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Fluorilegio delle virtù serafiche - Suore Francescane Immacolatine

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Generated by Foxit PDF Creator © Foxit Softwarehttp://www.foxitsoftware.com For evaluation only.Compresi gradualmente il progetto di Dio su di me. Lo compresi sia attraverso gli eventi della mia storia, siaattraverso le Parole che il Signore mi donò in questo tempo di travaglio e di ricerca e che sono per me deimemoriali.In questo periodo infatti mi trovai a partecipare per la prima volta e quasi per caso ad un incontro vocazionale, sulfinire del quale il Sacerdote mi consegnò un biglietto con una frase del Vangelo: "Se vuoi essere perfetto, va',vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi".Chissà quante volte avevo sentito questa frase, ma quella volta mi parve rivolta a me e non la potevo dimenticare,mi risuonava dentro giorno e notte, invitante e inquietante."Vendere tutto per seguire il Signore, dove? In che modo?", mi chiedevo. Non sapevo ancora come questa Parolasi sarebbe compiuta in me, ma man mano che la ruminavo, si faceva più chiara in me la comprensione del disegnodi Dio.Alcuni mesi dopo presi parte ad un altro incontro vocazionale. Stavolta il Sacerdote mi consegnò questa Parola:"Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce, ogni giorno e mi segua". Ancora ilSignore mi parlava di seguirLo. Interiormente mi sentivo orientata verso una scelta di vita radicale, lo Spiritopotenziava nel mio cuore il desiderio di immergermi nella preghiera, nella comunione profonda con Dio,nell'ascolto della Sua Parola e già non mi bastava più il tempo trascorso in Chiesa, ma sentivo l'impulso aconsacrare tutta la mia vita a Dio nell'orazione incessante.L'ultimo incontro vocazionale cui partecipai fu in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, tenutasinell'89 a Santiago de Compostella (Spagna). Nel viaggio di ritorno il catechista che ci accompagnava, aprendo laBibbia a caso mi consegnò quella Parola che dissipò i restanti miei dubbi: "Vi esorto, fratelli, per la misericordia diDio, ad offrire i vostri corpi, come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio: è questo il vostro culto spirituale. Nonconformatevi alla mentalità di questo secolo, ma trasformatevi, rinnovando la vostia mente, per poter discernerela volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto".Appena udii questa Parola ebbi la certezza che il Signore mi chiamava alla vita contemplativa e di lì a poco lasciai ilmondo per entrare in Monastero.Entrata alla vigilia della Solennità dell'Immacolata Concezione, per fare quindici giorni di ritiro e conoscere megliola volontà di Dio, compresi già al secondo giorno, attraverso la gioia e la pace che avevo nel cuore, che questo erail posto preparatomi dal Signore. Mentre stavo pensando se dovevo tornare a casa per salutare i miei familiari,che del resto erano preparati solo a lasciarmi fare un ritiro di pochi giorni, accadde che proprio quel giornodurante l'adorazione pomeridiana venisse proclamato il passo del Vangelo ove il giovane chiamato da Gesù, Glidice: "Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa" (era l'identica situazione in cui mitrovavo io), ma Gesù gli risponde: "Chi mette mano all'aratro e poi si volge indietro, non è adatto per il regno deiCieli" e così sulla Sua Parola sono rimasta.Da dodici anni, gli anni più belli della mia vita, sto seguendo il Signore, sulle orme di Francesco e Chiara, non homai avuto alcun ripensamento o rimpianto. Tuttaltro!Servire il Signore è un'avventura meravigliosa che non si può descrivere a parole, ma si può soltanto invitare afarne esperienza, come disse Filippo a Natanaele: "Vieni e vedi" (Gv 2,46).Ringrazio il Signore per avermi creata. Se infatti non mi avesse amata, neppure mi avrebbe pensata, ma giacchémi ama mi ha donato l'esistenza, chiamandomi alla vita eterna.

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