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Rimini antica P - Emilia Romagna Turismo

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25Un’escursione sul colle di Covignano consentirà di osservare alcunecaratteristiche geologiche - quali le Sabbie Gialle - del luogo che havisto il primo popolamento nel Riminese. Immaginando di vivere ungiorno da uomo-raccoglitore, si potranno percorrere antichi sentieridelle colline e delle vallate romagnole, alla ricerca di frutti selvatici,erbe e germogli (naturalmente tutto ciò che cresce spontaneo e di cuinon sia vietata la raccolta!).Plasmare l’argilla, come in un villaggio neoliticoA cura di Francesca Minak e Erika Franca TonniDurata 2 orePer ragazzi da 8 anni e per adultiA pagamento, su prenotazioneInfo: tel. 0541 704421-704426Fra i fattori alla base di quel lungo processo innovativo che va sotto ilnome di “rivoluzione neolitica” vi è l’introduzione della ceramica, lafabbricazione dei rec ipienti utili a conservare e trasportare i liquidi e iprodotti della terra.La ceramica fa il suo ingresso in una società che sta mutando graziealla domesticazione delle piante e all’allevamento, a periodi semprepiù lunghi di sedentarietà, al formarsi di piccole comunità, alla tecnicadi levigatura della pietra, alla padronanza nell’accensione delfuoco, alla consuetudine al baratto. In tale contesto la lavorazionedella ceramica assume grande rilievo, divenendo funzionale adun’economia basata sulle prime forme di agricoltura e sulla produzionedi latticini.Realizzata a mano (l’uso del tornio si diffonderà in Italia solo nell’Etàdel ferro), la ceramica sfrutta le risorse del luogo: argilla, acqua elegname per le rudimentali fornaci in cui i recipienti vengono sottopostia cottura. Materie prime di facile reperibilità dunque, alla basedi un’“industria” a livello familiare, legata ai bisogni del villaggio.Utilizzando pani di argilla (l’argilla trovata allo stato naturale necessitadi una fase di decantazione in acqua per liberarsi dalle impurità)si possono simulare forme di vasellame prodotte in età neolitica sia amano libera, sia con la tecnica a “colombino” o a “lucignolo”.Nel primo caso, staccata una porzione di argilla, si modella il recipientescavando la massa plastica con la mano; nel secondo si ricavanolunghi cordoni poi avvolti a spirale e saldati ad un fondo piano.

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