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scarica il documento - Fnp – Cisl Pensionati Lombardia

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UST CISL BERGAMOLa Segreteria <strong>Cisl</strong> si fa in 4a cura dell’Ufficio Stampa della <strong>Cisl</strong> di Bergamo“Eletto Francesco Corna dopo le dimissioni di Pier Mariani per motivipersonali. Affi ancherà Piccinini, Fattorini e Pellereti”Il Consiglio Generale della CISL di Bergamo ha elettoFrancesco Corna quale quarto membro della segreteriadell’UST, in sostituzione di Pierangelo Mariani, dimessosia dicembre per motivi personali. L’elezioni rientra nelpercorso condiviso dell’Esecutivo per giungere, prima dellascadenza congressuale, alla strutturazione “a cinque” dellasegreteria, proprio come approvato nell’ultimo Congresso.Tra i temi caldi della relazione di Ferdinando Piccinini(Segretario Generale <strong>Cisl</strong> Bergamo) figurava la situazioneeconomica e occupazionale: “Sembra si sia dimenticato -ha detto Piccinini - che quella che abbiamo attraversato inquesti due anni sia stata una crisi di sistema che per tantiaspetti ha modifi cato sia la struttura economica del nostroterritorio, ponendo un tema grande come una casa di ridefi -nire le vocazioni produttive, non solo manifatturiere, ma cheha posto ulteriore elementi sul versante dell’innalzamentocompetitivo. Ma quello che r<strong>il</strong>eviamo con grande preoccupazioneè soprattutto rispetto al dato occupazionale; riduzionenegli ultimi 3 anni di quasi 5000 posti di lavoro, circa10000 inseriti in una situazione di rischio occupazionale traCIGS e CIG in deroga. A fi ne 2010 gli iscritti alle liste dimob<strong>il</strong>ità risultano essere più di 6000 con quasi <strong>il</strong> 60% provenientida piccole aziende. Gli iscritti al Centro per l’Impiegosi attestano sui 55000 di cui 15% sotto i 25 anni e circa <strong>il</strong>30% stranieri. E’ inoltre in aumento <strong>il</strong> tasso di ingresso conformule temporanee. Ma da tutto ciò chi è escluso ancorada una seria politica dell’occupazione sono soprattuttoi disoccupati, giovani, immigrati ecc. Per questo abbiamoposto con forza l’esigenza di un patto per <strong>il</strong> lavoro, doveistituzioni locali, parti sociali si assumano la responsab<strong>il</strong>itàdi defi nire scelte”.e pensioni e dall’altra intervenga in modo selettivo sul sostegnoagli investimenti nelle produzioni e infrastrutture persostenere <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ancio dell’economia.L’attenzione del leader di via Carnovali si è poi spostata sulrapporto con CGIL.“Sicuramente la scelta della CGIL di proclamare lo scioperogenerale <strong>il</strong> 6 maggio, a prescindere per l’ennesima volta daogni rapporto unitario, già di per sé conferma purtroppo lastrada intrapresa ormai da tempo. Ma l’ulteriore gravità diquesta scelta è di avere deciso uno sciopero generale aridosso delle celebrazioni unitarie del Primo Maggio, quasicercando <strong>il</strong> pretesto di introdurre divisioni anche nellaFesta del Lavoro. I fatti avvenuti a Bologna con la sceltadella CGIL di celebrare da sola <strong>il</strong> Primo Maggio confermanol’immagine di una CGIL a più facce. Dove è storicamente inmaggioranza, come a Bologna va da sola. A Bergamo dovenon sono <strong>il</strong> sindacato di maggioranza invitano al dialogo eal confronto sui temi del loro sciopero generale un<strong>il</strong>aterale.Un atteggiamento, francamente, ipocrita”.Il dialogo e <strong>il</strong> confronto sono nel modo di essere della <strong>Cisl</strong>che non ha mai cercato le divisioni per <strong>il</strong> gusto di farlo o perfar prevalere <strong>il</strong> proprio modello sindacale.“Noi abbiamo deciso di andare insieme <strong>il</strong> Primo Maggio,nonostante tutto, - ha concluso Piccinini - perché riconosciamoin questa ricorrenza un forte elemento simbolicodell’importanza e del valore del lavoro per la dignità di ognipersona, che travalica anche contesti duri e problematicicome quello attuale”.Alzando uno sguardo più sulla dimensione nazionale <strong>il</strong> quadroche ne esce è di grande preoccupazione. E’ <strong>il</strong> sistemapaese che rischia di arretrare e impoverirsi in una logicaglobale e anche nel confronto con le economia degli altripaesi europei.Pur nella consapevolezza della problematicità delle risorsepubbliche, è evidente la necessità di scelte e provvedimenticoraggiosi ut<strong>il</strong>i a sostenere la crescita e recuperare risorseda investire. E qui, assume centralità tutto <strong>il</strong> tema della riformafiscale. Che da una parte intervenga in modo decisoe soprattutto strutturale sui redditi più bassi di retribuzioni10<strong>il</strong> nuovo segretario Francesco Corna

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