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Mostra/Apri - Facoltà di Architettura - Repository - Sapienza

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Era stato lo stesso re del Wessex Ina a fondare qui la schola saxonumnel 727 dopo un pellegrinaggio a Roma, ancora oggi il complessodella chiesa e dell’ospedale <strong>di</strong> S. Spirito in Sassia mantiene unatraccia della denominazione antica (in Saxia). Anche il <strong>di</strong>segno 17 attribuitoal Sangallo <strong>di</strong> fine XV sec. con il progetto per la nuova porta <strong>di</strong>S. Spirito e il nuovo bastione rappresenta la via recta che usciva <strong>di</strong> cittàda quella porta. Il percorso <strong>di</strong> via della Lungara, che molti storici 18vorrebbero attribuire al Bramante (1503), era evidentemente già esistentenel me<strong>di</strong>oevo se esisteva la porta attraverso cui passavauscendo dal borgo (posterula saxonum) e se esisteva la porta settimianasul lato opposto: come precisato da altri l’intervento progettualedel Bramante riguardava più probabilmente una rettificazione, 19 oppurea nostro avviso l’allargamento <strong>di</strong> un tracciato viario esistente.Lungo questo percorso viene anche e<strong>di</strong>ficata la chiesa <strong>di</strong> S. Giacomoin Settimiano (S. Jacobi in settignano), probabimente costruita nel IXsec. ma documentata a partire dal 1198. Lungo questa strada, dettaanche via sancta, si snodava inoltre la processione del corpus domini20 che ogni anno conduceva il pontefice da S. Pietro a S. Giovanniin Laterano attraversando il fiume sul ponte senatorio. Lungo questotracciato viario si sviluppano gradualmente già nel me<strong>di</strong>oevo dei tessutiurbani e, <strong>di</strong> fronte alla chiesa, viene realizzata una piazza probabilmentedestinata ad ospitare una stazione della processione. Dalla<strong>di</strong>samina delle fonti cartografiche me<strong>di</strong>evali e moderne si riconoscenella veduta 21 del 1493 un tratto del muraglione romano che cingevala città con una cloaca che probabilmente scaricava nel fiume l’acquaprovieniente da una struttura idraulica retrostante, una sorgente, unsistema fognario o forse ad<strong>di</strong>rituttura la naumachia Domitiani.Con il passare dei secoli l’originario tessuto iugerale agrario vienesostituito prima da magazzini e dai mulini lungo l’asse stradale e successivamenteda case a schiera con alcuni percorsi <strong>di</strong> impianto versoil Gianicolo dove probabilmente esisteva anche un percorso pedemontanoalternativo alla Lungara più antico del tracciato rettilineo <strong>di</strong>Cesare, che veniva utilizzato quando l’area era impaludata. In questaparte della città il rapporto tra iugeratio e tessuto urbano <strong>di</strong>ventaesemplare. La sovrapposizione <strong>di</strong> una griglia iugerale <strong>di</strong> passo 240pie<strong>di</strong> al tessuto urbano attuale mette in evidenza la matrice formativa<strong>di</strong> questo tessuto urbano, ovvero la iugeratio impiegata da Cesare perla costruzione del pomerio. Esiste inoltre un progetto <strong>di</strong> Orazio Torrianidel 1617 22 che prevedeva una grande lottizzazione <strong>di</strong> tutta l’areacon due tracciati viari interni paralleli tra la Lungara e il Gianicolo.Nel <strong>di</strong>segno del Torriani si nota l’obliquità rispetto alla via dei confinidelle proprietà, e alcune delle strade che si trovano in questa areasembrano seguire questa obliquità, con la rotazione del tracciato <strong>di</strong>due strade rispetto alla Lungara e i suoi percorsi <strong>di</strong> impianto ortogonali.L’isolato del monastero <strong>di</strong> Regina Coeli, dove alla fine dell’Ottocentoverrà realizzato il carcere, 23 è conformato da questa rotazione,dove si incontrano due percorsi <strong>di</strong> impianto della Lungara e due percorsi<strong>di</strong> impianto ortogonali alla pedemontana gianicolense.Durante la costruzione dei muraglioni del Tevere viene demolito iltratto <strong>di</strong> tessuto urbano <strong>di</strong> via della Lungara lungo il fiume. Il piano regolatore<strong>di</strong> Roma del 1883 prevedeva qui un quartiere residenziale,ma la costruzione del carcere, una delle prime opere costruite a Romadal regime sabaudo, basato sul panottico, inserisce qui una architetturacompletamente sra<strong>di</strong>cata. Già il governatorato <strong>di</strong> Roma duranteil regime fascista, che non si <strong>di</strong>stingueva certo per il rispetto dei <strong>di</strong>rittiumani, riteneva quel carcere <strong>di</strong>sumano, tanto da volerlo demolireper trasferirne le funzioni in un nuovo e<strong>di</strong>ficio da realizzarsi altrove, e<strong>di</strong>ede pertanto a Marcello Piacentini l’incarico <strong>di</strong> fare un progetto cheriguardava anche uno sventramento sull’altro lato del fiume sull’areadella Moretta. Quin<strong>di</strong> l’idea <strong>di</strong> togliere il carcere <strong>di</strong> Regina Coeli da dovesi trova ha almeno ottanta anni <strong>di</strong> storia. Lo stesso progetto <strong>di</strong> J.Stirling <strong>di</strong>segnato per ‘Roma interrotta’ nel 1978, recentemente ripresentatoalla Biennale <strong>di</strong> Venezia, 24 prevedeva qui un intervento smisuratobasato su una connessione in galleria che dal ponte Mazzini arrivavafino all’altro lato del Gianicolo con un tessuto colossale <strong>di</strong> suearchitetture iterate.L’ipotesi <strong>di</strong> progetto proposta dal laboratorio è quin<strong>di</strong> la demolizione(totale o parziale) del carcere nella sua parte moderna, mantenendocomunque le parti antiche residue dell’isolato come il monasterodelle Mantellate, e il progetto del tessuto urbano ritrovandone le regoleformative: ovvero cosa succederebbe se il processo formativo <strong>di</strong>questo pezzo <strong>di</strong> città proseguisse secondo le regole tipiche della formazionedei tessuti urbani <strong>di</strong> Roma, cioè la e<strong>di</strong>ficazione <strong>di</strong> case aschiera su percorso matrice, su percorsi <strong>di</strong> impianto e <strong>di</strong> collegamento,l’intasamento dei punti nodali, e le successive rifusioni in case inlinea a palazzi nei punti polari. Per la realizzazione <strong>di</strong> un piazza antistanteal palazzo, vengono previsti dei percorsi <strong>di</strong> impianto sui qualie<strong>di</strong>ficare case a schiera per poi, in una fase successiva, demolirel’isolato che lascia lo spazio alla piazza, come è avvenuto in moltepiazze delle città italiane <strong>di</strong> epoca comunale.51AC Università <strong>di</strong> Roma La <strong>Sapienza</strong>


521. Titus Livius, Ab Urbe Con<strong>di</strong>ta . Liber III, a cura <strong>di</strong> G. Pascucci, Torino 1941, xxvi, 8.2. S. Muratori, R. Bollati, S. Bollati, G. Marinucci, Stu<strong>di</strong> per una operante storia urbana<strong>di</strong> Roma, Roma 1963; G. Caniggia, Quattro progetti per i ‘buchi <strong>di</strong> Roma’: aree <strong>di</strong> piazzadella Rovere, via Giulia, vicolo della Moretta, San Giovanni dei Fiorentini, via dellaLungara e il Parlamento, in Ragionamenti <strong>di</strong> tipologia: operatività della tipologiaprocessuale in architettura, a cura <strong>di</strong> G.L. Maffei, Firenze 1997; L. Bascià, P. Carlotti,G.L. Maffei, La casa romana. Nella storia della città dalle origini all’Ottocento, Firenze2000;G. Strappa, Unità dell’organismo architettonico. Note sulla formazione e trasformazionedei caratteri degli e<strong>di</strong>fici, Bari 1995.3. H. B. Dewing ed., Procopius Caesariensis. History of the wars, books 5 and 6, London-Cambridge,Mass. 1919, p. 187.4. R. Lanciani, Forma Urbis Roma, Milano1893-1901, v. anche G. Lanciani, Storia degliscavi <strong>di</strong> Roma, Roma, 1902-1912 , Vol. I, p. 161.5. Cippo <strong>di</strong> Gallo e Censorino, CIL. VI, 1235 f., MARCIVS.L.F.CENSORINVS / C.ASI-NIVS.C.F.GALLVS / COS / EX.S.C.TERMIN.R.R.PROX.CIPP. P.XX /CVRATORES.RIPARVM.QVI.PRIMI.TERMINAVER / EX.S.C.RESTITVERVNT6. CIL VI 1235 f; CIL 1239 b; CIL 1239 d; CIL 1239 e; CIL 1239 g.7. Lastra II-8, frammento Stanford 279 ab; Copyright © The Stanford Digital Forma UrbisRomae Project.8. Forma Urbis Romae, Pianta marmorea realizzata tra il 203 e il 209 d.C., scala 1:240(un piede corrisponde a due actus), Sud-Est in alto.9. G.P. Bellori, Fragmenta vestigii veteris Romae ex lapi<strong>di</strong>bus Farnesianis nunc primumin lucem e<strong>di</strong>ta cum notis, Roma 1673; G. Carettoni, A.M. Colini, L. Cozza, G. Gatti,La pianta marmorea <strong>di</strong> Roma antica. Forma urbis Romae, Roma 1960; E. RodríguezAlmeida, Forma Urbis Marmorea, Roma 1981.10. Aquae Urbis Romae, published by the Institute for Advanced Technology in the Humanities,University of Virginia, project <strong>di</strong>rector, K. Wentworth Rinne. Copyright 1998-2012.11. v. anche E. Rodríguez-Almeida, Forma Urbis marmorea: Nuovi elementi <strong>di</strong> analisi enuove ipotesi <strong>di</strong> lavoro, ‘Mélanges de l’Ecole Française de Rome, Antiquité’, 89, 1,(1977), pp. 219-256.12. Casa alla Lungara vicino la Barchetta de Covoli, (TR I, Trastevere, Isola 99, part.1177).13. G. Spagnesi, E<strong>di</strong>lizia romana nella seconda meta del 19. secolo (1848-1905), Roma1974.14. G. Lepri, Urbanistica <strong>di</strong> borgo e Vaticano nel Me<strong>di</strong>oevo, Roma 2004, p.15. F. L. Stamm, M. Heyne, F. Wrede, Ulfilas oder <strong>di</strong>e uns erhaltenen Denkmäler der gotischenSprache, Paderborn 1896, p. 247.16. E. Guidoni, L’urbanistica <strong>di</strong> Roma tra miti e progetti, Roma-Bari 1990, pp. 3-36.17. BAV, Barb. Lat. 4391 f.4; cfr. L. Bianchi, Roma: il monte <strong>di</strong> Santo Spirito tra Gianicoloe Vaticano. Storia e topografia dall’antichità classica all’epoca moderna, Roma1999, p. 136, fig. 14.18. A. Bruschi, Bramante architetto, Bari 1969, p. 628; M. Tafuri, Progetto urbano a Romasotto Giulio II, in C. L. Frommel et al., Raffaello Architetto, Milano 1984, p. 69.19. G. Spagnesi, Roma: la Basilica <strong>di</strong> San Pietro, il borgo e la città, Roma 2001, p. 64.20. La processione è rappresentata nella veduta <strong>di</strong> S. Dupérac, Veduta delle sette chiese<strong>di</strong> Roma, Antonio Lafréry e<strong>di</strong>tore, Roma 1575, stampa su carta da incisione a bulino.21. H. Schedel, Veduta <strong>di</strong> Roma, in Liber Chronicarum, Nuremberg 1493.22. (Archivio del Capitolo <strong>di</strong> S. Pietro, Mappe 78 a,b,c) Cfr. T. Manfre<strong>di</strong>, Orazio Torriani.Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sistemazione urbana in Trastevere, in M. Kahn-Rossi e M. Franciolli (a cura<strong>di</strong>), Il giovane Borromini: dagli esor<strong>di</strong> a San Carlo alle Quattro Fontane, Catalogo dellamostra tenuta al Museo cantonale d’arte <strong>di</strong> Lugano nel 1999, Milano 1999.23. G. A<strong>di</strong>nolfi, Storia <strong>di</strong> Regina Coeli e delle carceri romane, Roma 1998.24. A. Camiz, 30 Years after Roma interrotta, ‘Urban Flux’, vol. 4, Beijing 2008, pp. 16-20.BibliografiaS. Muratori, R. Bollati, S. Bollati, G. Marinucci, Stu<strong>di</strong> per una operante storia urbana <strong>di</strong> Roma,Roma 1963.P.L. Lotti, Via della Lungara nell’urbanistica romana, ‘Alma Roma’, 14, 1-2, (1973), pp. 5-8.G. Spagnesi, E<strong>di</strong>lizia romana nella seconda meta del 19° secolo (1848-1905), Roma1974.G. Caniggia, Strutture dello spazio antropico. Stu<strong>di</strong> e note, Firenze 1976.G. Caniggia, G. L Maffei, Composizione architettonica e tipologia e<strong>di</strong>lizia. 1 a Lettura dell’e<strong>di</strong>lizia<strong>di</strong> base, Venezia 1979.N. Degrassi, La datazione e il percorso della Via Aurelia e la Via Aurelia Nova nella zonadel Vaticano, ‘Ren<strong>di</strong>conti della Pontificia Accademia Romana <strong>di</strong> Archeologia’, s. III, vol.LXI, (1988-1989) pp. 309-342.E. Guidoni, L’urbanistica <strong>di</strong> Roma tra miti e progetti, Roma-Bari 1990, pp. 3-36.G. Strappa, L’unità dell’organismo architettonico. Note sulla formazione e trasformazionedei caratteri degli e<strong>di</strong>fici, Bari 1995.G. Caniggia, Quattro progetti per i ‘buchi <strong>di</strong> Roma’: aree <strong>di</strong> piazza della Rovere, via Giulia,vicolo della Moretta, San Giovanni dei Fiorentini, via della Lungara e il Parlamento,in Ragionamenti <strong>di</strong> tipologia: operatività della tipologia processuale in architettura,a cura <strong>di</strong> G.L. Maffei, Firenze 1997.L. Bianchi, Case e torri me<strong>di</strong>oevali a Roma. Documentazione, storia e sopravvivenza <strong>di</strong>e<strong>di</strong>fici me<strong>di</strong>oevali nel tessuto urbano <strong>di</strong> Roma, vol. I, Roma 1998.L. Bianchi, Roma: il monte <strong>di</strong> Santo Spirito tra Gianicolo e Vaticano. Storia e topografiadall’antichità classica all’epoca moderna, Roma 1999, p. 136, fig. 14.T. Manfre<strong>di</strong>, Orazio Torriani. Stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> sistemazione urbana in Trastevere, in M. Kahn-Rossie M. Franciolli (a cura <strong>di</strong>), Il giovane Borromini: dagli esor<strong>di</strong> a San Carlo alle QuattroFontane, Catalogo della mostra tenuta al Museo cantonale d’arte <strong>di</strong> Lugano nel1999, Milano 1999.L. Bascià, P. Carlotti, G. L. Maffei, La casa romana. Nella storia della città dalle origini all’Ottocento,Firenze 2000.G. Spagnesi, Roma: la Basilica <strong>di</strong> San Pietro, il borgo e la città, Roma 2001.G. Strappa, M. Ieva, M. Dimatteo, La città come organismo. Lettura <strong>di</strong> Trani alle <strong>di</strong>versescale, Bari 2003.G. Lepri, Urbanistica <strong>di</strong> borgo e Vaticano nel Me<strong>di</strong>oevo, Roma 2004.A. Camiz, Vedute <strong>di</strong> Roma dai prati <strong>di</strong> Castello: Benozzo Gozzoli (1463) e Attavante degliAttavanti (1483), in I punti <strong>di</strong> vista e le vedute <strong>di</strong> città. Secoli XIII-XVI, a cura <strong>di</strong> U.Soragni e T. Colletta, Roma 2010, pp. 39-57.R. Panella, Frammenti <strong>di</strong> una città possibile: Piccolo decalogo per una città possibile, inCommunity/architecture. 57 contributi <strong>di</strong> ricerca in ambito internazionale, a cura <strong>di</strong> E.Pran<strong>di</strong>, Parma 2010, pp. 20-32.A. Camiz (a cura <strong>di</strong>), Progettare Castel Madama. Lettura e progetto dei tessuti e del patrimonioarcheologico, Quaderni del Corso <strong>di</strong> laurea in Scienze dell’<strong>Architettura</strong> e dellaCittà, n. 1, Roma 2011.A. Terranova, Questa non è una Villa Adriana, in Progettare il Paesaggio archeologico, acura <strong>di</strong> G. Strappa e A. Camiz, in corso <strong>di</strong> stampa.


1.2.533.4.5.6.


547.9.8.Didascalie1. Leonardo Bufalini, Roma, Roma 1551, ff. 20-21 (Courtesy of Kersu Dalal, JohnsonFain Partners, Los Angeles)2. Montaggio <strong>di</strong> pianta piani terra <strong>di</strong> Roma da, S. Muratori, R. Bollati, S. Bollati, G. Marinucci,Stu<strong>di</strong> per una operante storia urbana <strong>di</strong> Roma, Roma 1963, e Archivio <strong>di</strong> Stato<strong>di</strong> Roma, Presidenza generale del censo, Catasto Urbano <strong>di</strong> Roma, 18243. Rilievo mura Leonine, attibuito a Antonio da Sangallo il Giovane, con progetto portaS. Spirito e nuovi bastioni: si noti via della Lungara in alto (BAV, Barb. Lat. 4391 f.4).4. N. Degrassi, La datazione e il percorso della Via Aurelia e la Via Aurelia Nova nellazona del Vaticano, ‘Ren<strong>di</strong>conti della Pontificia Accademia Romana <strong>di</strong> Archeologia’, s.III, vol. LXI, (1988-1989) tav. I5. l vaticano in età carolingia (750-850), G. Lepri, Urbanistica <strong>di</strong> borgo e Vaticano nelMe<strong>di</strong>oevo, Roma 2004, fig. 226. Schema <strong>di</strong> posizionamento delle lastre della Forma Urbis Romae, in grigio la lastra II-8, Copyright © The Stanford Digital Forma Urbis Romae Project7. Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Roma, Presidenza generale del censo, Catasto Urbano <strong>di</strong> Roma,18248. Posizionamento del frammento 279ab, Copyright © The Stanford Digital Forma UrbisRomae Project, su Archivio <strong>di</strong> Stato <strong>di</strong> Roma, Presidenza generale del censo, CatastoUrbano <strong>di</strong> Roma, 18249. Casa alla Lungara vicino la Barchetta de Covoli, (TR I, Trastevere, Isola 99, part.1177)10. Orazio Torriani, Pianta <strong>di</strong> via della Lungara, 1617 (BAV, Archivio del Capitolo <strong>di</strong> S. Pietro,Mappe, 78 a,b,c)10

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