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Avventista Magazine Nov Dec 2016

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TESTIMONIANZA<br />

> INTERNET HA « CAMBIATO » LA MIA VITA !<br />

SALUTE<br />

LE DIPENDENZE, UNA SFIDA PER LA SALUTE GLOBALE<br />

Alessandra è brasiliana e sposata con Sebastião. Sono<br />

membri della chiesa avventista luso-ispanica di Neuchâtel<br />

dal 2014. Ci racconta come il suo percorso di<br />

vita sia stato marcato da internet e dalle reti sociali.<br />

Internet, più che mai, è diventato uno strumento indispensabile<br />

al nostro quotidiano, sia nel campo professionale,<br />

sia in quello sociale, in quello della ricerca e così<br />

via. Non possiamo negare la sua utilità.<br />

Ho sperimentato il potenziale d’internet nel 2011, quando<br />

abitavo a Nizza, in Francia, nell’ambito di uno scambio<br />

culturale. Alla conclusione del mio corso di francese,<br />

ho avuto il desiderio di restare un po’ di più in questo<br />

paese per perfezionare la pratica della lingua.<br />

Così decisi di trascorrere qualche mese in più<br />

a Parigi.<br />

Non conoscendo nessuno nella “ville<br />

Lumière” e senza contatti per un eventuale<br />

alloggio o un corso di francese,<br />

ebbi l’idea di cercare un aiuto su un<br />

sito che organizzava delle sale di<br />

chat (conversazioni in diretta). Sapevo<br />

che su questo genere di siti rischi<br />

d’incontrare non solo persone serie, ma<br />

anche persone losche, ma tentai la fortuna.<br />

In una sala di chat intitolata “Brasiliani in Francia”,<br />

conobbi un ragazzo che affermava di poter forse<br />

aiutarmi. Aveva un’amica della chiesa che frequentava<br />

interessata a condividere con me il suo appartamento.<br />

Entrai in contatto con lei e giungemmo ad un accordo.<br />

Andai quindi a Parigi.<br />

All’arrivo, la giovane donna con la quale ero diventata<br />

coinquilina, si mostrò molto simpatica e disponibile. Mi<br />

fece visitare la città, m’informò su tutte le pratiche amministrative<br />

e … mi presentò pure la sua fede. Era membro<br />

della chiesa avventista e mi ha invitata un Sabato in chiesa.<br />

Malgrado i miei pregiudizi sulle chiese protestanti,<br />

accettai l’invito. Con mia grande sorpresa fui molto ben<br />

accolta e mi sentii a mio agio durante il culto. Ciò fece<br />

sparire i preconcetti che avevo, ossia che le chiese protestanti<br />

sono rumorose o estremiste.<br />

Nella stessa sala virtuale utilizzata per trovare un aiuto<br />

per Parigi, conobbi pure un altro ragazzo che abitava<br />

in Svizzera. Discutevamo tramite il sistema della<br />

videoconferenza. Nacquero dei sentimenti da una parte<br />

e dall’altra e iniziò una relazione amorosa virtuale.<br />

glio conoscermi e decisi di vivere nel suo paese.<br />

Mai m’immaginai o ebbi il progetto di vivere un giorno<br />

in Svizzera. Nel tentativo di adattarmi a un nuovo paese,<br />

conobbi la dura realtà dell’individualismo. Sentendomi<br />

sola, ricorsi nuovamente al mio strumento di socializzazione,<br />

internet, nell’ottica di conoscere degli abitanti<br />

della mia nuova città, La Chaux-de-Fonds. Identificai<br />

così delle persone con cui avrei potuto relazionare.<br />

Con mia grande sorpresa, trovai tra di esse una persona<br />

amica della ragazza di cui ero stata coinquilina a Parigi.<br />

Presi coraggio e le scrissi un corto messaggio, indicando<br />

che ero arrivata da poco tempo e che cercavo di creare<br />

delle relazioni con persone qui residenti.<br />

Mi rispose subito. Ora siamo molto amiche,<br />

ma durante due anni ho esitato molto<br />

a legarmi d’amicizia con lei, poiché<br />

era la moglie di un pastore avventista.<br />

Non mi sentivo a mio agio per stabilire<br />

un’amicizia a causa dei miei<br />

pregiudizi sui cristiani. Dopo due<br />

anni, in seguito al contatto stabilito<br />

con lei tramite Facebook,<br />

ricevetti la visita di un giovane della<br />

chiesa che si propose gentilmente<br />

di pregare con me e, sullo slancio, di<br />

studiare la Bibbia. Accettai immaginando<br />

di potergli dimostrare che non avevo<br />

bisogno della Bibbia nella mia vita.<br />

Fu un’andata senza ritorno per me e mio marito. Oggi,<br />

siamo entrambi convinti che non possiamo vivere senza i<br />

valori insegnati nella Bibbia ed è per questo che ci siamo<br />

battezzati nel settembre 2014.<br />

Ora sono responsabile della comunicazione e mi occupo<br />

della pagina Facebook per la mia chiesa, poiché sono<br />

la prova vivente che internet e le reti sociali possono<br />

essere il mezzo con il quale delle vite riescono a essere<br />

trasformate. La relazione con persone che conoscono<br />

Gesù e che sono veri suoi testimoni può veramente cambiare<br />

delle vite, anche se il contatto è virtuale.<br />

Alessandra Siqueira<br />

Vieira<br />

Il documento “Panorama svizzero delle dipendenze<br />

<strong>2016</strong>”, disponibile sul sito web www.addictionsuisse.ch<br />

descrive un quadro sfidante per il nostro paese:<br />

• Una persona su quattro fuma.<br />

• Più di una persona su cinque beve alcol troppo spesso<br />

o in quantità eccessive.<br />

• 3% della popolazione ha fumato cannabis nel corso<br />

dell’ultimo mese.<br />

• I problemi legati alle dipendenze causano<br />

più di 11'000 decessi e costi dell’ordine<br />

di 10 miliardi di franchi.<br />

• Circa 100'000 bambini crescono con genitori<br />

alcolizzati<br />

• Più di 370'000 persone sono a rischio<br />

nell’uso di internet<br />

Ma il fenomeno delle dipendenze, sia nell’uso<br />

di sostanze, sia nei comportamenti a rischio<br />

non tocca unicamente la Svizzera: si tratta di<br />

un problema di salute globale.<br />

Ogni persona è suscettibile di cadere nella dipendenza<br />

di una droga o di certi comportamenti.<br />

Infatti la neurofisiologia ci mostra la tendenza del cervello<br />

umano allo stato attuale di sviluppare delle dipendenze<br />

alle droghe come la nicotina, l’alcol, la caffeina o la morfina,<br />

ma anche lo zucchero, la cattiva alimentazione, il<br />

gioco o la pornografia.<br />

Il bisogno fisiologico verso le dipendenze<br />

Bisogna distinguere bene tra bisogno fisiologico e dipendenza.<br />

Poiché noi tutti abbiamo bisogno di bere acqua,<br />

o di mangiare frutta, ma ci rendono dipendenti? Evidentemente<br />

no! Una dipendenza viene definita con criteri<br />

molto precisi dall’OMS:<br />

• Tolleranza: Bisogno di aumentare la dose della sostanza<br />

o l’intensità del comportamento per ottenere lo<br />

stesso effetto<br />

• Dipendenza: Bisogno di continuare a consumare la<br />

sostanza o di praticare il comportamento malgrado i<br />

suoi effetti negativi sulla salute fisica e mentale. All’inizio<br />

lo si usa per sentirsi meglio, ma poi si è costretti a<br />

utilizzarlo per non sentirsi male.<br />

• Svezzamento: la mancanza di consumo o l’arresto del<br />

comportamento produce effetti molto negativi, persino<br />

violenti, sulla persona.<br />

È evidente che l’acqua, la frutta o la pratica dell’esercizio<br />

fisico, per esempio, non rispondono ai criteri appena indicati.<br />

Minimizzare l’effetto delle dipendenze alle droghe<br />

parificandole ai bisogni fisiologici è una trappola mortale.<br />

Gli avventisti, pionieri contro le dipendenze<br />

Se il rischio di cadere nelle dipendenze è così grande, se<br />

i relativi effetti sono così nocivi per la salute individuale<br />

e pubblica, dovremmo aspettarci che i credenti auspichino<br />

il ripristino dell’immagine perduta di Dio nell’essere<br />

umano e il recupero della sua dignità; dovremmo vedere<br />

i cristiani occuparsi della prevenzione delle dipendenze e<br />

dell’affrancamento da esse di coloro che ne sono prigionieri.<br />

Ed è proprio questo che ha cercato di fare l’avventismo,<br />

già a partire da quando era ancora un semplice<br />

movimento.<br />

Ben prima che la Chiesa si organizzasse nel<br />

1863, il capitano di marina Joseph Bates e altri<br />

pionieri avventisti furono attivi combattenti<br />

contro le devastazioni dell’alcol e del tabacco.<br />

L’evangelista di origine canadese Daniel T.<br />

Bordeau (1835 – 1905), venuto in Europa dagli<br />

Stati Uniti come missionario, che battezzò il<br />

primo avventista del settimo giorno in Francia<br />

nel 1876, dichiarò: “Utilizzare il tè o il tabacco<br />

è in sé una trasgressione del decalogo.”<br />

I pionieri avventisti consideravano che almeno<br />

due comandamenti fossero violati quando si<br />

diventa dipendenti ad una sostanza:<br />

• Il primo: “Tu non avrai altri dèi oltre a me”, poiché la<br />

sostanza o il comportamento diventa un dio strano e<br />

tiranno che esige la priorità nella vita della persona<br />

dipendente.<br />

• Il sesto: “Non uccidere”, poiché il consumo di sostanze<br />

dopanti rovina la salute. “Fumare uccide” sta<br />

scritto sui pacchetti di sigarette.<br />

Per una riflessione<br />

Come chiesa e come individui siamo chiamati a combattere<br />

il flagello delle dipendenze che causano così tanta<br />

sofferenza nel mondo, Svizzera inclusa. Ma per ben aiutare<br />

gli altri a spezzare le catene della dipendenza dobbiamo<br />

noi stessi esserne liberi.<br />

• C’è qualche sostanza o comportamento nella mia vita<br />

che è per me prioritario e che s’interpone tra me e il<br />

Signore?<br />

• Sono schiavo d’un dio tiranno sotto la veste di una<br />

sostanza chimica come l’alcol, la nicotina, la caffeina,<br />

lo zucchero o altro di cui non posso farne a meno?<br />

Se è il caso, bisogna cercare dei rimedi naturali così come<br />

quelli soprannaturali di cui parleremo prossimamente.<br />

Vincere le dipendenze è possibile, sicuramente ne vale la<br />

pena, sia per sé stessi che per aiutare gli altri.<br />

Gloria a Dio per aver accordato alla nostra chiesa, sin<br />

dall’inizio, il messaggio della prevenzione delle dipendenze.<br />

“Tolleranza zero” alle tossicodipendenze,<br />

come gli avventisti sostengono da sempre, è l’unica posizione<br />

saggia.<br />

Il mio soggiorno a Parigi fu di corta durata. Questo ragazzo<br />

della Svizzera venne rapidamente a Parigi per me-<br />

PER RISPONDERE ALL’ARTICOLO<br />

contact@adventistemagazine.com<br />

Dr Pamplona Roger<br />

Dipartimento della<br />

salute, FSRT<br />

PER RISPONDERE ALL’ARTICOLO<br />

sante@adventiste.ch<br />

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