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2. Un errore che mutila la vita<br />
Vogliamo soffermarci in questo scritto<br />
sull’errore che colpisce la terza posizione,<br />
in quanto chi scrive fa parte del<br />
Movimento di CL ed è quindi interessato<br />
anzitutto alla vita della propria comunità.<br />
In questo modo tuttavia sarà possibile dire<br />
qualcosa anche sugli errori delle altre<br />
posizioni sopra considerate.<br />
Qual è dunque l’errore che pare<br />
caratterizzare la prospettiva di oggi? Esso<br />
sta nella limitazione o negazione del<br />
compito che la Chiesa ha di richiamare<br />
con coraggio a tutti gli uomini alcune verità etiche fondamentali della legge morale data da<br />
Dio all’umanità, e di chiedere che siano rispettate dall’autorità civile, mentre l’aspetto di<br />
questo errore che emerge maggiormente negli ultimi interventi su questo tema è la<br />
separazione o indipendenza o divisione tra legge morale e legge civile.<br />
Tutto questo ci sembra il frutto di un travisamento non solo della dottrina della Chiesa in<br />
materia, ma anche di quella vita o esperienza cristiana che giustamente CL indica come “il<br />
metodo di Dio” e l’unica possibilità di cambiamento del mondo. Perché ciò di cui stiamo<br />
parlando fa parte intrinsecamente di questa vita e di questa esperienza e l’errore sta proprio<br />
nell’operare un’esclusione di questo fattore dall’avvenimento cristiano in quanto tale.<br />
<strong>Non</strong> si può non provare un profondo dispiacere per questo fatto, sia per le conseguenze<br />
negative che esso ha sulla vita dei Movimenti, sia perché è assurdo contrapporre la<br />
sacrosanta insistenza dei leaders di questi movimenti sulla necessità di testimoniare una vita<br />
nuova dentro il mondo con l’altrettanto sacrosanta urgenza che moltissimi avvertono di dare<br />
testimonianza anche alla legge morale e alle sue esigenze civili. Anzi, come si è appena<br />
detto, questa seconda testimonianza è parte integrante e inscindibile della prima, e lo è non<br />
per un dovere formale, ma per un amore profondo alla verità, che è Cristo stesso, e ai fratelli<br />
uomini. Se infatti oggi assistiamo alla presenza di tanti mali nell’umanità, in gran parte ciò è<br />
dovuto all’ignoranza della verità, la quale a sua volta è dovuta, tante e troppe volte, al<br />
silenzio di coloro che conoscono la verità e dovrebbero insegnarla.<br />
Sbaglia di molto chi ritiene che quelli che sostengono la necessità di un impegno sulle<br />
questioni etiche non credano nell’importanza decisiva della testimonianza di una vita nuova:<br />
su questa importanza e sulla irrinunciabilità di questa vita occorre essere tutti d'accordo al<br />
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