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maggio giugno

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Lippo

notizie

MAGGIO/GIUGNO

2020

Notiziario a diffusione interna della A. S. D. PODISTICA LIPPO CALDERARA

TORNEREMO A CORRERE!


Maggio/Giugno 2020

Hanno collaborato

a questo numero

Enzo Franchini-

Francesco Comastri

Erio Comastri

Andrea Balboni

Enrico Fiori

Giuseppe Cracchi

Archivio Foto Lippo

Erio Comastr

Federica Laghi

Cesarina Tugnoli

Impaginazione e Grafica

Claudio Cevenini

La collaborazione al notiziario

è un dovere di tutti i soci,

ogni pensiero scritto

diventa storia

“Un viaggio lungo mille

chilometri

Inizia con un piccolo

passo”

Redazione di LIPPO NOTIZIE

Via Garibaldi 6

40012 CALDERARA DI RENO

Articoli Foto e Redazionali

Sito Web:

http/www. Lippomaratona.com

GLI ARRETRATI DI

LIPPO-NOTIZIE

SONO CONSULTABILI

PRESSO LA

BIBLIOTECA COMUNALE DI

CALDERARA DI RENO

PODISTICA LIPPO CALDERARA

Associazione Sportiva Dilettantistica

Maggio/Giugno 2020


Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020:

si comunica la proroga della sospensione di tutte le attività

sportive e formative organizzate a livello regionale

Il Comitato Uisp Emilia-Romagna, alla luce del nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri emanato

in data mercoledì 4 marzo 2020, proroga la sospensione di tutte le attività di livello regionale organizzate in

Emilia-Romagna da parte di tutti i Settori di Attività regionali (competizioni sportive, gare, tornei, campionati,

manifestazioni, meeting, rassegne, raduni etc.), nonché delle manifestazioni di livello nazionale previste sul

territorio regionale e organizzate dal Comitato regionale stesso o dalle SdA regionali, fino al prossimo 3 aprile,

salvo diverse comunicazioni.

In applicazione dell’art. 1 comma 1.a, il Comitato regionale sospende ogni tipo di riunione, meeting o evento

formativo che non rispetti le raccomandazioni di cui all’allegato 1 lettera d, ovvero “mantenere in ogni contatto sociale

una distanza interpersonale di almeno un metro”. Diversamente, sono consentite tali attività in videoconferenza.

Inoltre, in relazione alle attività sportive e formative organizzate dai Comitati territoriali e dalle loro affiliate, il

Comitato regionale invita a seguire quanto prescritto dal suddetto DPCM, ovvero:

“ART. 1 Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19

1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio nazionale si

applicano le seguenti misure:

a) […] è altresì differita a data successiva al termine di efficacia del presente decreto ogni altra attività

convegnistica o congressuale;

b) sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato,

che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale

di almeno un metro di cui all’allegato 1, lettera d);

c) sono sospesi altresì gli eventi e le competizioni sportive di ogni ordine e disciplina, svolti in ogni luogo,

sia pubblico sia privato; resta comunque consentito […] [in Emilia-Romagna] lo svolgimento dei predetti eventi

e competizioni, nonché delle sedute di allenamento degli atleti agonisti, all’interno di impianti sportivi utilizzati a

porte chiuse, ovvero all’aperto senza la presenza di pubblico; in tutti tali casi, le associazioni e le società sportive, a

mezzo del proprio personale medico, sono tenute ad effettuare i controlli idonei a contenere il rischio di diffusione

del virus COVID-19 tra gli atleti, i tecnici, i dirigenti e tutti gli accompagnatori che vi partecipano.

Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi

di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione

di cui all’allegato 1, lettera d), ovvero “mantenere in ogni contatto sociale una distanza interpersonale di almeno

un metro”.

COL DECRETO IN VIGORE DAL 4 MAGGIO:

Dal 4 maggio sarà possibile tornare a fare attività sportiva all’aperto. Via libera agli allenamenti degli atleti

professionisti o di interesse Coni degli sport individuali purché compiuti singolarmente e a porte chiuse. Per l’attività

sportiva all’aperto la misura minima di distanziamento sale a 2 metri mentre per l’attività motoria resta di un metro.

Saranno riaperti parchi e giardini seppur ad ingressi contingentati e solo se i sindaci non esprimeranno parere

contrario. Permesso il running, purché da soli e sempre distanziati dagli altri, senza l’obbligo della mascherina. Via

libera anche al ciclismo e comunque all’uso della bicicletta.

Ci saranno anche regole ferree per i vari centri sportivi con regole precise e specifiche a seconda dello sport a

distanza (come tennis e golf).


2009 QUARTA PARTE

MARE E MONTI

Erio Comastri

Le isole pontine sono opere d’arte preziose immerse in un mare stupendo Ponza e Ventotene sono le perle

più grandi, Palmarola è un autentico gioiello della natura, Zannone è completamente diversa dalle altre,

misteriosa e selvaggia, poi le minuscole Gavi e Santo Stefano… Dal 30 giugno al 4 luglio và in scena il 7°

giro Podistico dell’Isola di Ponza, la prima tappa di 7 km è prevalentemente in salita da Ponza a Le Forna, la

seconda è una cronoscalata bella tosta di 1,5 km dal belvedere della baia Chiaia di Luna alla vetta del Monte,

la terza è un cross di 6 km ricavato sui sentieri

della miniera di bentonite dismessa, poi arrivo

al campo sportivo di La Piana, infine i 9 km del

giro panoramico. Sono della partita anche quattro

podisti del Lippo, vale a dire, Isabella Tarni, Gian

Piero Jaboli, Marco Zuccheri ed Ivanoe Vecchi, che

al termine sono tutti premiati per i piazzamenti

nelle rispettive categorie. Concludono il giro

82 atleti, con vittoria per il trentino Adriano

Pinamonti che in 1h20’03” precede di oltre 6’ il

ligure Fulvio Mannori, al 15° il prode Ivanoe

Vecchi in 1h38’13”. La prima delle 23 donne in

classifica è Paola Zaghi in 1h38’20”(immortalata

nella foto nel cross della miniera col nostro Vecchi alle calcagna e l’isola di Palmarola all’orizzonte) al 10°

posto la tenace e brava Isabella Taroni in 2h08’20”. Conoscendo i posti, è una bella corsa, in luoghi dove

trascorrere una fantastica vacanza.

Nel tardo pomeriggio di venerdì 3 Luglio, io, Chicco, Pozzo e il fresco dottor Chiari, a bordo dello storico

Kangoo Rosso risaliamo la porrettana, per partecipare alla staffetta 3 x 2000 mt. che si corre nel centro

di Porretta Terme, con partenza ed arrivo in Piazza

della Libertà. Il percorso è veramente originale, ricco

di trabocchetti, con ripide salite e discese, tante curve

a radicchio, passaggi suggestivi sotto antichi voltoni ed

anche una bella aspra scalinata da fare in salita. Questa

sera sono in veste di accompagnatore vecchio, largo ai

giovani, ma lo stesso faccio qualche giro di percorso

per riscaldamento insieme ai giovani virgulti. Quando

mancano pochi minuti al via sento lo speacker che

mi chiama in zona partenza ed arrivato sul posto mi

appioppano subito un pettorale … devo fare il tappabuchi

nell’unica squadra femminile presente e praticamente

sono già pronto per partire in prima frazione e nonostante i commenti sarcastici di Mauro e Chicco, sono

contento di essere in gara. La vittoria và ai toscani del Montemurlo con Lastrcci, Caboni e Bendoni in

19’06”, al 2° posto il Blizzard con Berrah, Zanetti e Rossi, al 3° la Gabbi con Cardia, Calabrese ed Abati,

al 4° la Lumega Vergato con Giacomo ed Alessandro Brunetti più Piccinini e al 5° l’Atletica Calderara

con Mauro Chiari, Francesco Comastri e Lorenzo Pozzato. La prima squadra quasi femminile è stata

ribattezzata “SUPER MIX” con il sottoscritto e due damigelle toscane di cognome emiliano, Biagini e

Lolli. Le premiazioni perfino esagerate rispetto alla fatica fatta, così felici e contenti si torna a Calderara,

dove verso mezzanotte ci mettiamo a tavola per sbranare le deliziose salsicce cucinate dalla Paola. Entra nel

vivo l’estate di corsa sui monti.

Domenica 12 è la volta della classica Berzantina di 12,4 km dove il povero Massimo Tocchio viene stritolato

da due atleti marocchini dell’Edera Forlì. Vince Taoufique El Baroumi in 40’43”, 2° Tocchio a 2” e 3°

Abdernazak Maoul a 1’14”, 8° posto per Francesco Massimi in 45’54”, 22° e 1° di categoria Romano Pierli

in 49’39”, 30° Daniele Chiefa in 50’07”, 35° Danilo Manfredini in 50’25” e 50° Andrea De Bellis in 52’32”.


La prima donna è Silvia Lucchi della Gabbi in 54’28” e la nostra Marina De Biase è 3a e 2a di categoria in

56’54”.

Domenica 19 a Rocca di Roffeno si corrono i 10,8 km del 10° Giro dei Due Castelli. Questa mattina non

ci sono edere ad impigliare Massimo Tocchio che vince in 38’09” precedendo il compagno della Gabbi

Simone Gagliano di 1’36”, 3° Luca Rossi del Blizzard a 2’32” e 4° Francesco Massimi del Calderara a 2’40”.

Al 18° posto Romano Pierli in 44’32”, 22° Daniele Chiefa in 45’07”, 26° Danilo Manfredini in 45’42”, 52°

Erio Comastri in 48’18”dopo una dura battaglia con Massimo Restani che mi precede di 15”, 56° Ivanoe

Vecchi in 48’40”. Roberta Medri del CUS Bologna vince in 50’58” e la nostra Silvia Fasulo è 5a di categoria

in 58’18”.

Domenica 26 salgo in alta quota in quel di Granaglione dove l’instancabile Maro Medici e banda dell’Alto

Reno hanno messo in piedi la nuovissima Maratona Eco Trail del Crinale, naturalmente di 42 km o giù di

lì. Assisto alla partenza degli eroici Maratoneti di Montagna e dopo una mezz’oretta tocca a noi comuni

mortali impegnati nella riedizione della Scalata di Monte Cavallo di 15 km molto abbondanti, ma delle

gare più belle e impegnative che abbia mai fatto e per questo ringrazio tanto gli organizzatori per averla

riproposta. La nostra freccia più letale di nome Francesco Massimi conquista il 3° posto assoluto, Romano

Pierli arriva 2° di categoria e io contentissimo sono 6°.

Intanto nella notte del 25 – 26 si è disputata la 100 km di Rimini “EXTREME”, vinta da Ivan Cudin in

7h39’24”. Poco dopo le 8 del mattino è arrivata Monica Barchetti che ha vinto in 10h10’53”, aggiungendo

un’altra perla alla sua lunga collana di successi. Naturalmente è presente anche Andrea Accorsi che si presta

ad accompagnare in gara il trentunenne ipovedente Cristian Sighel, primo atleta al mondo a correre una

100 km senza essere collegato all’accompagnatore, seguendo solo la sua voce, impresa veramente notevole

portata a termine in 11h35’47”.

Nel mattino di domenica 9 agosto sono ancora a Porretta per correre la gara in circuito di 2 km e un po’ da

ripetere 3 volte, il percorso è lo stesso della staffetta corsa in luglio, ci è risparmiata solo la scalinata. Anche

oggi sono a caccia di sportine con il buon Restani col quale ingaggio un duello all’arma bianca, ma anche

questa volta mi precede all’arrivo di pochi secondi, lui è 14° di categoria e io 16°, preceduti largamente

da Pierli 2°. La caccia è stata comunque proficua, anche stamattina il più veloce dei nostri è Francesco

Massimi e un po’ dietro naviga la strana coppia composta da Danilo Manfredini e dal redivivo Gianluca Di

Meo tornato dopo la gara a coppie di 28 km, la Transcivetta, corsa insieme a Mauro Chiari, e la Maratona

Alpina di Davos di 70 km, a dire il vero è scomparso anche Chiari, forse è rimasto sulle pendici del Civetta.

E’ tempo di ferie, quasi tutti vanno al mare, ma qualcuno come Monica ed Andrea preferiscono la montagna,

così decidono di passare qualche giorno di rilassante vacanza sui monti della Slovenia, dal 12 al 16 agosto,

ma guarda caso proprio in quei giorni si corre la prima edizione della corsa a tappe “Translovenia” che parte

da Hodos sul confine Ungherese e dopo interminabili salite e discese arriva a Piran dopo oltre 400 Km.

Naturalmente Monica ed Andrea partecipano alla gara e sin dalla prima appa di 83 km sono protagonisti

balzando in testa alle classifiche con ampio margine di vantaggio, ma poi alla fine della terza tappa arrivano

per entrambi problemi di carrozzeria ed allora le cose si fanno complicate, comunque tendini e tibie non

fermano la volontà dei nostri prodi guerrieri ed entrambi portano a termine la gara fra due ali di folla

festante, Monica conquista la vittoria, mentre Andrea arriva 2° preceduto dallo sloveno Baric e alla fine si

sciolgono un lungo bellissimo abbraccio… che bella vacanza … magari un pochino faticosa.

Sabato 29 risalgo la fondovalle Panaro con i compagni di merende Gianluca Di Meo e Mauro Chiari

per partecipare alla Fanano-Capanno Tassoni. Al termine dei 13,5 km., quasi tutti in salita, il toscano

Massimo Mei precede tutti, come lo scorso anno, con l’ottimo tempo di 50’57”, lo imita Gloria Marconi che

stabilisce anche il nuovo record in 1h01’12. Io arrivo 44° e 7° della categoria vinta dal buon Romano Pierli,

naturalmente mi precedono anche Gianluca e Chiari il quale è un po’ perplesso perché ha vinto un sasso,

con scolpita una faccina, ma sempre sasso è.

Domenica 6 settembre millecinquecento podisti prendono il via della Run Tune Up, la mezza maratona

che si corre nel centro storio di Bologna, tre antilopi keniane si fumano gli affamati leoni e raggiungono

vittoriose l’arrivo ai Giardini Margherita. Il 1° è il venticinquenne Salomon Naibei Busendich che stabilisce

il nuovo record della gara in 1h01’19”, il 2° è Abraha Talam a 1’12” e 3° Mark Bett a 1’38”, il primo leone

divoratore di asfalto nostrano è Massimo Tocchio 10° in 1h07’59”. Tutto azzurro e di gran valore il podio

femminile con Ivana Iozzia al 1° posto in 1h13’07”, al 2° Valeria Straneo distanziata di un minuto torndo e

al 3° Marcella Mancini a 1’43”.


LA MARATONA DI CREVALCORE

Erio Comastri

Lunedì 6 Gennaio festa dell’Epifania si corre la nona edizione della Maratona di Crevalcore con

annessa mezza maratona, praticamente lo stesso programma proposto da noi il 31 Dicembre a

Calderara, ma evidentemente i Re Magi e la Befana sono molto più accattivanti di San Silvestro,

infatti la partecipazione è di gran lunga superiore, bene 545 classificati alla 21 km e239 alla 42 km.

Nella mezza vittoria per Marco Ercoli Della Gabbi in 1h10’08’’ seguito da Arturi Ginosa Della

Lolli a 1’46’’ e Filippo Tirapani dell’atletica Zola a 3’14’’. Il primo dei nostri è Luigi Vandelli 177°

in 1h40’12’’, poi Graziano Falchieri 204° in 1h42’29’’ e Marco Puglioli 207° con un secondo in più.

Vittoria femminile per Rosa Alfieri del circolo Minerva in 1h23’16’’, la segue Francesca Battacchi

Dell’Acquadela a 41’’ e Lara Villa del runners Ravenna a 3’16’’. Nella Maratona primeggia il possente

atleta dell’Ozzanese David Colgan che ferma il cronometro a 2h34’51’’, al 2° posto Marco Menegardi

dell’atletica Paratico a 46’’, al 3°posto Paolo Nardi a 10’07’’, il primo Lippino è Andrea Bevilacqua 138°

in 4h08’18’’, poi 171° Ivan Bisetti in 4h23’12’’. Federica Moroni dell’Avis Castel San Pietro vince in

2h54’07’’ con 8’19’’di vantaggio su Claudia Marietta del G.S.Lammari.

CAMMINATA DI VIADAGOLA

Domenica 9 Febbraio a Granarolo si corra una delle corse podistiche storiche

del Bolognese, la camminata di Viadagola giunta alla 44° edizione. La gara

vide la luce in una giornata di sole splendente, precisamente il 30 Gennaio

del 1977 con oltre 2.600 partecipanti e al termine dei 12 km si presentò primo

al traguardo Giuliano Anderlini della Lenco, io avevo sedici anni e arrivai

40° precedendo di un po’ Cristo , al secolo Attilio Di Marco e il buon Cesare

Grazia. Tornando all’oggi la competitiva di 10 km vede in classifica 481 atleti

con vittoria di Luis Matteo Ricciardi dell’atletica Sacmi di Imola in 31’32’’, al

2° e 3° posto due frecce del Castenaso, Mamadi Kaba a 8’’e Emanuele Generali

a 11’’. Il primo del Calderara è Andrea Venezia 57° in 38’ 00’’, 169° Enzo Roncarati in 43’19’’, 195°

Mirko Zanetti in 44’03’’, dopo un lungo stop per aggiustare la carrozzeria danneggiata da un

indesiderato incontro con un imbecille in auto

che naturalmente non si è neanche fermato a

soccorrere il pedone Fernando tutto rotto, il

buon Olezzi è tornato quasi nuovo a spillarsi

un pettorale e anche con un buon risultato

finale, 7° categoria in 54’19’’.

Laura Ricci del Corradini Rubiera vince in

37’54’’, al 2° Gloria Venturelli dell’atletica

MDS ha un 1’06’’ e al 3° Rachel Burgess del

Pontelungo a 1’40’’, 23° posto di categoria per Angela Fosnea in 50’33’’, al 400°

posto assoluto Erika Bernardoni in 53’32’’ e al 432° Cristina Massimi 56’03’’.


IL REGALO

Erio Comastri

Il mio vecchio amico nonno Montoya, preso dai mille impegni della vita quotidiana è arrivato

lungo con la data del 23 Dicembre giorno del mio 60° compleanno, 120° per Lippo notizie che

puntualmente mi festeggia anche a giugno, quindi ha pensato di farmi un bel regalo postumo e il

primo Gennaio me l’ha portato insieme agli auguri di

buon anno... un foglietto di carta ripiegato e nascosto

dietro un telefonino depistatore, il tutto inserito in una

piccola nicchia, ricavata di fresa dentro al grosso tacco

di legno, rotto a metà con uno scalpello, estirpato da una

vecchio robusto bancale , per fortuna la colla usata per

rincollarlo non ha ancora fatto presa del tutto e riesco

ad aprirlo.. insomma una creazione veramente originale

e ingegnosa, frutto di qualche notte insonne, partorita da una mente superiore stressata. Ebbene il

regalo è l’iscrizione alla Bologna Marathon del 1° Marzo, di certo lui sa che io e la maratona andiamo

d’accordo come cane e gatto, però mi piace guardarla in televisione o seguirla in bicicletta.

Così nei fine settimana di questo strano inverno, con temperature da Caraibi, sardine che riempiono

le piazze e aliti di pipistrelli cinesi inquietanti all’orizzonte, sono iniziati i nostri cosiddetti “lunghi”

con percorsi ideati da me fra un sonno e l’altro. Abbiamo percorso tutte le strade e le pedonali di

Calderara e Sala Bolognese, siamo stati in pellegrinaggio a San Luca e naturalmente tornati, una

domenica mattina ci siamo persi nella bassa padullese e dopo più di 35 km siamo finalmente arrivati

a casa, io sono stato male, molto male e ho vomitato anche l’anima.

Il fine settimana successivo siamo stati sulle mie colline fra Bazzano e Savignano sul Panaro, ma

Montoya non ho battuto ciglio, è troppo in forma e le mie vecchie zampette rimbecillite non l’hanno

messo in difficoltà neanche nelle salite più dure. Dopo un altro paio di “lunghetti” sui 20 km, fatti

così un po’ a raglio, mancano due settimane al 1 Marzo, la mia forma è buona, peccato però che sia

quella dentro il frigo pronta a essere grattugiata, nonno Montoya invece sta benissimo, è bello carico,

bè forse bello… diciamo molto gasato.

Il suo esordio nelle 42 km promette bene. Però la realtà è più beffarda della fantasia.. un pomeriggio

al rientro dal lavoro, la Paola mi dice:” hai sentito cos’è successo a Codogno?”.. “BOOM!” l’alito

del pipistrello è arrivato, nel giro di pochi giorni il panico va alle stelle, per limitare il contagio si

chiude praticamente quasi tutto quello che preveda gente compresi i funerali e allora? Allora è un

grandissimo casino e chissà quando finirà.. certo questo nuovo tentativo di maratona a Bologna non

è iniziato nel migliore dei modi , uno stop con tempi quasi chirurgici, in attesa forse di una nuova

data. Nonno Montoya c’è rimasto un po’ così .. di certo quando finalmente si correrà la maratona

sarà per tutti un gran regalo.


Ero sulla scaletta

IL SOGNO

Erio Comastri

a potare il melo cotogno

… sei arrivata e mi hai detto

“Hai sentito a Codogno”

Ora come sempre sto solo

e non mi vergogno

mi sposto solo se ho proprio bisogno.

Mangio aglio, cipolla, porro e scalogno

e mi appisolo sul divano

per risvegliarmi dal sogno.

IL RUNNER VERO

1. Runner non ci si improvvisa

2. Chi non ha mai corso non è proprio il caso che inizi ora

3. Correre senza sapere come farlo può nuocere alla salute

4. Per chi già è runner, oggi si corre solo per conservare la salute

5. ...la tua e quella di chi ti sta vicino

6. Per fare questo in primis corri da solo

7. Se vedi altri che corrono, allontanati

8. E se prima correvi 1 ora, oggi bastano 20 minuti

9. Fai le scale più volte al giorno ed ottieni lo stesso risultato

10. E se tutto questo non è possibile, stai a casa e fai esercizi

di tonificazione muscolare

Ma tutto questo il vero runner lo sa!

Aiutaci a farlo diventare buon senso comune e buone pratiche

condivise

La prima fase della quarantena e’ passata e oggi qualcosa ce l’ha ricordata.

E’ la domenica del di’ di festa, che negli ultimi due mesi e’ stata un poco mesta.

Niente corse e niente gare e solo ci si poteva cimentare ad andare su e giu’ per il davanzale .

Neanche un amico da abbracciare o un parente da baciare , tutti a casa a bere e mangiare .

Pero’ i giorni sono lo stesso passati, tra storie, foto, video e purtroppo anche tanti ammalati .

Un pochino ci siamo affranti, ma poco alla volta ne siamo venuti fuori aitanti.

Il compagno Jedi abbiamo scoperto , insieme a nuove gare ed anche un Triathlon nel deserto .

La classifica dei post più divertenti e’ stata stilata e con Claudia , Andrea e Seba la premiazione

si e’ formata .

Ormai la prima fase della quarantena e’ terminata ed oggi ci aspetta l’ultima abbuffata.

Da domani si torna all’aria aperta a respirare e della corsa in strada non dobbiamo abusare.

Eh si’ perche’ il fisico pur allenato a tutto questo non e’ piu’ abituato .

In sintesi da domani si riparte ed anche se dovremo stare ancora un po’ in disparte , vorrei

augurare ad ognuno di tenere il comportamento piu’ opportuno.

Ed infine vorrei dire che per la compagnia avuta insieme, voi tutti vorrei ringraziare , in questi

due mesi sembrava che ci si potesse accarezzare .

Buona domenica a tutti e a presto

(Luigi Vandelli)


Correre con la mascherina?

Si rischia lo svenimento

Quando il 4 maggio partirà la fase due, si potrà tornare a fare

attività fisica all’aperto. I runners attendono con ansia il

grande giorno ma c’è un argomento rimasto in sospeso, su

cui ancora non c’è chiarezza: l’uso delle mascherine durante

l’esercizio sportivo.

Oggi Medical Facts il sito gestito da Roberto Burioni entra

nel merito della questione facendo intervenire un esperto,

Giacomo Astrua che spiega che cosa può accadere a chi corre

indossando la mascherina:

Quello che è certo è che può essere pericoloso svolgere con una mascherina

un’attività fisica che sfrutta il metabolismo energetico aerobico obbligato (gli

sport “cardio” come la corsa), o facoltativo (come può esserlo una sessione di

ginnastica all’aperto). Perché? Durante questa tipologia di attività fisica il nostro

organismo necessita di una corretta respirazione per innescare il metabolismo

energetico che permette lo svolgimento della stessa: in pratica gli serve inalare

ossigeno ed espellere anidride carbonica, il tutto con una frequenza più elevata

rispetto ad uno stato di riposo.

Se, poniamo il caso, corressimo con un mascherina, nello spazio tra la

mascherina e il viso si creerebbe un’atmosfera ricca dell’anidride carbonica dai

noi stessi espirata durante lo sforzo. Di conseguenza, andremmo a inspirare

un’aria con un’eccessiva concentrazione di questo gas e una minor concentrazione

di ossigeno. Risultato? Capogiri, stato confusionale, mal di testa, aumento della

frequenza respiratoria, tachicardia, fiato corto, aumento della pressione, perdita

della coordinazione, problemi di vista, cianosi, stanchezza precoce e anche la

perdita dei sensi e lo svenimento, perché se il corpo non può svolgere il lavoro a

cui lo sottoponiamo l’unica arma di difesa che ha è quella di fermarsi, volenti o

nolenti.

Ora, leggo di alcuni produttori che stanno studiando mascherine apposite,

che dovrebbero permettere un repentino passaggio di grandi quantità di gas ed

evitare che si crei questa atmosfera ricca di anidride carbonica. Ancora non se ne

conosce l’efficacia, aspettiamo i risultati e le esperienze sul campo.

di Redazione redazione@varesenews.it


CLASSIFICA DI FEBBRAIO

Socio Tot. 2 9 16 23 Tot. Socio Tot. 2 9 16 23 Tot.

Accapaticcio Rita 122 5 5 5 5 142 Fasulo Silvia 10 10

Amatruda Vincenzo 0 0 Fiori Enrico 56 2 2 2 2 64

Angelini Mirko 0 0 Fiorini Edda 55 5 2 2 5 69

Angelini Rosanna 122 5 5 5 5 142 Formica Luca 44 5 5 54

Angiolini Fabrizio 4 4 Formica Romana 11 11

Angiolini Secondo 72 2 2 2 2 80 Formica Romano 20 20

Auriemma Giovanni 46 2 2 2 2 54 Formica Stefano 39 5 5 49

Azzolini Rosanna 55 2 2 2 5 66 Fosnea Angela 50 5 5 5 65

Balboni Agostino 49 49 Francesconi Daniela 43 2 2 2 2 51

Balboni Andrea 84 84 Franchini Enzo 50 5 5 5 5 70

Balboni Daniele 34 5 5 44 Franchini Giordano 55 5 5 5 70

Barchetti Monica 10 10 Gazzoni Gianluca 107 5 5 5 5 127

Battistini Remo 17 2 2 2 2 25 Gherardi Augusto 70 5 2 2 2 81

Becchelli Beatrice 0 0 Ghinazzi Edoardo 120 5 5 5 5 140

Benfenati Daniele 104 5 5 5 5 124 Giampaolo Giuseppe 114 5 5 5 5 134

Benvenuti Lorenzo 41 41 Giardini Guido 0 0

Benvenuti Stefano 56 5 61 Gilli Rinaldo 0 0

Bernardoni Erika 67 5 5 5 82 Giordani Alessandro 0 2 2

Bevilacqua Andrea 10 10 Giovagnoni Gabriella 69 5 2 2 5 83

Bianchi Gianni 114 5 5 5 5 134 Giuliani Giulio 96 5 5 5 5 116

Bigi Giuliana 115 5 5 5 5 135 Govoni Fabio 47 2 2 2 2 55

Bisetti Ivan 0 0 Grasso Giuseppina 90 2 2 2 2 98

Bonfiglioli Mirko 5 2 7 Grazia Cesare 117 5 5 5 5 137

Bonfiglioli Giuseppe 116 5 5 5 5 136 Gruppioni Mauro 74 5 5 5 2 91

Bonfiglioli Vanessa 0 0 Iannolo Rocco 116 5 5 5 5 136

Boni Federico 0 0 Jussi Sandra 0 0

Boni Massimo 0 0 Laffi Lina 120 5 5 5 5 140

Bonini Anna 21 2 2 25 Lambertini Massimo 6 6

Bonini Filippo 16 2 2 20 La Neve Marino 7 7

Bontadini Gerardo 122 5 5 5 5 142 Lazzarin Daniela 104 5 5 5 5 124

Borsari Andrea 39 39 Lelli Maria 92 5 2 2 2 103

Brugnoli Roberto 43 2 2 2 2 51 Libanoro Luciano 133 5 5 5 5 153

Bruno Carmine 109 5 5 5 5 129 Lipparini Angela 21 2 23

Bussolari Emanuela 111 5 5 5 5 131 Lipparini Romana 96 5 5 5 5 116

Bussolari Giancarlo 111 5 5 5 5 131 Lombardo Pontillo 72 5 5 5 87

Cambareri Maria 116 5 5 5 5 136 Magagnoli Luca 12 12

Cangini Mirella 56 56 Maini Vittorio 88 5 2 5 5 105

Carletti Ilario 95 5 5 5 5 115 Malferrari Anna 102 5 5 5 5 122

Castellani Viviano 94 2 5 5 5 111 Mainiero Manuele 0 2 2

Cecchetto Alberto 5 5 Marani Luciano 115 5 5 5 5 135

Cecchetto Mauro 92 5 97 Marchesi Manuela 114 5 5 5 5 134

Chillà Massimo 12 12 Marsella Anna 109 5 5 5 5 129

Chirco Giovanna 114 5 5 5 5 134 Massimi Alberto 122 5 5 5 5 142

Civolani Marisa 63 2 2 2 2 71 Massimi Cristina 49 5 54

Cludi Marzia 28 5 33 Massimi Francesco 25 25

Comastri Erio 12 12 Mazzoni Anna 34 34

Cosenza Claudio 2 2 Meliconi Serafino 0 0

Cracchi Giuseppe 122 5 5 5 5 142 Montaguti Romano 19 19

Cremonini Claudio 46 2 2 2 2 54 Morgese Gianluca 40 5 2 47

Degli Esposti Fabio 14 2 16 Moschetta Paolo 84 2 2 2 2 92

Dell' Orto Albertina 114 5 2 5 5 131 Moschini Marco 0 0

Dell' Uva Lorenzo 5 5 Mozzato Maurizio 131 5 5 2 5 148

Di Marco Attilio 62 2 5 5 5 79

Ecchia Mario 121 5 5 5 5 141

Faenza Giorgio 126 5 5 5 5 146

Falchieri Graziano 59 2 61

Fanti Claudia 27 5 32


CLASSIFICA DI FEBBRAIO

Socio Tot. 2 9 16 23 Tot. Socio Tot. 2 9 16 23 Tot.

Olezzi Fernando 5 5 10 SIRTI LINO - PRES. 101 5 5 5 2 118

Olivieri Daniela 47 47 Sitta Emanuela 2 2

Pasotti Maria Teresa 133 5 5 5 5 153 Soldati Fabrizio 117 5 5 5 5 137

Pasquali Bruno 116 5 5 5 5 136 Tassi Francesco 7 7

Pasquali Cecilia 82 5 2 2 5 96 Tentarelli Giovanni 109 5 5 5 5 129

Pederzani Giuseppe 118 5 5 5 5 138 Tilomelli Sergio 52 5 2 2 2 63

Pirani Stefano 22 2 2 2 28 Trebbi Marco 11 11

Poli Sandra 65 5 5 5 80 Tredicini Iames 0 0

Poli Bice 65 5 5 5 80 Tugnoli Cesarina 93 5 5 5 5 113

Puglioli Marco 64 5 69 Ugolini Stefano 40 5 5 50

Ricci Rosita 71 5 5 5 5 91 Ungarelli Fausto 101 5 5 5 5 121

Roda Michele 5 5 Vandelli Luigi 35 35

Romanini Lillia 56 2 2 2 2 64 Vanzini Vania 86 5 5 5 101

Roncarati Enzo 37 5 5 47 Venezia Andrea 48 2 5 5 60

Rossi Pier Luca 55 5 60 Viscido Anna 2 2

Rubini Loretta 0 0 Zanella Ettore 109 2 5 5 5 126

Sandrolini Lucia 122 5 5 5 5 142 Zanetti Mirko 25 5 30

Sarti Emanuela 120 5 5 5 5 140 Zanotti Paolo 4 4

Sarti Silvia 128 5 5 2 5 145 Zucchelli Cristina 0 0

Scarsetto Ornella 95 5 100 Zucchelli Sergio 12 12

Semeraro Maria 0 0 Zuccheri Marco 70 5 5 2 5 87

Setti Luca 15 15 Zullo Salvatore 108 5 5 5 5 128

ATTENZIONE:

PER EVENTUALI CORREZIONI COMUNICARLE A CRACCHI

ENTRO E NON OLTRE LA FINE DEL MESE DI PUBBLICAZIONE DEL GIORNALINO.

IN CASO CONTRARIO NON SARANNO CONTEGGIATE.

PREMI PER IL MESE DI FEBBRAIO

02-02 CASTELDEBOLE 1 SET CENTRIFUGA + FRULLATORE, 1 SPREMIAGRUMI

09-02 GRANAROLO 24 PACCHI DI PASTA, 2 PIATTI PER PIZZA,

4 BICCHIERI ACQUA

16-02 BARGELLINO 1 CANDELABRO, 1 CONF.6 FORCHETTINE, 1 MATRIOSKA

23-02 IPERBORGO 1 PROSCIUTTO, 1 SPICCHIO GRANA


Coronavirus: l’atletica prova a ripartire,

ma “ripetute” a 3 metri di distanza

L’atletica prova a ripartire. La Fidal ha diffuso un disciplinare di accesso agli impianti

(intorno ai 30 in Italia) che salvo il determinarsi di nuove e non auspicabili condizioni

di emergenza sanitaria dovrebbero riaprire a metà/fine maggio, sempre in accordo

con le decisioni del governo e con il giudizio del Politecnico di Torino che valuterà i

margini di rischio di ogni singola specialità del mondo sportivo (ce ne sono poco meno

di 400 contando i tutti gli sport). Fermo restando che la garanzia della riapertura

dell’attività è l’applicabilità di tutti i presidi di prevenzione, che avranno dei costi alti.

Per gli atleti di interesse nazionale sarà possibile tornare ad allenarsi già la prossima

settimana. Mai come in questo momento si sente il bisogno di tornare alle piacevoli

abitudini dell’allenamento. E’ chiaro. Anzi, più che mai, l’allenamento effettuato nel

luogo deputato diventerà, al momento opportuno, un’occasione per “respirare” aria

nuova, che poi è quella vecchia.

Ecco allora le regole, suscettibili anche di alleggerimenti. Scontata la chiusura, come

del resto era prima del lockdown, delle aree adibite a spogliatoi (in ogni impianto

dovranno al contrario essere disponibile i servizi igienici). Ove fosse necessario (file

per entrare) saranno sistemati dei transennamenti all’ingresso. Scendendo all’aspetto

più tecnico, in ogni campo o impianto saranno ammesse non più di 70/90 persone,

fra atleti e tecnici (in un rapporto teorico di 1 a 3). Società, tecnici e atleti si rifaranno a

un sistema di prenotazione con il gestore dell’impianto. Sono autorizzate ad allenarsi

tutte le categorie agonistiche federali, dai cadetti ai master (con una valutazione

ulteriore per i ragazzi e i master oltre i 60 anni).

Distanziamento sociale anche durante l’allenamento, con le “ripetute” da effettuare a

distanza di tre metri, nel caso si corra nella stessa corsia, oppure a corsie alternate.

Un guanto per le esercitazioni di staffetta e un’attenzione particolare per la sabbia,

da rimescolare alla fine di ogni prova, alla fine della pedana dei salti in estensione.

Un foglio di cellophane invece da stendere sul saccone durante l’allenamento dei salti

in alto e con l’asta. Interdette per ora le palestre annesse agli impianti. Allenamenti

lunghi vietati sulla pista: si andrà negli spazi esterni.

Altro discorso le gare. Il calendario nazionale su pista è quello stilato alla fine di marzo,

con gare anche a giugno. Ma sarà difficile che non subisca modifiche. Cancellate le gare

su strada. Quando sarà possibile, saranno ovviamente privilegiate gli appuntamenti

regionali (finché durerà il divieto di spostarsi da una regione all’altra). Qualcosa,

temporaneamente, cambierà nei format, per rispettare anche in fase agonistica il

distanziamento sociale previsto durante gli allenamenti. Allo studio, quindi, gare di

velocità a corsie alternate e, nel mezzofondo, dove il contatto e la vicinanza fra gli

atleti è massima, si sta ipotizzando un periodo in cui ci si misuri contro il tempo, con

partenze scaglionate, come se fossero delle gare a cronometro.

Ovviamente se queste indicazioni venissero applicate si dovrebbe ripensare un po’

tutto: soprattutto la durata delle manifestazioni (si andrebbe a un raddoppio, minimo,

delle giornate di gara, se non di più). Ma chi fa atletica lo sa: sarà una festa soltanto

il tornare in pista ad allenarsi. Soprattutto agli atleti non di interesse nazionale, in

questo momento non serve pensare alle gare.

fonte: Repubblica.it


Intervista ad Attilio Di Marco

Conosco Attilio già da molti anni, se la memoria non mi tradisce direi dal 2011, ai bellissimi tempi delle

gite fuori porta per accapparrarsi dei punticini per la Coppa Uisp, assieme ad decina di persone sul

pullmino della Polisportiva.

Persona sempre disponibile, volontario alle nostre corse, speaker ufficiale della società e uomo tuttofare

tra i competitivi.

Lo ho contattato in questi giorni per chiedergli un’intervista, la prima dopo che avevo smesso di farne

due anni fa, ed è pazzesco di come si ricordi date di 45 anni fa!

Gentilissimo Attilio,

Partiamo raccontandoci un po’ della tua storia di podista.

1. Da quanto tempo corri e come hai iniziato?

La prima camminata alla quale ho partecipato fu la 2° Marcia di Re Bertoldo(km.14,300) a San Giovanni

in Persiceto nell’aprile del ‘74, calzando un normale paio di “scarpe da ginnastica”, i più vecchi

ricorderanno benissimo quelle scarpe in tela blu.

Poi feci passare un paio d’anni e l’11/4/76 ero ad Armarolo di Budrio a percorrere 10 Km. Il 25/4 ad

Ozzano alla 2° marcia della resistenza (km 17).

2. Da quanto tempo corri con la Podistica e per quale motivo sei arrivato al Lippo?

Due amici, Udino Perazzolo e Francesco Fava mi presentarono al gruppo podistico dell’Unione

Polisportiva Calderara diretta dall’allora già grande capo Beppe Bonfiglioli.

L’esordio in rossoblù (questi erano i nostri colori) avvenne il 2/5/76 a in San Donato con la Marcia del

Dottor Balanzone(km.16). Formidabili quegli anni!

Non c’erano distinzioni tra competitivi e non, partecipavano migliaia di persone, si sgomitava per partire

in prima fila, il premio era sempre una medaglia di metallo ; ma che soddisfazione portarla a casa!!!

3. All’epoca come erano i tuoi allenamenti?

Allenamenti? 0 o quasi.

4. Stiamo parlando comunque di tempi diversi e lontani dai nostri ma ricchi di aneddoti......

Pensate che la prima camminata del Lippo fu organizzata il 4/7/76 ed in quell’anno si svolse anche la

prima camminata “Intouren a la Piv ad Zent”(km 13).

In Calderara a correre o a provarlo di fare ricordo alcune persone, primo fra tutti Erio (credo che

non serva il cognome) con il quale erano battaglie epiche con il sottoscritto sempre impegnato ad

inseguirlo. Tra gli altri che ricordo di quel mitico gruppo, Bonfiglioli, Grazia, Mantovani, il barbiere

Ganzerla, Marchi, Mazzanti, Reggiani più altri che non mi vengono in mente...come vedete di quel

periodo a correre siamo rimasti in pochi.

Con noi qualche tempo dopo arrivò anche il valido Massimo Restani (ora in Gabbi) e Borsari “Nonno

Montoya” Andrea.

La competizione tra noi aumentava, qualcuno cominciò ad allenarsi più intensamente.

1976: in quell’anno disputai 45 camminate di cui molte erano alla prima edizione, la più anziana diciamo

così era alla 3° edizione. Alcune di queste camminate, nel frattempo, erano diventate competitive...

ma si partiva tutti insieme (da qui l’esigenza di partire in prima fila). Il premio finale poteva essere una


medaglia d’argento ai primi 50 e spesso il peso di questa era a scalare, per

cui al 50° veniva dato un velo d’argento delle dimensioni di un francobollo. Di

quell’anno ricordo che la Calderara organizzò la 3° edizione della “Galopea”

all’interno della quale noi ci demmo battaglia per il campionato sociale. Il primo

fu Ragazzi, il 2° Erio e terzo il sottoscritto. Di quell’anno ricordo con divertimento

che il 25/7 a San Giorgio di Piano si svolse una gara serale. Queste gare di solito

si svolgevano in camuffa, chi ne veniva a conoscenza non ne parlava per avere

meno concorrenti!!! Ormai a Bologna ci conoscevamo più o meno tutti.

Io ed Erio ai nastri di partenza eravamo sicuri di arrivare 1° e 2°...qualche secondo

prima della partenza arrivarono 2 personaggi dell’Acquadela che si piazzarono ai

primi 2 posti, Comastri arrivò terzo ed io quinto. Premiavano i primi 2 ed il primo

residente di San Giorgio di Piano (che era il 4°). Io Comastri tornammo a casa

con lo smacco. Nello stesso anno partecipai al “9° giro dei 3 Monti”, gara alla

quale partecipavano fior di campioni italiani e stranieri (su tutti Franco Fava). Sul

percorso di Km.15,400 non adatto alle mie caratteristiche (non ho mai amato le

salite, al contrario di Restani che io ed Erio,ispirandoci ad un forte scalatore del

ciclismo chiamavamo Fuente) impiegai 1h 10’ 27” classificandomi 622°.

1977: nel ‘77 disputai 61 corse (non ci si risparmiava!) tra cui la “100 Km del

Passatore”. Del Calderara ci presentammo io, Mantovani, De Salvo, Mondo

Formigoni ed il futuro presidente del Bologna Albano Guaraldi. Non mi ricordo

ma c’era un sesto......comunque arrivammo tutti alla fine , come arrivò il sottoscritto ve lo risparmio, so

solo che arrivai 908° in circa 17 ore o più!

Quell’anno partecipammo anche alla 2° staffetta Modena-Pavullo, la squadra era composta dal

sottoscritto, Restani ed Erio. Io affrontai i primi 16 Km impiegando circa 1 h e 2’ (da Modena a Torre

Maina), il 2° tratto di 13 Km, da Torre Maina a San Dalmazio, tutto di dura salita fu riservato a Fuente

Restani che lo concluse in circa 58’, la terza frazione da San Dalmazio a Pavullo, 13 Km di saliscendi fu

di Comastri in circa 54’. Arrivammo 45°. A settembre, esattamente il 30 partecipai alla Casaglia-San

Luca, impiegando nei 10,300 Km 41’ e 26” che mi permisero, arrivando 97°, di ricevere la medaglia che

davano solo ai primi 100. Il 20 /11 di quell’anno partecipai alla 1° Maratona del Lamone; partii forte

,usare il cervello in corsa non era la mia caratteristica, passai al 22° Km in circa 1h e 30’ ma chiusi con un

tempo leggermente sotto le 3 ore e mezza.

1978: disputai 43 gare. Di quell’anno ricordo la mia prima gara Fidal, l’ora di corsa disputata a Forlì il

9/4, nonostante problemi di stomaco feci i primi 10 Km in 37’ e chiusi con km 15,655.

Di questa gara ricordo che ogni tanto qualche rigurgito mi usciva dalla bocca ed io lo sputavo ma, a

bordo campo, il mitico Davide Bosca mi invitava ad ingoiarlo perché sosteneva fosse un alimento!!!

Quell’anno il 30/4 io e Mantovani partecipammo a Roma, alla 65° edizione dei campionati italiani di

maratona, spedizione infausta, entrambi ritirati, io ero partito con la convinzione di concludere sotto

le 3 ore ma la partenza veloce sui saliscendi romani e il rettilineo che portava ad Ostia controvento

bruciarono tutte le mie energie, al 32° Km abbandonai. Il 7/5, in una gara in camuffa all’Amarena

Fabbri di Anzola mi rifeci, 9 Km in circa 30’ , arrivai 7° assoluto ma 3° di categoria. Anche quell’anno (il

13/5) partecipammo alla staffetta Modena-Pavullo: 1° frazione Comastri in circa 58’ ,2°frazione Borsari

Andrea in circa 54’ ed io a concludere la 3° frazione in circa 50’. Ci classificammo 31°..Coppa per la

società, medaglia d’argento e bottiglia di lambrusco per noi. Il 13 agosto di quell’anno io e Mantovani

partecipammo al campionato italiano assoluto di maratonina. In un percorso di 30 Km su 2 giri con salite

impegnative (non pane per i miei denti) feci i primi 5000 mt in 19’ al 16° km passai in 1h e 3’ al 20 ° in 1h

16’ 45” ; conclusi 82° con un paio di minuti oltre le 2 ore, primo dei non classificati.....il tempo massimo

era di 2 ore. Il buon Mantovani si ritirò. Il 29/9 partecipai alla Casaglia-San Luca, vinta dal campione

europeo Vainio, arrivai 38° FIDAL in 41’01”. Il 15 ottobre di quell’anno con dolori ai tendini, a Baricella


chiusi i circa 11,500 Km in 46’ arrivando 59°. Pensai di fermarmi per un po’.

1979: Rientrai nel marzo del ‘79, disputando in quell’anno solo 14 gare. Di quell’anno segnalo che volli

provare gli 800m al Biancolelli ed impiegai 2’ 23”. Poi con grande soddisfazione a Vigarano Mainarda il

29/4 nella Maratonina di Primavera di circa 24 Km arrivai 21° assoluto in 1h 41’ e 57”.

Il 12/5 terza Modena-Pavullo per me e Comastri e con il recupero di Restani: 1° frazione Erio in circa 1h,

2° frazione Fuente in circa 55’ e terza io in circa 58’ con tendini a pezzi. Arrivammo 26°.

Il 20/5 appesi le scarpe al chiodo, un ortopedico mi sconsigliò decisamente di continuare a correre, ma

nel’83 con la maglia del Lippo ricominciai.

1980: e poi arrivarono gli anni 80........

A circa quattro anni dall’abbandono una botta di nostalgia; la necessità di distrarmi dal quotidiano; il

gran saggio Romano che, nei suoi viaggi di lavoro, si fermava spesso a salutarmi nel bar di famiglia mi

fece balenare l’idea di riprovare a vivere “certe sensazioni”.

La Calderara si era assottigliata e ricominciai con il Lippo. (A cagare l’ortopedico che mi intimò di

smettere!)

1983: il 13/5/83 ero a Pieve di Budrio a fare 7 Km in circa 31’. Quell’anno disputai 34 gare, chiamiamole

così. In questi anni le gare decisamente competitive c’erano,

io ormai correvo a circa 4’ a Km senza allenamenti particolari

se non qualche uscita settimanale, più o meno ai miei ritmi

gara o con lunghezze superiori a ritmi più lenti. Di quell’anno,

rimanendo in casa nostra ricordo la 3° camminata della Festa

dello Sport a Calderara, dove feci 7 Km in 26’ arrivando 99°, al

Lippo il 15/7 feci 7,5 Km in circa mezzora, il 27/11 a Calderara

durante il 7° Meeting podistico percorsi i poco più che 20 Km

in circa 1h e 30’.

Ricordo poi che l’11/9 nell’ambito del 7° Giro podistico di

San Lazzaro di 12,7 km si disputò la gara sociale del Lippo.

Io impiegai circa 58’, arrivai 8° di società e venni premiato

con una medaglia d’argento. La soddisfazione più grande

me la davano i miei tendini che, pur creandomi qualche

tormento di notte, non mi tormentavano in corsa. Partecipai a

2 gare semilunghe,una di queste fu la 2° Maratonina (Km 21)

all’interno della 5° edizione de “Al gir dal Final”. Impiegai circa 1h e 30’; l’altra fu la 3° “Classica “Città

di Soliera” di 22,500 Km percorsi in 1h e 42’.

Convinto da Romano partecipai anche alla 10° Maratona del Mugello, chiusa tra crampi e dolori vari con

un indecoroso 4h 36’.

1984: feci 47 gare e raggiunsi la fatidica cifra di 3000 Km tra camminate e gare da quando cominciai a

correre. Di quell’anno (18/3) ricordo ancora Pieve di Cento dove sui circa 23 Km impiegai circa 1h 50’,

la 2° maratonina di Casalecchio di circa 21 Km in 1h 35’, la 5° Calderino-Tolè di circa 25 Km in2h 12’

classificandomi 56° assoluto, la gara sociale del Lippo, sempre all’interno del giro di San Lazzaro dove

in 1h e 2’ arrivai 12° di società. Altra gara semilunga fu ancora a Finale Emilia per la 3° edizione della

Maratonina dove impiegai circa 1h 28”.

Fu invece una delusione la partecipazione alla Maratona di Calderara, all’interno dell’8° Meeting

podistico (il 25/11), dopo aver fatto 22 Km in 1h 30” e proseguendo discretamente, al 32° Km le gambe

si ribellarono e mi ritirai. Quell’anno partecipai anche ad una gara che si svolgeva all’interno di un podere

a Zappolino di proprietà della famiglia di un socio del Lippo (qualcuno ricorderà il mitico Cavara).

Vi partecipavano i soci del Lippo e qualche amico. Io arrivai 10° assoluto e 1° del Lippo, fui premiato

con ....un coniglio vivo!

1985: disputai 30 gare, riuscivo ancora a fare gare sui 4’ a km e spesso ero anche più veloce. Ridisputai la


gara a Zappolino, arrivai 5° assoluto e fui premiato con un salame. Disputai anche il memorial Bertolotti,

disputato al centro Sportivo dell’Arcoveggio il 13/4 dove 12 atleti per ogni società correvano per un’ora

a testa, si cominciava alle 11 e si terminava alle 23. Io corsi dalle 21 alle 22 e feci 14,274 Km pari a 35

giri e mezzo e un po’ più! Il peggior giro fu il 29° in 1’ 55” i migliori li feci a 1’ 30”, l’ultimo in 1’ 37”.

Ad Anzola il 26/7 alla Festa dell’Unità feci 7 Km in 26’ e tra stanchezza, acciacchi, poca voglia... poi..

poi..poi smisi di correre.

Anni 2000: il resto è storia recente, il 16/9 2007 ricomincio con la Maratonina del Pesco e la società si

chiama Lippo-Calderara.

Posso dire di aver corso con 3 maglie diverse della stessa società!

Che dire in quegli anni avrei potuto fare meglio, ma sono sempre stato un irregolare, come ha detto

Erio..io ero in giro quando gli altri andavano a letto, il mio essere studente di filosofia, un po’artista e

non so cos’altro mi distraeva!!

Beh ti ringraziamo per questo racconto che è davvero molto interessante, un pò viene nostalgia a pensare

come erano quei tempi e quante gare sono sparite.

5. Parliamo ora della situazione attuale, credi che i tempi per tornare a fare gare saranno molto più

lunghi di quello che si pensa?

Ora la sosta è forzata, ma sono sicuro che presto ci rivedremo tutti e ognuno di noi avrà battuto sto

caz... di virus. Come sempre cercherò di evitare gare con salite e discese (un po’ per gli acciacchi e

un po’ perché le salite le ho sempre sofferte..ed ora anche le discese), anche se recentemente i miei

allenamenti sono stati il giro della gara della Festa dell’Unità di Crespellano ove risiedo.

6. Quali altri sport o hobby pratichi e quali sport segui in tv?

Anche se qualcuno non apprezza, tutti sanno che sono un Fortitudino accanito ed un interista.

Qualche altro hobby l’ho messo da parte.

7. Cosa preferisci tra Mare, montagna o turismo enogastronomico? Se ci fosse un posto in cui

vorresti tornare o andare per la prima volta, dove andresti?

Amo la montagna dove da diversi anni trascorro le mie ferie estive. Mi piace visitare, insieme a mia

moglie, i tanti bei luoghi che abbiamo in Italia. Fuori dall’Italia ricordo con nostalgia e piacere il mio

viaggio di nozze in Sri Lanka e una vacanza tra la Bretagna e la Normandia dove in 14 notti io e mia

moglie dormimmo in 14 posti diversi, non ricordo quanti Km in macchina ed a piedi facemmo.

8. Al di fuori del nostro mondo, come trovi la situazione coronavirus? Credi che l’Italia abbia agito

nel modo migliore?

Su questa cosa che ci impedisce di ritrovarci insieme, penso che si stia gestendola bene, con il senno di

poi si poteva fare meglio, qualche lacuna c’è ma speriamo che passi.

Sul ritorno alla normalità in tempi brevi e medio lunghi sono abbastanza pessimista, ritrovarsi tutti

insieme non sarà facile...sarà più bello quando ci ritroveremo tutti insieme tra battute, corse e cene.

Ti ringraziamo davvero per questa intervista e manda un saluto e un messaggio a tutti i lippini in questo

momento particolare.

Spero di non avervi annoiato, sono stato volutamente prolisso per farvi perdere un po’ di tempo,

sperando di avervi fatto capire le emozioni che vivevamo noi podisti preistorici!

Ma la cosa più bella di tutti questi anni, compreso questi della Lippo-Calderara, sono le amicizie che si

sono create, lo star bene insieme a tutti voi.


Incredibile l’ex lippino Di Meo

Coronavirus, sfida dell’ultrarunner bolognese vinta:

100 chilometri sul balcone di casa!

Erano le 23 quando Gianluca Di Meo ha potuto accasciarsi sul pavimento del

balcone di casa. Quasi 19 ore dopo, pause comprese, l’inizio della sua avventura

forse meno pericolosa ma più folle, l’ultrarunner bolognese di stanza a Padova ha

visto il suo gps segnare la fatidica cifra: 100 chilometri. Come il mitico Passatore,

la leggendaria gara da Firenze a Faenza. Ma corsa tutta nell’angusto spazio

di 8,8 metri, sul balcone di casa. Rispettando i divieti in tempi d’emergenza,

mandando un messaggio di volontà: niente ti può fermare, mai perdersi

d’animo. <<Lo stesso spirito con cui affronto le mie gare in natura>> ha detto il

portacolori della Bergamo Stars – un pensiero speciale per la sua squadra, che

come tutto il territorio bergamasco piange le sue tante vittime - nel 2017 primo

in una gara al limite della sopravvivenza come la 150 chilometri di Rovaniemi, in

Lapponia, dopo 24 ore.

L’impresa

Perla tra le partecipazioni a tutte le ultra significative, sulle vette più alte e belle del

mondo. Undicimilatrecentosettanta giri, avanti e indietro dalle 4.30 del mattino,

quando l’alba cominciava a intravedersi fino al buio pesto della sera. Supportato

e sopportato dalla moglie Chiara, anche lei runner dalle lunghe distanze, che

l’ha rifocillato con un piatto di spaghetti dopo i primi 50 chilometri, fotografato

e tenuto amici e tifosi collegati in tempo reale sul web. Alternando corsa e

camminata, per provare a risparmiare il più possibile polpacci e quadricipiti, Di

Meo ha detto di essersela goduta piano piano. «Chiudo gli occhi e vedo la neve,

gli alberi, le montagne, questo non è un balcone per me. Ma molto di più. Un

segno di libertà, ma anche l’esempio di chi rispetta le regole senza abbattersi.

Mi piace quello che sto facendo».

Gli spunti

Un’impresa nata per caso, leggendo delle altre in giro per l’Italia e il mondo. La

mezza maratona di un podista riminese sul balcone, e quella di un marchigiano

dentro casa. La maratona di un francese in cortile. Sul balcone un altro francese

s’era spinto fino a 70 chilometri. Gianluca è arrivato a 100. Che poi sono di

più, considerando come il satellitare

abbia perso almeno 5 o 6 chilometri

nell’andirivieni in meno di 9 metri.

«Magari la prossima volta si può

pensare al Guninnes. Ma io avevo

solo cercato un tapis roulant,

introvabile in questo momento». È

la sua normalità. Alla fine s’è steso

per terra. «Non sono stanco, ma mi

gira la testa».

di Luca Muleo (Corriere della Sera/Bologna)


il comune di residenza

sulla base di 61 competitivi.

Hanno collaborato Claudia e Enzo F.

CALDERARA 17

BOLOGNA 15

CASALECCHIO 4

TERRE DEL RENO FE 4

CENTO FE 3

ANZOLA 2

BENTIVOGLIO 2

BUDRIO 2

CASTELMAGGIORE 2

CREVALCORE 2

SAVIGNANO MO 2

VALSAMOGGIA 2

OZZANO 1

PIEVE DI CENTO 1

PRATO PO 1

SAN GIOVANNI IN P 1

Podistica Lippo-Calderara, i competitivi,

numero 60, per range di età.

DONNE

Anni

18-29 n.1

30-39

40-49 n.3

50-59 n.5

60 - 69 n.1

70-79

80>

UOMINI

Anni

18-29 n.1

30 - 39 n.6

40-49 n.15

50-59 n.14

60 - 69 n.7

70 - 79 n.6

80> n.1

MAGGIO

GIUGNO

Cristina Zucchelli 01/05

Giulio Giuliani 03/05

Andrea Balboni 07/05

Lorenzo Dell’Uva 07/05

Vittorio Lombardo Pontillo 07/05

Fernando Olezzi 11/05

Romano Formica 18/05

Andrea Accorsi 19/05

Antonio Ubaldo Ramunni 22/05

Marino Laneve 22/05

Luigi Vandelli 23/05

Giorgio Faenza 24/05

Luciano Marani 26/05

Mirella Cangini 01/06

Massimo Boni 02/06

Guido Giardini 06/06

Angelo Tosneo 10/06

Enrico Fiori 14/06

Tiziana Barbieri 17/06

Daniela Olivieri 21/06

Erio Comastri 23/06

Marisa Cevolani 27/06

Salvatore Zullo 28/06

Giordano Franchini 29/06


MODIFICA CAMPIONATO SOCIALE

In accordo con gli altri, abbiamo deciso di modificare il

campionato sociale in modo che tutti riescano ad arrivare a

quorum.

Sperando si possa partire a luglio, sono state aggiunte prove

di ciclismo, triathlon, biathlon e sci.

data luogo tipo di corsa km

dom 9/2 Granarolo 1° Strada 10 OK

sab 15/2 Cross di Pieve di Cento 1° Cross 5 e 3 OK

gio di lug Gara al Pederzini - Calderara Gara Jolly 3 km/retro/ame

dom 5/7 Berzantina di Castel di Casio 5° Strada 14 montagna

dom 19/7 Maratona Des Dolomites 1° Ciclismo Vari Km

dom 13/9 Run Tune Up Bologna 3° Mezza Maratona 21,097

sab 5/9 Triathlon della Panfilia FE 1° Triathlon 1 km+20 km+10 km

dom 27/9 Triathlon dell’Erba LI 2° Triathlon 2 km+12 km+21 km

sab 10/10 Cross di Villa Pallavicini 2° Cross 5 e 30

dom 18/10 Tre Monti di Imola 6° Strada 15,5 collinare

dom 25/10 Calderara - Du pas par 4° Mezza Maratona 21,097

dom 1/11 La Vallazza di Molinella 7° Strada 14

sab 7/11 Cross di Castenaso 3° Cross 5 e 3

dom 15/11 Mezzolara di Budrio 8° Strada 14

dom 29/11 Minerbio 9° Strada 10

sab 5/12 Slalom speciale Abetone PT 1° Sci porte strette

dom 6/12 Via Larga - Gnarro Jet Mattei 10° Strada 11

mar 8/12 Cross di San Lazzaro 4° Cross 5 e 3

dom 13/12 Slalom Gigante Sestola MO 2° Sci porte larghe

dom 20/12 Castelmaggiore - Del Progresso 5° Mezza Maratona 21,097

dom 27/12 Anterselva BZ 1° Biathlon 10 Km


Oggi è meglio che domani

E’ ancora presto quando la sveglia decide di

suonare: con difficoltà, il corpo risponde alle mie

indicazioni e mal volentieri si attiva per alzarsi.

Ho giusto il tempo per prepararmi il caffè, arabica

intensa lo chiamano: un vecchio rituale ereditato

dai ritmi frenetici della nostra vita. Un vero e

proprio richiamo all’azione: nessuna giornata

parte bene senza un buon caffè. Da diversi

giorni a questa parte, però, il mio piccolo rituale

della buona giornata ha subito una modifica

inaspettata: non più un richiamo all’azione, alla

velocità, alle chat di gruppo per organizzare le

attività ma un semplice “Buongiorno”.

Trovavo la loro gestione macchinosa, lunga e non

sempre vicina alle mie esigenze giornaliere. Negli

ultimi tempi non ero riuscita (o non volevo?) a

stare a casa per un tempo ragionevolmente lungo.

Nessun telefono squillare, nessuna macchina in

partenza: guardo semplicemente dalla finestra i

colori del mattino che iniziano a definirsi.

Ed è così che inizio l’oggi.. si esatto l’oggi..

perché domani potrebbe essere diverso. Mi

vesto con abiti semplici, lavo il viso per eliminare

le ultime tracce di stanchezza che il caffè non era

riuscito a scacciare ed esco.

Non ero mai stata una grande amante del verde:

mi piace la natura in generale e gli animali in

particolare, ma non sono mai stata avvezza alla

cura delle piante.

Ma oggi è diverso. Oggi cammino lungo i confini

del campo, mi fermo a guardare le piante e i

fiori. Oggi mi siedo sullo sdraio con un giornale

e aspetto di addormentarmi senza attendere

qualcosa in particolare. Oggi decidiamo di

mangiare qualcosa insieme e di giocare. Oggi

apprezzo il sole e i suoi capricci durante la

giornata senza lamentarmi.

Finalmente, oggi riesco a scattare una foto

“sentita”.

Forse domani sarà meglio di oggi ma intanto

oggi sono stata bene.

(Federica Laghi)

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