zia delle donazioni angioine, che consentirono un regime fiscale regolamentato e delle agevolazioni, atti a favorire gli scambi commerciali sempre e, in modo particolare, in occasione della fiera. Francesco Orsini, richiedente di tale privilegio, si preoccupò di far legiferare anche “sui giorni da tenersi in armonia e gemellaggio con la vicina fiera di <strong>San</strong> Leone di Bitonto: questa doveva precedere quella di Gravina, che poteva iniziare le sue nundine il giorno dopo la chiusura di quella bitontina. Con gli Orsini la fiera S. <strong>Giorgio</strong> fu organizzata, entrò nel circuito commerciale del Regno, venne qualificata e privilegiata per le contrattazioni dei cavalli e dei cereali. Negli apprezzi la fiera risulta tra le voci qualificanti per le sue buone entrate, che favorivano i signori,la Chiesa e i gravinesi. Nel 1608 il tabulario Virgilio De Marino, stimando la città, ebbe modo di dare le ragioni che avevano generato la fiera S. <strong>Giorgio</strong> e le sue specificità commerciali ed istituzionali. La città di Gravina, scrisse De Marino, era luogo di transito dei Lucani, dei Calabri, degli Otrantini, dei Baresi, dei Pugliesi che si muovevano all’interno della regione o che si dirigevano verso il Nord. Vi transitavano coloro che dal nord della Puglia e delle regioni limitrofe si dirigevano verso il Sud. Nella città c’era un ufficio postale regionale. In essa accorrevano forestieri dai paesi lontani e vicini per vendere e comprare. Portavano dalla marina primizie e pesci, dalla montagna i frutti della Basilicata, riportandosi in cambio grano, formaggi e le tante mercanzie che si producevano. Tutto questo movimento commerciale si intensificava e si organizzava globalmente in occasione della fiera S. <strong>Giorgio</strong>, che iniziava il 18 aprile e terminava il 27, governata dal maestro di fiera cittadino, eletto dal duca di Gravina. La fiera, nonostante, i privilegi e la secolare pratica, fu oggetto di contrasti con la vicina città di Altamura, che volle celebrare la sua fiera <strong>San</strong> Marco nel mese di aprile e, precisamente, tra quella di S. Leone di Bitonto la S. <strong>Giorgio</strong> di Gravina. Nacque un contenzioso tra le tre città, che approdò nel tribunale della 8 GRAVINA IN PUGLIA
722 FIERA DI SAN GIORGIO 9