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Rimini antica P - Emilia Romagna Turismo

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8Segni della frequentazione dell’uomo nel territorio riminese attraversano tuttal’Età della pietra, un immenso arco temporale scandito da mutamenti climatici eambientali. I reperti in pietra scheggiata rinvenuti fra Riccione e la Valconca, riferibilia una fase avanzata del Paleolitico inferiore (da 200 a 150 mila anni fa), testimonianotecniche di scheggiatura più evolute, ad ottenere strumenti differenziati per leattività quotidiane: dalla caccia alla macellazione delle carni, dalla frantumazionedelle ossa alla lavorazione delle pelli, dalla raccolta di frutti e radici all’allestimentodei primi ripari…La nuova Età della pietra (Neolitico) che, dalla fine del VI millennio a.C. viene adinteressare anche l’area romagnola risalendo le sponde adriatiche, accompagna larivoluzione culturale messa in atto da modi innovativi di procacciarsi il cibo, connuove tecniche di lavorazione della pietra, ora non solo scheggiata ma anche levigatae affilata, e con l’introduzione della ceramica. La millenaria esperienza di cacciatore epredatore ha insegnato all’uomo, con le regole e i tempi della natura, le pratichedella pastorizia e delle primitive forme di agricoltura: alternando periodi di nomadismoa periodi sempre più lunghi di stabilità proprio in relazione ai ritmi dell’allevamentoe delle colture, gli individui danno origine a minuscole comunità, sempliciagglomerati di capanne attrezzate anche per il riparo del bestiame. In seno ai piccolivillaggi sorti lungo i corsi d’acqua cresce l’attività casearia, la pratica dei campi,l’industria della pietra capace di ottenere arnesi sempre più specializzati, la manifatturadella ceramica oramai indispensabile alla conservazione e al trasporto di latte,formaggi e sementi…A raccontare squarci della vita dei gruppi neolitici sono frammentarie ma significativetestimonianze: ceramica “impressa” e decorata a incisioni, argilla concotta(l’intonaco delle capanne sorrette da scheletri di legno), utensili di selce (lame,punte, raschiatoi), valve di conchiglie impiegate come elementi di collane e pendagli…Con la presenza dell’uomo lungo la costa (in particolare sopra l’<strong>antica</strong> linea diriva, la cd. falesia morta), la documentazione archeologica riferibile al Neolitico confermala vocazione del territorio a sud di <strong>Rimini</strong> a zona di cerniera fra la tradizioneculturale padana e quella peninsulare, una vivace realtà ove fin dalla preistoria siincontrano genti portatrici di tradizioni diverse. Il carattere interculturale tende aCoppa in ceramicadell’Età del bronzo.Riccione, Museodel Territorio.

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