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Geo_3_Il_Mondo

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<strong>Geo</strong> 3 <strong>Il</strong> <strong>Mondo</strong><br />

Valuta<br />

scellino ugandese<br />

PIL (PPA) 39.673 milioni di $ (2009) (94º)<br />

PIL pro capite (PPA) 1.385 $ (2011) (160º)<br />

Territorio<br />

<strong>Il</strong> territorio dell'Uganda è caratterizzato dalla<br />

presenza di numerosi laghi, fiumi (il più<br />

importante dei quali è il Nilo bianco), foreste<br />

equatoriali e savane. Nella parte meridionale è<br />

attraversato dall'equatore.<br />

Gran parte del paese è situato su un altopiano a circa 1000 m s.l.m. con<br />

un clima piuttosto ricco di precipitazioni; solo la parte settentrionale è<br />

semiarida. <strong>Il</strong> punto meno elevato del paese è in corrispondenza del<br />

basso corso del Nilo a circa 610 m s.l.m. mentre la vetta più elevata è il<br />

Monte Stanley (5.110 m s.l.m.) nella catena del Ruwenzori.<br />

Solo una piccola parte del paese è occupato dalla foresta equatoriale,<br />

concentrata prevalentemente sulle pendici della catena del Ruwenzori,<br />

con piccole aree di foresta intorno ai laghi centrali. Le piante che vi si<br />

trovano sono mogani, iroko e altre piante ad alto fusto sotto le quali<br />

prolifera un ricchissimo sottobosco.<br />

Dove la foresta è stata abbattuta o vi sono stati incendi sono ricresciute<br />

specie a crescita rapida, dando vita alla cosiddetta foresta secondaria, un<br />

impenetrabile insieme di bambù, liane e felci.<br />

Nelle aree meno piovose si è sviluppata, intorno ai corsi d'acqua, la<br />

foresta a galleria, habitat di ippopotami e coccodrilli ma anche di insetti<br />

portatori di malattie come la malaria, malattia del sonno e la febbre<br />

gialla.<br />

L'istituzione dei primi parchi nazionali in Uganda risale al 1952; il<br />

provvedimento trasformò il paese in un'ambita meta turistica nell'Africa<br />

orientale, ma il turismo subì però una battuta d'arresto con i conflitti<br />

degli anni settanta e ottanta che danneggiarono notevolmente le<br />

infrastrutture e compromisero in parte il programma di tutela<br />

ambientale.<br />

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