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IL CALITRANO N. 26 - Ilcalitrano.it

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N. <strong>26</strong> n.s. – Maggio-Agosto 2004 <strong>IL</strong> <strong>CALITRANO</strong>ultimi due secoli. Sebbene il suo sguardofosse rivolto alle questioni scientifichegenerali, nei settori da lui studiatiegli ha sempre tenuto presente i contributiprovenienti dagli scienziati nostriconterranei, in particolare dal nostroconc<strong>it</strong>tadino, il matematico Alfonso DelRe, al quale è int<strong>it</strong>olata la Scuola Mediadi Cal<strong>it</strong>ri.Ed è stato questo impulso a cercaredocumenti negli archivi e nelle bibliotechedella Provincia di Avellino che lo hafatto imbattere, in un modo che direi serendipico,nelle “carte” dell’avellineseOscar D’Agostino. Questi fu il chimicodel famoso Gruppo di Via Panisperna,quel gruppo di giovani scienziati che,grazie alla guida geniale di Enrico Fermi,rivoluzionò la fisica teorica del secoloscorso. Detto per inciso, Oscar D’Agostinoè uno dei tanti illustri scienziati dellanostra Provincia che mer<strong>it</strong>erebbero diessere ricordati in modo migliore. Tra le“carte” di D’Agostino, dunque, il Prof.Acocella ha trovato un curioso quaderno,cominciato da una parte e poi girato nell’altroverso. La serie dei numeri che glisono apparsi, cioè le tabelle di misuradella radioattiv<strong>it</strong>à di materiali in funzionedella irradiazione volta per volta ricevuta,gli ha fatto pensare sub<strong>it</strong>o a qualcosadi importante. Mostrato il quaderno aiprofessori Nadia Robotti e FrancescoGuerra, rispettivamente fisici di Genovae di Roma che sono autorevoli specialistidegli scr<strong>it</strong>ti di Fermi, si è giunti alla conclusioneche quelle annotazioni eranostati compilate proprio dal grande fisico<strong>it</strong>aliano e riguardavano la fase più rivoluzionariadella sua ricerca. Per tale motivo,il quaderno ha un valore eccezionalee fa luce su fatti non spiegati daglialtri quaderni dello stesso Fermi, venut<strong>it</strong>empo fa in possesso del Prof Amaldi eda lui depos<strong>it</strong>ati presso la Domus Galileianaa Pisa.Naturalmente, la scoperta del Prof.Acocella ha avuto un grande eco pressogli storici della Fisica di tutto il mondo.Perciò mi sono chiesto: perché questaeco non deve giungere anche nella comun<strong>it</strong>àcal<strong>it</strong>rana, di cui il prof. Acocellafa parte? Il fatto che l’argomento sia specialisticonon deve essere un alibi per tacerel’importanza dell’evento di cui ilnostro conc<strong>it</strong>tadino è stato protagonista.Poi ho pensato ai giovani di Cal<strong>it</strong>ri chestudiano la Fisica e ho immaginato cheessi potrebbero capire l’argomento scientificoleggendo direttamente gli scr<strong>it</strong>ti delProf. Acocella:G. Acocella, “La Donazione D’Agostinoe il problema della scissione dell’Uranio”,in Atti del XXII Congressodi Storia della Fisica e dell’AstronomiaGenova-Chiavari 5-7 giugno2002, pp. 73-90;G. Acocella, N. Robotti, F.Guerra, “Il r<strong>it</strong>rovamentodel primo quaderno di laboratoriodi Enrico Fermi sulla scopertadella radioattiv<strong>it</strong>à artificiale indottada neutroni”, il Nuovo Saggiatore,Bologna, vol. 19, anno 2003,no. 1-2, pagg. 9-18;G. Acocella, “L’esperienza parigina diOscar D’Agostino”, Atti del XXIIII puri di cuore ab<strong>it</strong>erannonella casa del Signore(Salmo 14)Congresso degli storici della Fisica edell’Astronomia, Bari, 5-7 giugno2003 pp. 37-50.G. Acocella, N. Robotti, F. Guerra, “EnricoFermi’s Discovery of Neutron-Induced Artificial Radioactiv<strong>it</strong>y: TheRecovery of His First LaboratoryNotebook”, Physical In Perspective,6 (2004) pp. 29-41.Agli stessi giovani, ma anche a tuttiquelli che si sentono onorati nello scoprirela bravura del loro conc<strong>it</strong>tadino,suggerisco inoltre la lettura di alcune trale tante altre recenti opere scientifichedel Prof. Acocella:1) “I problemi della Fisica e dello Spazioin alcuni matematici <strong>it</strong>aliani dellafine dell’Ottocento” in Atti del XXCongresso Nazionale della Soc. It. diStoria della Fisica e dell’AstronomiaNapoli 1-3 giugno 2000, pagg. 3-19.2) “Una vivace polemica sulla Relativ<strong>it</strong>àristretta tra due matematici <strong>it</strong>alianiall’inizio del Novecento”, in Attidel XXI Congresso nazionale diStoria della Fisica e dell’AstronomiaUnivers<strong>it</strong>à della Calabria 6-8 giugno2001.3) “Oscar D’Agostino: uno scienziatoal centro di molte vicende del VentesimoSecolo”, Riscontri, ed<strong>it</strong>. SabatiaAnno XXIII n.4 set- dic 2001, pagg.75-85.4) “Un Chimico alla Corte del “Papa””.Comunicazione in occasione delCentenario della nasc<strong>it</strong>a di OscarD’Agostino, nel volume: Oscar D’Agostinoun irpino fra i “ragazzi divia Panisperna”, quaderni del CentroStudi “G. Dorso” di Avellino, aprile2003, (pagg. 97-101) in Atti del Convegnodel 10 novembre 2001, Casadella Cultura “V. Hugo”.5) “Il corso di algebra della Logica diAlfonso Del Re a Napoli e lo sviluppodella disciplina in Italia ai primi delNovecento” in Atti del Congresso nazionaledella Mathesis, Mantova, novembre2001, pag. 93.Uruguay – 01.01.2004 – Montevideo, la signora Maria Antonietta Pasqualicchio insieme alla madreMarianna Romano vedova Pasqualicchio, al figlio Carlo Pasqualicchio Venturi e la sua amicaMaria Di Milia è r<strong>it</strong>ornata dopo trentatrè anni a Montevideo dove è nata ed è vissuta per noveanni. L’accoglienza che ha ricevuto dalle famiglie Codella, Pacchiarelli, Ruggiero, Spagna, Luisoe Lanzilotto l’hanno commossa per la gratu<strong>it</strong>à, la gentilezza e la cortesia. Nella casa di RuggieroAngelo è stata scattata questa foto, da sinistra: Marcel Lopez,Alessandra Ruggiero, MariaDi Milia, Domenico Codella emigrato nel 1951, Carlo Pasqualicchio Venturi, Marianna Romanovedova Pasqualicchio,Antonietta Metallo emigrata nel 1951, Maria Codella in Ruggieroemigrata nel 1950, Angelo Ruggiero nato a Cairano, emigrato nel 1953, Gabriella Riggiero,Eduardo Silva e Navel Silva.7

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