Kitesoul Magazine #13 Edizione Italiana

EVENTI
Tarifa Strapless Kitesurfing Pro
2016 FORMULA KITE and KITE FOIL
EUROPEAN CHAMPIONSHIPS
MEETING 2017
RRD
Cabrinha
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Direttore Responsabile
Roberta Pala
roberta.pala@kitesoul.com
Redattore tecnico wave
Mitu Monteiro
Redattore tecnico freestyle
Alberto Rondina
Tecnica
Renato Casati
Photo & Video
Maurizio Cinti
Grafica
Giuseppe Esposito
Testi
Claudio Cabral, Sensi Graves, Laci
Kobulsky, Abel Lago, Francesco Ponti,
Axel Reese, Alberto Rondina, Kari
Schibevaag
AGOSTO 2016 - SETTEMBRE 2016
BIMESTRALE
Immagini
Forest Bakker, Frankie Bee, Nicola
Belillo, James Boulding, Toby
Bromwich, Gilles Calvet, Mario Entero,
Giuseppe Esposito, Fninga, Ewan
Jaspan, Laci Kobulsky, Craig Kolesky,
Lance Koudele, Andre Magarao,
mediahouse.one, Andreea Merci, Ryan
Osmond, Martin Rendo, Axel Reese,
Svetlana Romanstova, James Ropner,
whitespace3.ca, Brett Zachar
Cover:
Rider: Jerrie van de Kop
Photo: Svetlana Romantsova
Editore e pubblicità
VISU Media
Via Cavour, 20
24030 Ambivere (BG)
Amministratore Unico
Federico Sugoni
fs@kitesoul.com
Registrazione Tribunale
di Bergamo n°10/2014
del 15/04/2014.
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di vendita e Paese del mondo.
FEDERICO SUGONI
Editore
Manager d’Azienda
ed Imprenditore, si appassiona al
surf da giovanissimo, ma scopre
l’amore per il Kitesurf da grande
durante un viaggio alle Hawaii.
Il kite è la sua più grande
passione dopo sua figlia. Nel 2014
fonda Kitesoul Magazine.
GIUSEPPE ESPOSITO
Direttore creativo
Kiter sin da piccolo, rider per RRD
Italia, laureato in Design della
Comunciazione al Politecnico di
Milano. Con questo incarico ha
potuto finalmente unire le sue due
passioni: il kite ed il design.
ROBERTA PALA
Direttore responsabile
Fotografo sportivo dal 1997.
Kitesurfer dal 2001, negli ultimi 15
anni responsabile delle principali
testate di kitesurf. Spirito libero,
ha mollato tutto per una vita
a contatto della Natura e dello
sport. Vive a Capo Mannu, in
Sardegna, l’onda più bella
del Mediterraneo…
MAURIZIO CINTI
Videomaker
Appassionato di cinema
e fotografia. Skater, Snowboarder
e Wakeboarder, appena ha
conosciuto il kitesurf, tutto il resto
è diventato un ricordo, inizia con
il freestyle,ma ora ama le onde
grandi e potenti. La ricerca dello
swell perfetto è la sua passione.

KITESOUL MAGAZINE
Feel The Flow
RENATO “DR. KITE” CASATI
Direttore tecnico
Wave team rider RRD. Kitesurfer
dal 2000, è stato giudice ed
atleta PKRA e KPWT. Ha scritto
continuativamente per diverse
riviste di settore
negli ultimi 12 anni.Vive fra lago di
Como e Sardegna, ma sverna fra
le onde Capoverdiane.
MITU MONTEIRO
Redattore tecnico wave
Capoverdiano di Sal, Rider
Ufficiale F-One, Manera. Campione
Mondiale wave KPWT nel 2008 e
tre volte Vice Campione Mondiale.
Inizia giovanissimo con il Surf
e con il Windsurf, dopo
poco scopre il Kitesurf
e diventa amore puro.
ALBERTO RONDINA
Redattore tecnico freestyle
È il miglior esponente del
Kite Italiano nel mondo delle
competizioni, Rider Ufficiale
per Cabrinha Kites, Neil Pryde e
GoPro. Quattro volte Campione
Italiano, Campione Europeo 2010 e
terzo classificato nel Campionato
Mondiale PKRA 2012.
DANIELA MELONI
Traduttore professionista
Daniela ha vissuto principalmente
all’estero, dove ha conseguito
la laurea in Giurisprudenza e
iniziato la sua carriera. Capisce di
avere una passione per gli sport
acquatici nel 2007 quando si
ritrasferisce nella costa ovest della
Sardegna e incontra suo marito,
il kitesurfer Enrico Giordano.
Dal 2009 è una traduttrice
professionista. Amante del SUP e
fotografa amatoriale non manca
mai di fotografare o riprendere
una sessione wave di kite o SUP.

EDITORIALE
Rider Nick Jacobsen | Foto Frankie Bee
L’inizio della stagione estiva è sempre entusiasmante,
mai come quest’anno, il susseguirsi degli
eventi è stato serrato. Dagli Europei di Kitefoil,
allo storico Wind Voyager Triple-S Invitational,
alla super gara del Tarifa Strapless Kitesurfing
Pro, ai Mondiali di Kitefoil in Italia.
Abbiamo cercato di presenziare a tutti gli eventi,
o direttamente, o reclutando nomi prestigiosi
del panorama kite mondiale, come Sensi Graves,
atleta, stilista di bikini disegnati per le kiters,
e autrice del pezzo sul Wind Voyager Triple-S di
quest’anno. Lei ci ha portato nel cuore dell’evento
park più famoso del panorama del kiteboarding
su strutture, un aspetto del nostro sport che
sta prendendo sempre più piede, grazie anche
alla nascita della Kite World League, e conquistato
anche dagli atleti del campionato mondiale
freestyle, come manifesta la seconda vittoria in
una competizione su park di Karolina Winkowska.
Si prospetta un futuro di competizioni sempre più
frequenti, con montepremi interessanti e partecipazione
di numerosi sponsor, e speriamo che
l’atmosfera resti sempre quella di un gruppo di
amici appassionati, legati da una meravigliosa e

pura, visione dello sport.
Abbiamo assistito anche all’incoronazione dei
primi campioni Europei di Kitefoil, il francese Maxime
Nocher e la Russa Elena Kalinina e alla serrata
battaglia del Mondiale Kitefoil di Gizzeria, del
quale vedrete una gallery fotografica del nostro
Art Director Giuseppe Esposito in questo numero,
per poi avere l’articolo esteso nella prossima
uscita di Ottobre.
Dopo lo strepitoso successo del 2015, Tarifa e tutto
il kiteboarding mondiale, stava attendendo il
bis del Tarifa Strapless Kitesurfing Pro, entrato a
far parte del nuovo circuito GKA che, alla fine della
stagione, incoronerà il rider più completo del
panorama wave e freestyle strapless. Airton Cozzolino,
il campione 2015 in carica, non si è fatto
intimidire dagli avversari e, con una lotta epica
punto dopo punto con il suo amico fraterno Matchu
Lopes Almeida, ha portato a casa uno dei
trofei più ambiti dell’anno, confermandosi uno
dei più completi ed esplosivi atleti del freestyle
strapless.
Siamo anche stati invitati alle presentazioni dei
materiali 2017 di alcuni dei marchi più prestigiosi
del mercato, mai così ricche di innovazioni tecnologiche
come quest’anno. RRD ha aperto le
danze in Maggio portandoci nella splendida baia
di Talamone, seguito, a fine Giugno, dal meeting
Cabrinha che si è svolto nel nuovo scenario spettacolare
del Pro Kite Center di Alberto Rondina
nella riserva Naturale dello Stagnone, in Sicilia. Il
nostro editore è partito poi alla volta di Tarifa per
il meeting internazionale North, ma di questo racconteremo
estesamente nella prossima uscita…
Viaggi da sogno e didattiche accurate completano
la nostra tredicesima uscita, assieme ai focus
sulle novità del mercato, kite a 360° per un’estate
infuocata… e siamo solo all’inizio…
Tutto lo staff di Kitesoul Magazine, porta un sincero
abbraccio alla famiglia del patron di Arriba
Arriba, Riccardo Bologna, venuto a mancare
prematuramente. Riccardo è stato un vero talent
scout per il mondo del kiteboarding, ricordiamo
che anche Alberto Rondina, ha iniziato proprio
con le tavole Arriba Arriba, ricevendo, dalle mani
esperte di Riccardo, un prodotto estremamente
competitivo agli alti vertici del circuito mondiale
freestyle. I due figli, Andrea e Davide, con un commosso
messaggio, hanno espresso il desiderio di
portare avanti questo grande disegno del loro
papà, continuando con grinta e determinazione,
a svolgere il lavoro innovativo e curato nei dettagli,
del design italiano di Arriba Arriba.
Roberta Pala

SOMMARIO
20
Portfolio
RIDERS COLUMN
32
Colleen Carroll
EVENTI
34
Wind Voyager
Triple-S Invitational
EVENTI
54
Tarifa Strapless
Kitesurfing Pro
2016
EVENTI
60
Kiteboarding
European
Championships
COMING SOON
78
IKA KiteFoil World
Championship
Act 1 - Gizzeria, Italy
TRIP
88
Giorni nella sabbia
ITW
104
Eric Rienstra

TRIP
118
Avventura nei
Caraibi
MEETING
136
RRD 2017
MEETING
150
Cabrinha
BASIC STRAPLESS
164
Pop
STORY
168
A casa di Sky
Solbach
NOVITà
184
Kite Art
PRODUCT FOCUS
190
ION - Muse
Core - GTS4 | Sensor |
Choice| Bolt
RRD- Vision | Bliss | BS
FREESTYLE MOVES
192
Raley to Blind
Shifty 3
GIRL POWER
178
Non siamo solo
ragazze!

20 PORTFOLIO
Ewan Jaspan
RIDER: Ewan Jaspan
FOTO: Toby Bromwich/2016 Wind Voyager Triple-S

20 PORTFOLIO
Sam Medysky
RIDER: Sam Medysky
FOTO: WhiteSpace3.ca

24
PORTFOLIO
Abel Lago
RIDER: Abel Lago
FOTO: Svetlana Romantsova

26
PORTFOLIO
David Tonijuan
RIDER: David Tonijuan
FOTO: Craig Kolesky

28
PORTFOLIO
Steven Akkersdijk
RIDER: Steven Akkersdijk
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32
RIDERS COLUMN
Colleen Carroll
Mi sono spesso chiesta... .perché
il riding nel park? Perché
non il freestyle o big air? Godo
appieno delle mie uscite in freestyle
o delle session potenti o
addirittura dei downwind occasionali
in Oceano, ma per me,
è davvero tutto poter navigare
in un park! Perché? Che cosa
rende tutto così più motivante
e improvvisamente coinvolge
rider che arrivano anche dalle
altre discipline?
Per me, è la disciplina più sociale
delle altre in uno sport
totalmente individualista. Fin
da piccola non ho mai praticato
sport di squadra, ero sempre attratta
dai boardsports e da altre
attività “estreme” all’aria aperta,
che si praticano individualmen-
te. Davvero si è soli? Da un lato
sì, hai la tua bicicletta, il tuo
snowboard, skateboard, ecc, ma
raramente pratichi questi sport
totalmente da solo, spesso è
anche pericoloso farlo da soli e,
per me, le amicizie che si sono
create facendo queste attività,
sono diventate spesso alcuni dei
miei legami più stretti. Fermarsi
per fare due chiacchiere o prendere
fiato mentre sei su una
strada in salita, ti fa connettere
agli altri riders ed è questo che
mi ha accompagnato per tutta
la vita in questi sport. Il kiteboarding,
in verità, trovo che sia
un’attività molto solitaria, soprattutto
se parti dalla spiaggia
per un’uscita in freeride o una
session di freestyle, di solito non
comunichi con gli altri finché
non rientri in spiaggia… tranne
quando sei nei park…
Credo che il riding nel park abbia
bisogno degli altri più che in
qualsiasi altra disciplina, perché
spesso si devono spostare le
strutture, cosa impossibile da
poter fare da soli, e anche navigare
nel park trovo che sia un
modo di uscire in kite, davvero
assieme! Quando sei nel park,
l’obiettivo sono alcuni ostacoli
fissi, ci sali a turno, e guardi
sempre cosa fanno anche gli
altri, trovando ispirazione da ciò
che ti circonda.
Volevo sapere che cosa ha
attirato altri riders verso i park,
come sta avvenendo ultimamente.
Così ho chiesto ad alcuni

× Colleen Carroll ×
RIDERS COLUMN
Testo Colleen Carroll | Foto Lance Koudele e Toby Bromwich
dei miei amici che si sono avvicinati
recentemente a questa
disciplina: che cosa ti ha attratto
del park?
"Mi piace la sfida di essere così
tecnica, mi sento come se sullo
stesso ostacolo si possa ottenere
qualcosa di molto creativo
e tecnico e fare tutte queste
diverse combinazioni ti spinge a
dare il massimo. Mi sento come
se ci fossero infinite opportunità,
soprattutto se si dispone
di un parco pieno con strutture
multiple." Bruna Kajiya
"In un primo momento era solo
un'altra disciplina e non l’apprezzavo
così tanto come faccio
ora. Alcuni miei amici lo praticavano
spesso, finché non ho
finito per farlo anch’io. Alla fine
ho cominciato a prenderlo molto
sul serio e in questo momento
è tutto quello che voglio fare.
Vedo un sacco di possibilità per
progredire nel riding su park, da
nuove manovre di potenza sul
kicker, a nuove diverse manovre
sui rail, le combinazioni sono
infinite. Il mio stile è cambiato
molto da quando ho iniziato, e
ora mi impegno molto a vedere
come si presentano le mie
manovre e a come possa migliorarle,
credo che sia la cosa che
conta di più nel riding su park.”
Noe Font
“Il riding in un kite park è incredibile.
Puoi andare anche a fare
cable e avere condizioni perfette
ogni giorno, ma quando hai tutti
gli elementi per una giornata in
un kite park, allora è un qualcosa
di imbattibile.” Ewan Jaspan
"Per me il riding nel park è
divertente perché è una perfetta
estensione del freestyle.
Gli ostacoli sono impostati su
acqua piatta, proprio quello che
serve a noi quando facciamo le
manovre, e i kicker ci danno la
possibilità di fare manovre in
potenza, proprio come faremmo
sulle onde in mare aperto. Ho
fatto manovre di freestyle su
acqua piatta negli ultimi 10 anni,
e sono un po’ stanca. Cominciare
con gli ostacoli, è stato come
ricominciare da capo, imparare
nuove manovre, andare in
posti diversi, e incontrare nuovi
riders.” Karolina Winkowska

34
EVENTI
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
Sensi Graves

Ormai, la maggior parte dei kiters dovrebbe avere
familiarità con il Triple-S Invitational, la gara
pioniera per strutture e riding wake-style. Creata
ormai undici anni fa dalla leggenda kite Jason
Slezak e dal co-fondatore di Real Watersports,
Trip Forman, l'evento è diventato leggendario in
tutto il mondo, per il rail kiteboarding. Il 2016 è
stato l’evento numero 11, e il secondo anno che il
format era costituito da gara al 100% su strutture.
Testo Sensi Graves / sensigravesbikinis.com /
Foto Toby Bromwich e Lance Koudele / 2016 Wind Voyager Tripl-S Invitational

36
EVENTI
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
Nel 2015, gli organizzatori dell'evento hanno deciso che,
anche se il Triple-S era stato creato su tre discipline,
surf, slick (freestyle) e strutture, e incoronava un
campione assoluto, semplicemente non c'era abbastanza
tempo per realizzare tutte e tre le discipline. I riders
avevano spinto per premi in denaro nel corso degli
anni e con l'introduzione di title sponsors, l'evento
si è trasformato da un contest giudicato dagli stessi
riders free-for-all, in un format di gara su heats. Alcuni
tentativi ed errori, negli anni, hanno dimostrato che era
semplicemente troppo impegnativo eseguire così tante
manches. I riders, in particolare i kitesurfers, finirono
per competere in condizioni sub-ottimali. Tornando alle
radici di ciò che aveva spinto tutta la gara ai suoi esordi,
Slezak e Forman hanno deciso di mostrare quello per
cui avevano lavorato così duramente per tanti anni, per
promuovere una gara solo su strutture. Con l’evento di
quest’anno, si è cercato di migliorare ancora di più la
struttura dell’evento.
Il Triple S si svolge sulle Outer Banks del North Carolina,
una lunga, sottile catena d’isole collegate da ponti e
che creano il break-wall tra l'Atlantico e la terraferma
degli Stati Uniti. Sul lato interno delle isole, si ha il
Pamlico sound, una zona di mare, salmastra e con acqua
bassa, che collega l'Atlantico in vari punti tra le isole
Outer Banks. L'acqua bassa e le isole ne fanno un luogo
da sogno per il kiteboarding con venti termici da SW e
tempeste da NE che danno, all'isola, vento quasi tutto
l'anno.

Karolina Winkowska

38
EVENTI
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
Real Watersports ha ospitato la scuola di kite nella
piccola città di Waves per oltre un decennio e ha scelto
questo luogo per le sue condizioni ideali. Rendere la casa
perfetta per uno dei pochi kite slider parks del mondo.
Il Real Slide Park non è aperto al pubblico e i riders
devono tirare su le strutture dentro la proprietà Real ogni
sera, ma comunque, si tratta di una realtà professionale
costruita professionalmente su un grande sogno
diventato un park! REAL ha lentamente costruito il park,

Brandon Scheid
ora ci sono: due kickers, un battleship rail di 80 piedi, il
mega John Wayne, un rooftop e un reverse rainbow rail.
Quest’anno ero nervosa mentre si avvicinava il momento
dell’evento. M’innervosisco sempre nella maggior
parte delle gare, ma quest'anno, al Triple-S, c’era più
concorrenza del solito. Con la caduta del PKRA e il
successivo KWT, un gap era aperto per i riders del tour
mondiale. Karolina Winkowska era già saltata sul treno

40
EVENTI
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
delle gare su strutture, vincendo anche il Blue Palawan, e
le campionesse del mondo Bruna Kajiya e Gisela Pulido,
erano sulla lista degli invitati. Sul lato degli uomini,
Christophe Tack si era già interessato alle strutture e
Alex Pastor è stato registrato per la gara open. Questi
top rider hanno visto l'opportunità di estendere il
loro livello di abilità e di esplorare un altro lato delle
competizioni...
Il vento ha giocato qualche brutto scherzo quest’anno,
era leggero e variabile. La nostra famiglia di 10 riders
Pro è cresciuta con l’arrivo degli altri riders, e si poteva
sentire l'energia nervosa sul parterre... Sapevamo che
una volta che il vento avesse cominciato a soffiare, i
kiteboarders avrebbero cominciato le manovre sulle
cinque strutture.
Siccome la concorrenza è cresciuta molto, con l’ambiente
sempre più caldo e un sacco di soldi da poter vincere
Christophe Tack

Sam Light

42
EVENTI
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
Bruna Kajiya
Sensi Graves

(quest'anno il montepremi era di $ 50.000), i riders sono
diventati sempre più focalizzati sulla gara. Non ci sono
stati molti momenti di festa, perché la maggior parte dei
riders aveva gli occhi sul premio. Si poteva percepire
questa cosa, distintamente, durante la notte della festa
di apertura, sapevamo che ci sarebbe stato vento il
giorno successivo, e i riders erano ansiosi di andare a
letto.
Domenica 5 Giugno è iniziato con una fresca brezza da
sud-ovest. La mia pancia era piena di farfalle, mentre
andavamo verso REAL, per lo skipper’s meeting alle
10:00. Come previsto, la gara era con 30 riders, 22
uomini e 8 donne avrebbero dovuto competere per un
montepremi di $ 50.000 e tutti erano affamati. Gli uomini
sono stati suddivisi in quattro manches e le donne in
una. Due riders sarebbero stati in acqua, allo stesso
tempo, colpendo una struttura alla volta, in uno schema
incrociato, alternando le due heat.
La cosa spiacevole del kiteboarding è che non è uno
sport molto fruibile dallo spettatore comune, salvo che

44
EVENTI
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
Colleen Carroll

i riders non si avvicinino alla spiaggia, è difficile vedere
veramente cosa sta succedendo. Durante il Triple S,
questo è particolarmente impegnativo, perché la maggior
parte del litorale è coperta di erba alta tagliente e la
terra paludosa. La maggior parte dell'azione avviene in
un posto chiamato "Slick" uber-flat 500 iards a sud del
Flagship Store del Real. L'unico punto di accesso è un
lungo ponte di legno che si estende dalle case fuori, nella

46
EVENTI
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
Craig Cunningham
palude. Noi tutti abbiamo portato la nostra attrezzatura
fuori il molo di legno, fino alla fine. Tutti i riders hanno
gonfiato le vele sulla piccola zona paludosa alla fine
del molo e ben presto l'area era disseminata di aquiloni,
barre e pompe. Con i piedi nel fango si cerca di lanciare
le ali, questo non lascia molto spazio per gli spettatori e,
inevitabilmente, la fine del molo rimane saturata da chi
cerca di avere un assaggio dell'azione.
Le heats uno e due sono entrate subito in acqua, una
sul rooftop rail e una sui kickers. La tre e quattro hanno
seguito l'esempio, e poi tutti si sono spostati verso le
seguenti strutture, il reverse rainbow e il secondo kicker.
Infine abbiamo finito tutti con il John Wayne. Il vento
aveva continuato a salire durante il giorno e alla fine,

io stavo volando sul John Wayne con il mio 5 metri! Era
davvero ventoso! È stata anche una giornata molto lunga
nella palude. Per come le manches sono impostate, non
si ha il tempo di togliersi la muta o lasciare la zona per
molto tempo. Fai un po’ di warm up ed è già il tuo turno
per colpire una struttura.
Ogni rider ha tre tentativi per ogni struttura e, per
fortuna, alla fine della giornata, avevamo già completato
l'intero primo turno, molto diverso rispetto all'anno
precedente, durante il quale abbiamo avuto solo un
giorno di vento per completare l'intera gara.
Tobias Holter

48
EVENTI
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
Ewan Jaspan
Abbiamo finito coperti di fango, esausti ma affascinati
dall'idea che eravamo riusciti a gareggiare così tanto.
E poi è arrivato il secondo giorno. Ancora una volta, i
riders erano ammassati presso il negozio Real per il
rider’s meeting e, ancora una volta, c’era vento. Il team
del Wind Voyager Triple-S era già fuori allestendo le
strutture. Era giunto il momento per la finale. Per le
donne, Colleen Carroll ed io, eravamo al primo posto,
Karolina Winkowska terza e Bruna Kajiya era quarta.
Per gli uomini, Brandon Scheid, Christophe Tack, Jake
Kelsick, Maciek Lewandowski, Eric Rienstra, Billy
Parker, Ewan Jaspan, Axel Tack, Sam Light, Noe Font,
Craig Cunningham e Aaron Hadlow, erano i qualificati
per la finale. Tutti erano ansiosi di lottare per le prime
posizioni.
Il giorno 2, l'organizzazione ha deciso di cambiare la
direzione di tutte le strutture. Questo significava che
se il rooftop rail era stato piede sinistro in avanti ieri,
sarebbe stato piede destro in avanti oggi. Per tutti
quelli che avevano programmato le loro manovre, questo
significava una rapida ristrutturazione del modo in cui
si sarebbero avvicinati alle strutture. E questa volta le
donne sarebbero scese in acqua per prime.
È stato fantastico vedere l'alto livello di riding che le
donne hanno portato in gara. Abbiamo tutte iniziato con
il rooftop e tutte già al massimo. Poi ci siamo spostate
al kicker con piede avanti destro, ancora una volta, il
livello era altissimo. Ho fatto un heelside, frontside
540 e, subito dopo, mi ha seguito Bruna, con la stessa
manovra… e poi Karolina! Le donne continuavano a
chiudere manovre e la folla partecipava entusiasta. Dopo
le prime due strutture, sono entrati in acqua gli uomini.
A questo punto, il vento ha iniziato a rafficare moltissimo
e ha cominciato una forte pioggia, mi sono ritrovata

50
EVENTI
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
rannicchiata sotto un aquilone per proteggermi dalla
pioggia. Per fortuna, è passato in fretta, e la gara è
andata avanti. Christophe Tack ha portato a casa il primo
900 su un kicker in un park, premiato con 900 dollari di
montepremi! Ancora una volta, il John Wayne era l'ultimo
ostacolo e tutti i riders sono saliti sulla più grande
struttura a scorrimento del mondo!

Risultati finali
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
Uomini:
1 ° - Sam Light - UK - Slingshot ($ 12.000)
2 - Brandon Scheid - USA - Liquid Force ($ 7,5000)
3 ° - Christophe Tack - Belgio - Liquid Force ($ 5.000)
4 ° - Noe Font - Spagna - North ($ 3.000)
5 ° - Ewan Jaspan - Australia - Naish ($ 2.000)
6 ° - Aaron Hadlow - UK - North ($ 1.500)
7 ° - Craig Cunningham - Canada - North ($ 1.200)
8 - Jake Kelsick - Antigua - Tona ($ 1.000)
9 - Eric Rienstra - USA - Core ($ 800)
10 - Billy Parker - USA – Best ($ 600)
11 - Axel Tack - Belgio - Liquid Force ($ 500)
12 ° - Maciek "Magic" Lewandowski - Polonia - Nobile ($ 400)
13 - Tobias Holter - Germania - Cabrinha
14 - Alex Fox - USA - Slingshot
15 - Sam Medysky - Canada - Best
16 - Rich Sabo - USA – Liquid Force
17 - Chris Bobryk - USA - Best
18 - Will Palmer - USA - F-One
19 - Andre Phillip - Antigua - Tona
20 - Aymeric Martin - Francia - North
21 - Jason Slezak - USA – Liquid Force
22 - Tom Court - UK - North
Aaron Hadlow
L'alto livello, quest'anno, è stato un vero e proprio
testamento di quanto lontano sia andato il mondo
park. Sono davvero orgogliosa di far parte di questa
trasformazione di un grande evento e spero che quello
che facciamo incoraggi altri riders ad avvicinarsi alle
competizioni su strutture… le possibilità sono infinite!
Sensi

52
EVENTI
2016 Wind Voyager Triple-S Invitational
Donne:
1 ° - Karolina Winkowska - Polonia - Slingshot (5500 $)
2 ° - Colleen Carroll - USA - North (3300 $)
3 ° - Bruna Kajiya - Brasile - Red Bull ($ 2.000)
4 ° - Sensi Graves - USA - Liquid Force ($ 1.000)
5 ° - Annelous Lammerts - Paesi Bassi - Slingshot
6 ° - Lindsay McClure - USA – Liquid Force
7 ° - Manuela Jungo - Svizzera - North
8 - Victoria Soloveykina - Russia - Best
Wind Voyager Triple-S Challenge Series:
Christophe Tack – Primo 900 atterrato in una competizione su Park ($ 900)

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TA
54
EVENTI
Tarifa Strapless Kitesurfing Pro 2016
KI
testo Roberta Pala (basato sui comunicati stampa GKA)
foto Toby Bromwich/Tarifa Strapless Kitesurfing Pro
Tari
nuo
ciat
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stra
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tenu
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con

RIFA STRAPLESS
TESURFING PRO 2016
fa Strapless Kitesurfing Pro ha segnato, lo scorso anno, l’inizio di una
va era del kiteboarding. Quest’anno, la GKA, Global Kitesports Assoion,
formata da alcuni dei brand più grandi e noti del panorama kiterding
mondiale, ha voluto fortemente un circuito wave e freestyle
pless, per spingere al massimo questa disciplina, una delle più afinanti
e spettacolari del mondo kitesurf, sia per il wave riding puro,
er il freestyle strapless. Alla fine degli eventi, sarà incoronato il GKA
e & Strapless Freestyle Rider of the Year, in base alle posizioni otte
nelle classifiche di tutti gli eventi, wave e freestyle, Tarifa, Sonto,
Mauritius, Dakhla e Fortaleza.
fa è stata la prima tappa del nuovo circuito 2016, attesa con trepiione
dopo l’enorme successo 2015, da tutti gli atleti e gli addetti ai
ri, certi di poter avere puro spettacolo, in quella che è da sempre
siderata la patria assoluta del vento…

56
EVENTI
Tarifa Strapless Kitesurfing Pro 2016
Il primo giorno di gara, il 29 Giugno, è la
giornata delle qualifiche, 12 riders si andranno
ad aggiungere ai già pre qualificati
8 dell’evento 2015, in aggiunta saranno assegnate
quattro wilcard per gli atleti locali,
così da completare un tabellone da 24 riders.
Sette minuti per ogni heat per colpire i
giudici, innovazione, difficoltà tecnica, fattore
wow e general impression, sono le caratteristiche
valutate dai giudici, che stanno
cercando il rider freestyle strapless che presenti
la maggior completezza. Le condizioni
sul terreno di gara sono difficili per le qualifiche,
con solo 12-14 nodi. Julien Kerneur
per la Francia (che sarà la vera sorpresa di
questa gara, ndr) passa al tabellone principale,
lo seguono, Sandro Pisu (ITA), Patri
McLaughlin (USA), Ralph Boelen (Francia),
Luis Brito (Capo Verde), Theo Demanez
(Saint Martin), Camille Delannoy (Francia)
Stefano Gentili (Italia), Djo Silva (Capo
Verde), Silvar Oz, Rafael Morales, Jhon
Palacios, Daniel Morrice (UK). Gli 8 prequalificati
dello scorso anno completeranno il
tabellone con Airton Cozzolino, il vincitore
2015 (Capo Verde/ITA), Matchu Lopez (Capo
Verde), Paulino Pereira (Portogallo), Evan
Netsch (USA), Matt Elsasser (USA), Reider
Decker (USA), Mitu Monteiro (Capo Verde),
Jan Marcos Riveras (Rep Dominicana) e le
quattro wilcard locali.
Joergen Vogt per la GKA, Jaime Herraiz,
organizzatore dell’evento, con Airton Cozzolino,
il sindaco di Tarifa Francisco Ruiz, il
vice sindaco Ezequiel Andreu e il Ministro
per il turismo nella zona, Sebastian Galindo,
hanno presentato l’evento nella serata
d’apertura al Wet Cafè della vivace cittadina
spagnola.
Anche nella seconda giornata il vento non è
proprio l’ideale, continui cali e riprese, prima
di stabilizzarsi attorno ai 15 nodi e consentire
il corretto svolgimento della gara.
Juan Antonio Aragona, il race director, aumenta
la durata delle heat da 7 a 10 minuti,

per consentire ai riders di dare il loro meglio.
Il tabellone è ormai nel consueto format
della dingle, che da, ai riders, una seconda
possibilità di rientrare in gara. Valdevaqueros,
la famosa spiaggia di Tarifa, è in fermento,
affollatissima e con un tifo stellare.
Evan Netsch è il primo a passare il turno
contro Theo de Manez e il talento capoverdiano
Djo Silva, grazie a front roll chiusi su
entrambe le mura, shoveits, e soprattutto un
unhooked frontside toeside 3. Jan Marcos
Riveras, nativo dominicano ma residente ormai
a Tarifa, è l’idolo della folla, concentrato
e a suo agio, ha atterrato il primo kiteloop
della gara, passando il turno con un front
toeside handle pass surface. Altro boato
della folla è per il leggendario Mitu Monteiro,
da Capo Verde, icona e pioniere del kitesurfing
freestyle strapless. Sono tantissimi i
riders capoverdiani in gara, a testimoniare
le condizioni fantastiche dell’isola di Sal, da
cui provengono tutti.

58
EVENTI
Tarifa Strapless Kitesurfing Pro 2016
Anche Matchu Lopes è preciso e molto vario
nelle sue manovre, è lui che ha atterrato per
la prima volta un triplo front. Il francese Julien
Kerneur manifesta la sua eccellente forma
già dal primo round, abituati a vederlo in
tutt’altra specialità, il vincitore delle qualifiche
presenta una varietà eccelsa di manovre
e uno stile pulito. Il rider wave Paulino
Pereira, ha cominciato a far vedere handle
pass già dalla prima prova, con atterraggi
precisi e vela bassa, come si confà al vero
wakestyle, mettendo al sicuro la sua vittoria
con un potente toeside frontside 3 che ha
scatenato il pubblico presente.
Al momento dell’ingresso in acqua del campione
in carica, Airton Cozzolino, la spiaggia
resta col fiato sospeso, sono enormi le
aspettative per questo talento capoverdi-

ano, naturalizzato italiano, 10 mq Neo per
lui e un’infinità di manovre, moltissime unhooked,
una velocità di esecuzione impressionante,
un frontside 3 atterrato potentissimo,
il cui suono ha lasciato i giudici senza
fiato… non c’è che dire, la forma di Airton è
strepitosa già dalla prima heat, il campione
ha messo subito in chiaro agli avversari che
non avrebbe lasciato andare il titolo tanto
facilmente…
A metà della competizione, anche l’atteso
Ponente di Tarifa fa il suo ingresso a Valdevaquesros,
rendendo tutto più entusiasmante,
con i suoi 20 nodi solidi. In acqua
il secondo round, quello che da una seconda
possibilità ai riders perdenti del primo
turno, per poi seguire con il terzo, ovvero
quello dato dai vincitori del primo turno e
da quelli rientrati in gara al secondo. Rebollo,
idolo di casa e Jan Marcos Riveras,
fanno impazzire la folla, anche se abituati a
questi venti, non è di certo facile per loro, è
Riveras con atterraggi puliti e stile nelle sue
manovre, ad avere la meglio. Anche Evan
Netsch prosegue la sua corsa, ad avere la
peggio nel testa a testa è il giovane italiano
Sandro Pisu, che ha combattuto fino all’ultimo,
opponendosi al forte americano.
Cavallo pazzo di potenza per Mitu Monteiro,
controllo estremo e stile
pulito, l’altro italiano Stefano
Gentili, si arrende
al pioniere del freestyle
strapless, che vince per
i suoi kiteloop decisi e la
grande varietà di manovre…
Matchu Lopes ha mostrato
la sua classe e la professionalità
ancora una
volta con manovre enormi
chiuse con classe e
trucchi davvero tecnici.
Va avanti anche Decker
e Paulino Pereira incalza
i capoverdiani con le sue
manovre unhooked pulite
e potenti. Una delle heat
più calde è quella tra Patri McLaughlin e
Julien Kerneur, il rider di grosse onde contro
il rider che ha ottenuto podi nelle discipline
più diverse… è proprio la sorpresa
francese a portare a casa la vittoria della
heat, grazie soprattutto all’enorme varietà
di manovre e alla tecnica precisa. Nemmeno
a dirlo, Airton Cozzolino, dopo un avvio un
po’ in sordina e alcune manovre non atterrate,
costringe allo stop l’avversario Boelen
e vola al round successivo dove affronterà
la rivelazione Kerneur.
In semifinale arriva per primo il dominicano
naturalizzato tarifeño Jan Marcos Riveras

60
EVENTI
Tarifa Strapless Kitesurfing Pro 2016
che batte Evan Netsch, segue una delle heat
più belle, quella tra i due capoverdiani Mitu
Monteiro e Matchu Lopes, quando l’allievo
supera il maestro, con un ritmo costante,
molte manovre chiuse e una concentrazione
estrema, anche Matchu approda alla semifinale.
Paulino Pereira è contro Reider Decker, il
forte wave rider portoghese inizia col botto
con un back side 3, ha uno stile elegante
e pulito, e questo lo porta facilmente alla
semifinale. L’ultima heat della giornata è
un combattimento caldissimo, Airton contro
Kerneur, le manovre sono infinite, shove it,
front e back con variazioni, con Julien che
atterra uno shifty 3 sfruttando un bel kicker.
Airton, nonostante la stupenda performance
del rivale, non perde un colpo durante tutta
le heat, sfoderando backside 3, shifty 3,
switch e regular front rolls, air reverses,
shoveits e molto altro…
Le semifinali ormai sono decise e si annunciano
infuocate, Jan Marcos Riveras contro
Matchu Lopes e Paulino Pereira contro il
campione in carica Airton Cozzolino!
Le semifinali hanno inizio con una ventina
di nodi il pomeriggio verso le 16:00, Valdevaqueros
resta col fiato sospeso… il Levante
lascia qualche zona di vento leggero
vicino alla riva, rafficato come di consueto,
un po’ di pepe in più per le semifinali e finali…
Jan Marcos Riveras contro Matchu Lopes,
tictac come prima manovra per il dominicano,
seguito da un enorme loop con backroll
di Matchu. Jan Marcos incita la folla che è
tutta dalla sua parte, ma Matchu non si lascia
intimidire e aumenta in progressione la
difficoltà e tecnicità delle sue manovre, assicurandosi
la finale con un pulito shoveit
frontroll e un front to blind che suggellano
la sua incredibile heat.
Paulino Pereira contro Airton Cozzolino è
davvero una semifinale combattuta, entrambi
arrivano alla heat avendo chiuso puliti flat

3 nel corso della gara, con atterraggi solidi
e veloci. Il grosso kiteloop che tenta Paulino
come prima manovra finisce in un crash,
nel mentre Airton porta già a casa i punti
di due manovre… Paulino poi ha atterrato
il suo unico board-off, un frontside 3 e un
back side 3 molto speciale
sull’onda. Airton ha iniziato
un po’ lentamente, ma reagisce
prontamente con un
bel frontside 3, da lì in poi si
scatena! Otto manovre atterrate
di fila, da entrambe le
mura, i giudici sono impressionati,
front roll shoveit,
back loop kite loop e toeside
air reverse, il posto nella
finalissima è suo!
Pereira si gioca la terza posizione
con Riveras, molto
più rilassati, ma comunque
in lotta per il podio. È Pereira
che vince per maggior potenza e tecnicità
e conquista il gradino più basso del
podio. Nella finalissima è uno scontro tra
due amici che sono in sostanza due fratelli,
stesso paese di origine, una fisicità e uno
stile completamente diversi, la finalissima

62
EVENTI
Tarifa Strapless Kitesurfing Pro 2016

è da guardare trattenendo il respiro… Anche
nella finale Airton comincia in sordina,
non atterrando alcune manovre e colpendo
anche l’acqua in un gesto di stizza, Matchu
approfitta della situazione, collezionando
punto dopo punto. Diversissimi da guardare
abbiamo già detto, Matchu più aereo, Airton
più potente. Matchu realizza un bel doppio
frontroll e un doppio backroll con grab. Entrambi
chiudono folli kiteloop cavallo pazzo
facendo impazzire il pubblico. Le manovre
conteggiate, alla fine, sono molto simili, si
gioca davvero sul filo del rasoio, le manovre
più belle sono il doppio front di Matchu e i
front e backside passes di Airton, la differenza
la fa un immenso shoveit frontroll di
Airton che, dopo averne sbagliati ben tre,
atterra questa grandiosa manovra, di sicuro
una delle più belle viste in gara. Il risultato
vede uno 0,5 di differenza tra i riders nel
punteggio dei giudici, davvero incredibile!
Airton è, per la seconda volta, il Re di Tarifa,
una vittoria conquistata battagliando con
il “fratello” Matchu, manovra dopo manovra,
di certo resa più bella dalla forte amicizia e
sportività che lega i due grandissimi riders.
Giornata conclusiva dell’evento, Woo attaccato
alle tavole, contest di big air e best
trick. Levante forte e rafficato, come di consueto
per questo vento, enormi kiteloops,
alcuni mostruosi wipeout, a farne le spese
è Julien Kerneur, che deve lasciare in barella
il campo di gara, a causa di un infortunio
alla caviglia.

64
EVENTI
Tarifa Strapless Kitesurfing Pro 2016
È Matchu il vincitore con un doppio frontroll,
seguito da Airton con il salto più alto di 5,8
metri segnato dal Woo, e Mitu in terza piazza,
un podio tutto capoverdiano, al quarto
posto il portoghese Pereira.
E ancora quest’anno lo spettacolo di Tarifa
non ha certo deluso le enormi attese
che erano dietro l’evento, di sicuro, il più
seguito della stagione, grazie alla location
unica, dentro e fuori l’acqua, alla splendida
organizzazione di Jaime Herraiz, padrone di
casa dell’evento, e al GKA che ha saputo riprendere
in mano un circuito che era ormai
in agonia da qualche anno, e dargli nuova

vita con il freestyle strapless e il wave riding
puro, per avere il miglior rider dell’anno,
quello che, con una tavola da surf sotto i
piedi, sa incantare sia disegnando profonde
carvate sugli enormi muri d’acqua tubanti,
sia facendo girare la testa agli spettatori in
manovre potenti ed elaborate. E grazie agli
atleti, a questi riders che non si risparmiano,
sì per vincere un titolo importante, ma
anche per conquistare e divertire il pubblico,
quelle persone che, con il loro calore
e incitamento, danno spesso la forza agli
atleti per superare i propri limiti e donarci
spettacoli indimenticabili…
E ora tutti in volo verso Sotavento, Fuerteventura,
Canarie, proprio mentre la rivista
va online, dal 1 al 6 Agosto, con la seconda
tappa del GKA WAVE AND STRAPLESS
FREESTYLE GRAND SLAM.

66
EVENTI
Tarifa Strapless Kitesurfing Pro 2016
CLASSIFICA
TARIFA STRAPLESS KITESURFING PRO 2016
1. AIRTON COZZOLINO
2. MATCHU LOPES
3. PAULINO PEREIRA
4. JAN MARCOS RIVERAS
5. JULIEN KERNEUR, MITU MONTEIRO, REIDER DECKER, EVAN NETSCH
9. SANDRO PISU, RALPH BOELEN, PATRI MCLAUGHLIN, JULI REBOLLO, THEO DEMANEZ,
MATT ELSASSER, STEFANO GENTILI, RAPHAEL MADUEÑO
17. DJO SILVA, CAMILLE DELLANOY, LUIS BRITO, JHON PALACIOS, SILVAR OZ, DANIEL
MORRICE, GUSTAVO ARROJO, RAUL MUNOZ

68
EVENTI
Kiteboarding European Championships
Kiteboarding
European
ChampionshipS
Formula Kite & KiteFoil | 17-22 Maggio 2016
Cagliari ha ospitato il primo campionato
d’Europa dedicato alla nuova disciplina foil.
Maxime Nocher ed Elena Kalinina sono stati
incoronati primi campioni d’Europa KiteFoil
testo Roberta Pala & Courtesy Kiteboarding European Championships
foto Nico Belillo/Nicolabelillo.com, Roberta Pala

70
EVENTI
Kiteboarding European Championships
È surreale essere in acqua e sentire solo un leggero
sibilo al passare degli atleti in boa… le velocità
sono impressionanti, le partenze, con queste
lame che tagliano l’acqua, fanno venire un po’ i
brividi, ma è anche il fascino di questa disciplina,
che sta portando le gare verso un livello superiore,
e i riders a superare i loro limiti.
La città di Cagliari, presso lo stabilimento dell’Esercito
Italiano sulla spiaggia del Poetto, sotto
l’organizzazione dello Yacht Club di Cagliari, ha
accolto con entusiasmo i ragazzi provenienti da
ogni parte d’Europa. Il campione del Mondo in carica,
Maxime Nocher, non ha deluso le aspettative,
lui e la sua F-One Diablo hanno conquistato,
gara dopo gara, la prima posizione, per poi non
abbandonarla più. La bionda Kalinina, ha messo
dietro da subito le avversarie, tra cui la tostissima
mamma Steph Bridge.
Le prime gare maschili sono state un testa a testa
serrato tra Maxime Nocher e l’italo colombiano
Riccardo Andrea Leccese, tanto che, dopo dieci
regate, condividevano la testa della gara. Sotto
un vento di Maestrale, piuttosto intenso, dai 16
ai 24 nodi, i 40 atleti in gara, con la boa di poppa
proprio vicino la riva, hanno dato spettacolo! Una
heat strepitosa, la numero 5, ha visto Riccardo
Andrea Leccese partire in netto ritardo rispetto
agli altri, più di un minuto, e rimontare in modo
strepitoso per terminare addirittura in prima posizione,
un’emozione che il protagonista e i presenti
non dimenticheranno così facilmente!
Con la terza giornata di gara, è sempre il Maestrale
come protagonista (non il vento migliore per
le regate al Poetto, ndr), sono iniziate le regate
della Gold. Il vento, rafficato e con continui cambi
di angolazione, ha reso le cose difficili sul cam-

po di regata, dove la
tattica di regata ha
sicuramente fatto
la differenza. Leccese
è in gran forma
in questa giornata,
vince le prime due regate ed è sempre testa a
testa con Maxime Nocher, le velocità sono incredibili,
i riders sfrecciano alla boa di bolina vicino
riva, a più di 30 nodi. Nella Silver Beverino e Chiti
portano la bandiera dell’Italia sempre nelle prime
posizioni. Il vento rafficato e da terra non è il massimo,
Leccese ha difficoltà a mantenere le ottime
performances dei primi giorni e addirittura finisce
undicesimo in una regata, mentre il giovane Bridge
è in giornata e inanella una serie di vittorie che
lo portano in seconda posizione, mentre il gruppo
dei favoriti è tutto in una manciata di punti, tra
Nocher, Bridge e Leccese. Nella Silver il giovane
italiano Giulio Chiti è incontenibile in questa giornata
e porta a casa due primi posti nelle regate,
mentre l’altro giovane italiano Lucas Rey, local
cagliaritano, ottiene due bei secondi posti. In
campo femminile Elena Kalinina distacca la rivale
di sempre Steph Bridge di un discreto margine.
Il vento è sempre impegnativo sul campo di gara,
l’agognato termico ha lasciato sempre più spazio
all’instabile NW in questi giorni, rendendo difficile
la tattica di gara e la gestione nelle raffiche.
Con nove regate nella penultima giornata di gara,

72
EVENTI
Kiteboarding European Championships
prima delle medal race, la giornata è stata davvero
intensa, Nocher ha ripreso la testa della flotta,
con quattro primi posti su quattro regate e sempre
con un discreto margine, all’arrivo, sui suoi
inseguitori. Altri i riders che si sono messi in luce
in queste regate, come Florian Tritter, il giovanissimo
Martin Dolenc, Toni Vodisek e Blazej Ozog.
Sul versante femminile, la Russa Kalinina sembra
non avere proprio rivali, sempre saldamente in
testa dal primo giorno di regate.
La giornata conclusiva è emozionante, solo dieci
riders nella flotta platinum, la tattica di regata
diventa importantissima. Nocher non da spazio a
nessuno e si lancia alla conquista del primo titolo
Europeo KiteFoil, la gara è tutta messa a fuoco
sugli inseguitori, soprattutto su Leccese e Bridge,
quest’ultimo vince due gare e conquista un
secondo e un sesto posto, mentre Riccardo, primo
dopo le qualifiche, è andato via via perdendo
punti, fino alle gare conclusive, in cui non è andato
mai più su del quinto posto, scivolando così
anche dal gradino più basso del podio, cedendolo
allo spagnolo Trittel. Maxime è il primo campione
d’Europa e festeggia saltando sopra la testa del
nostro gommone, pilotato da un driver d’eccezione,
il presidente IKA Mirco Babini.
Elena Kalinina si conferma imbattibile e conquista
il suo terzo titolo Europeo nella Formula Kite e
il primo nel KiteFoil. Tutto Made in Italy il podio dei
GrandMaster, a dimostrare la grande passione e
la competitività degli over 45 italiani.
La settimana è stata intensa, le condizioni anche
impegnative per il vento deciso e rafficato che ha
condizionato alcune regate, grande cuore, competitività
e velocità.

74
EVENTI
Kiteboarding European Championships
Maxime Nocher
“Il primo giorno di gara è stato
perfetto, sia per le condizioni
atmosferiche sia per i risultati
che ho ottenuto, sapevo che
avrei avuto avversari difficili
come Bridge e Trittel. Sto correndo
con il foil, che è davvero
gratificante ed emozionante
con un mare così calmo".

Riccardo Andrea Leccese
"Nelle prime due gare, ho iniziato con precisione e più velocemente
rispetto agli altri, nella quarta ci ho messo tutto il mio
cuore per recuperare una brutta partenza, mentre nella quinta
gara ho proprio avuto la tempistica sbagliata in partenza, più
di un minuto di ritardo e sono arrivato primo, è stata la migliore
e più difficile gara della stagione!"
Mirco Babini – Presidente IKA
"Nonostante il vento in questi giorni sia stato particolarmente
impegnativo, tutti gli atleti sono molto felici
e sicuramente non si può dire che le regate non siano
state eccitanti! Cagliari è uno dei migliori spot al mondo
e l'International Kiteboarding Association sta valutando
di avere un altro evento mondiale l'anno prossimo".

76
EVENTI
Kiteboarding European Championships
- Podi -
FORMULA KITE & KITEFOIL UOMINI OVERALL
1. Maxime Nocher (MON, F-One/Taaroa)
2. Olly Bridge (GBR, Elf/Levitaz)
3. Florian Trittel (ESP, Elf/KFA)
KITEFOIL DONNE OVERALL
1. Elena Kalinina (RUS, Elf/Moses)
2. Steph Bridge (GBR, F-One/Levitaz)
3. Gina Hewson (AUS, Ozone/Spotz)
FORMULA KITE DONNE OVERALL
1. Elena Kalinina (RUS, Elf/Moses)
2. Steph Bridge (GBR, F-One/Levitaz)
3. Jade O'Connor (IRL, Elf/Banga)
U 18
1. Toni Vodisek (SLO)
2. Martin Dolenc (CRO)
3. Tomasz Glazik (POL)
U 21
1. Olly Bridge (GBR)
2. Toni Vodisek (SLO)
3. Martin Dolenc (CRO)
MASTER
1. Marvin Baumeister (GER)
2. Ivan Doronin (RUS)
3. James Johnsen (DEN)
GRANDMASTER
1. Enrico Tonon (ITA)
2. Dario Piras (ITA)
3. Marco Calbucci (ITA)

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78
COMING SOON
IKA KiteFoil World Championship
IKA KiteFoil World Champi
Act 1 - Gizzeria, Italy
Photo Giuseppe Esposito

onship

80
COMING SOON
IKA KiteFoil World Championship

82
COMING SOON
IKA KiteFoil World Championship

84
COMING SOON
IKA KiteFoil World Championship
RISULTATI
1 Axel Mazella (U21) FRA F-ONE
2 Maxime Nocher MON F-ONE, Manera, Yacht club
de Monaco, Lip
3 Oliver Bridge (U21) GBR Volvo, Levitaz, North
4 Riccardo Andrea Leccese ITA OzoneKites, MikesLabFoils,
COGUAkiteboarding, SMFP
5 Florian Gruber GER Flysurfer, Levitaz, NP-Surf,
Airush Boards, Freizeit & Sport GmbH
6 Florian Trittel Paul ESP Movistar, Brunotti, KFA,
Flycat
7 Bruno Lobo BRA Governo do Maranhao, Ferronorte,
KFA Kite Foil Australia
8 Theo de Ramecourt (U21) FRA Taaroa
9 Blazej Ozog POL Moses, Flysurfer, Etisoft, CF3M
10 Titouan Galea (U21) FRA F-ONE, Manera
11 Guy Bridge (U18) (U21) GBR F-ONE, KFA, Edgewatersports,
Thebeachhouseexmouth
12 Mario Calbucci (U21) ITA Banga Foil, UC Distribution

86
COMING SOON
IKA KiteFoil World Championship
36 Valerio Venturi ITA Moses
37 Victor Bachichet (U18) (U21) FRA Direct wind
38 Mike Martin (M) SUI F-One, WindTravel
39 Alexia Fancelli FRA Airush, Kitaddict, Kitecopter
40
Jade O'Connor (M) IRL Pure Magic Waterposrts,
Banga Foil, Goldenpages.ie
41 Roman Lyubimtsev (M) RUS SPBYC, ELF-kites
13 Adrian Geislinger AUT Levitaz, Flysurfer, Surfshop
Upsidedown, ASV
14 Andrea Beverino ITA Ozone, Selin s.r.l, Banga foil,
Novenove
15 Toni Vodisek (U18) (U21) SLO
16 Martin Dolenc (U18) (U21) CRO FlySurfer, Levitaz,
Temavento, Animal
17 Benni Boelli GER Flysurfer, Levitaz, Element
Sports, ASV Performance, BeachYah!
18 Theo Lhostis (U21) FRA CORE, Bluepower Marine,
Air Tahiti Nui
19 Denis Taradin (U21) RUS
20 Jean de Falbaire (U21) MRI Pointe d'Esny Sailing
Club, Helios Polarized
21 Ejder Ginyol (M) TUR
22 Ivan Doronin (M) RUS Spotz, Eurostroi.ru,
Paraavis
23 Alejandro Climent Hernandez ESP F-ONE, Manera,
KFA, Flyingsardine, Islandtribe
24 James Johnson (M) DEN F-ONE, KiteDenmark
25 Tomek Glazik (U18) (U21) POL Moses HF, Bracuru
26 Tomek Janiak (M) POL NOBILE
27 Giulio Chiti ITA ASV, Levitaz, Flysurfer
28 Oliver Hansen (U18) (U21) DEN Moses HF, Cabringa,
Go2fitness
29 Alexander Bachev (U21) BUL Livity
30 Simone Vannucci (M) ITA ASV, A9isko, Jaguar,
Flysurfer, Levitaz, Mormaii, Dakine
31 Thomas Lombardo (U21) FRA KETOS
32 Igor Malenko (M) (GM) UKR WINDRIDER, kitecenter.com.ua
42 Alexis Delquie (U18) (U21) FRA SPOTZ SIDE ON
43 Connor Bainbridge GBR North Kiteboarding, Moses
Hydrofoils, Ion, F-Hot Fins
44
Steph Bridge (M) GBR Northkites, Levitaz, Volvo,
Edgewatersports, ION, The beachhouseexmouth
45
Enrico Tonon (M) (GM) ITA
46 Alessio Brasili ITA
47 Gina Hewson (M) AUS Ozone, ZHIK, Ocean Safety
Rescue me
48 Mateo Vieujot - Mouquet (U21) FRA
49 Anastasia Akopova (U21) RUS
50 Pierluigi Capozzi (M) (GM) ITA
51 Catherine Dufour CAN Pointco, Agence Oasis,
Promutuel Assurance, Boralex, CAMET Kiteboarding,
Boutique 30 Noeuds, Muller Windsports, Ozone
Kites, Makani Fins, Cid
52 Madis Kallas EST Z-fins, Michael Petrikov Photography
53 Enrico Leporati (M) (GM) ITA Underwave
54 Camille Salvinien (U21) FRA Airush
55 Fabio Turra (M) (GM) ITA Moses, Groove, Ozone,
Wind Lovers
56 Federico Aguilar (M) ARG Parana kite
57 Alessandro Alberti (M) ITA Tuna Fish Kites, www.
tunafishsportswear.com
58 Leonardo Morelli (M) ITA
59 Jose Fazio ARG Flysurfer, Levitaz
60 Benjamin Geislinger AUT Levitaz Kitefoils
61 Eray Özgülnar (M) (GM) TUR LUZZA, SRK
62 Andreas Messerli (M) SUI
33 Anthony Picard (U18) (U21) FRA F-ONE, Manera,
Montpellier Metropole
34 Elena Kalinina (U21) RUS SPBYC, ELF, Moses,
Underwave
35 Gunnar Biniasch (M) GER Axis, Ozone, Schwerelosigkite,
Xcel, Triggernaut

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88
TRIP
Giorni nella sabbia
Matchu e Sean erano fianco a fianco, aspettando il momento di entrare
in mare, mentre un'altra serie di onde si è avvicinata a
loro... La sabbia sotto i loro piedi, la temperatura dell'acqua, e
il vento che soffiava, li ha fatti lentamente risvegliare dal sonno
nel nostro campo solitario nel deserto. Qualcosa di profondo stava
succedendo, qualcosa d’intimo… Il cielo era coperto di nuvole
in una tonalità rosa, creando una tale grazia in aria, che mi sono
sentito invaso dalla poesia del momento. Ho pensato a come l'Oceano
costruisca relazioni e arricchisca la vita di coloro che vivono
queste esperienze… e mi sono sentito felice di essere lì dove
ero...
Testo Claudio Cabral | foto Fninga

90
TRIP
Giorni nella sabbia

È interessante come le prospettive
possano plasmare la nostra
visione del mondo. Vista
dall'esterno, la vita di un
kitesurfer professionista, sembra
essere una favola. Chi non
vorrebbe stare in giro per il
mondo, vedere luoghi unici, e
godere delle migliori condizioni
possibili? Avendo avuto l'opportunità
di testimoniare la vita
intima di uno di loro, non penso
che sia una professione da sogno,
ci sono molti impegni che
devono essere soddisfatti e, per
una grande parte dell'anno, può
essere un po' faticoso.
Parole come "condizioni classiche,
epico, e perfezione" sono
comuni per coloro che hanno la
possibilità di surfare regolarmente
a Ponta Preta, l’home spot
di Matchu, ma lui, con il suo
spirito avventuroso, ha sentito
il bisogno di cercare nuovi
orizzonti, ristabilire il contatto
con vecchi amici, e trovare
un po' di pace interiore.
Per molto tempo abbiamo parlato
della possibilità di partire
per un viaggio insieme, finché è
arrivata l'occasione. Un solido
swell, in combinazione con venti
intorno ai 25 nodi, sono state
le condizioni ideali per uno
spot remoto su un'altra isola.
Una sorta di precampionato, un
po' di tempo libero prima del-

92
TRIP
Giorni nella sabbia
la maratona di eventi, viaggi, e
gli impegni che erano in arrivo
nei mesi successivi.
Anche se le previsioni non garantivano
giorni continuativi
di onde, abbiamo deciso che il
vento sarebbe stato sufficiente
per alcune sessioni di freestyle
strapless, per riempire
il nostro soggiorno. Quindi, due
giorni prima dell’arrivo dello
swell, ​abbiamo deciso che sarebbe
valsa la pena fare il viaggio…
Matchu si è messo in contatto
con Sean Guy, un amico di lunga
data, che si è offerto di essere
la nostra guida per i giorni che
avremmo passato lì. Non so se i
due fossero consapevoli dell'importanza
del momento ma, per
me, questi due ragazzi insieme,
rappresentavano un simbolismo
storico. Da un lato Sean,
che oltre ad essere il padrone
di casa e la guida, è anche un
kiteboarder e un amico di Matchu
fin dall'infanzia. Entrambi con
doti naturali per qualsiasi attività
o sport si possa fare

in acqua. Sean ha ereditato la
passione per il mare dal padre
Francois Guy, un ex campione del
mondo di windsurf che è venuto a
Capo Verde negli anni '80, e che
è ora riconosciuto come la persona
che ha introdotto gli sport
acquatici nel paese. Dall’altra
parte, Matchu, uno dei più grandi
talenti del kitesurf mondiale,
assieme a Mitu e Airton, a
dimostrazione delle eccellenti
condizioni che le isole offrono
per questi sport.
L'isola che volevamo visitare è
una delle più grandi, ma anche
una delle meno popolate. Coperta
in gran parte dalle sabbie del
deserto del Sahara, sembra essere
un luogo inospitale, dove
il tempo si è fermato. I villaggi
sparsi qua e là, con le persone
che conducono una vita semplice,
piena di quella serenità
che solo il deserto può offrire.
Appena siamo arrivati ​abbiamo
potuto sentire la cordialità
della gente del posto, tutti sapevano
chi fosse Matchu e volevano
aiutarlo in qualche modo,
dal giornalista curioso che
voleva sapere quello che stavamo
facendo, al pescatore che forni-

94
TRIP
Giorni nella sabbia

va previsioni meteo… l’ospitalità
locale al suo meglio!
Abbiamo deciso di rimanere nel
villaggio principale, mentre aspettavamo
lo swell. Questo ci
ha dato il tempo di trovare una
macchina a noleggio, acquistare
alcuni generi alimentari, e di
andare su un isolotto al largo
della costa, che ha ottime
condizioni per un po' di freestyle
strapless.
I giorni successivi sono stati
spesi su questo isolotto,
sotto il forte sole e con solo
poche nuvole nel cielo. Abbiamo
trovato una piccola baia, dove
l'acqua aveva un colore surreale
turchese e non una sola impronta
sulla spiaggia, un ottimo
inizio per il nostro viaggio.
Per tutto il tempo in cui siamo
stati sull'isolotto, siamo stati
distratti solo da pescatori
che passavano nei loro spostamenti
quotidiani. Queste erano
le sessioni con il divertimento
come denominatore comune
e shoveits, doppi, e handlepass
erano chiusi all’ordine del
giorno… come se non ci fosse un
domani. Mi ha colpito l'intensità
con cui Matchu esegue alla
perfezione quello che fa, raramente
ritenendosi completamente
soddisfatto, anche quando atterrava
manovre, che i comuni mortali
considererebbero un grande
risultato. Non c'è da stupirsi
del fatto che una tale passione
lo porti ad essere uno dei rider
che sono progrediti di più in
questo sport.
Nonostante le sessioni di free-

96
TRIP
Giorni nella sabbia
style di divertimento, cercare
le onde era sempre un chiodo
fisso nei nostri pensieri. Una
volta tornati in paese, ci hanno
detto che lo swell era arrivato
nelle isole più meridionali.
Questo ci ha lasciato tutti con
l’espressione euforica, sapendo
che c'era una possibilità di
trovare buone condizioni. Dopo
aver preso tutto l’occorrente e
fatta scorta di cibo, siamo partiti
per quella che sarebbe stata,
la parte più sorprendente
del viaggio.

Lo spot non è molto segreto, ma
è abbastanza lontano da poter
avere un po’ di pace della mente
e buone sessioni di kite con, al
massimo, poche altre persone in
acqua. Per raggiungerlo, abbiamo
superato piccoli villaggi situati
in mezzo al nulla e ci siamo
sentiti addosso lo sguardo
incuriosito delle persone che,
a volte, erano in piedi a bordo
strada.
Abbiamo presto scoperto le terribili
condizioni della macchina
a noleggio, ma non c’importava,
fintanto che ci avesse portato
(e, si spera, anche riportato
indietro), alla nostra destinazione
finale. Dopo un lungo,
lento viaggio attraverso le
rocce e polvere, abbiamo scalato
una piccola collina che ci
ha permesso di vedere che cosa
ci fosse davanti a noi. Un vasto
terreno asciutto era il primo
piano di quello che sembrava
essere un set di onde. Un'oasi
fertile, che forniva acqua e ombra,
sembrava come se un dipinto
fosse stato posto di fronte
all'Oceano, il rifugio ideale
per coloro che, per qualche motivo,
fossero arrivati lì per
restare.
Le onde s’infrangevano su
un’enorme lastra, che era follemente
superficiale, con la
bassa marea. La maggior parte

98
TRIP
Giorni nella sabbia
erano piccole onde che chiudevano
nei pressi delle rocce e,
come se non bastasse, il vento
era in mare aperto. Non erano
proprio le condizioni che ci
si aspettava, ma sufficienti per
Matchu, che ha deciso di godersi
il sole della sera e prendere
alcune onde. Mentre era in acqua,
ha notato i set che hanno
cominciato a migliorare, come se
stessero annunciando che il meglio
doveva ancora venire. Con
così tanta bellezza intorno a
noi, siamo stati felici di assistere
a uno dei tramonti più
spettacolari mai visti, qualcosa
che solo il deserto è in grado
di fornire. Seduti intorno ad
un falò, abbiamo parlato di un
pescatore che ha vissuto lì, e
il numero di volte che deve aver
avuto la fortuna di vedere l'onda
al suo meglio. Ci siamo chiesti
se, all’alba, avremmo avuto
la fortuna di svegliarci in uno
di quei giorni…
Non abbiamo dovuto aspettare
troppo a lungo. Poco prima delle
prime luci, set fino a due metri
sono apparsi all’orizzonte e
hanno dato modo a Matchu, di
disegnare le sue linee eleganti.
Forse è grazie alla sua esperienza
con il surf prima del
kite surf che ha sviluppato una
linea unica, con un mix di forza
e di grazia.
C'erano anche altri spot disponibili
da esplorare, una mol-

titudine di onde da scoprire su
una costa con qualcosa di nuovo
a ogni svolta. Tuttavia, lo spot
migliore sembrava essere proprio
dove eravamo. Il vento era
ancora in mare aperto, non la
direzione migliore, ma in qualche
modo Matchu ha potuto sfruttare
al meglio le condizioni di
un'onda difficile da navigare,
con sezioni imprevedibili che
faceva sembrare impossibile intubarsi,
ma lui è miracolosamente
riuscito a trovare il giusto
tempismo per infilarsi

100
TRIP
Giorni nella sabbia
sotto il labbro, e ancora di
più, il momento giusto per uscire!
Ha navigato da solo per un tempo
abbastanza lungo, fino a quando
altri kitesurfers hanno cominciato
ad arrivare. Tutti assieme
abbiamo potuto ammirare
e restare sorpresi dal livello
di abilità di Matchu, e dal suo
rapporto con le onde.
Dopo un po' anche gli altri hanno
finalmente deciso di unirsi a
lui, e sperimentare la libertà
di un luogo senza regole, o limitazioni,
e semplicemente godersi
una giornata nella sabbia…

104
itw
Eric Rienstra
ITW
ERIC
RIENSTRA

ITW Roberta Pala
Foto Toby Bromwich e Lance Koudele / 2016 Wind
Voyager Triple-S Invitational, Ryan Osmond, Ewan
Jaspan, James Ropner, Brett Zachar

106
itw
Eric Rienstra
Nome: Eric Rienstra
Data di Nascita: 18 Dicembre 1987
Home Spot: Sherman Island, California, USA
Sponsor: CORE, REAL Watersports, Dakine, tshOtsh
Anni di kite: 13
Best spot: le lagune nel Nord del Brasile
Altri sport: snowboard, surf, e wakeboard.

108
itw
Eric Rienstra
KS_Ciao Eric raccontaci qualcosa di te,
dove sei, dove vivi, cosa significa per te il
kiteboarding.
ER_Provengo dalla sponda settentrionale
del lago Tahoe, una zona montagnosa
della Sierra Nevada della California. Ho
una famiglia molto attiva quindi passavo
sempre tutto il mio tempo libero facendo
snowboard in inverno e windsurf in
estate. Ho fatto un sacco di altri sport da
tavola e così, quando il kite è arrivato, è
stato un modo perfetto per unire tutti gli
sport in uno solo.
ER_CORE ha i migliori aquiloni sul mercato.
Ho fatto volare un sacco di aquiloni
in tutta la mia carriera e tutti sembravano
abbastanza standard e simili, ma quando
ho fatto volare un aquilone CORE, ho
subito notato la differenza. Gli aquiloni
sono molto più leggeri e volano come se
si avesse una dimensione più piccola e il
sistema di barra è innovativo ed è uno dei
KS_Hai iniziato con lo snowboard e windsurf,
cosa ti ha fatto innamorare del kiteboarding?
ER_Lo spot dove facevo windsurf è
diventato uno spot kite molto popolare
all'inizio, così l’ho visto lì la prima volta.
Le barre erano fatte di pezzi di boma da
windsurf e avevano enormi mulinelli da
pesca per tirar su il kite una volta che si
fosse schiantato. In quel momento sembrava
tutto meno che attraente, ma pochi
anni dopo gli aquiloni si sono evoluti e ho
iniziato a vedere i ragazzi saltare altissimo
e in sella a tavole twin tip. Questo è il
momento in cui ho dimenticato la vela da
windsurf e ho iniziato il kite.
KS_Dopo tanti anni, hai cambiato marchio
di kite appena un mese fa, cos'è che
ti ha colpito di CORE da lasciare il tuo
sponsor storico?

più puliti e più affidabili che abbia visto.
Inoltre, CORE ha una categoria specializzata
che include un aquilone C e una tavola
che è perfetta per me. E tutto nero!
KS_Qual’è l’attrezzatura preferita per le
session di gara e per le uscite tra amici?
ER_Nel park uso il C kite Impact a 5 linee,
con barra Sensor Pro e linee da 24 e con
tavola Bolt slider/wakestyle. Nelle session
freeride con il surf, uso la Section
wave con la tavola Ripper2.
KS_Cosa pensi della Kite Park League?
Che cosa vedi nel futuro del kiteboarding
su Park?
ER_La KPL è solo il passo successivo in
un movimento che è nato all'interno del
kiteboarding quasi fin dal primo giorno.
Per anni sono nati diversi kite park nel
mondo e si sono incrementati gli eventi,
e adesso c’è davvero un folto numero
di riders impegnati a navigare nei park e
questo ha cominciato a risuonare nei media.
Per questo motivo, poiché gli eventi
sono molto più frequenti, aveva senso
avere una classifica generale e creare un
format universale. Nel futuro vedo il riding
nel park come la fase in cui il kitesurf
raggiunge la sua massima rappresentazione.
KS_Il triple-S quest’anno, com’è stata la
tua gara? Com’è cambiato l’evento più
importante al mondo in questi anni?
Quest'anno non è andata così bene per
me al Triple S. Mi sono qualificato per la
fase finale al 2 ° posto, ma poi ho avuto
delle manches sugli sliders davvero
catastrofiche e ho chiuso al nono posto. Il
più grande cambiamento nel corso degli
anni è stato quello sul format dell'evento.
Era iniziato per essere un evento con tre
diverse discipline, Surf, Slick (freestyle),

110
itw
Eric Rienstra
e strutture. Ora è progredito per concentrarsi
esclusivamente sulle strutture.
L'evento è cambiato anche dall’essere
un evento Invitational, ad avere una gara
open, oltre al video per la wild card e, per
la prima, volta hanno tagliato il numero
di riders prequalificati, così che i riders
dell’anno precedente, si sarebbero dovuti
riqualificare a partire dalla sedicesima
posizione in giù.
KS_Tra i parks di tutto il mondo, quale
pensi sia il più completo?
ER_Il REAL Slider Park è il più completo,
a mio parere. Dispone di 2 rail e 2 kicker
realizzati in 100% in material plastico
ad alta densità disegnato da Joby Cook
e Jibstruction e il John Wayne Cancer
Foundation A-frame, che è la più grande
struttura di scorrimento per kite in tutto
il mondo.

KS_E questo tuo nuovo look da "bravo
ragazzo"? Dov'è finito il "Bad Boy"? ;-)
ER_Stavo navigando a Hatteras un giorno
e c'erano un sacco di pidocchi di mare
in acqua, ma le onde erano epiche e così
sono entrato in acqua. Poi ho scoperto
che il modo per sbarazzarsene era quello
di pettinare i capelli e mi era impossibile
poterlo fare, e non potevo nemmeno
tenere la testa immersa per mesi nell’aceto…
KS_Come descriveresti il ​tuo stile?
ER_Lo stile è solo un riflesso di sé stessi.
Direi che io sono preciso, dettagliato,
fluido, creativo, il tutto con un’esplosività
nascosta.
KS_Tra le diverse strutture presenti in un
park, con quale sei più a tuo agio e quali
sono le tue manovre migliori?
La mia preferita è il kicker. Adoro fare rotazioni
e tirar fuori manovre come se fos-

112
itw
Eric Rienstra

si in snowboard, senza alcuna pressione
sulla barra, i 720 e i mobes sono divertenti
e stimolanti, ma niente è meglio di un
enorme grab 360 o 180.
KS_Amici e kitesurf, mi sembra che il
gruppo di ragazzi che fanno Park sia
molto più unito e coeso rispetto alle altre
discipline in cui le rivalità sono molto forti
... cosa ne pensi?
ER_Sì, credo che tu abbia ragione. È
probabilmente perché non ci sono ancora
molti soldi in ballo e non prendiamo
la competizione così sul serio. Lo stiamo
facendo per una grande passione e, a
fine giornata, la maggior parte di noi è
più interessata a produrre materiale per i
media e aiutare a crescere l’immagine di
questo sport, piuttosto che a battersi l’un
l’altro.

114
itw
Eric Rienstra
KS_Condivido in pieno il tuo stile di vita
"gipsy", non è che, dopo il taglio di capelli,
stai prendendo in considerazione di
fermarti da qualche parte? ;-) Durante
i tuoi viaggi, hai mai visto un posto che
potresti chiamare "casa"?
ER_Ho vissuto una vita zingara per così
tanto tempo, e ora non so se potrei mai
smettere. Penso a fermarmi ogni volta,
ma poi, dopo un mese o due in un unico
posto, comincio a “sclerare”. Nei miei
viaggi ho visto così tanti posti meravigliosi,
ma sempre nella stagione migliore per
quella zona. Il resto dell'anno. non sono
mai le più ideali. Molto probabilmente
finirò per vivere a Hood River o a Maui
quando smetterò di viaggiare, poiché
hanno stagioni buone tutto l'anno. A Maui
puoi fare kite tutto l’anno e a Hood River
kite tutta l'estate e snowboard il resto
dell’anno.
KS_Come passi il tuo tempo libero? Cosa
ti piace fare? Ti capita mai di fare snowboard
di tanto in tanto?
ER_Sì, quest’anno, ad esempio, sono andato
a fare snowboard prima e dopo sono
andato nelle Filippine! La stagione è stata
grande, sessioni di powder per Natale e
nel park a Febbraio. Mi piace molto anche
il surf, probabilmente più del kite.
Se sono a casa, che capita spesso, quando
sono infortunato, e devo stare fuori
dall’acqua, guardo un sacco di TV e film e
esco con i miei amici a bere sulla spiaggia.
KS_Eric come rider aggressivo e Eric
come il giudice di gara, come lavorano
assieme questi due tuoi aspetti della
vita?
ER_Un rider e un giudice, lavorano alla
grande assieme! Il kite è uno sport molto
difficile da giudicare e quindi, una lunga
esperienza di riding è un vantaggio. In più
sono anche pagato per giudicare e posso
fare altre cose nella zona, come promuovere
i miei sponsors, prima e dopo l’evento.
Questa primavera, per esempio, ho
giudicato due eventi in Europa, quindi
sono stato in grado di pagarmi le spese di
viaggio e, una volta lì, ho solo dovuto pagare
per i voli brevi per andare agli eventi
in Turchia e Austria. Così giudicare mi dà
un budget di viaggio più grande in modo
da poter andare in più posti e seguire più
eventi.

116
itw
Eric Rienstra
KS_ La nostra rivista si chiama Kitesoul,
perché crediamo che la nostra anima
abbia un solido legame con questo sport.
Come ti senti mentre sei in Oceano, che
sia durante una gara o in una sessione di
free ride al tramonto?
ER_In mare, sono libero, nessuno mi può
toccare. Ho spesso scherzato sul fatto
che per essere un kiter si debba vendere
l'anima al vento. Quando sono in acqua,
io sono io, in qualsiasi modo mi senta,
esco e raggiungo quasi uno stato meditativo
in cui la mia energia e le mie emozioni
si allineano e sono liberate attraverso
l'espressione del mio riding. Quando sono
stressato per qualcosa, il mio riding, di
solito, sarà meno consistente. La maggior
parte del tempo, sono di buon umore,
così il mio stile è fluido, e mi sento invincibile…

118
Trip
Avventura nei Caraibi o "Quando i sogni diventano realtà."
Avventura nei Caraibi o
"Quando i sogni diven
Quando le persone crescono, spesso hanno diversi sogni meravigliosi
e obiettivi di vita, ma quando la vita va avanti, tendono a svanire
ed essere tristemente dimenticati, poiché si pensa alla realtà.
Questa è la storia di una situazione opposta, un sogno che si avvera,
e anche due volte! Mi sono unito alla squadra CrazyFly nell’avventura
nei Caraibi, per il photoshooting dei prodotti 2017. Se siete
interessati a quali sogni si sono realizzati, leggete l’articolo e spero
che possa motivarvi a fare un piano che vi porti a realizzare i vostri
sogni…
Testo Laci Kobulsky
Foto Andre Magarao, drone shots Forest Bakker

tano realtà."

120
Trip
Avventura nei Caraibi o "Quando i sogni diventano realtà."
Accennavo ai sogni che diventano realtà,
il mio primo, è personale. Stavo crescendo
come un bambino, non molto sportivo
(non ero un fenomeno con la palla) in un
semplice piccolo paese della Slovacchia.
La mia infanzia è stata durante gli anni '90
dopo la rivoluzione democratica, e viaggiare
era qualcosa di molto nuovo per noi.
Fondamentalmente ogni viaggio dietro il
nostro confine, era già una grande avventura!
Più tardi, nella mia vita, ho scoperto
il kitesurf, che è diventato la mia passione
e sono diventato piuttosto bravo, rendendo
così sbagliato il mio concetto d’infanzia
non-sportiva. Ho sempre sognato di fare un
viaggio in qualche località che sapesse di
paradiso remoto e quando sono stato invitato
a un servizio fotografico con CrazyFly
che si sarebbe svolto su un catamarano da
crociera nei Caraibi, ero più che entusiasta.
Quindi, il primo sogno del giovane ragazzo
che poteva avere la sua grande avventura
nel paradiso tropicale, si è realizzato.
E l'altro sogno? Circa 15 anni fa c'era una
piccola società con sede in un piccolo
paese che era sfuggito alle limitazioni del
comunismo, senza vento costante sui laghi,
ma con l'obiettivo di essere uno dei produttori
leader mondiali nel kitesurf… Beh penso
che abbiate indovinato che sto parlando del
marchio CrazyFly, l’azienda che ha iniziato
in Slovacchia come produttore di tavole, ma
che ora si è resa popolare in tutto il mondo,
con una gamma completa di prodotti
per il kitesurf. Ma cos’è ciò che ha reso così
speciale questo viaggio? I ragazzi dietro il
marchio hanno sempre voluto "produrre"
attrezzature, ma fino a quest'anno avevano
dovuto affidare la produzione degli aquiloni.
Quest’anno hanno costruito un'altra
fabbrica solo per cucire gli aquiloni, così la
gamma 2017 di prodotti è europea al 100%,
avverando, così, il sogno di CrazyFly.
Ora basta parlare dei nostri sogni e sentiamo
la nostra avventura! Siamo atterrati
sull'isola di Grenada con gli organizzatori di
viaggio Michal e Jakub di CrazyFly, il rider
PRO Liloo Gringa, il cameraman Forest
Bakker ed io. Ci siamo imbarcati sul ​catamarano
Zenith Ocean Voyage, dove la bella
coppia Ged e Andrea ci ha dato un caloroso
benvenuto. Questi ragazzi sono stati i primi
a navigare per i Caraibi per fare dei trip
kiteboarding commerciali, così ci siamo resi
subito conto che eravamo in buone mani.
Se hai mai pensato di trascorrere del tempo
di vera qualità in un viaggio nei Caraibi, mi
raccomando spendi i tuoi soldi con questi
due ragazzi! La stessa sera, altri due membri
si sono aggiunti, l’allegro Tommy Gaunt

122
Trip
Avventura nei Caraibi o "Quando i sogni diventano realtà."

(che è arrivato dalla sua scuola di kite ad
Anegada) e l’abile fotografo brasiliano Andre
Magarao. Abbiamo subito condiviso un
paio di birre, guardato il bel cielo di notte e
siamo andati a dormire in attesa del viaggio
del mattino.
Ci siamo diretti a sud da Grenada verso le
isole di Grenadine, dove il capitano sapeva
di paio di spot belli per kite. Il vento era
leggero in navigazione, ma perché stavamo
andando totalmente contro il vento e le
onde. Il primo spot che abbiamo visitato non
era del tutto perfetto per fare kite, ma aveva
il suo fascino. Aveva un nome semplice e
intuitivo "Sandy Island", in fondo si trattava
di un piccolo pezzo di sabbia a forma di
luna con un paio di palme. Subito dopo aver
gettato l'ancora, mi sono tuffato in acqua e
nuotato verso la spiaggia, e mi sono immerso
nell’atmosfera dell'isola. Il vento era leggero
e quindi era il momento perfetto e il
luogo per fare un po' di scatti per il prodotto,
come si vedono spesso negli opuscoli e
pagine web del prodotto.
La mattina dopo è, probabilmente, in cima
alla mia lista dei "Top 10 Mornings". Mi sono
svegliato bene e riposato nella mia cabina
con la piccola Sandy Island proprio fuori
dalla mia finestra. È stato uno spettacolo
grandioso e l'inizio di una nuova giornata,
sembrava davvero di essersi svegliati in
Paradiso! Il vento era un po' più forte, abbastanza
per usare alcuni kite più grandi
e quindi siamo stati in grado di andare in
acqua. Liloo ha fatto alcuni scatti in navigazione,
Tommy ha fatto un bel board-off e
io sono riuscito ad ottenere qualche scatto
proprio davanti all'obiettivo di Andre, una
volta anche troppo vicino con lo spray sulla

124
Trip
Avventura nei Caraibi o "Quando i sogni diventano realtà."

sua macchina fotografica… (scusa Andre!).
Forrest ha fatto anche alcune foto epiche
dal drone, è stata una giornata davvero ricca
di eventi! Anche se il vento era leggero,
in qualche modo siamo riusciti a fare kite
per la maggior parte della giornata in modo
che la sera ci siamo lasciati cadere morti,
nel letto.
Avevamo abbastanza scatti da catalogo ed
era il momento di ottenere qualche solido
scatto d’azione. Le previsioni erano buone,
quindi abbiamo deciso andare a un famoso
spot kite, Union Island. Lo spot è conosciuto,
c’è una bella spiaggia bianca e una
grande area poco profonda circondata dalla
barriera corallina, il che lo rende ideale per
l’azione freestyle. Siamo arrivati ​nel tardo
pomeriggio e siamo andati subito in acqua
per le riprese! Non ho trascorso molto tempo
facendo lo spot-check e, quando ho iniziato
a saltare e sono caduto, mi sono reso
conto che l'acqua era troppo bassa e che
sotto c’era principalmente barriera corallina
e conchiglie, così mi sono portato subito a
casa un bel “graffio souvenir” sul sedere!
Anche Tommy, che ha familiarità con i servizi
fotografici, ha fatto una routine di scatti con
Andre, portando a casa alcune foto epiche.
Io ci ho messo un po’ di tempo perché volevo
cercare di trovare il miglior modo per
fare una bella manovra e, al tempo stesso,
evidenziare l’attrezzatura.
Un altro posto speciale è la minuscola isola
fatta di conchiglie che si chiama Happy Island
e che ha un piccolo bar accogliente. È
davvero incredibile e l’atmosfera è pazzesca,
davvero cool. Siamo stati lì due giorni,
ma il tempo ha cominciato a remare contro,
nuvole di pioggia si stavano avvicinando e
le previsioni non erano troppo ottimistiche.
Nei Caraibi, a Giugno, il tempo può essere
molto mutevole, sole senza una nuvola e poi
pioggia dopo mezz’ora. Le piogge di solito
non sono molto consistenti e durano poco,
senza vento. Il vento è generalmente buono
quando il cielo è senza nuvole, poiché il calore
del sole aiuta l’effetto del vento termico.
Abbiamo trascorso quei giorni in relax,
leggendo, ascoltando musica… e così via…
si sa… la vita in barca è anche questo… Poi
abbiamo deciso che era ora di qualche cambiamento
ci siamo diretti verso l'Isola Mayreau.
Ci sono volute solo poche ore per arrivare
a Salt Whistle Bay a Mayreau Island e meno
di pochi minuti per stupirmi totalmente! Il
primo pensiero è stato "Wow, questo è un
vero paradiso perfetto!" Lo spot era un

126
Trip
Avventura nei Caraibi o "Quando i sogni diventano realtà."
breve banco di sabbia tra le due isole con
alcune belle alte palme. Sulla spiaggia un
paio di bar locali, e una spiaggia di sabbia
bianchissima. Sul lato sopravento dell'isola
alcuni piccoli kicker d’onda, sottovento uno
specchio d’acqua liscio. Sarebbe stato troppo
bello solo se non ci fossero state tutte
quelle barche ormeggiate, rendendo così
la zona piatta molto piccola e rischiosa, ma
ancora gestibile per fare un po' di kite.
È stato qui che ho avuto l'esperienza più
memorabile del nostro viaggio. Siamo andati
in fondo alla spiaggia, pompato alcuni
aquiloni e iniziato le riprese, quando alcuni
abitanti del luogo sono venuti a protestare.
Ci hanno detto che era vietato fare kite lì, e
anche se abbiamo cercato di spiegare loro
che eravamo professionisti che avevano bi-

sogno di fare solo alcuni scatti, non erano
molto gentili e pronti a trovare un compromesso.
A loro difesa, devo dire che erano
nel giusto. Lo spot non era veramente adatto
per i kiters, con la grande minaccia delle
barche sottovento, e appena sopravento
dell'isola c'era uno spazio enorme per fare
kite, ma comunque abbiamo voluto scattare
lo stesso qualche foto-paradiso.
Quando siamo tornati alla barca e abbiamo
raccontato tutto al capitano, è entrato
in, "modalità capitano britannico"! Ha fatto
subito alcune chiamate alle autorità locali
per quanto riguarda la situazione (la cosa
più bella è stato lo spelling stile militare
del nostro nome nave Meercat "Mike, Echo,
Echo, Romeo, Charlie, Alpha, Tango"). La
situazione è stata gestita con un successo

128
Trip
Avventura nei Caraibi o "Quando i sogni diventano realtà."
assoluto! Dopo che il capitano ha spiegato
che avevano un equipaggio internazionale
a bordo, che stava girando un documentario
televisivo, non solo ci hanno permesso fare
kite in quel posto nei giorni seguenti, ma
ci hanno mandato anche un poliziotto (che
era un tipo molto amichevole) che avrebbe
dovuto occuparsi che non fossimo interrotti
dalla gente del posto e lasciati soli a fare
kite e scattare nella zona. Semplicemente,
wow!
Il giorno dopo è stato pieno di azione! Lo
spot era davvero molto piccolo e limitato,
ma il contenuto che abbiamo prodotto è
stato davvero unico. È stato solo possibile
saltare a destra, dal momento che sul lato
sinistro c'erano troppe barche. Penso che
Tommy e Liloo abbiano ottenuto i migliori
scatti di tutto il viaggio, in questo spot. In
un tramonto epico o con le palme sullo sfondo.
Soprattutto Tommy, con il cielo aran-

cione durante il tramonto, semplicemente
perfetto! Per lo più io salto mure a sinistra,
lo spot non era l'ideale per me, ma lezione
appresa e l'anno prossimo devo venire
meglio equipaggiato, haha. Durante l'ora di
pranzo, sono sgattaiolato fuori per una sessione
wave privata, prendendomi un break
dallo shooting. È stato bello fare kite per
divertimento, i kickers erano piccoli ma davvero
molto divertenti. Ehi, vi ho detto che
ho trascorso il mio compleanno in questo
posto?!
Come regalo di compleanno, il capitano mi
ha lasciato portare il catamarano alla nostra
seguente destinazione, ma l'emozione è calata
dopo che mi sono reso conto che la barca
è completamente automatizzata e, dopo
aver impostato il percorso, tutto quello che
devi fare è sederti e aspettare! Ebbene si

130
Trip
Avventura nei Caraibi o "Quando i sogni diventano realtà."
può ancora passare a una modalità manuale
(che ho fatto), ma non ha senso…
L'ultimo punto del viaggio è stato riservato
allo spot migliore per il freestyle, Frigate
Bay. Non era forse un tale spettacolo
della natura, ma per gli occhi del kiter era
il Paradiso! C'era circa un lungo chilometro
di marina incompiuta, che mi è stato detto
era stato finanziato dal cartello della droga
Latino, ma lasciato incompiuto dopo che gli
“investitori” erano stati arrestati.
In questi giorni è servito come barriera creando
uno spot di acqua piatta sul suo lato
sottovento. Il vento era perfetto, l'acqua
non poteva essere più piatta e credo che
tutti noi abbiamo avuto qui le nostre migliori
sessions. La mia uscita migliore è stata,
probabilmente, durante la nostra ultima
sera, quando la maggior parte di noi era
stanca, ma io ho deciso di spingere un po',
prima di partire. Liloo mi ha raggiunto per
una sessione serale e Andre ha preso la sua
macchina fotografica con flash. Dal nulla è
arrivato un rovescio di pioggia, ma anche un
forte vento, e Andre doveva nascondere la
macchina fotografica, ma io mi sono divertito
davvero, saltando sotto la pioggia. Chi
l’avrebbe detto che avrei vissuto una tale
esperienza al sole dei Caraibi! Dopo la pioggia
sono riuscito ad ottenere quello che
credo sia stato il mio miglior scatto e anche
Liloo ha avuto scatti epici al tramonto.
Poi abbiamo attraccato di nuovo nell'isola
di Grenada, con una notte intera di tempo, e
così abbiamo deciso di provare la vita notturna
locale, che è sembrata essere la numero
due nelle esperienze memorabili del
nostro viaggio! Abbiamo preso un tassista a
caso di fronte al porto turistico e non solo
siamo arrivati ​nel posto giusto, ma è stato

132
Trip
Avventura nei Caraibi o "Quando i sogni diventano realtà."

con noi per tutta la notte! Ci ha mostrato i
posti migliori, ci ha dato ingressi VIP, dopo
il club ci ha portato a vedere dall’alto tutto
il porto turistico e ci ha parlato della storia
dell'isola. Un servizio amichevole e notevole,
tanto di cappello!
Alla fine, non abbiamo avuto le condizioni
ideali durante il nostro viaggio. C'è stato
vento leggero, pioggia e nuvole in cielo
per la metà del tempo, ma penso che questo
ci abbia motivato a ottenere il massimo da
quello che avevamo e rendere tutto il viaggio,
un successo. Credo che la lezione da
imparare sia, che nella vita non si tratta di
quantità di esperienze, ma della potenza di
esse...

134
Trip
Avventura nei Caraibi o "Quando i sogni diventano realtà."
VIAGGIO IN NUMERI
Numero dei membri dell'equipaggio – 9
Numero dei giorni in mare – 12
Numero di spot kite visitati – 4
Numero di boardbags – 9
Numero di birre da 33cl consumate - 425 (!)
ALTRE COSE DA SAPERE
Se si desidera visitare le isole dei Caraibi per fare kitesurf, vi consiglio
vivamente di fare una crociera kite Zenith Ocean Voyages e
visitare più spot, piuttosto che stare in un posto solo, dal momento
che la maggior parte di questi spot, offre un'esperienza molto
diversa. Sulla vostra lista dovrebbe esserci Union Island, Mayreau,
Frigate Bay, ma mi è stato detto di altri spot interessanti,
Tobago Cays offre 66 miglia quadrate di acqua piatta e turchese
quindi, per ogni freerider dovrebbe essere in cima alla lista. Inoltre
vi consigliamo di visitare Petit Tabac, dove è stato girato il
famoso film Pirati dei Caraibi!
L'AUTORE
Laci Kobulsky ha 27 anni ed è un kitesurfer professionista di CrazyFly
Kite, Horsefeathers Abbigliamento e BigShock Energy. Ha
conseguito un master in Marketing a Rotterdam e tra le sue altre
passioni ci sono lo snowboard e la realizzazione di un film.
In questo momento lavora come marketing manager al ProKite
Center Alby Rondina in Sicilia.

136
MEETING
RRD Y22 International distributors meeting
International
distributors
meeting

ITW Roberta Pala | Testo Federico Sugoni
Foto Svetlana Romanstova/Courtesy RRD
Quando, come ogni anno, ci arriva l’invito al meeting internazionale RRD,
un sorriso si dipinge sul nostro volto, perché se è bello raggiungere la
splendida Toscana per qualche giorno, è ancora più piacevole se si fa in
compagnia della famiglia RRD e dei loro nuovi giocattoli.
Anche per il 2016 è lo scenario della baia di Talamone a fare da sfondo alla
presentazione dei nuovi materiali RRD, raccontati magistralmente, uno a
uno, dall’appassionato boss, Roberto Ricci. Sì, perché più che mai è Roberto
a incarnare l’imprenditore che riesce a plasmare l’azienda a sua immagine
e somiglianza, tutto questo essendo sempre in prima linea, come
quando durante l’inverno si testano i nuovi prodotti, momenti in cui Roberto
è sempre il primo a entrare in acqua e l’ultimo a uscire a fine giornata.

138
MEETING
RRD Y22 International distributors meeting
Questa cura maniacale per tutte le linee di prodotto, Kite, Windsurf, SUP,
Surf, Mute, accessori, si misura in modo evidente nella gamma 2017 dove,
ancora una volta, il marchio si reinventa e ridefinisce il proprio concetto di
stile, traslando ogni prodotto verso il ricercato concept grafico Razzle Dazzle
e verso i due nuovi colori dominanti del brand arancio/nero.
Un nuovo look ancora più moderno e rigoroso che rimarca la volontà del
brand di accrescere i contenuti tecnici, focalizzando l’offerta e sviluppando
prodotti ad alto contenuto tecnologico. Quindi, ancora una volta, ricerca
alla base dello sviluppo con diverse scelte tecniche uniche nel panorama
mondiale, dalle linee anti stiramento allo shape di alcune tavole da surf, a
un kite senza bladder e così via.
Un’altra piacevole novità viene dalle competizioni freestyle, dove finalmente
RRD ha trovato casa grazie ad un team rimpolpato con atleti di primo
piano e un prodotto, l’Obsession PRO, che ha messo tutti d’accordo
collocandosi al top tra le vele più estreme (piacendo, molto, anche ad un
certo Ruben Lenten…).

ITW ROBERTO RICCI
KS_Ciao Roberto, che cosa ci puoi dire
del meeting 2017? Il bilancio dell’evento?
RR_Ciao Roberta, il meeting dei distributori
è stato un vero successo. Erano presenti
circa 110 persone, invitate per il meeting,
questo perché c’erano distributori di ben
45 paesi differenti, team riders, i media e
i designers. Abbiamo presentato tutta la
prossima linea 2017 di RRD per Kite, Windsurf,
Surf, S.U.P., le mute, i trapezi e la
collezione di abbigliamento. Un totale di
300 tavole, 90 kites, 70 vele da windsurf e
tutta la linea di mute al completo, trapezi
e abbigliamento. Sono certo che RRD sia
il più completo brand al momento. Sono
veramente entusiasta di presentare questa
collezione al pubblico.
KS_La scelta di RRD di presentare i prodotti
in diversi momenti dell’anno, come
mai questa strategia?
RR_Scegliamo di presentare sempre ciò che
è veramente nuovo e migliorato. Siamo
sempre avanti nello sviluppo dei materiali
e lavoriamo non stop, soprattutto quando
si tratta di sviluppare prodotti nuovi, ciò
comporta un lavoro continuo di ricerca e
sviluppo. Quando abbiamo un prodotto
che sia meglio del predecessore, allora è il
momento di immetterlo al mercato. Questo
approccio elimina il concetto ‘here today,
gone tomorrow’, siamo orgogliosi di vedere
che la vita media di un prodotto della
nostra gamma sia al top per due e anche
quattro anni, assicurando che l’acquisto di
oggi, sia ancora il prodotto dei vostri sogni
domani…
KS_Cosa ci puoi già dire per i prodotti
2017? Grandi novità o piccoli miglioramenti
ai già eccellenti prodotti del
grande marchio italiano?
RR_Questa è la prima collezione completamente
nuova, dopo nove anni. Abbiamo
deciso di cambiare il logo e ciò ha comportato
il cambiare tutti gli elementi grafici
dell’intera collezione. Il nuovo look è stato
proprio presentato al meeting di Maggio. È
stato quel giorno che abbiamo unito tutto
con la nuova interfaccia grafica, presentando
una collezione completa. Normalmente
i prodotti sono messi sul mercato durante
l’anno, solo quando il prodotto sia pronto e
ampiamente testato, questa è la nostra filosofia.
Per quest’anno, il 22esimo del marchio,
abbiamo iniziato da zero, per fornire
alla collezione un nuovo look radicale, che
incarni la nostra attenzione per i dettagli, il
design di alta qualità, la ricerca non stop e
lo sviluppo.

140
MEETING
RRD Y22 International distributors meeting
KS_La scelta di un meeting a pochi passi
dalla factory, indubbi vantaggi non
dovendo fare lunghi viaggi per i materiali,
come sono state le condizioni? Siete
riusciti a far provare tutti i materiali?
RR_Sì, prima abbiamo fatto meeting a Cape
Town o Mauritius, era il momento di mescolare
tutto questo con una posizione che
avesse più caratteristiche realistiche per
la vita quotidiana del cliente medio. Abbiamo
così tanti materiali per diversi sport,
che c’è stata sempre la condizione per fare
qualcosa, S.U.P. al mattino, e windsurf e
kite con il termico del pomeriggio. Abbiamo
avuto venti leggeri e forti, così da poter testare
tutte le dimensioni e le diverse tipologie
di materiali.
KS_Il team RRD, ci sono riders ormai
storici all’interno del marchio, ormai
quando un atleta entra in RRD, entra a
far parte di una grande famiglia e restano
anche dopo la carriera di riders, attivamente
impegnati nei test prodotti…
RR_Verissimo! Lavoriamo a stretto contatto
con i nostri riders, che diventano parte
della “famiglia”, lavorando con noi per gli
eventi, le demo, e coinvolti anche attivamente
nella ricerca non stop e nello sviluppo
dei materiali. Dopo tanti anni di collaborazione,
sarebbe una grande perdita non
lavorare più con questi riders di talento,
soprattutto per la loro enorme conoscenza
dei nostri prodotti. Per il reparto kite
abbiamo Werther Castelletti, il progettista

kite che dà le linee guida principali ed è responsabile
del team di ricerca e sviluppo. Il
team rider Abel Lago, è il nostro principale
tester per le vele. Accanto a lui abbiamo diversi
riders del team per discipline diverse,
come Kari Schibevaag per il reparto ragazze
e il nostro team di freestyle composto
da Alex Neto, Jerrie van de Kop, Adeuri
Corniel, Julien Leleu, Adam Super e Forest
Bakker per i test della fascia hardcore
come il nostro Obsession Pro con la Juice o
la Poison. Inoltre, abbiamo persone in tutto
il mondo, che provano i nostri materiali
tutto l'anno e danno sempre il loro prezioso
feedback.
KS_Una linea di tavole e vele, veramente
vasta, ti avevo chiesto lo scorso anno
un parere sulla tendenza race, e ora c’è
il mondo foilboard che impazza, come si
orienta RRD nei confronti di questa nuova
tendenza che sta prendendo sempre
più piede?
RR_L’Hydrofoil è il futuro! Il nostro modello
sarà in uscita a Ottobre di quest’anno, avrà
tre alberi di differenti lunghezze, in modo
che ci sia quello adatto a qualsiasi rider e
non ci sia bisogno di dover acquistare un
nuovo foil quando si migliora. L’albero è in

142
MEETING
RRD Y22 International distributors meeting

alluminio e la fusoliera e le ali in carbonio.
KS_Quali sono i paesi in cui il marchio ha
più forza?
RR_RRD è abbastanza solida in tutta Europa,
l'Italia, la Francia, la Germania, e la
parte settentrionale dell'Europa. Anche
l’Europa dell'Est e il Giappone stanno andando
molto bene. Siamo entusiasti di implementare
una strategia completamente
nuova per kiteboarding negli Stati Uniti.
Siamo stati sempre molto presenti e solidi
con il windsurf e il SUP negli Stati Uniti,
per molti anni, e ora è il momento di concentrarsi
sul kiteboarding. Stiamo anche
lavorando con un nuovo agente in Australia.
L'Australia vedrà anch’essa una solida
presenza di RRD. Ovviamente siamo forti a
Città del Capo, in Sud Africa, perché è dove
vivo gran parte dell'anno e dove facciamo
un sacco di test. Sono lieto di poter affermare
che si possono trovare materiali RRD
in tutto il pianeta.
KS_Ci parli dei prodotti 2017 che saranno
presentati quest’estate?
RR_Abbiamo in uscita adesso i nuovi kite
Vision e Emotion. Il Vision è stato introdotto
sei anni fa come un entry level allround,
e ora è diventata una vera e propria macchina
per qualsiasi condizione e livello.
Nel corso degli anni ha subito molti cambiamenti,
la forma ora è più aperta, e ciò
aumenta la velocità di rotazione e da meno
pressione sulla barra. Le briglie e i pigtails
sono più brevi. Nel complesso, le nuove
caratteristiche ne fanno un meraviglioso
aquilone per tutti i freeriders e i wave
riders, che ancora amano un aquilone che

144
MEETING
RRD Y22 International distributors meeting
salti veramente alto.
L’Emotion è la nostra arma da vento leggero
senza struts, è disponibile nelle misure
12, 14,5 e 17 mq. La mancanza di struts
non gli impedisce di avere un grande hang
time e una bella potenza, inoltre è molto
pratico, essendo il 30% più piccolo di un
convenzionale kite con tre struts.
Il nuovo Obsession e Religion usciranno
verso la fine dell’estate. Tutti conoscono
queste vele leggendarie, il Religion è stato
il primo aquilone per il puro waveriding
L’Obsession è la nostra arma per big air
e freestyle che ha avuto un’”iniezione di
wave”dallo scorso anno, è leggero, veloce,
stabile, e facile da essere depotenziato. È
in una fascia a sé stante…
Accanto a queste vele, ci sarà la gamma di
twintip, una tavola per ogni stile, dal freeriding
al freestyle, al wakestyle, al light
wind, senza dimenticare le tavole speciali
per le scuole. Troppe per potervele spiegare
una a una, andate a visitare il sito
www.robertoriccidesigns.com per tutte le
caratteristiche.
Joseph
mai fatto, di sicuro il più forte sul mercato,
e avrà due impostazioni per il brigliaggio,
un settaggio per condizioni onshore e uno
offshore, e può essere facilmente regolato
per le condizioni o le caratteristiche di volo
preferite. Con queste regolazioni è possibile
modificare la pressione sulla barra, la
velocità e la posizione del kite nella finestra
di volo.
KS_Che cosa ci puoi dire dei due nuovi
shape dei surfboards? Rocket e Spark?
RR_La RRD Rocket è una nuova tavola per
le performances freeride ed è la scelta
perfetta per introdursi all’uso delle tavole
direzionali. È una tavola ricca di velocità,
con facile accelerazione, planata e molto
controllo. Adatta nel piatto, chop o piccole
onde, questa tavola è adatta più di ogni

altra della linea per quelle condizioni, per
così dire, marginali. È una tavola corta, con
un largo nose e tail, con una scoop rockerline
piatta e rails sottili. I rails e il volume
ampio centrale, ne fanno una tavola molto
galleggiabile, perfetta per le manovre
strapless freestyle e per performances
migliorate con vento leggero. I cambi di
direzione rail to rail e le curve veloci, sono
più facili grazie al fondo Spiral V, un profondo
biconcavo e lo squash tail. In più, le
pinne sono angolate di 0 gradi, questo ne
fa una tavola più adatta delle altre al freeride.
A differenza delle pinne anteriori,
che sono angolate verso il nose, per mantenerlo
verso il basso, le pinne posteriori
non puntano al nose, questo assicura che
le pinne posteriori non abbiano resistenza
e siano effettivamente libere. Così la tavola
può raggiungere più velocità, e diventare
un …razzo… da qui il nome della tavola. La
Rocket fornisce grandi prestazioni freeride
ed è la scelta ideale come prima tavola
direzionale. Provate voi stessi nuove frontiere
con la V1 RRD Rocket!
La nuova Spark mescola l’Assopigliatutto e
la Chiatta, per creare un unico performer
a tutto tondo. La combinazione, assieme a
uno shape Cotàn, definisce la Spark come
una tavola con la forma perfetta per tutte
le condizioni.
È la scelta ideale per chi sia combattuto
tra la Rocket e la Cotan. La Spark brilla
durante le session di freestyle strapless,
plana presto nelle condizioni di vento leggero,
e mantiene buone caratteristiche per
il wave riding in condizioni side-on-shore o
side-off-shore. Rail paralleli la rendolo facile
da condurre, una outline estremamente,
ma ampia sulla zona di nose e coda, rende
la Spark confortevole e fa disegnare una
bella linea nel bottom turn. La tavola è sta-

146
MEETING
RRD Y22 International distributors meeting
bile, il nose non si solleva su e giù. Prima
abbiamo creato due tavole per fare tutto,
ora abbiamo la Spark…
KS_Il marchio è attivo nel settore Windsurf,
SUP e surf. Qual'è il mercato più
grosso per RRD, al momento?
RR_Al momento è tra il Windsurf e il Kitesurf,
questo perché siamo nel mercato
windsurf davvero da tanto tempo, ed è un
mercato ancora grande. Il S.U.P. è molto in
crescita e ci stiamo mettendo molto impegno,
per questo lavoriamo con diversi
responsabili per ogni tipo di sport. È importante,
per me, non concentrarsi su tutti
questi mercati allo stesso tempo, ed è per
questo motivo che lavoriamo con diversi
responsabili di prodotto per ogni tipo di
sport, sarebbe una sfida concentrarsi su
ogni disciplina tutto il tempo. Sono particolarmente
coinvolto con windsurf e kitesurf,

sono le mie principali passioni e le discipline
che ho praticato per la maggior parte
della mia vita.
KS_Che tipo di commistione c’è tra gli
sport, in termini di tecnologie e materiali?
RR_Moltissima. Siamo sempre alla ricerca,
osservando i materiali che sono utilizzati
nei diversi sport, per imparare e poi
provarli. Se sei sempre alla ricerca di un
solo modo di produrre, ti troverai di sicuro
in difficoltà. Ci piace avere la mente
aperta e lavorare con nuove tecnologie e
materiali. Quando stiamo lavorando su un
nuovo prodotto da kitesurf, stiamo sempre
analizzando cosa accade in quel momento,
con i materiali usati, negli altri sport, come
nel surf, wakeboard, S.U.P. e windsurf. Cerchiamo
di integrare i diversi approcci degli
altri sport acquatici nei nostri prodotti, dai
progetti delle tavole, al set up delle pinne,
le rifiniture, la realtà è che è uno studio
infinito, ed è sempre interessante imparare
gli uni dagli altri. Un buon esempio a
tal proposito è la C.O.T.A.N. (Cut off tail
and nose ovvero tagliare coda e nose), una
forma che ha avuto inizio nel surf e che ora
è molto popolare nel kitesurf, windsurf e
S.U.P. Un po’ la stessa cosa si può dire per
le nostre tavole gonfiabili che sono il futuro
di S.U.P. e windsurf.
KS_Cosa ti aspetti nel futuro di RRD?
RR_Mi aspetto di crescere nella fascia alta
del mercato. I prodotti sono già lì, ma
voglio spingere il marchio sempre più in
alto. Ogni anno stiamo creando prodotti
sempre più personalizzati. Non vorrei dire
prodotti custom, ma noi siamo responsabili
innovatori e sappiamo come fare la fascia
alta, prodotti su misura, che le persone

148
MEETING
RRD Y22 International distributors meeting
veramente innovatrici abbiano desiderio
di usare. Mi aspetto anche di vedere una
grande sinergia con l’abbigliamento e gli
articoli tecnici. Poche persone sanno che la
nostra linea di abbigliamento da surf si è
spostata nell’alta moda. RRD è ora riconosciuta
come capo di moda e può essere
trovata nelle boutiques in tutto il paese.
Vorrei unire l'attrezzatura e la moda a un
più alto livello in futuro, ma parlando di ciò
che è in serbo per il prossimo futuro, è il
momento di fare foilboarding!

150
MEETING
Sicily Meeting Indipendent Distributor 2017
Testo Roberta Pala | Foto Laci Kobulsky, James Boulding, Roberta Pala

SICILY MEETING
INDIPENDENT DISTRIBUTOR
Prokitealbyrondina.com – Stagnone (Sicilia)
Dal 27 al 30 Giugno, la riserva naturale dello Stagnone, in Sicilia, lo spot dove
Alberto Rondina ha aperto il suo Pro Center, ha ospitato il meeting degli Independent
Distributors Cabrinha, nel quale sono state presentate tutte le novità
della stagione 2017. Un ricco parterre di giornalisti, provenienti da ogni angolo
d’Europa, ha assistito, assieme ai distributori Cabrinha, alla presentazione di
tutti i materiali, testandoli poi nelle acque ventose dello Stagnone e carpendo
qualche suggerimento in più grazie anche ad Alberto Rondina, James Boulding e
al giovane campione del mondo 2015 Liam Whaley. Due le grandissime novità per
il 2017, prima tra tutte la Fireball, il nuovo sistema innovativo che rivoluzionerà
il modo di connettersi al nostro kite e poi la Apollo, la nuova vela per le alte performances
freeride e hangtime, perfetta per il riding con i foilboards, ormai la
corrente sempre più vivace del mercato kite.

152
MEETING
Sicily Meeting Indipendent Distributor 2017
Appena ci siamo trovati tutti riuniti, la
mattina del 28 Giugno, nella sala adibita
alla presentazione dei materiali, l’entusiasta
CEO Cabrinha, Mike Raper, ha aperto
subito il meeting con la rivoluzione più
incredibile degli ultimi anni, la Fireball. Il
tutto è iniziato con un video bellissimo,
con la voce e le immagini del patron Pete
Cabrinha, e l’action incisiva dei riders Cabrinha,
il desiderio di provare la novità, in
un attimo, stava già serpeggiando tra i
presenti.
La premessa più importante è che l’acquirente
tipo è, per la massima parte, in altre
parole circa l’80% dei praticanti, un freerider
hooked, ed è a questi che Cabrinha
si rivolge con la sua Fireball, un sistema di
connessione rivoluzionario, che sostituisce
il chicken loop ed è totalmente innovativo,
dal design molto minimal e lineare, alla
funzionalità che stravolge tutto il carico
delle forze e la motilità della connessione
con la vostra vela.
È stato dimostrato che la Fireball agisce
riducendo del 50% la forza esercitata sul
corpo rispetto al sistema di connessione
tradizionale con chicken loop. Consiste
in una sfera, che trova alloggio in un suo
specifico gancio, che è su una spreader
bar, lunga 27 cm e adattabile al 95% dei
trapezi presenti sul mercato. La Spreader
Bar è anche più curva delle tradizionali,

così da adattarsi meglio al corpo. Il sistema
di blocco è azionabile con un solo dito e,
una volta bloccata, la Fireball consente in
sostanza tutti i movimenti a 360°, impossibili
con un tradizionale chicken loop. La
trtim line è molto vicina Anche la trazione
esercitata verso l’alto fa sì che il trapezio
non salga, come avviene spesso, e la sensazione
è di essere molto liberi, senza rotazioni
del trapezio in andatura toe side ad
esempio, o in blind. Alberto Rondina ci ha
spiegato tutto in dettaglio in un bellissimo
video che potete vedere sul nostro canale
you tube e cliccando sul televisore di questa
pagina. La domanda che è sorta spontaneamente
a tutti è stata rispetto all’utilizzo
della Fireball nel riding unhooked,
Alberto ha detto che lui l’ha provata anche
unhooked e che, comunque, Cabrinha sta
studiando una variante proprio per i riders
wakestyle. Il rilascio di sicurezza, inoltre,
è molto vicino al gancio, rendendo più
semplice azionarlo in caso di emergenza e
facilitando il successivo riarmo. Una volta
azionato il sistema di sgancio, la Fireball
non è espulsa e non ci si trova a dover reinserire
il terminale del chicken loop nella
sicura, come accade nel sistema tradizionale.
In acqua io l’ho testata solo in freeride,
accentuando il movimento in toeside e in
blind e, effettivamente, la Fireball segue
tutti i movimenti del corpo, donando una
sensazione di fluidità al riding. Tre lunghezze
21,5 standard, 23 e 25 cm e, qualora

154
MEETING
Sicily Meeting Indipendent Distributor 2017
La seconda grossa novità per la stagione
2017 è l’Apollo, una vela dal profilo molto
piatto, con un esclusivo Pro Pan Extreme,
distribuito in maniera tale che la maggior
parte della superficie sta effettivamente
lavorando, nella vela, per offrire grande
lifting, velocità e performance di upwind
importanti. Realizzata per ottenere
il massimo in freeride e hangtime e per
soddisfare gli amanti dell’hydrofoil. Ha 5
struts, feeling sulla barra in tutte le misure
e media pressione sulla stessa. Tutti i
partecipanti del meeting hanno espresso
parere favorevole, molti, arrivando da
zone in cui è necessaria una vela dalle alte
prestazioni in vento leggero, si sono trovati
a volerla utilizzare più volte, per assaporarne
totalmente i benefici. L’Apollo è anche
più veloce rispetto alle altre vele della
stessa misura.
si desiderasse rimontare un tradizionale
chicken loop, basta svitare il terminale
sopra il quick release, usando una brugola.
Alcune migliorie sono state apportate
alla barra, in generale come, ad esempio,
lo stopper della linea landing line in steel
adesso “stainless steel stopper”, un nuovo
grip al centro con una texture più durevole
e morbida. La spinning head, in due pezzi
stainless, più facili da cambiare, e pig tail
ora in colore arancione e nero.
Riguardo le novità sulle altre vele, in tutti i
kite 2017 Cabrinha, sono stati modificato lo
sprint system dell’one pump, più semplice
da sgonfiare e con un look più ergonomico.
Anche le linee sono diverse con minor
possibilità di stretch e intreccio. Per le vele
storiche di Cabrinha, la macchina da freestyle
Chaos con 4+2 line, la vela del campione
del Mondo 2015 Liam Whaley, è ora
disponibile anche nella misura 5,5 mq. L’FX,
oltre alle nuove linee e al nuovo Sprint System
nel sistema one pump, ha un diverso
taglio dei pannelli della vela, è la vela che
ha ricevuto i pareri migliori durante tutto

il test, veloce, con un feeling eccezionale
sulla barra, ed eccellenti performances sia
nel riding hooked sia unhooked, con ottimi
risultati anche nel wave riding. Quest’anno
è disponibile anche nella misura 5 mq. La
vela storica di Cabrinha, lo Switchblade, è
arrivato alla sua 12esima stagione, è una
vela che non ha subito grossi cambiamenti
da quella dello scorso anno, quando erano
state apportate le modifiche più radicali.
È la vela delle performances freeride,
perfetta per progredire hooked. La Ride
vede l’aggiungersi di due misure, la 5 mq e
la piccola 3,5 mq. È la vela più versatile di
casa Cabrinha, anch’essa cambiata molto
lo scorso anno, dal beginner della scuola

156
MEETING
Sicily Meeting Indipendent Distributor 2017
in su, è una vela davvero multivalente. Il
Drifter, la vela del wave rider, è quest’anno
disponibile anche nelle misure 10 e 11
mq. Dopo l’introduzione dei due settaggi
onshore e offshore, è una vela che offre il
massimo in concreto in tutte le condizioni
di wave riding. Il panorama delle vele
2017 termina con il Contra, la vela per il
lightwind, disponibile, per il 2017, anche
nella misura 19 mq, una vela che ha subito
migliorie nel profilo per il 2017, ottenendo
più supporto da parte del canopy e ora ha i
Pure Profile Panels. È una vela a tre struts,
leggera come si chiede per il lightwind, con
piccolo diametro degli struts per essere più
leggera, un’eccellente potenza e velocità e
un rilancio facile dall’acqua.
Nelle tavole, i cambiamenti più rilevanti
sono stati quelli apportati alle tavole wave,
che risultano ora più resistenti ma anche
più leggere, il volume generale è minore
anche se è aumentato il volume nella parte
centrale della tavola, il deck concavo
favorisce il riding strapless e la conformazione
del rail fa sì che siano più facili

da grabbare. Le scasse delle pinne sono
compatibili con le future fins. Tre sono le
tavole, la S Quad per il riding più radicale
su grosse onde, nelle misure 5’7” e 5’9”,
in condizioni di onde side o on shore. La
Spade, nelle misure 5’3” e 5’6”, un thruster
disegnato per fare surf nella maggior parte
delle condizioni e per il freestyle strapless,
e la Squid Launcher, nelle misure 5’2” e
5’5”, la tavola che da il suo meglio nel freestyle
surf.
Nel Foilboard, la Double Agent è, quest’anno,
più veloce, ha una nuova outline, un
nuovo V concavo sul tail e una laminazione
più leggera, con un 10% in meno di peso
rispetto allo scorso modello. Il mast è da
85 o da 60, è una tavola fantastica anche
per i principianti, personalmente ho provato
in Sicilia per la prima volta in vita mia
un Foilboard e partire e trovarsi a volare
sull’acqua è stata una sensazione pazzesca!
Senza foil può essere usata come surf
skim, ha una costruzione simile a quella del
twin tip, con il bordo sottile, misura 155 o
145 cm, l’alettone ha un nuovo plug sys-

158
MEETING
Sicily Meeting Indipendent Distributor 2017
tem per evitare l’effetto “secchio bucato”, i
pezzi sono ora uniti da viti per un più facile
assemblaggio. È una tavola con un facile
water start e nose che non va sott’acqua.
Per concludere il panorama di materiali
Cabrinha 2017 con i twin tip, la tavola che
ha subito più modifiche è stata la ACE, che
è stata totalmente ridisegnata per il 2017.
La Ace quest’anno ha i tips più larghi e una
minor curvatura, ha anche un nuovo rocker
per migliorare le prestazioni upwind e una
nuova laminazione che la rende il 10% più
resistente, senza, peraltro, dare aumento
di peso alla tavola. È la tavola per il rider
freestyle/freeride, una tavola polivalente
per la maggior parte dei praticanti kite.
Accanto alla ACE, ci sono le altre storiche

tavole Cabrinha, come le macchine da freestyle
CBL e la tavola per i rider più radicali,
quella da competizione, la XCal, poi la
Spectrum per il freeride e la Stylus per il
freeride soprattutto in condizioni di vento
leggero. Conclude il panorama twin tip
Cabrinha la Tronic, la tavola per il freeride,
big air e wave, con la grandi abilità di carvata,
che la rendono la scelta migliore per
i mari choppati e per giocare con le piccole
onde.
Sono stati tre giorni intensi, non è mancata
la magia dello Stagnone, tra tramonti spettacolari
e navigazione tra le isole, ed è stato
un enorme piacere poter testare tutta la
gamma Cabrinha. Alberto Rondina, Christian
Torrens e Mike Raper, assieme a James
Boulding e Liam Whaley, ci hanno coccolato

160
MEETING
Sicily Meeting Indipendent Distributor 2017
e sono stati disponibili a ogni nostra domanda
ed esigenza, grazie! Non possiamo
dimenticare Riki Muglia, reduce dall’esperienza
pluriennale a Uruau, al quale si deve
tutta l’organizzazione in loco. Il nostro grazie
va anche al mitico fotografo Laci Kobulský
e a Agata Dobrzynska, assieme a tutto
lo staff del ProKite Alby Rondina.
Alla prossima occasione… per il test dei
materiali 2018… o per un’uscita in compagnia…

DEDICATED TO
T HE DE TAILS
2017 NAISH INFLATABLE COLLECTION
Lightweight Naish inflatables are built strong from the inside out with polyester space yarn strategically positioned
in a reinforced V-connection to maximize strength and load distribution. Our construction process affords for precise
control over rocker and twist, reinforcing shape without weighing down structure, while premium raw materials—such
as temperature resilient, german-made adhesive—support longevity. Designed for durability, down to each fiber, Naish
inflatables deliver quality you can depend on, for boards that perform session after session.
CROSSOVER JR. LT
8'0"
MANA | MANA LT | CROSSOVER
9'10"
NALU X32 | NALU X32 LT | ALANA LT
10'6"
NALU | NALU LT | CROSSOVER
11'0"
ALANA LT
11'6"
GLIDE | GLIDE LT | CROSSOVER
12'0"
ONE
12'6"
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Photo: E. Aeder, Rider: Bernd Roediger

164
BASIC STRAPLESS
Pop
Basic Strapless
Il primo passo è di flettere le ginocchia,
compattare il corpo e prendere una buona
velocità, allo stesso tempo cominciate
a portare il vostro kite verso l’alto.
Ricercate una piccola onda o orzate deciso
con velocità, provate a prendere
l’onda con la tavola di un po' di bolina,
ma non troppo, continuate a portare l'aquilone
verso l'alto e lasciate andare la
mano dietro.

testo Abel Lago | foto Martin Rendo
Mantenete l'equilibrio con la mano dietro
e con quella anteriore mantenete
una certa pressione sulla barra, ma non
spingete troppo.
Al culmine del salto, spingete con il piede
posteriore la tavola contro il vento, così
la tavola resta attaccata ai vostri piedi, e
lasciate un po’ la pressione sulla barra.

166
BASIC STRAPLESS
Pop
Quando s’inizia a scendere, è la parte più
critica del salto, perché se si preme troppo
con la barra, si perderà il controllo della
tavola, quindi la cosa migliore è di rilasciare
la pressione sulla barra e continuare a
spingere la tavola verso il vento.
Solo un metro prima di toccare l'acqua è
necessario portare l'aquilone in avanti e
prepararsi per l'atterraggio che può essere
davvero difficile se il vento è forte.

Uno dei suggerimenti più importanti è quello di
non portare l'aquilone allo zenith, se no non sarà
possibile ottenere il sostegno del trapezio e si perderà
il contatto con la tavola. Un altro consiglio
importante è quello di lasciare andare la mano posteriore
dalla barra, se no sarà più difficile mettere
la carena della tavola fronte al vento.
Nel momento di atterrare devi essere
pronto per l'impatto, flettere le ginocchia
e mettere molta pressione sulla barra per
portare l'aquilone in avanti, sempre cercando
di atterrare con il tail della tavola e
mantenendo il nose downwind.
Non appena si è in acqua, afferrare la barra
con la mano posteriore, iniziare a mettere
il nose upwind e spostate il vostro aquilone
veloce su e giù per andare avanti.

168
STORY
A casa di Sky Solbach

A casa di
Sky Solbach
Testo e foto Axel Reese / reemedia.de / Liquid Eye

170
STORY
A casa di Sky Solbach
"Quindi, restano solo 14 giorni e uno di questi tacchini
dovrà andarsene!", dice Sky Solbach, mentre
è in piedi con la moglie Kristin nel recinto dei tacchini,
"il nostro Ringraziamento è proprio dietro
l'angolo!"
La coppia ha costruito una mini-fattoria a Waiehu
a Maui, entrambi sentono fortemente un legame
con la natura. Kristin siede sul trattore sostenendo
che "bisogna lavorare sodo in campo agricolo".
Così come i tacchini, possiedono capre e galline.
Solo due anni fa, la giovane coppia ha acquistato
alcune proprietà a Waiehu, a ovest di Kahului a
Maui. Prima si coltivava il Taro su quel terreno,
che è stato per molto tempo l'alimento base di
hawaiani. "Vorremmo ripiantare le piante Taro nel
nostro giardino e per tutta la strada fino al fiume
Waihu", spiega Sky.
Il bel fiume Waiehu si snoda direttamente fino
alla proprietà, su cui la coppia ha costruito la propria
casa. "Si prega di lasciare l’auto sulla strada".
Da qualche parte sulla proprietà scopriamo la
Sky`s shaperoom o meglio la "Shapehouse". "Avevo
appena costruito la casa e sono andato avanti
a costruire!", Ha aggiunto lo shaper di North Kiteboarding,
con un sacco di entusiasmo. Lavora intensamente
nella shaperoom. In questo momento
ci sono in giro i prototipi del modello "Nugget"
e "CSC Pro". Dopo aver continuato conversazione
sulle forme si può notare chiaramente che lo shapere
lavora con grande passione e professionalità.
Inoltre, tutti i prototipi sono stati testati da lui
stesso a Maui.

A 5 minuti a piedi al massimo, proprio lungo la
strada verso l'acqua si può trovare, a Waiehu, il
suo spot preferito. Lo spot offre condizioni onshore
con venti per lo più leggeri rispetto a Kanaha.
Fuori ci sono due metri di onde e vicino
alla spiaggia ci sono ancora buone onde da usare
come kicker. Sky ci va per la sua session di kite
strapless, ma altri rider si riuniscono qui come
Patri McLaughlin e Jesse Richman ad esempio.
Un turista kiter difficilmente verrà a Waiehu. "Per
le session brevi e per i test di tavole e aquiloni,
Waiehu è il posto migliore", dice Sky, "Posso scendere
velocemente e passare due ore in acqua e
poi posso continuare a lavorare nel laboratorio".
E dopo il lavoro? "La sera risaliamo il fiume Waihu
fino alle cascate. Nei primi cento metri, vediamo
ancora gente, ma poi siamo completamente soli
con la natura!”

172
STORY
A casa di Sky Solbach
Kristin:
Quando ho iniziato a fare kitesurf, mi sono resa
conto in fretta che sarei dovuta proprio andare a
Maui, il cielo sembrava sempre più blu, le colline
ancora più verdi, l'acqua più chiara di quella del
Mar Baltico in Germania, semplicemente magico.
Ovvero Magic-Maui. Dal 2003, sono stata a Maui
ogni anno e ogni volta è stata un'esperienza straordinaria.
AR_Il reparto sviluppo di North Kiteboarding è
stato trasferito nel 2013 dall’Australia a Maui /
Hawaii. Sei venuto qua per questo motivo?
SS_Abbiamo trascorso circa sei anni nello sviluppo
di aquiloni e tavole in Australia Occidentale
e mi è piaciuto molto stare lì ed è stato a lungo
un ottimo spot per testare. In quegli anni ci
sono stati effettivamente molti viaggi tra Gorge,
Maui e Australia seguendo le stagioni per essere
in grado di testare tutto l'anno. Alla fine è diventato
molto impegnativo impacchettare ogni volta
tutto e spostarci ogni pochi mesi, così abbiamo
deciso che Maui era il luogo che offriva la miglior
combinazione di condizioni per i test ed era perfetta
per tutto l'anno. Quindi sì, mi sono mosso
definitivamente per il lavoro.
AR_Poi c’è stato il tuo matrimonio con Kristin,
l'acquisto di un grande immobile a Waiehu /
Maui e la costruzione della casa e molti altri
sforzi, come l'allevamento e così via, sembra un
buon carico in aggiunta al tuo lavoro normale!
SS_La cosa buona del mio lavoro è che è molto
flessibile. Se c'è vento, sono ovviamente sulla
spiaggia per gran parte del giorno a testare, ma
posso programmare di realizzare le tavole o fare

altri lavori per conto mio. Nei 6 mesi in cui stavamo
costruendo la casa, Kristin e io di certo non abbiamo
dormito molto, ma ora, le cose, più o meno, sono tornate
alla normalità.
AR_Che cosa significa Maui per voi?
SS_Maui è un posto speciale per me. Mi piacciono
molto i luoghi dove si può veramente sentire la natura
grezza e dove ci si sente parte di essa. Maui in
questo è davvero unica, non ho sentito un feeling del
genere in nessun'altra parte del mondo. Gli hawaiani
lo chiamano "Mana", che in pratica significa forza
vitale. Credo che quello che amo davvero di Maui è il
sentirsi vicino alla natura. Mi piace che posso vivere
in un posto dove ho accesso ad alcune delle migliori
e più grandi onde nel mondo in pochi minuti da casa
mia. Mi piace che posso avere una fattoria e creare il
mio cibo e vivere più vicino alla natura.
AR_In considerazione di questo, è difficile per voi
pensare di lasciare l'isola?
SS_è spesso difficile lasciare Maui, ma amo ancora
viaggiare in posti nuovi. A volte è bello allontanarsi
così che si può tornare a casa e davvero apprezzare

174
STORY
A casa di Sky Solbach
come sia sorprendente chiamare le Hawaii “casa”.
AR_Quando ti ho detto due giorni fa, che sarei
voluto andare a fare kite con te, hai risposto subito,
"Certo, andremo domani a Waiehu!" È il tuo
spot preferito?
SS_Ci sono molti spot che amo a Maui. Tutto dipende
dalla direzione del vento e da quello che le
onde stanno facendo. Kaneohe è sicuramente lo
spot più affidabile per il kite a Maui, ma se si sa
dove andare in certi giorni, si può arrivare lontano
dalla folla e trovare davvero belle onde.
AR_Hai testato gli aquiloni con il kite-designer
Ken Winner e poi realizzi lo shape delle tavole
wave per. Quale ritieni sia la tua più grande passione?
SS_Mi piace la progettazione, la sperimentazione,
la creazione di qualsiasi cosa e ne sono entusiasta!
Ovviamente mi piace cavalcare le onde,
e progettare tavole da surf è una grande passione,
ma sono altrettanto entusiasta di provare un
nuovo prototipo Neo o testare un nuovo Rebel
con cui uscire e fare enormi salti, che è un altro
aspetto del kiteboarding che ancora mi piace
molto.

AR_Wave riding, la tua famiglia arriva dal surf!
SS_Sì, dalla parte di mia mamma, la famiglia ha
avuto una storia piuttosto interessante nel surf.
Il fratello di mamma (mio zio), Rusty Miller, è in
pratica una leggenda nel surf. È stato il primo a
surfare Uluwatu a Bali e ha anche avuto alcune
sessions piuttosto storiche sulle grandi onde alle
Hawaii negli anni '60 e '70. Ora vive a Byron Bay,
in Australia e vado a trovarlo, a volte, e ho alcuni
ricordi di quando surfavo con lui quando ero un
bambino. È una vera e propria leggenda vivente.
AR_Progettare tavole da surf. Come si realizzano
le caratteristiche dei boardshapes?
SS_I nuovi disegni delle tavole provengono sempre
dalla necessità di avere qualcosa di nuovo/diverso
per adattarsi a un determinato stile o condizioni
di guida. Sto costantemente lavorando su
nuove forme e, nel corso del tempo, evolvono in
qualcosa che abbia un senso all'interno della nostra
gamma. A volte l'obiettivo è più mirato e sappiamo
che vogliamo un certo tipo di tavola per
adattarsi a un certo gruppo target e altre volte un
disegno si evolve organicamente in qualcosa che
si adatta. È sempre qualcosa di diverso.

176
STORY
A casa di Sky Solbach
AR_È sempre diverso. Fino a che punto aiutano,
in questo, le isole Hawaii e Maui con la loro cultura
surf?
SS_Beh, oltre ad avere ottime condizioni per testare
i nuovi materiali, è anche bello essere circondati
da surf e cultura del surf. È pazzesco
come Maui sia sempre stata in prima linea nei
nuovi sviluppi degli sport d'acqua nel corso degli
anni. Dal windsurf al tow in col surf al kite e ora il
surf su onde giganti, Maui sembra sempre essere
un terreno fertile per nuove idee folli e mi piace
anche per questo!
AR_Un’ultima domanda. Che cosa fai oltre a realizzare
le tavole, i test, la casa e la fattoria...?
SS_Suono la chitarra e canto, ma solo per divertimento.
Di tanto in tanto sto insieme ad alcuni
amici e facciamo un po' di chiasso e ci fingiamo
rock star nel garage, ma la musica non è sicuramente
il mio talento migliore! Cerco anche di
rimanere in buona salute mangiando buon cibo
e facendo esercizio rigenerativo come yoga e
stretching. Non sono il tipo di ragazzo che va in
palestra a sollevare pesi, faccio già abbastanza
lavoro fisico occupandomi della casa!

178
GIRL POWER
Non siamo solo ragazze!

Non siamo
solo
ragazze!
Sono una ragazza che ama il wave riding,
e, naturalmente, ho bisogno di
attrezzatura che si adatti a me, tecnicamente,
e che abbia anche un bell’aspetto.
Il fatto che le ragazze pratichino kite
non è una novità e il numero cresce
sempre più, ogni anno. Non è facile trovare
uno spot kite senza ragazze, che vi
piaccia o no…
testo Kari Schibevaag
foto Svetlana Romanstova

180
GIRL POWER
Non siamo solo ragazze!
La cosa importante è divertirsi là fuori.
Sono una piccola “bambina” che fa kite da
un po’ di tempo, e so che non è divertente
usare una tavola della stessa dimensione di
quella di un uomo di 100 kg. Ho bisogno di
attrezzatura che si adatti al mio stile e alla
mia corporatura.
Ho lavorato molto con RRD, spingendoli a
realizzare tavole più piccole. Quindi sono
contenta che abbiano prodotto tre tavole che
sono perfette per le ragazze (e per i ragazzi
più minuti) che si prestano al wave riding.
Ecco un'introduzione a ciascuna di
esse:
C.o.t.a.n. - Migliora il tuo riding
La prima tavola di cui voglio parlare è la Cotan.
Amo questa tavola per le onde piccole
e medie, e se il vento è onshore/sideshore.
Sto utilizzando la 4.10, ma puoi usare una
5,2 se sei una ragazza più alta. Leggendo
la misura si potrebbe pensare che è troppo
piccola, ma credetemi, la Cotan deve essere
piccola! Indicativamente circa 6 pollici più
piccola di quella che usate abitualmente.
Cotan sta per coda e naso tagliate ed è per
questo si può usare così piccola.
La Cotan è anche un bene per il freestyle
strapless, è davvero facile da tirar fuori
dall'acqua e atterrarci di nuovo spora.

Avrete sicuramente di che divertirvi con
questa tavola, in condizioni di onshore mosso.
La tavola è veloce, facile da controllare
in acqua e migliorerà il vostro riding. Inoltre
è facile da trasportare nei viaggi, essendo
così piccola.
Maquina - Mi fa sorridere
Questa tavola è la mia preferita per le medie
e grandi onde e condizioni sideshore. Sto
usando la 5.6, che è la più piccola. Questa
tavola è veramente stabile. Quando si è in
onde più grandi e avete bisogno di una tavola
su cui fare affidamento tutto il tempo, la
Maquina è la vostra scelta.
Taglia davvero tutti i chop che si formano
quando c'è vento, e le curve sono facili.
Questa tavola mi ha fatto sorridere, dopo che
ho cercato a lungo una tavola che potesse
essere controllata strapless e strapped,
nelle onde grandi.
Se sei una ragazza più alta, puoi scegliere
la 5,7 ma io preferisco la 5.6.
Barracuda - Mantiene la velocità
Questa tavola è stato progettata e testata da
Ralf Bachshuster. È disponibile nella misura
5.4 ed è quella che sto usando. È progettata
per il riding con le straps, ma è possibile,
ovviamente, anche andare strapless.
La Barracuda è una tavola molto veloce, che
mantiene la velocità. Se si vuole andare a
piena potenza e girare velocemente, questa
è la tavola giusta.
Quando stai praticando wave riding, ci vuole
una buona tavola, ed è importante che
si adatti al tuo stile! Spero che questa breve
introduzione alle nuove tavole RRD, vi aiuterà
a trovare quello che fa per voi!
Alcuni consigli finali
Pinne
Scegli le pinne con saggezza quando prepari
l’attrezzatura. Una pinna può fare una
grande differenza per la tavola ed è saggio
avere pinne diverse per condizioni diverse.
Pinne più grandi e più rigide aiutano la tavola
ad essere più stabile, proprio come si
desidera in onde più grandi. Ma ricordate
che la controparte sarà che si dovrà spingere
di più per far sì che la pinna perda un
po’ la presa.
In onde più piccole, io uso pinne più piccole
e più flessibili per rendere la tavola in grado
di girare più velocemente.

182
GIRL POWER
Non siamo solo ragazze!
Straps
Un’ultima cosa. Quando si cominciano a
cavalcare le onde, mettete le straps. Sarà
molto più divertente e potrete colpire l’onda
dieci volte più potenti.
Ci si vede nelle onde!
Kari

184
Novità
Kite Art
Kite Art
Ricordi il tuo primo corso di kitesurf? Quando l'istruttore insisteva
nel dirti che non si deve guardare la vela? È il momento di
contraddirlo e tornare a essere il principiante di quel tempo. Sì,
hai letto bene, perché è quanto accade se nel cielo hai una di
queste opere volanti.
“Kite Art” le crea con l'obiettivo
di unire arte e kitesurf.
Il concetto base è quello di decontestualizzare
il kite da oggetto
ludico, che ha ragion d'essere
in ambiente esterno, per
dargli vita in altri luoghi che non
siano esclusivamente il vento
e gli spazi aperti. Aggiungendo
precisi, forti messaggi, che devono
veicolare emozioni e indurre
riflessioni.
La storia di Kite Art
L'idea iniziale fu quella del voler
applicare la filosofia giapponese
Kintsugi al kite. Inizialmente
la difficoltà maggiore contro
la quale si dovette combattere
fu lo scetticismo riguardo alla
buona riuscita in termini prestazionali
del kite. Puntualmente
essa svaniva appena il kite tornava
a volare come altrettanto
puntualmente era richiesto se
fosse possibile aumentare la
quantità di “rattoppi colorati”,
un po' come dire: “Fai finta che
si sia rotto in più parti e aggiungi
dell'altro colore!.” E fu così
che nel 2012 nacque il primo
kite firmato con lo pseudonimo
Kite Art. Da quel momento
il problema si è trasformato nel
non avere sufficiente tempo per
realizzare tutti i vari progetti in
corso.

Testo Francesco Ponti
Foto Andreea Merci e Francesco Ponti

186
Novità
Kite Art
Progetti
Eccezion fatta a brevi escursus
nel mondo dell'aquilonismo statico
e acrobatico, i lavori con i
kite approcciano alle varie forme
artistiche che, per ora, sono
limitati alla letteratura, la musica
e la pittura.
Non ultima la serie di kite totalmente
svincolati da forme artistiche
note, che va sotto il nome
di “Kite Free”. Questi ultimi sono
assai differenti fra loro per stile,
sono come dei laboratori di
ricerca grafica. Tutti i progetti
sono dei “work in progress” cui
si aggiungono sempre nuove
idee alle esistenti, in un crescendo
che non vede fine.
Letteratura
Due kite a essa dedicati. Il primo
si riconduce al “Il Piccolo
Principe” di Saint-Exupéry ed
è un mix fra le note figure del
libro e un esercizio di composizione
grafica. Il secondo che, un
po' cinicamente, è stato chiamato
"Parole al vento" s’ispira
a Shakespeare, Hesse, Joyce e
Cervantes. L'idea è, tramite le
immagini e le parole, di ri-proporre
i temi affrontati dai quattro
autori, ovvero la presa di coscienza
del problema di fondo
dell'esistenza, cioè la delusione
che l'uomo subisce di fronte alla
realtà tramite il “Don Quijote”,
l'ambizione, la violenza, destino
e libero arbitrio con il Macbeth di
Shakespeare e con “Finnegans
Wake” di James Joyce la morte/
risurrezione, caduta/rigenerazione,
concludendo, poi, attraverso
la riflessione ed emozione
con il “Das Glasperlenspiel”
di Hermann Hesse.
Musica
“Music to my eyes” “Musica
ai miei occhi”. Tanta ironia per
questi lavori. La Musica “ruba”
il dominio sensoriale alla vista,
dove questo percorso continua
come laboratorio per affrontare
nuove soluzioni sia tecniche sia
espressive.
“Jazz” propone un'orchestra jazz
che, a mio parere, è la “musica
classica del 900 e a cui sono
particolarmente affezionato.
“Canto” è una serie di situazioni
per affrontare il mondo della
voce e del canto. Differenti visi
intenti nell'atto del cantare. Mi
piaceva l'idea di esaltare la voce,
primo in assoluto strumento
musicale che tutti noi abbiamo
sin dalla nascita ma che sovente
dimentichiamo come tale.
“Bach” che complice il pianoforte
e un frammento dell'aria delle
Variazioni Goldberg, si pone
come omaggio supremo e insuperabile
dell'arte della composizione
musicale.
Pittura
Far volare un quadro è facile,
basta attaccare quattro fili alle
sue estremità!
Sono kite che nascono da rifacimenti
e libere interpretazioni
delle opere dei grandi pittori.
Sconfinamenti in territori quali
la grafica e la street art sono
quasi un obbligo dovuto. Al momento
due sono i pittori affrontati,
Fortunato Depero e Keith
Haring.

Kite Free
Si tratta di opere non riconducibili
a tematiche precise, che nascono
dalla fantasia che naviga
a 360° in totale libertà espressiva
svincolata da strutture
preesistenti. Anche da questo
progetto nascono kite commissionati
o che hanno avuto ispirazione
da persone specifiche e
a esse dedicati oltre che di proprietà.
Realizzazione
Adotto un modus operandi consolidato.
L'inizio è un'idea che
è tramutata in immagine pensata.
Quest'ultima, elaborata a
mano libera o con l'ausilio del
computer. Quando la bozza è
definitiva, passo alla realizzazione
delle dime in scala 1.1 e,
con differenti metodologie, secondo
la sua complessità e dimensione,
la riproduco con il
tessuto (spinnaker). Ultimo passaggio
è di riportare il tutto sul
kite. Non faccio mai un calcolo
preciso del tempo che serve per
realizzare un kite. Mediamente
sono impegnate un centinaio
di ore per ciascuna vela, tolto
ovviamente il tempo che intercorre
fra l'idea iniziale e la sua
elaborazione mentale.

188
Novità
Kite Art
Il futuro
Continuare i progetti esistenti e
iniziare quelli che, dal cassetto,
sono impazienti d'uscire. L'interesse
è rivolto alla realizzazione
di kite che, oltre a mantenere
l'univocità grafica, siano pure
dei laboratori da impiegarsi in
ricerca e sviluppo di nuove soluzioni
aereodinamiche. Una
strizzatina d'occhio alle aziende
in cerca di soluzioni, atte a distinguersi
con campagne pubblicitarie.
Contatti
kiteart@libero.it
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190
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e, per le donne, abbiamo una
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le donne che vanno in mare,
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sentirsi bene e avere tutta la
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Hot Shorty LS 2,0 DL con zip
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sono Emerald o Wine/Lime.

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testo e foto courtesy COREKITES
CORE presenta il GTS4, la 4 °
generazione del suo bestseller
unhooked. GTS4, il gran turismo
del C-Kite brigliati è una meraviglia
d’ingegneria.
L'ultimo membro del CORE Universal
+ Series di allrounder ad
alte prestazioni, ora dispone di
nuove caratteristiche, un frame
ExoTex, e una configurazione a
briglia ultra corta. Tutti assieme,
i perfezionamenti rendono
questo bestseller ancora più
dinamico, reattivo e slanciato
pur fedelmente conservando il
suo feeling GTS. CORE è pronta
a conquistare le acque del freestyle
nel 2016. La forma Future-C
ha più depower che mai.
L’ExoTex aumenta la resistenza
di questo kite a tre struts, e migliora
la sua aerodinamica nelle
raffiche. E le briglie un-bowtieable
rendono questo allrounder
ad alte prestazioni ancora più
reattivo pur rimanendo fedele
alle sue radici freestyle.
La regolazione delle impostazioni
di volo del GTS4 è super
facile e, per fortuna, non richiede
alcuna prova o errore. Il raffinato
CORE intelligente Trim
System (CIT) consente di regolare
con precisione come l'aquilone
si comporta durante il
loop. Nuove per il 2017 sono le
impostazioni di CIT sulle briglie
anteriori sul bordo d'attacco.
È nettamente diverso dal CIT
della GTS3 perchè che le posizioni
dei nodi hanno un effetto
più pronunciato. CORE vedeva
come regolare le forze di trazione
con il sistema CIT della GTS3.
Ora, si parla di come modificare
il comportamento di volo. Utilizzate
il nodo all'interno del CIT e
il GTS4 depowerizzerà in modo
più efficace. Gira più stretto e
più veloce intorno ad un centro
che è più vicino al centro del
kite. I downloop veloci e stretti,
rendono quest’impostazione la
scelta preferita per wave riders.
Selezionare il nodo centrale o
quello più esterno del CIT e si
aumenterà la pressione. I kiteloops
aumentano e aumenta la
potenza in modo esponenziale,
ciò che rende i megaloop di Steven
ancora più emozionanti da
guardare.
La risposta sulla barra, l’esplosività,
il pop, tutto ciò che i piloti
si aspettano dal GTS è ulteriormente
rafforzata dal controllo
perfezionato del loop. La nuova
GTS4 è per il "Freestyle facile",
commenta il capo progettista,
Frank Ilfrich. Frank cita ulteriori
miglioramenti nella prevenzione
del back-stall e del controllo

FREESTYLE | WAVE | FREERIDE
Misure:
5,0 | 6,0 | 7,0 | 8,0 | 9,0 | 10,0 | 11.0 | 12.0 | 13,5
| LW 15.0 | LW 17.0
della barra durante i loop, kiteloops
o megaloops… se ne avete
il coraggio. Il GTS4 offre stabilità
per padroneggiare il vostro
primo backroll o il vostro ultimo
backroll kiteloop di transizione
con tail grab.
Come ci si aspetta da un allrounder
CORE Universal + Series,
troverete anche il DNA degli
aquiloni wave e freeride. Per
coloro che vogliono usare il loro
nuovo GTS4 tra le onde troveranno
il down the line drifting
migliorato e i downloops facili
e veloci. I kiters non freestyler
apprezzeranno il range migliorato,
per lunghi indimenticabili
downwind.
L'ossessione di CORE per i dettagli
continua nel nuovo GTS4.
Solo componenti di altissima
qualità come il suo nuovo Exo-
Tex e le briglie. Intelligent trim
system, che offre la possibilità
di aggiustare completamente
la tensione delle back lines, la
pressione sulla barrra, e la velocità
di rotazione del kite, per
dare ai freestyler, la libertà di
personalizzare la propria attrezzatura.
Le valvole enormi fanno
sì che pompare il kite diventi un
gioco da ragazzi. Naturalmente,
si consiglia di associare il GTS4
con il superlativo Sensor bar system,
il più leggero, più diretto,
la sola barra sul mercato con no
push, no pull, quick release.
È la vela favorita, in Europa, per
i kiteloops sganciati, la macchina
ninja freestyle è in arrivo in
tutti i negozi, in nove dimensioni,
dalla 5 alla 13,5 mq.
Non bisogna dimenticare il
GTS4 LW, da vento leggero, che
è disponibile nella misura 15 e
17mq.
Il più grande cambiamento nella
barra Sensor 2S sensore è
la nuova funzione untwist in
ceramica. L’originale Sensor 2
richiede all'utente di tirare la
barra togliere i twist delle linee
dopo le rotazioni e i loop. Il nuovo
modello sostituisce il cuscinetto
in acciaio inox sul quick
release, con una sfera di ceramica
con tecnologia hi-tech. "E
'resistente e geniale." Commenta
Ilfrich. Il cuscinetto è progettato
per schiacciare ogni piccola
particella che si può incastrare
dentro. Un po' di attenzione e
un risciacquo rapido d’ora e poi
garantirà prestazioni di lunga
durata.
“Basta provare le nuove 2S.",
Suggerisce Ilfrich. Lui è molto
fiducioso dei miglioramenti al
già eccezionale Sensor 2, che
ha aumentato anche le prestazioni.
Oltre al 2S, il modello Pro
incorpora una barra in carbonio,
linee complete full Tectanium
dal kite al Chickenloop, e
lunghezze di linee variabili. Il 2S
e modello Pro sono troppo per
voi? Potete ausare la barra originale.
Non sarete delusi! Il consiglio
di CORE è di provare tutto.
Tutti quelli che provano la 2S,
non la abbandonano più.

194
PRODUCT FOCUS
CORE CHOICE 2 | BOLT 2
Product focus
CORE CHOICE 2 | BOLT 2
Choice 2 Misure::
134x41 cm | 137x41.5 cm | 139x42 cm | 142x42.5 cm
Bolt 2 misure:
136x42 cm | 139x42.5 cm | 142x42.75 cm
CORE lancia i suoi diamanti
Next Generation CHOICE e BOLT
Dalla soleggiata isola di Fehmarn
arriva la prossima generazione
delle bestseller freestyle.
I fan della Bolt CORE e CHOICE
potranno apprezzare le raffinatezze
innovative delle versioni
numero 2. Anche se entrambe
le tavole condividono la tecnologia
di costruzione hi-tech di
CORE, sono progettate per due
mercati distinti.
Considerando che la CHOICE è
una tavola per freestyler, la Bolt
è stata progettata esclusivamente
per il mercato wakestyle
hardcore.
Le tavole di seconda generazione
sono dotate di un nuovo
processo CNC che estende
l'anima in legno Paulownia più
vicina ai bordi di per ridurre il
peso e aumentare la riflessività.
I channels sono stati migliorati
e i Vario Rails vi danno la presa
e il controllo necessario con
o senza pinne. Entrambe le tavole
continuano a beneficiare
delle proprietà dell’armatura in
fibra di carbonio 30 ° biassiale
che consente di ottimizzare ulteriormente
la torsione e la flessione
longitudinale dinamica.
"Le nuove tavole sono vive e
pronte a tutto." Afferma lo sviluppatore
twintip, Daniel Borchert.
Le nuove tavole incorporano
lo spessore rail variabile
per un migliore controllo morbido
riding. I Vario Rails sono
caratteristici con 9,5 millimetri
in prossimità del centro della
tavola che si riduce progressivamente
fino ai 3mm vicino ai
tips. I tips sono leggermente più
ampi, rocker moderato, e 2 nuovi
channels a 3/4 di lunghezza
che danno una tavola con sorprendente
resistenza laterale,
velocità eccellente, e che non
finisce mai di farti sorridere.
Come i modelli precedenti, entrambe
le tavole portano avanti
la loro reputazione per l’estrema
durata e il carattere “slider
www.corekites.com
testo e foto courtesy COREKITES
friendly”.
Considerando che la Choice 2
offre la possibilità di usare boots
o straps, la Bolt 2 è strettamente
per i wakestyler con boots.
La Bolt 2, ispirata allo snowboard
ha il Pro Fix Grindbase e si
può riparare facilmente con una
candela PTEX.
La prossima generazione di
CHOICE 2 è disponibile in quattro
misure e può essere ordinata
sia con le Union Comfort
o dell'Union Pro Pads e Straps.
La Bolt 2 è disponibile in tre dimensioni.

That’s new for the latest TS V.5:
+ Leading edge circumference seam protection
+ Refined LE segmentation for cleaner profile
+ Added sizes for precision quiver building
+ Dual strut head reinforcements
+ 3D Foam Bridle Deflectors
Bestkiteboarding.com
Fly any TS with the new
Best Red Bar featuring
the original Iron Heart IV
release system
TS
Do
it all
Sizes: 5 / 6 / 7 / 8 / 9 / 10 / 12 / 14 / 16
The new Best TS is your choice to push your limits and do it all!
Controllable power meets extreme performance to match the highest
expectations of freestyle, wakestyle, freeride and wave riders
x Grunty pull combined with great depower tocover huge wind range
x 4-line open c kite for unlimited freestyle and freeride performance
x Fastest turning speed for kiteloops and boosting big airs
x Great pop and solid line slack for unhooked tricks
x Highest performance for all riding styles
Blue/mint
Blue/red
Blue/yellow

196
PRODUCT FOCUS
RRD Vision MK5
Product focus
RRD VISION MK5
www.robertoriccidesigns.com
Testo Courtesy RRD
Foto Svetlana Romantsova e Courtesy RRD
Introdotto sei anni fa come un
"entry level" kite allround della
nostra gamma, la Vision ha ricevuto
un feedback estremamente
positivo e forte, seguito
da un gruppo sempre crescente
di kiteboarders in tutto il mondo.
Un vero e proprio kite versatile,
facile da usare, divertente,
sensibile e prevedibile che
vi permetterà di fare freestyle,
waveriding, imparare a fare kite
o andare veloce su una tavola
freeride di bolina e di poppa.
Una vera emozione da avere
tra le mani. Semplicemente una
VERA MACCHINA ALL TERRAIN.
Quest'anno abbiamo fatto molti
cambiamenti. La forma della Vision
è ora più aperta il che aumenta
la velocità di rotazione e
fornisce meno pressione di barra.
Le briglie e i pigtails sono ora
più corti e in generale le nuove
caratteristiche distinguono la
Vision come un meraviglioso
aquilone per tutti i freerider e i
waverider. Tutti i dettagli di finitura
di alta qualità sull’aquilone
sono rimasti gli stessi e includono
tutte le varie nuove caratteristiche
degli altri kite della
gamma.
La Vision MK5 è pronta per essere
la vostra scelta di qualità
se è necessario semplificare la
vita e utilizzare un solo aquilone
che può fare tutto. In altre parole:
un vero “ALL TERRAIN KITE”,
grande per Freeride, Freestyle e
Wave.

Misure: 5 | 7 | 9 | 10,5 | 12 | 13,5 | 15 mq
CARATTERISTICHE
• 3 struts per risparmiare peso e migliorare la maneggevolezza
• Rinforzi sul bordo d’uscita e protezioni su ogni giuntura della LE,
per una maggiore durata del vostro aquilone.
• Rinforzi interni extra su ogni pannello, per garantire lunga durata
alle cuciture.
• Esclusivo Strut / LE pannello di rinforzo a 45 gradi, che diffonde i
carichi d'urto su un'area più vasta.
• Moderato AR, combinato alla migliore combinazione di proporzioni
sul corpo e design delle briglie.
• Quick Valve Air Flow per facilitare il pompaggio e sgonfiaggio, con
cuffia di protezione.
• Rinforzi radiali sui tips per migliorare la durata.
• Tips dotati di dispositivo anti-groviglio delle briglie.

198
PRODUCT FOCUS
RRD Bliss v4 | Bliss Kiss V4 | Bs 45 | Bs 45 pro
Product focus
BLISS V4/BLISS KISS V4
www.robertoriccidesigns.com
Misure BLISS V4
39x135 cm | 40x136 cm | 41x137 cm | 42x138 cm ! 43,5x139 cm
Misure BLISS KISS V4 (donne)
39x135 cm | 40x136 cm
Una sola parola può descrivere
la sensazione di cavalcare questa
tavola, Bliss. Questa tavola
freeride/freestyle progressiva,
concede una fantastica sensazione
di sicurezza durante il riding,
in un assortimento di condizioni
diverse. Spingendo la
tavola ulteriormente nel regno
freestyle, permetterà a questo
incredibile kiteboard, di mostrare
la sua vera natura. La Bliss ha
una grande velocità, comfort, e
pop che deriva dal mix di medio
flex, accoppiato con facili atterraggi.
I channels più profondi e il sottile,
bordo ABS leggermente arrotondato,
permettono a questa
tavola, di carvare in modo
aggressivo attraverso il chop.
Questa tavola può essere facilmente
controllata ad alta velocità
e offre ottime prestazioni
di bolina. Prendere il volo con
questa tavola, vuol dire sperimentare
la vera “Bliss” (Beatitudine,
ndr)!
CARATTERISTICHE
• Profondi bottom channels
• CNC shaped in legno di paulonia
• Bordi laterali ABS, sottili e leggermente
arrotondati
• Laminata con vetro triassiale
ad alta tenacità.

Product focus
RRD BS 45 V5 e BS 45 V5 Pro
www.robertoriccidesigns.com
Misure BS 45 V5 e BS 45 V5 Pro
145 x 45 cm
Il BS 45 V5 si inserisce in una
classe a sé stante. È la tavola
perfetta da utilizzare quando il
vento è leggero e le condizioni
sono marginali. A differenza
delle altre tavole da vento leggero
sul mercato, non appena il
vento si alza, non è necessario
cambiare tavola. Il V5 BS45 è
realizzato con una linea rocker
curva costante che mantiene i
tips abbastanza alti sull'acqua
per evitare di spruzzare negli
occhi e assicura una fantastica
manovrabilità che è ciò che fa
sì che questa tavola possa fare
tutto.
Poiché la BS 45 è stata progettata
avendo il vento leggero
in mente, ha una linea scoop
rocker più piatta così come il
bottom. Il bottom pianeggiante
da, a questa tavola, incredibili
prestazioni di bolina così
com’era l’idea della progettazione
iniziale. “Meno è meglio”
con questa fantastica tavola da
lightwind. La versione Pro ha
più curvatura e un concavo leggermente
più profondo. Questo
crea una tavola leggermente
più lenta con più pop. Inoltre,
la versione Pro sarà molto più
facile da manovrare e più divertente
anche in vento forte. Per i
rider più grandi e per quelli che
hanno bisogno di una tavola da
vento leggero che “strappa” assolutamente,
non c'è scelta migliore.

200
PRODUCT FOCUS
F-one Breeze
Product focus
F-ONE BREEZE
www.f-onekites.com
testo e foto Gilles Calvet e Courtesy F-One
Il 2017 vedrà il lancio della decima
edizione del Bandit! Per celebrare
questo, abbiamo deciso
di aiutare i kiters, con alcuni altri
aquiloni specifici. Questi prodotti,
che noi chiamiamo "satelliti",
sono progettati per soddisfare
alcune richieste specifiche che
non fanno parte del programma
del Bandit, ma il BANDIT resta
più che mai al centro della nostra
gamma.
Il numero discipline offerte dal
nostro sport è piuttosto sorprendente
e l’hydrofoiling ha
aperto una vasta gamma di
nuove possibilità. Lo sviluppo
rapido di questo nuovo prodotto
richiede lo sviluppo di nuovi
aquiloni per ottimizzare il riding.
Questa è la ragione principale
per cui abbiamo sviluppato
un aquilone foil l'anno scorso:
il Diablo. Questo kite è stato
progettato per soddisfare le
esigenti richieste dei rider foil.
Quest'anno abbiamo usato tutto
il know-how del nostro reparto
di progettazione per offrire
un aquilone progettato specificamente
per il foiling e per il
vento leggero: il BREEZE.
Per rendere le vostre sessioni
perfette, volevamo che il Breeze
fosse:
• In grado di volare in meno di
10 nodi di vento
• Potente per consentire la planata
• Stabile per evitare che cadesse
con venti leggeri e consentire,
quindi, la concentrazione sul
proprio riding
• In grado di depotenziare e di
mantenere il controllo, cosa che
è di fondamentale importanza
per il riding in foil
• Progettato con un buon controllo
della velocità e accelerazione
• Facile da rilanciare anche con
vento leggero
DESIGN :
Abbiamo deciso di risparmiare
un po' di peso eliminando qualche
struts. Il Breeze ha un solo
strut! L’AR è ridotto, per rendere
l'aquilone più stabile e limitare
l'accelerazione e la velocità.
Il suo profilo è completamente
nuovo perché deve fornire potenza
e controllo. La capacità
di depower è sorprendente per
un aquilone da vento leggero. Ci

vuole la conoscenza del nostro
progettista per raggiungere un
depower del genere, senza alterare
il profilo. I tips sono larghi,
il che aiuta nella manovrabilità,
transizioni e permette un facile
rilancio. Abbiamo migliorato i
patch di rinforzo per ottimizzare
il peso e facilitare il rilancio in
vento leggero.
L'aquilone è compatibile con la
barra del Bandit.
La briglia ha 4 punti di fissaggio
e 3 carrucole per lato. Il Breeze
è disponibile nelle misure 11m² -
13m² - 15m².
In acqua:
FOIL:
Il Breeze ha una grande stabilità,
non sono in andatura, ma
anche durante tutti i tipi di manovre.
Quando si guida, l'aquilone
sembra raggiungere la sua
velocità massima molto presto
e poi si ferma accelerando.
Questo è un vero vantaggio in
termini di comfort, perché si sa
quanto sia importante l'elevato
grado di attenzione necessaria
per controllare un foil. Esso
offre una sensazione impressionante
di controllo e si sente
molto progressivo, il che porta
ad avere più fiducia nell’ala
quando si naviga. La manovrabilità
consente di posizionare
questo kite perfettamente durante
le manovre facendo progressi
molto più facilmente e
più velocemente. Abbiamo scelto
che la pressione sulla barra
sia più ferma, per permettere di
avere sostegno e raggiungere
un migliore equilibrio. Il rilancio
è reso super-facile grazie al suo
peso leggero e alla capacità di
rilancio all’indietro, per uscire
da situazioni, a volte difficili, con
vento leggero.
ALTRE DISCIPLINE:
Tutte le qualità evidenziate sopra,
ne fanno un grande aquilone
di apprendimento con un
twin-tip. L'aquilone si sente
molto delicato e la sua trazione
costante è rassicurante. Per il
surf, la leggerezza e la manovrabilità
di questo kite, lo rendono
davvero efficace per il waveriding.

202
BASIC FREESTYLE MOVES
Raley to Blind
RALEY TO BLIND
BASIC FREESTYLE MOVES ALBERTO RONDINA
Testo Alberto Rondina | Foto Laci Kobulsky
Eccoci qui, questo è il primo handle pass surface
blind, e anche la più bella manovra con la quale si
possa iniziare!
È la base di molte altre manovre quindi, una volta
che la capite bene, tutto un mondo di possibilità
si aprirà davanti a voi!
S’inizia come sempre con un bel pop orzando decisi,
poi facendo un bel Raley solido e atterrando
blind backside 180.
Vediamola nel dettaglio:
- Con una buona velocità, e l'aquilone a 45 gradi,
tenere le mani proprio nel centro della barra e
sganciare.
- Iniziare a spostare il nose della tavola contro il
vento, portando la gamba anteriore in alto in direzione
del vento e spingendo forte con la gamba
posteriore fuori dall'acqua.
- Allungare le gambe dietro di voi e mantenere il
controllo del salto, controllare l'acqua sotto di voi

per ottenere il miglior timing per portare la tavola
verso il basso.
- Quando ci si sente che si sta scendendo, avviare
la rotazione di 180. Girate la testa sopra la spalla
posteriore, e staccate la mano dietro dalla barra.
- Mantenete la rotazione fino a quando la tavola
avrà fatto una rotazione completa di 180 anche
ruotando la barra dietro la schiena.
- Piegate le ginocchia e preparatevi per attutire
l'atterraggio. Fate passare la barra e continuate
a navigare!
SUGGERIMENTI:
- Quando si avvia questa manovra,
iniziare con un piccolo Raley
così è più facile imparare la
rotazione di 180 indietro.
- Non tenete l'aquilone troppo
alto, sempre che non sia difficile
tenere la barra, una volta che si
lascia la mano dietro.
- Assicurarsi di atterrare con il
bordo in poppa, per atterrare
morbidi ed essere in grado di
passare la barra dietro la schiena.
Ciao, Alby

204
BASIC FREESTYLE MOVES
Shifty3
SHIFTY 3
BASIC FREESTYLE MOVES ALBERTO RONDINA
Testo Alberto Rondina | Foto Laci Kobulsky
Lo Shifty 3 è una variante di un 313 che è apparso,
in questo sport, solo pochi anni fa. La differenza
principale tra i due è all'inizio. Nel 313, si deve
fare un Raley corretto all'inizio, il che significa
che entrambe le gambe sono stese in alto oltre la
schiena. Invece lo Shifty è correttamente eseguito
quando la gamba posteriore è allungato e nel
cielo, mentre la gamba anteriore è in gran parte
piegata e verso il basso.
La manovra s’impara in diverse fasi. Prima di tutto
bisogna imparare lo Shifty, poi Shifty in toeside,
e dopo lo Shifty 3.
Il pop per un Shifty è leggermente diverso dal
normale: bisogna tirare su la gamba anteriore per
ottenere altezza e tenere il nose fuori dall'acqua,
ma non appena si lascia l'acqua, la gamba anteriore
deve rimanere verso il basso, mentre quella
posteriore si allunga.
Assicuratevi d’iniziare la manovra tenendo la
barra nel mezzo, mantenendo l'aquilone a 45° e
avandouna buona velocità.
Arrivati ​a metà del salto, quando la gamba posteriore
è completamente distesa e ci si sente come
se si stesse iniziando a scendere, questo è il mo-

mento giusto per iniziare il 360 frontside.
Lasciate la mano anteriore dalla barra, spingete
la tavola verso il kite e girate decisi la testa sopra
la spalla anteriore.
Tenete la barra molto vicino al vostro fianco, continuate
a spingere con la testa e andate a cercare
la barra dietro la schiena.
Afferrate la barra dietro la schiena e preparatevi
a piegare le ginocchia per attutire l'atterraggio!
La maggior parte degli errori più comuni sono:
Non si estende abbastanza la gamba dietro. Potrebbe
essere difficile all'inizio, ma una volta che
ci si abitua, troverete che più manda in alto e si
distende la gamba dietro, più facile sarà atterrare
questa manovra.
Poiché si lascia la mano davanti sulla barra, è la
mano dietro che richiama il kite. Quindi, essere
sicuri di iniziare il trucco con l'aquilone basso,
perchè di sicuro, all'inizio, l'aquilone andrà in alto
durante la manovra. Se si comincia con l'aquilone
già troppo alto, potrebbe essere veramente difficile
andare ad afferrare la barra dietro la schiena.
Ricordate che, più basso è il kite, più facile è passare
la barra dietro la schiena.
Ciao, Alby

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