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ELIS notizie agosto 2016

Decolla l'alternanza scuola-lavoro / Mercato globale, giovani talenti e innovazione / Categorie protette: Idee e soluzioni per favorire una cultura del lavoro che le valorizzi / Guida sicura e prevenzione

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<strong>agosto</strong> <strong>2016</strong> - n.66<br />

WWW.<strong>ELIS</strong>.ORG<br />

Attività formative<br />

11<br />

Opportunità per le categorie protette<br />

L’84% delle persone disabili in età lavorativa non ha un impiego<br />

Il tasso di occupazione delle<br />

persone con disabilità resta in<br />

Italia ancora molto basso e spesso<br />

questa categoria di lavoratori<br />

vede disattesa la possibilità di<br />

realizzazione professionale. Nonostante<br />

la legislazione italiana<br />

in materia, legge 68/99, sia considerata<br />

molto avanzata, la condizione<br />

lavorativa dei disabili<br />

è ancora molto arretrata, tanto<br />

che il nostro paese è stato richiamato<br />

dalla Corte di Giustizia<br />

europea per non<br />

aver garantito<br />

tutte le misure necessarie<br />

a un adeguato<br />

inserimen-<br />

Dobbiamo<br />

rendere la<br />

nostra<br />

società più<br />

solidale<br />

to professionale<br />

dei lavoratori.<br />

L’ultima relazione<br />

del Ministero<br />

del lavoro e delle<br />

politiche sociali<br />

al Parlamento<br />

sull’attuazione<br />

della legge, ci dice che in base<br />

agli ultimi dati disponibili (relativi<br />

al biennio 2012-2013) l’84%<br />

dei disabili in età lavorativa non<br />

ha un impiego.<br />

Con i decreti legislativi attuativi<br />

del Job Act il Governo è intervenuto<br />

per sostenere l’inclusione<br />

socio-lavorativa delle categorie<br />

protette attraverso una semplificazione<br />

delle procedure esistenti.<br />

Tra le principali novità:<br />

adozione di nuove linee guida<br />

in materia di collocamento mirato<br />

per omogeneizzare le varie<br />

pratiche già esistenti sul territorio;<br />

promozione di una rete integrata<br />

con i servizi, gli accordi<br />

territoriali, la valutazione biopsico-sociale<br />

della disabilità, gli<br />

accomodamenti ragionevoli, il<br />

responsabile dell’inserimento<br />

lavorativo e le buone pratiche di<br />

inclusione lavorativa.<br />

Inoltre, si è intervenuti sulle<br />

modalità delle assunzioni obbligatorie,<br />

prevedendo che i<br />

datori di lavoro privati possano<br />

assumere i lavoratori mediante<br />

richiesta nominativa, ma non di<br />

effettuare l’assunzione diretta.<br />

Si è prevista l’istituzione della<br />

Banca Dati del collocamento<br />

mirato al fine di razionalizzare<br />

la raccolta sistematica dei dati.<br />

Per una reale integrazione lavorativa<br />

è fondamentale che oltre a<br />

livello normativo<br />

si agisca anche a<br />

livello culturale.<br />

Alimentare una<br />

cultura del lavoro<br />

attenta alla valorizzazione<br />

delle<br />

categorie protette<br />

per favorirne<br />

l’occupazione è<br />

infatti l’obiettivo<br />

del progetto promosso<br />

dal Centro<br />

<strong>ELIS</strong>, attraverso il gruppo di<br />

lavoro “Laboratorio Tiburtino”,<br />

presentato lunedì 30 maggio<br />

nel corso del workshop “Lavoro<br />

e categorie protette: le strade<br />

percorribili”. Il workshop, primo<br />

appuntamento del progetto,<br />

è stato un momento di incontro<br />

tra istituzioni, imprese e parti<br />

sociali per esaminare il nuovo<br />

quadro normativo, valutare le<br />

risorse disponibili e confrontare<br />

le esperienze e le esigenze di<br />

ognuna delle parti per identificare<br />

le possibili soluzioni.<br />

Per sostenere l’inserimento lavorativo<br />

delle categorie protette<br />

il Centro <strong>ELIS</strong> studierà con gli<br />

enti, le aziende e i soggetti interessati,<br />

attività formative volte<br />

al consolidamento di competenze<br />

sia in ambito informatico<br />

che in altri settori, in linea con<br />

le richieste del mercato, anche<br />

Da sinistra: Bruno Picker, Nina Daita, Cecilia Paulicelli, Danila Di Roma, Alberto Mutti e Massimiliano Matteucci<br />

sulla base delle esperienze formative<br />

degli ultimi anni con<br />

alcune aziende del Consorzio<br />

<strong>ELIS</strong> che hanno creato occupazione<br />

in questo settore.<br />

Ennio Lucarelli, presidente<br />

Confindustria servizi innovativi<br />

e tecnologici, ha sottolineato:<br />

“La tecnologia è uno strumento<br />

indispensabile per sostenere l’inserimento<br />

lavorativo delle persone<br />

non pienamente abili, è indiscutibile<br />

infatti che ci siano delle<br />

grandi opportunità che possono<br />

nascere dal matrimonio tra la<br />

tecnologia, gli obiettivi da rispettare,<br />

l’organizzazione del lavoro<br />

e i beni da produrre”.<br />

“Azioni e pratiche dirette all’inserimento<br />

lavorativo di persone<br />

con disabilità sono espressione di<br />

alti principi costituzionali – ha<br />

dichiarato Cecilia Paulicelli,<br />

area lavoro e welfare Confindustria<br />

- è importante fare ricorso<br />

a processi che consentano una<br />

piena conoscenza sia dell’esperienza<br />

e della capacità lavorativa<br />

della persona con disabilità<br />

sia delle esigenze delle imprese in<br />

funzione del collocamento mirato”.<br />

Un ruolo importante in questo<br />

processo è svolto dai centri<br />

per l’impiego, per Danila Di<br />

Roma, responsabile del Centro<br />

Impiego Tiburtino: “Bisogna<br />

lavorare sull’inserimento mirato<br />

dei ragazzi disabili e bisogna<br />

fidelizzare le imprese che non<br />

hanno fiducia in questo servizio.<br />

Per raggiungere obiettivi che ci<br />

prefissiamo in questa direzione<br />

tutte le strutture sul territorio<br />

devono fare dei piccoli sforzi”.<br />

L’esigenza di fare rete e agire<br />

sinergicamente è stata espressa<br />

anche da Nina Daita, responsabile<br />

dell’ufficio politiche disabilità<br />

della CGIL Nazionale:<br />

“Oltre 728 mila sono le persone<br />

con disabilità iscritti al collocamento,<br />

da questa giornata spero<br />

inizi un percorso che ci porti tutti<br />

insieme a compiere il nostro dovere,<br />

dobbiamo rendere la nostra<br />

società più solidale. Per costruire<br />

un nuovo umanesimo ripartiamo<br />

insieme dai soggetti più deboli<br />

e da qui a un anno qualche<br />

risultato potremo portarlo”.<br />

Alberto Mutti, vice presidente<br />

ANMIC (Associazione Nazionale<br />

Mutilati ed Invalidi Civili),<br />

ha segnalato un nodo critico<br />

del provvedimento governativo<br />

che non ha previsto adeguate<br />

sanzioni per perseguire i datori<br />

di lavoro che violino la legge<br />

sul collocamento obbligatorio,<br />

visto che le sanzioni pecuniarie<br />

previste anche dalla legge 68/99<br />

si sono rivelate finora inefficaci e<br />

permettono di aggirare di fatto<br />

la legge.<br />

Il direttore generale dell’<strong>ELIS</strong><br />

Alessandro Rampolla a conclusione<br />

dei lavori ha ribadito la<br />

necessità di agire a livello culturale<br />

con le aziende, ribadendo<br />

l’impegno concreto dell’<strong>ELIS</strong> a<br />

supporto del progetto: “Abbiamo<br />

la capacità di fare ponte, di<br />

aggregare aziende che operano<br />

anche in ambiti diversi, abbiamo<br />

capacità progettuale, e di formazione<br />

in ambito informatico e<br />

tecnologico, questo può essere un<br />

buon viatico per sostenere l’inserimento<br />

lavorativo delle categorie<br />

protette”.<br />

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