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IL TRAIL DEL TRAIL<br />
di Fernando Olezzi<br />
Il gruppo Lippo è come un giardino dove ci sono tante piante ed<br />
ognuna dà il suo frutto.<br />
Ce n’è una che da frutti dal gusto a volte strano ; lo chiamano frutto<br />
di Marco e matura solo in paesini estremi di montagna.<br />
Si parla di corse a piedi e anche stavolta il nostro ne ha trovata una di<br />
circa 13 Km in un paesino vicino a Serramazzoni di Modena, Pazzano<br />
di Sopra, con tre case e lì poi finisce la strada tra bosco e montagna.<br />
Trattandosi di una corsa serale di sabato 30 aprile 2016 con partenza<br />
alle 19,30, siamo arrivati in<br />
questo luogo per noi sconosciuto<br />
con un po’ di anticipo,<br />
cosa rara perché in alcune<br />
corse siamo arrivati<br />
che erano già partiti!!!<br />
Essendo il 30 di aprile non<br />
ci aspettavamo di trovare<br />
pioggia, vento e freddo e si<br />
doveva partire muniti di<br />
lampada frontale come i<br />
minatori…<br />
Alle 19,30 si parte. Eravamo io, Pino con consorte, Stefano con wife, son and father in<br />
law. Marco decide insieme agli altri di non partire e di aspettare noi tre arditi per problemi<br />
a un ginocchio (non sapeva bene se era il destro o il sinistro…).<br />
Via ognuno con la lampada in testa mentre la pioggia e il vento si erano calmati, ma il<br />
terreno in mezzo al bosco era abbastanza scivoloso e in alcuni punti ti dovevi attaccare<br />
alle corde per salire (cari Andry, Criss, Mery e Rocco il trail della Riva è una passeggiata<br />
domenicale in confronto a questo!!!) e la pioggia continuava a scendere mentre<br />
veniva buio. Siamo stati quasi sempre insieme e lungo il percorso abbiamo capito perché c’era l’obbligo della lampada!<br />
Sembrava che Marco lo sapesse che era un po’ durina e ha lasciato fare a noi giovani<br />
…<br />
Sotto la pioggia, in salita e al buio pensavamo a come poterlo ringraziare per averci<br />
organizzato un sabato sera da “sballo” così piacevole e divertente!!...<br />
Finalmente siamo arrivati al primo e unico ristoro, ma c’era ancora da salire fino al<br />
punto più alto dove c’era il controllo e poi si ripassava dal ristoro e da lì al traguardo<br />
rimanevano 3 km di discesa non facile perché i piedi non rimanevano mai dove li<br />
appoggiavi.<br />
Dopo 2 ore abbiamo ritrovato paesino e traguardo.<br />
Meno male che quelli che ci aspettavano al traguardo si sono impegnati a cercare un<br />
ristoro per loro e per noi dopo tanta acqua e freddo e ci siamo diretti in tutta fretta in<br />
un ristorantino poco distante, dove abbiamo chiuso il nostro sabato da sballo con<br />
abbondanti lipidi, minestre, tigelle, lardo e salumi da favola.<br />
Grazie M.Z.<br />
RINGRAZIAMENTO<br />
Ringrazio il grande Nando per aver raccolto, insieme a Pino Morgese e Stefano Benvenuti,<br />
il frutto serale della mia “pianta” come lui ha detto, che all’inizio sembrava<br />
molto amaro e difficile da digerire, ma poi alla fine si è rivelata una cosa particolare<br />
e molto apprezzata<br />
non solo<br />
per il percorso<br />
(almeno per quel poco che sono riusciti a vedere!!), ma<br />
anche per il clima di fine aprile tra l’autunnale e l’invernale<br />
(nella luce della lampada la pioggia sembrava neve … hanno<br />
detto all’arrivo) e per le minestre, le tigelle e il vino, che<br />
solo in certi nostri posti un po’ sperduti si riescono ancora a<br />
trovare così buoni.<br />
Mi è dispiaciuto non poter essere con loro sul percorso come<br />
tante altre volte e spero che questa pausa che mi sto<br />
prendendo non duri troppo e possa riprendere a “sballarmi”<br />
anch’io in qualche nuovo luogo da scovare insieme alle<br />
altre strane “piante” che crescono nel giardino del Lippo.<br />
A presto.<br />
Marco Zuccheri