86 Riv Med <strong>La</strong>b - JLM, Vol. 5, Suppl. al n. 3, 2004no contribuito alla costruzione della <strong>risposta</strong>. Infine,il ventaglio delle modalità operative può andare dall’esamein point-of-care (POCT), al valore «<strong>di</strong> panico»anticipato», alla segnalazione <strong>di</strong>retta al me<strong>di</strong>cocurante, al colloquio <strong>di</strong>retto col paziente. Non è limitatoal rilascio <strong>di</strong> un documento e la tecnologiainformatica porta a concepire forme <strong>di</strong>versissime <strong>di</strong>comuicazione tra <strong>laboratorio</strong>, paziente e me<strong>di</strong>co,compresa la posta elettronica e la consultazione viaweb.Le procedure e le tecnologie della <strong>risposta</strong>:il «Decalogo»<strong>La</strong> complessità del quadro normativo e giurisprudenzialeed il persistere ciclico <strong>di</strong> conflitti professionaliha indotto la Commissione SIMeL per i ProblemiProfessionali ad elaborare una proposta unificante echiarificatoria per le procedure e le tecnologie dellaproduzione della <strong>risposta</strong> alla richiesta <strong>di</strong> esami <strong>di</strong> <strong>laboratorio</strong>.Il documento, intitolato PRINCIPI PER LEPROCEDURE E LE TECNOLOGIE DELLA RI-SPOSTA ALLA RICHIESTA DI ESAMI DI LABO-RATORIO IN MEDICINA, con particolare riguardoal valore legale della documentazione ed alla firma<strong>di</strong>gitale, ma ormai noto come «Decalogo della Risposta»,è stato pubblicato nel sito web www.simel.it enella Rivista <strong>di</strong> Me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> <strong>La</strong>boratorio 31 .Il decalogo si compone <strong>di</strong> due definizioni base (la Rispostae le Forme della <strong>risposta</strong>), quattro proprietàdella <strong>risposta</strong> (Tracciabilità, Validazione, Circolazionee Autenticazione) ed infine quattro Avvertenze <strong>di</strong>Inapplicabilità ed Incompatibilità in campo analogicoed in campo <strong>di</strong>gitale elettronico.Il «<strong>referto</strong>» spesso citato risulta essere solo una dellenumerose forme <strong>di</strong> <strong>risposta</strong>. In me<strong>di</strong>cina i risultati degliesami <strong>di</strong> <strong>laboratorio</strong>, con le opportune informazionicollegate (es. valori <strong>di</strong> riferimento), i commenti e lenote interpretative, le in<strong>di</strong>cazioni, i suggerimenti e leprescrizioni, costituiscono la RISPOSTA del <strong>laboratorio</strong>alla richiesta <strong>di</strong> esami (order), ossia il service report<strong>di</strong> ENV 1613 7 e prEN 14720 9 ; la RISPOSTA del<strong>laboratorio</strong> è il messaggio con cui or<strong>di</strong>nariamentevengono trasmesse le informazioni prodotte nella faseanalitica. <strong>La</strong> RISPOSTA del <strong>laboratorio</strong> può assumere<strong>di</strong>verse forme, dalle più semplici alle più complesse:RISULTATO, FOGLIO DI RISPOSTA, CERTI-FICATO, REFERTO. RISULTATO è l’informazioneprodotta in <strong>laboratorio</strong> e inserita in un archivio elettronicoo riportata su supporto cartaceo. FOGLIO DIRISPOSTA è un documento che riporta del tutto o inparte i risultati e gli altri elementi informativi checompongono la <strong>risposta</strong>. CERTIFICATO è un foglio<strong>di</strong> <strong>risposta</strong> che viene autenticato in modo formale, pergli usi previsti dalle norme e dai regolamenti. RE-FERTO è finalmente un certificato ai fini dei casi previstinel co<strong>di</strong>ce penale art. 365 384 e nel co<strong>di</strong>ce <strong>di</strong>procedura penale art. 334. Varrebbe la pena <strong>di</strong> fareuno sforzo per confinare l’uso del termine «<strong>referto</strong>»alle situazioni giuri<strong>di</strong>camente appropriate. Oltre tutto,l’uso improprio ha generato tutta una serie <strong>di</strong> neologismicacofonici (risultato «refertato», «refertazione» <strong>di</strong>qualche cosa, riferita persino alla trasmissione <strong>di</strong> risultatida strumento a Order Placer o alla stampa deifogli <strong>di</strong> <strong>risposta</strong>, etc..) e grammaticalmente irregolari,specie se si considera che il verbo «refertare» in italianoè decisamente intransitivo. Nelle reti informatichead alto livello <strong>di</strong> integrazione (come in ambienteospedaliero), la trasmissione delle informazioni avvienesotto forma <strong>di</strong> record <strong>di</strong> risultati (v. formatoHL7 o ASTM) 21-23 . Invece in ambienti a basso livello<strong>di</strong> informatizzazione (pazienti ambulatoriali non ricoverati),la trasmissione delle informazioni avvienenormalmente con un foglio <strong>di</strong> <strong>risposta</strong> cartaceo, eventualmenteautenticato al fine <strong>di</strong> poterlo utilizzare comecertificato. Ogni RISULTATO non può essere registratoo trasmesso senza le informazioni collegateche ne consentano la tracciabilità e l’in<strong>di</strong>viduazione<strong>di</strong> tutti gli operatori che hanno contribuito alla produzioneo alla validazione o alla trasmissione del risultatostesso. Si tratta cioè <strong>di</strong> poter riconoscere chi ha inseritola richiesta, chi ha fatto il prelievo, chi ha trattatoil campione, chi ha validato i risultati, chi ha trasmessoo stampato le informazioni. Questa funzione ènormalmente svolta dai data base <strong>di</strong> <strong>laboratorio</strong>, conapplicazioni riconducibili alla fattispecie <strong>di</strong> «firmaelettronica leggera» secondo le più recentinormative 23 . <strong>La</strong> VALIDAZIONE del risultato normalmenteavviene in più fasi. Può essere del tecnico ostrumentale, del settore o del <strong>di</strong>rigente supervisore e<strong>di</strong>nfine del me<strong>di</strong>co, clinica o <strong>di</strong> plausibilità. Ciascunadelle quali collegata nella registrazione con il risultatostesso, analogamente ad una firma autografa ripetutasu ogni singola informazione.<strong>La</strong> messa in circolazione <strong>di</strong> risultati é <strong>di</strong> per sé attestazionein<strong>di</strong>viduale <strong>di</strong> vali<strong>di</strong>tà: il livello della attestazione<strong>di</strong>pende dalla qualifica dell’operatore, non viceversa.I livelli potrebbero essere ad esempio: infermiere(POCT), tecnico <strong>di</strong> <strong>laboratorio</strong>, <strong>di</strong>rigente sanitario,<strong>di</strong>rigente me<strong>di</strong>co. Da queste definizioni e caratteristichedella <strong>risposta</strong> <strong>di</strong> <strong>laboratorio</strong>, <strong>di</strong>scendono lein<strong>di</strong>cazioni pratiche sulla «firma», sia quella autografacalligrafica che quella «<strong>di</strong>gitale». <strong>La</strong> “firma autografa”sul foglio <strong>di</strong> <strong>risposta</strong> non è necessaria, se leprocedure ed il flusso delle operazioni sono <strong>di</strong> per sésufficienti a garantirne ragionevolmente l’autenticità;se presente, attesta l’autenticità del documento, non lavali<strong>di</strong>tà del contenuto. Allo stesso modo, la “firma<strong>di</strong>gitale” sul documento elettronico che riproduce ilfoglio <strong>di</strong> <strong>risposta</strong> non è necessaria, se le procedure e<strong>di</strong>l flusso delle operazioni sono <strong>di</strong> per sé sufficienti agarantirne ragionevolmente l’autenticità; se presente,attesta l’autenticità del documento, non la vali<strong>di</strong>tàdel contenuto. Inoltre, mentre la validazione ècompetenza del professionista <strong>di</strong> <strong>laboratorio</strong> (tecni-
Riv Med <strong>La</strong>b - JLM, Vol. 5, Suppl. al n. 3, 2004 87co, specialista o me<strong>di</strong>co, ciascuno per il proprio livello),l’autenticazione può essere prodotta da qualsiasioperatore autorizzato, sanitario o non sanitario.Infine, due corollari apparentemente banali, ma <strong>di</strong>impatto pratico non trascurabile: la firma autografaanalogica non è applicabile al documento elettronicoe la firma <strong>di</strong>gitale non è applicabile a documentistampati. Ne deriva l’evidenziazione del paradosso<strong>di</strong> chi vuole la firma «<strong>di</strong>gitale» per poter «stampare»fogli <strong>di</strong> <strong>risposta</strong> in se<strong>di</strong> lontane da quella <strong>di</strong> produzionedel risultato. Una stampa, infatti, ha le caratteristichedella «riproduzione meccanica» ex art. 2712del co<strong>di</strong>ce civile. In caso <strong>di</strong> contestazione, si dovrebbeverificare la corrispondenza a ritroso con l’originaleelettronico (firmato <strong>di</strong>gitalmente o anche no)me<strong>di</strong>ante una comparazione analitica.ConclusioniIl trattamento delle informazioni prodotte dal <strong>laboratorio</strong>,la confezione della <strong>risposta</strong> o «<strong>referto</strong>», la sua trasmissioneal paziente o al clinico sono stati, nella lungastoria della me<strong>di</strong>cina <strong>di</strong> <strong>laboratorio</strong>, un momentoprivilegiato <strong>di</strong> elaborazione culturale, <strong>di</strong> riflessione semantica,<strong>di</strong> sviluppo filosofico sulla natura stessa dellaprofessione. Sono stati anche il motore, la vera locomotivadel progresso tecnologico dell’informatica me<strong>di</strong>ca,<strong>di</strong> cui tutta la me<strong>di</strong>cina ha beneficiato. Tuttavia,l’esposizione anche me<strong>di</strong>atica <strong>di</strong> questa attività, il suovalore simbolico, hanno indotto interessi <strong>di</strong> parte a farneun bersaglio, impigliando in Italia la pratica professionalein una fitta rete <strong>di</strong> contenzioni legali e amministrativi,rallentandone lo sviluppo, ad<strong>di</strong>rittura favorendonela devoluzione verso pratiche destrutturate comeil POCT e le esternalizzazioni. È significativo che innessun altro paese sia avvenuto qualcosa <strong>di</strong> simile. <strong>La</strong>soluzione non è facile da trovare, ma probabilmente vacercata non tanto nella <strong>di</strong>fesa strenua <strong>di</strong> valori e simbolitra<strong>di</strong>zionali, quanto forse nella definizione concretadei ruoli professionali in un contesto informaticoed organizzativo completamente rinnovato. <strong>La</strong> funzioneaggregante e interpretativa del me<strong>di</strong>co <strong>di</strong> <strong>laboratorio</strong>può essere <strong>di</strong>segnata anche senza un legame obbligatocon un documento, sia esso cartaceo o <strong>di</strong>gitale,persino senza la tra<strong>di</strong>zionale connessione temporalecon la <strong>di</strong>smissione del risultato e la sua fruizione. Forsese ne può persino avvantaggiare. Non è facile, ma iprimi risultati lo fanno ritenere possibile.Bibliografia1. Cappelletti P. 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