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PIANETA TERRA

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Ababa, capitale dell’Etiopia. Nel resoconto<br />

diffuso proprio dalla Banca mondiale<br />

sono stati sottolineate le sfide di<br />

“resilienza” che le città africane devono<br />

affrontare. “Le nostre città sono proiettate<br />

verso un ruolo sempre più importante<br />

nella transizione economica”, ha<br />

detto il sindaco di Addis Abeba Ato Diriba<br />

Kuma, “rafforzare la resilienza urbana a<br />

molteplici urti e sollecitazioni si rivelerà<br />

cruciale per il successo e per garantire<br />

migliori condizioni di vita per le persone”.<br />

Nel corso della discussione sono stati<br />

cinque i focus principali: “La rapida urbanizzazione<br />

è sia una sfida che un’opportunità,<br />

l'interdipendenza dei rischi<br />

urbani richiede un approccio multi-settoriale<br />

integrato, gli strumenti diagnostici<br />

che supportano un approccio<br />

“multi-stakeholder” e intersettoriale<br />

forniscono un primo passo per aiutare le<br />

città a individuare e affrontare i rischi<br />

esistenti sbloccando le opportunità, per<br />

riportare la resilienza nelle politiche le<br />

città africane dovranno mobilitare risorse<br />

pubbliche e private anche internazionali,<br />

sfide come povertà, rischi<br />

naturali, cambiamenti climatici, sostenibilità<br />

ambientale e sociale saranno vinte<br />

o perse proprio nelle città”.<br />

Per affrontare il problema della resilienza<br />

agli eventi naturali il “Global Facility<br />

for Disaster Reduction and Recovery”<br />

offre assistenza tecnica, sviluppo di capacità<br />

e attività di “knowledge sharing”,<br />

aiutando i Paesi più vulnerabili a ridurre<br />

i rischi climatici e a costruire la propria<br />

resilienza. Il GFDRR è gestito dalla<br />

Banca mondiale ed è realizzato grazie a<br />

una partnership globale di 22 donatori<br />

internazionali. n<br />

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