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Oggi è meglio che domani
E’ ancora presto quando la sveglia decide di
suonare: con difficoltà, il corpo risponde alle mie
indicazioni e mal volentieri si attiva per alzarsi.
Ho giusto il tempo per prepararmi il caffè, arabica
intensa lo chiamano: un vecchio rituale ereditato
dai ritmi frenetici della nostra vita. Un vero e
proprio richiamo all’azione: nessuna giornata
parte bene senza un buon caffè. Da diversi
giorni a questa parte, però, il mio piccolo rituale
della buona giornata ha subito una modifica
inaspettata: non più un richiamo all’azione, alla
velocità, alle chat di gruppo per organizzare le
attività ma un semplice “Buongiorno”.
Trovavo la loro gestione macchinosa, lunga e non
sempre vicina alle mie esigenze giornaliere. Negli
ultimi tempi non ero riuscita (o non volevo?) a
stare a casa per un tempo ragionevolmente lungo.
Nessun telefono squillare, nessuna macchina in
partenza: guardo semplicemente dalla finestra i
colori del mattino che iniziano a definirsi.
Ed è così che inizio l’oggi.. si esatto l’oggi..
perché domani potrebbe essere diverso. Mi
vesto con abiti semplici, lavo il viso per eliminare
le ultime tracce di stanchezza che il caffè non era
riuscito a scacciare ed esco.
Non ero mai stata una grande amante del verde:
mi piace la natura in generale e gli animali in
particolare, ma non sono mai stata avvezza alla
cura delle piante.
Ma oggi è diverso. Oggi cammino lungo i confini
del campo, mi fermo a guardare le piante e i
fiori. Oggi mi siedo sullo sdraio con un giornale
e aspetto di addormentarmi senza attendere
qualcosa in particolare. Oggi decidiamo di
mangiare qualcosa insieme e di giocare. Oggi
apprezzo il sole e i suoi capricci durante la
giornata senza lamentarmi.
Finalmente, oggi riesco a scattare una foto
“sentita”.
Forse domani sarà meglio di oggi ma intanto
oggi sono stata bene.
(Federica Laghi)