dell’appendice 7 dello standard PEFC, inoltre verifica l’attendibilitàdella fornitura con l’FSC Global Risk Assessment, altro strumento riconosciuto a livellointernazionale per la valutazione del rischio sul legno controllato.Documentazione di verifica: il responsabile della certificazione provvede a far firmare alfornitore un’autodichiarazione attestante che il legno non provenga da fonti controverse.L’autodichiarazione del fornitore deve includere:a) una dichiarazione scritta che, secondo le migliori conoscenze del fornitore, le materie primefornite non provengono da fonti controverse;b) un impegno scritto a dare informazioni sull’origine geografica (nazione / regione) dellematerie prime fornite; tali informazioni sono necessarie per la valutazione di rischiodell’organizzazione;c) un impegno scritto, nel caso in cui le forniture siano considerate ad “alto” rischio, in cui sistabilisca che il fornitore deve dare le informazioni necessarie per identificare le/a unità digestione forestale di origine della materia prima e l’intera catena della fornitura collegataalla fornitura ad “alto” rischio;d) un impegno scritto, nel caso in cui le forniture siano considerate ad “alto” rischio, in cui sistabilisca che il fornitore deve autorizzare l’organizzazione a svolgere ispezioni di secondao terza parte sulle operazioni del fornitore così come sulle operazioni del fornitoreprecedente nella catena.