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Fluorilegio delle virtù serafiche - Suore Francescane Immacolatine

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Generated by Foxit PDF Creator © Foxit Softwarehttp://www.foxitsoftware.com For evaluation only.Giovanni <strong>delle</strong> Lodi, che a quel tempo sorpassò per vigoria tutti gli uomini; la carità di Ruggero, la cui vita ecomportamento erano ardenti di amore; la santa inquietudine di Lucido, che, sempre all'erta, quasi non volevadimorare in un luogo più di un mese, ma quando vi si stava affezionando, subito se ne allontanava, dicendo: Nonabbiamo dimora stabile quaggiù, ma, in cielo".Avere la capacità di scoprire nel prossimo il positivo e metterlo in luce ringraziandone il Signore è avereottimismo.Nessuno potrà mai eguagliare l'ottimismo di Dio a riguardo dell'uomo, quell'ottimismo che Lo spinge a nonguardare ai peccati dell'uomo, in vista del pentimento, quell'ottimismo fatto di speranza e di fiducia, masoprattutto di amore che si ostina a credere nella bontà dell'uomo nonostante le cocenti delusioni che Gliregaliamo ad ogni pié sospinto.Sarebbe utile, anzi direi necessario per crescere nella stima altrui e nella gratitudine, esercitarsi nello scoprire inogni fratello o sorella quel dono prezioso, unico e irrepetibile di cui il Signore l'ha reso depositario.È bello benedire il Signore per il dono, la <strong>virtù</strong> che brilla maggiormente nel prossimo. È in tal modo che si coltiva ecresce la stima reciproca e la riconoscenza a Dio per il dono di ciascuna.La Fraternità che il Signore mi ha donato (e qui mi passano davanti agli occhi una per una le mie Sorelle) nonsarebbe quella che è senza lo zelo e la schiettezza di quella Sorella, senza la giovialità di quell'altra o la laboriositàdi quell'altra ancora, il gusto dell'ordine di Sr. X, l'umiltà e l'obbedienza senza pari di Sr. Y, la semplicità e latrasparenza di quell'altra Sorella, e così via...Guardando e ammirando nelle altre una <strong>virtù</strong> particolare e ringraziandone il Signore, è come se quella <strong>virtù</strong>appartenesse anche a me e difatti mi appartiene poiché siamo un cuore solo e un'anima sola. Al contrario deglieffetti devastanti procurati dall'invidia, il benedire il Signore di vero cuore per il bene che opera nel nostroprossimo è divenire partecipi di quel bene.Certamente il fatto di evidenziare il bene presente in ciascuna, non significa ignorare le ombre che ognuna siporta dentro, siamo persone incamminate verso una meta (la perfezione del Padre Celeste) ma non ancoraarrivate (guai se ci consideriamo tali) ma l'ottimismo ci permette di guardare la realtà con gli occhi positividell'amore, avendo fiducia nel fatto che Dio può trarre (e difatti lo trae) il bene dal male e tutto volge al bene dicoloro che Egli ama.Il Signore ci conceda uno sguardo penetrante che sappia scoprire il bene presente negli altri e se il nostro sguardomiope non accenna a vedere attorno a noi altro che difetti, abbiamo almeno l'umiltà di chiedere a Dio che cifornisca un paio di occhiali, gli occhiali dell'amore, la nostra vista ne beneficierà e vedremo cose sorprendenti!ACCOGLIENZA"Accoglietevi gli uni gli altri come Cristo accolse voi" raccomanda San Paolo nelle sue lettere. Accogliere ilprossimo significa per Francesco e Chiara riconoscere in esso un dono di Dio. Immensa fu la gioia di Francescoquando ricevette il primo Frate, si sentì allora particolarmente amato da Dio che si prendeva cura di luimandandogli un fratello di cui tutti abbiamo bisogno.Egli voleva che i suoi Frati, ovunque si incontrassero si mostrassero familiari tra loro, accogliendosi con bontà.Anzi, non solo dovevano essere accoglienti fra di loro, ma dovevano accogliere tutti con amore: amici o nemici,ladri o briganti.

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