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L’editoriale<br />
di Carlo Cagnetti<br />
La Gazzetta <strong>del</strong>lo Sport, noto quotidiano<br />
milanese antilaziale, prima <strong>del</strong>l’inizio <strong>del</strong><br />
campionato si inventò una fantomatica<br />
griglia di partenza, stile Formula Uno,<br />
per definire le probabili posizioni di classifica<br />
in cui si sarebbero collocate le<br />
squadre; con mio stupore vidi la Lazio in<br />
quinta fila, al nono posto, dietro a Sassuolo,<br />
Torino, Fiorentina e alla stessa altezza<br />
<strong>del</strong> Genoa.<br />
Rileggere ora quella <strong>del</strong>irante previsione<br />
fa sorridere, ma fa anche sorgere la domanda<br />
orwelliana posta nell’editoriale<br />
scorso: «Ma a cosa servono i giornali?».<br />
A cosa servono se devono scrivere amenità<br />
simili ai pronostici sulla griglia gazzettiana?<br />
Sia ben chiaro, i pronostici si possono<br />
sbagliare, ma quella «grigliata» non era<br />
una semplice profezia, ma il <strong>del</strong>iberato<br />
proposito di denigrare la società di Lotito<br />
per una guerra di potere che non ha<br />
nulla a che vedere con il calcio.<br />
Ora ammirare la Lazio, alla fine <strong>del</strong> girone di andata, al quarto posto e pregna dei suoi trentasette punti fa un po’<br />
paura a chi in questa squadra non ci ha mai creduto. Tra le fila dei detrattori e dei depressionisti patologici purtroppo<br />
troviamo tanti sedicenti tifosi laziali soprattutto nell’ambito comunicativo sempre più simile ad una fossa dei disperati<br />
di dantesca memoria.<br />
Dall’alto <strong>del</strong>la sua passione e competenza si staglia in modo vertiginoso la figura <strong>del</strong> vituperato Simone Inzaghi a<br />
cui è dedicata la copertina di questo numero.<br />
Eh già, Simone Inzaghi, il piccolo uomo, il servo di Lotito, l’incompetente scelto perché non si poteva prendere<br />
altro sul mercato. «Vergognatevi» è l’unico imperativo che mi esce dalla bocca piena di ribrezzo per quelle falsità<br />
intrise di odio e di bassezza morale.<br />
Simone Inzaghi, in silenzio, nel corso dei mesi ha lavorato sodo, ha creato un gruppo granitico ed ha mostrato una<br />
competenza fuori dal comune. Era lui la prima scelta come più volte hanno dichiarato all’unisono Lotito e Tare e<br />
nemmeno le deviazioni belsiane possono smentire quell’assunto.<br />
Simone ha voluto fortissimamente la Lazio e si è totalmente messo al suo servizio: ha trovato un ambiente sconquassato<br />
e, dalle macerie, grazie anche al lavoro di Angelo Peruzzi, è riuscito a ricreare quel clima disteso e familiare<br />
che è alla base di ogni successo sportivo.<br />
Entrando nel risvolto tecnico l’allenatore biancoceleste ha stupito forse chi non lo conosceva: invece chi lo aveva<br />
seguito passo passo nella sua Primavera sapeva benissimo <strong>del</strong>le sue cognizioni calcistiche, considerando anche<br />
che lo staff di cui si avvale è di primissimo ordine. Per noi non è affatto una sorpresa: la sua filosofia è basata su<br />
un lavoro preciso e coscienzioso, attento al minimo dettaglio e rispettoso di ogni avversario. Lo studio pervicace<br />
e l’innovazione tattica sono peculiarità che fanno parte <strong>del</strong> suo «modus allenandi», ma anche l’aspetto psicologico<br />
rappresenta un settore su cui si presta attenzione e si cerca di migliorare.<br />
Contro il Crotone ha debuttato un altro dei suoi pupilli, quell’Alessandro Rossi bomber lazialissimo e che sembra<br />
davvero un predestinato, a dimostrazione che il lavoro fatto nel settore giovanile è stato proficuo e produttivo. Ricordiamo<br />
che quest’anno hanno debuttato in serie A già Strakosha, Murgia, Lombardi e Prce senza dimenticare i<br />
Keita e i Cataldi già ampiamenti affermati nell’agone <strong>del</strong> massimo campionato.<br />
Dunque lode a Simone Inzaghi, ma naturalmente niente sonni sugli allori perché il girone di ritorno bussa minaccioso<br />
alle porte; ha la faccia di una dea, pericolosa e in forma, a cui bisognerà contrapporre un’aquila fiera e maestosa,<br />
fresca <strong>del</strong> suo centodiciassettesimo compleanno.<br />
Nell’attesa di questo fondamentale Lazio-Atalanta, buona lettura <strong>del</strong> nostro magazine, sempre ricchissimo di servizi<br />
(segnalo quello sulla presentazione <strong>del</strong>lo «scudetto spezzato» in Campidoglio proprio il 9 <strong>gennaio</strong>), e come sempre<br />
forza Lazio.
Più & Meno<br />
PIÙ:<br />
TRENTASETTE: Punti in diciannove gare. Girone<br />
d'andata ottimo che colloca la Lazio al quarto posto<br />
ad uno sputo dal secondo. Inchinarsi a Simone Inzaghi<br />
è doveroso.<br />
VOLONTÀ: Di vincere ad ogni costo malgrado le assenze<br />
e il catenaccione pitagorico. Non si molla di<br />
un millimetro. E così si raggiunge il sole.<br />
DIECI E LODE: A Ciro Immobile che rompe il digiuno<br />
con un gol da tre punti condito da un'esplosione di<br />
gioia bellissima. E con quello al Crotone sono dieci<br />
gol in diciannove gare. Media da bomber.<br />
ROSSI: Esordio per Alessandro bomber <strong>del</strong>la Primavera.<br />
Inizio da urlo. Entra e la Lazio vince. Il massimo.<br />
117: Auguri Lazio nostra. E che il terzo scudetto sia<br />
tuo.<br />
MENO:<br />
NICOLA: 20 tiri ad 1, 15 calci d'angolo a 0, 70% di<br />
possesso palla tutto a favore <strong>del</strong>la Lazio Debbo continuare?<br />
E il biondo allenatore <strong>del</strong> Crotone si attacca<br />
al gol annullato ai pitagorici. Ma scherza o fa sul<br />
serio?<br />
IMBIGLITO: Non al top il capitano biancoceleste. Rigore<br />
sulla traversa e in affanno in ogni dove, anche<br />
se non lesina energie. Contro la dea ci vorrà il vero<br />
Biglia.
Lazio - Crotone 1-0<br />
Le Pagelle<br />
MARCHETTI 6,5: parata decisiva sull’unica occasione<br />
<strong>del</strong> Crotone.Fa morale per lui e per la squadra.<br />
BASTA 6,5: viaggia bene sulla fascia e si propone<br />
con ordine. non aveva però avversari preoccupanti.<br />
HOEDT 6,5: Rientrava dopo un pò di tempo e lo fa<br />
con ordine e sicurezza e carattere.<br />
DE VRIJ 6,5: sempre pulito e ordinato negli interventi<br />
e nell’impostazione iniziale <strong>del</strong> gioco.<br />
RADU 6,5: combatte come un leone. si sente voglioso<br />
di riportare la sua Lazio lassù.<br />
MILINKOVIC 6,5: corre tanto e sbaglia qualcosa di<br />
troppo, ma lui c’è sempre a lottare lì nel mezzo.<br />
LOMBARDI 6: partita normale, meglio nelle altre occasioni<br />
però il ragazzo lotta e non molla.<br />
IMMOBILE 7: E’ tornato al gol ed è un gol decisivo da<br />
tre punti. Corre sempre tanto e lotta.<br />
LUIS ALBERTO 6,5: Esordio dal primo minuto buono<br />
e lucido. Ovvio che ha bisogno di giocare di più.<br />
BIGLIA 6,5: corre e lotta sempre anche se meno preciso<br />
<strong>del</strong> solito ma Lucas è determinante per tutti.<br />
CATALDI 6: entra e gioca un buon spezzone di partita.<br />
si vede che vorrebbe spaccare tutto..<br />
KISHNA 6: dal suo potenziale tecnico ci aspettiamo<br />
sempre tanto. Anche lui dovrebbe convincersi di più.<br />
A. ROSSI 6,5: Un sogno che si realizza e lui in campo<br />
si butta su ogni pallone. E’ il futuro <strong>del</strong>la Lazio.<br />
INZAGHI 7: partita studiata bene e dominata sul<br />
campo con autorevolezza. Bravo Simone.
Post<br />
INZAGHI<br />
Chiudiamo il girone<br />
d'andata con 37 punti,<br />
nessuno ci ha regalato<br />
niente. Il difficile<br />
arriva adesso, dobbiamo<br />
tenere alta la<br />
guardia. Per quanto<br />
riguarda la partita abbiamo assolutamente<br />
meritata: i numeri parlano<br />
chiaro. 15 calci d'angolo, 18 tiri, il rigore<br />
sbagliato.Hanno fatto un’ottima<br />
gara, così come Kishna e poi Rossi.<br />
Sono due giocatori che hanno trovato<br />
poco spazio, parlo soprattuto<br />
<strong>del</strong>lo spagnolo. Lombardi l’ho cresciuto,<br />
gli è stato annulato il gol. Non<br />
capisco ancora se è stata una decisione<br />
giusta. Sono stati bravi entrambi.<br />
Davanti a loro hanno Felipe e<br />
Keita che sono determinanti. Con il<br />
gol di Lombardi su assist di Luis Alberto<br />
la partita sarebbe stata più<br />
semplice e per loro belissimo.Sarebbe<br />
fantastico ripetersi. Dovremmo<br />
cercare di essere bravi come nel girone<br />
d’andata. Queste partite così<br />
dette semplici non le abbiamo mai<br />
fllite. Poi magari cercheremo di vincere<br />
con le prime 4, cosa che non abbiamo<br />
fatto nel girone d’andato. Il<br />
Crotone ha giocato molto stretto, nell’ultimo<br />
quart’ora abbiamo cambiato<br />
il modulo, alzando qualche palla con<br />
Milinkovic in avanti.Il primo rigorista<br />
è Biglia, il secondo Immobile. Non<br />
aveva mai sbagliato, può capitare.<br />
Segnando avremmo avuto una partita<br />
più facile. Anche Immobile li tira<br />
molto bene. Ora recuperiamo le energie<br />
e pensiamo all’Atalanta<br />
Lazio - Cro<br />
A.ROSSI<br />
a cura di Stefan<br />
"L'esordio? Ancora<br />
non mi sembra<br />
vero. Mi sembra di<br />
vivere un sogno,<br />
sono felice perché<br />
sono entrato ed abbiamo<br />
vinto. Me lo<br />
aspettavo un po' di<br />
esordire, mancavano<br />
tanti giocatori davanti. Per me è<br />
un premio perché stavo facendo molto<br />
bene in Primavera. Ma l'importante è<br />
che oggi il gol sia arrivato, abbiamo ottenuto<br />
tre punti importanti dopo la<br />
sosta. E' arrivata la vittoria e va bene<br />
così. A chi dedico questo esordio? La<br />
dedica va a tutte le persone che mi vogliono<br />
bene e mi stanno vicino. Soprattutto<br />
a mia madre che mi ha sempre<br />
sostenuto e mi è stata sempre vicino.<br />
Ad Inzaghi gli dico un gigantesco grazie,<br />
sono anni che mi conosce e mi insegna<br />
tanto. Quando mi è stato detto<br />
di entrare, per un minuto o due, era<br />
tutto offuscato. Poi ho riflettuto e ho<br />
notato che dopo anni di fatiche alla fine<br />
ero lì ed ho realizzato un sogno che inseguivo<br />
da anni, che sembrava difficilissimo.<br />
Questo esordio rappresenta<br />
un obiettivo, ma è anche un punto di<br />
partenza: da qui si inizia a fare una<br />
grande carriera, spero di farla con questa<br />
maglia".
Partita<br />
tone 1-0<br />
o Petruccetti<br />
Nicola<br />
“La Lazio ha creato diverse<br />
occasioni, ma non<br />
ha avuto vita facile. Il<br />
Crotone è venuto qui<br />
per vincere con le proprie<br />
arme. L’episodio <strong>del</strong><br />
gol di avrebbe creato<br />
<strong>del</strong>le difficoltà ai capitolini,<br />
poi magari l’avremmo persa lo stesso.<br />
Il gol a 4 minuti dalla fine è stato come un<br />
infortunio, la squadra si è comportata bene.<br />
Anzi, nel secondo tempo ha giocato anche<br />
sulle ripartenze come facciamo di solito.<br />
Sapevamo però di avere di fronte la Lazio.<br />
Siamo una realtà nuova in questo campionato,<br />
siamo cresciuti molto. Siamo convinti<br />
che i punti di differenza con l’Empoli non<br />
sono veritieri, per quello che stiamo facendo<br />
vedere sul campo. Partite perse sul<br />
finale? Lavoriamo sempre in maniera maniacale,<br />
contro giocatori <strong>del</strong> genere si sprecano<br />
sempre il <strong>12</strong>0% <strong>del</strong>le forze. Oggi<br />
abbiamo preso il gol per un infortunio che<br />
accettiamo. Non è facile competere con<br />
gente come quelli <strong>del</strong>la Lazio. Cosa manca<br />
per fare punti con le big? Bisognerebbe<br />
avere 10 anni di Serie A alle spalle, non<br />
combattiamo ad armi pari ora. Siamo novelli.<br />
In questi mesi siamo cresciuti tantissimo,<br />
abbiamo un’identità completamente<br />
diversa rispetto all’inizio. Festa? E’ stato<br />
molto molto bravo in un paio di circostanze,<br />
come sul tiro <strong>del</strong> secondo tempo su Immobile.<br />
Aveva intuito prima che il tiro potesse<br />
finire lì, ha fatto una gran parata. Oggi è<br />
stato davvero bravo."
di Arianna Michettoni<br />
I Precedenti<br />
Nessuna partita in alcuna competizione è mai stata disputata tra queste due squadre. Il Crotone è<br />
alla sua prima apparizione nella massima serie, occupa attualmente la diciottesima posizione in<br />
classifica ed ha accumulato appena 9 punti, frutto di due vittorie, tre pareggi e dodici sconfitte. All'apparenza<br />
un impegno facile per la Lazio, che è chiamata a lavare immediatamente l'onta milanese<br />
subita nell'ultima partita <strong>del</strong>l'anno solare. L'imperativo per gli uomini di Inzaghi è di tornare a vincere<br />
e convincere, sia per mantenere una posizione di alta classifica, sia per allontanare le critiche sulla<br />
tenuta psicologica dei biancocelesti.<br />
Le Statistiche<br />
Inutile a dirsi, il Crotone detiene una serie di record negativi certo conseguenza <strong>del</strong>l'inesperienza<br />
in Serie A. Quattro punti raccolti nelle ultime 5 gare disputate dai calabresi, disastrosi però nel rendimento<br />
esterno: un solo punto in nove trasferte, nelle quali hanno sempre concesso goal all'avversario.<br />
Il Crotone è inoltre la squadra che ha fatto registrare la più bassa media di possesso palla:<br />
appena il 37%. D'altra parte la Lazio peggiora lo score dei secondi tempi: ben 18 le reti incassate<br />
nella seconda frazione di gioco tanto che solo Cagliari, Crotone, Palermo (21) e Pescara (20) ne<br />
hanno subiti di più; viceversa la Lazio è la squadra che ha subito meno goal nei primi tempi (dato<br />
in riferimento ai 5 maggiori campionati europei): solo tre reti. Prosegue il digiuno realizzativo di<br />
Ciro Immobile: è il giocatore che ha sprecato più chiare occasioni da goal in questo campionato.
di Arianna Michettoni<br />
Con il 67% di possesso palla (di<br />
cui il 47% nella metà campo avversaria),<br />
22 tiri, 17 azioni create e 14<br />
calci d'angolo a zero – omettendo<br />
le altre secondarie statistiche, che<br />
tuttavia confermano il dominio<br />
biancoceleste – quasi fa storcere<br />
il naso commentare il faticosissimo<br />
1 a 0 finale, risultato registrato<br />
nell'ultima gara <strong>del</strong> girone<br />
d'andata e che ha visto affrontarsi<br />
per la prima volta nella massima<br />
serie Lazio e Crotone. Chi alla vigilia,<br />
anzi ironizzando, non avesse<br />
colto le problematiche sfumature<br />
di questa partita – tutta incentrata<br />
sulla lotta salvezza per i calabresi,<br />
che sarebbero stati ben felici di un<br />
pareggio (atteggiamento che giustifica<br />
le reiterate perdite di tempo<br />
dei giocatori rossoblu, non motivo<br />
di condanna, certo, ma di quel<br />
tocco di biasimo che i vincenti<br />
possono permettersi) e probabilmente<br />
soddisfatti <strong>del</strong> catenaccio<br />
messo in campo – è stato insomma<br />
sommamente smentito:<br />
che non si trattasse di un confronto<br />
dalle due reti nel primo<br />
quarto d'ora di gioco era in fin dei<br />
conti ampiamente pronosticabile,<br />
non certo per demerito degli uomini<br />
di Inzaghi, piuttosto per via di<br />
quella disposizione <strong>del</strong> regolamento<br />
che prevede due squadre in<br />
campo – davvero bizzarra la sua<br />
non osservanza, in alcuni casi – e<br />
per la naturale predisposizione<br />
<strong>del</strong>la formazione laziale ad estrapolare<br />
sempre il meglio dalle proprie<br />
avversarie. Eppure, dopo un<br />
rigore sbagliato ed un goal (in)giustamente<br />
annullato per fuorigioco,<br />
giustizia è stata fatta: Immobile –<br />
non così di fatto, vista la prestazione<br />
di lotta e sacrificio – ha letteralmente<br />
rotto il ghiaccio (vista<br />
la temperatura allo stadio Olimpico!)<br />
allo scadere, regalando alla<br />
Lazio i meritatissimi ed utilissimi<br />
tre punti. Risultato infatti di cui i<br />
biancocelesti avevano decisamente<br />
bisogno, alla luce <strong>del</strong>le vittorie<br />
di roma, Napoli, Milan ed<br />
Atalanta – menzione d'onore ai<br />
giusti nerazzurri, dato il bluff <strong>del</strong>la<br />
strisciata milanese. E però cosa<br />
hanno in comune le squadre su<br />
cui la Lazio – e la stessa Dea – cercano<br />
di tenere un punto di contatto?<br />
Si potrebbe rispondere di<br />
buona sorte, ma qualcuno lo ha<br />
spiegato ancora prima e ancora<br />
meglio: Napoli, Milan e roma sono<br />
postulanti <strong>del</strong>la "dura" legge <strong>del</strong><br />
goal. Non che i partenopei abbiano<br />
meritato di battere la Sampdoria;<br />
e la partita dei giallorossi<br />
è stata sbloccata da un autogoal<br />
(un sostituto <strong>del</strong> rigore così pertinente!).<br />
I rossoneri, a loro volta,<br />
han trovato la rete <strong>del</strong>la vittoria<br />
all'88esimo, e volendo estendere<br />
questa considerazione anche all'Inter,<br />
essa stessa ha avuto la meglio<br />
sull'Udinese negli ultimi<br />
minuti di gioco. Quindi c'è un<br />
fondo di verità nel teorizzare che<br />
la serie A è, in fondo, decisa da<br />
episodi: ma una serie che si rispetti<br />
ha il colpo di scena finale<br />
nella sua trama; forse, in questo<br />
caso, è il veder continuare a vincere<br />
la Juventus, la perenne attesa<br />
ci ha portati alla sesta stagione.
La decima perla… per la fuga<br />
di Carlo Cagnetti<br />
Chiude il battente il girone di andata e per la Lazio è quarto posto con 37 punti nel carniere e qualche rimpianto<br />
dovuto a punti persi per errori individuali e per orrori arbitrali.<br />
Fatto sta è che questa squadra ha mostrato grande grinta e compattezza e ciò fa ben sperare anche per il<br />
girone di ritorno. Naturalmente i ritmi dovranno alzarsi se si vorrà coltivare il sogno Champions con qualche<br />
possibilità di riuscita: la lotta è durissima e, a parte la Juventus che fa un campionato a parte, l’equilibrio<br />
regna sovrano tra le sei squadre che si giocheranno l’Europa.<br />
Contro il Crotone e malgrado le pesanti assenze (Keita, Lulic e Felipe non si regalano a niuno) si è vista<br />
una Lazio non brillante, ma vogliosissima di portare a casa i tre punti. Il catenaccione di Nicola è stato<br />
scardinato al novantesimo con la decima perla di Immobile, finalmente tornato al gol dopo un’astinenza di<br />
sette gare; il suo bottino di caccia è comunque lusinghiero, e se continua con questa media sfonda il muro<br />
dei venti gol, una quota apprezzabilissima per un bomber di razza quale lui è.<br />
Vittoria strameritata (settanta per cento di possesso palla, venti tiri a uno, quindici calci d’angolo a zero,<br />
cosa volete di più?) e sarebbe stata più facile se non fosse stato annullato un gol regolare al pimpante giovane<br />
Lombardi o se Biglia, un po’ imbrigliato, non avesse colpito la traversa su rigore. Tutto è bene ciò<br />
che finisce bene, e avanti ora con la dea, un vero e proprio scontro diretto per l’alta classifica.<br />
Riguardo al premio Cuore di Lazio sufficienti le votazioni ottenute dai giocatori biancocelesti, eccettuati<br />
Biglia e Milinkovic (sul primo sono d’accordo, sul secondo no). Sugli scudi Immobile e il redivivo Marchetti,<br />
autore di una sola parata ma decisiva perché negatrice di gol.<br />
Nella classifica generale ritenta la fuga Ciro Immobile; approfittando <strong>del</strong>le assenze di Keita e di Felipe e<br />
<strong>del</strong>la partita moscia di Parolo, ora vanta un vantaggio di oltre ventuno punti sul centrocampista lombardo.<br />
In pratica un tesoretto…
Riguardo ai criteri di valutazione abbiamo preferito scegliere la sommatoria dei voti piuttosto che la media,<br />
anche per premiare il giocatore che assomma più presenze e che quindi dimostra di avere maggiore continuità<br />
di rendimento e minore morbilità.<br />
Ricordiamo inoltre che la classifica <strong>del</strong> nostro premio è la risultante <strong>del</strong>le votazioni dei quotidiani sportivi<br />
più venduti, e cioè il Corriere <strong>del</strong>lo Sport e la Gazzetta <strong>del</strong>lo Sport, e che la classifica la potete anche trovare<br />
nel numero <strong>del</strong> <strong>settimanale</strong> Aquile, e che uscirà giovedì <strong>12</strong> <strong>gennaio</strong>, come al solito ricchissimo di<br />
servizi, tra cui quelli sulla gara disputata dalla Lazio e sui festeggiamenti per il compleanno <strong>del</strong>la Lazio;<br />
in particolare la presentazione in Campidoglio de «Lo scudetto spezzato». Per chi volesse leggerlo è sufficiente<br />
visitare il sito www.cuoredilazio.it ed andare alla sezione magazine.<br />
Intanto ecco i prospetti, sia generale che quello relativo alla classifica di <strong>gennaio</strong>, limitati alle prime posizioni<br />
dopo le diciannove gare giocate dalla Lazio.<br />
CLASSIFICA GENERALE<br />
AGGIORNATA ALLA 19esima GIORNATA<br />
GIOCATORE PARTITE GIOCATE PUNTI TOTALI<br />
1) Immobile 19 242,5<br />
2) Parolo 18 221<br />
3) F.Anderson 17 220<br />
CLASSIFICA FINALE DEL MESE DI GENNAIO <strong>2017</strong><br />
GIOCATORE PARTITE GIOCATE PUNTI MESE<br />
1) Immobile 1 14<br />
2) Marchetti 1 14<br />
3) D.Basta 1 <strong>12</strong>,5<br />
4) Lombardi 1 <strong>12</strong>,5
Presentato<br />
al Campidoglio<br />
il Libro sullo<br />
Scudetto 1915<br />
di Arianna Michettoni<br />
Cos'è il nome e il cognome? Non un attestato di unicità,<br />
i casi di omonimia sono assai frequenti; neppure<br />
una prova autentica, ché tanto spesso l'identità viene<br />
celata – ancor peggio, rubata. Quel che quindi resta al<br />
nome e cognome è un atto di volontà, l'esclamazione<br />
n quel momento di rivelazione davvero presenti. Ma,<br />
si badi bene, il nome e il cognome portano in se stessi<br />
anche una storia, che sia nota o meno una ragione di<br />
utilizzo. E in ultimo, tuttavia non meno importante,<br />
chiunque non sceglie ma viene scelto dal proprio nome<br />
e cognome, come un destino che pone argini alla altrimenti<br />
sconfinata esistenza; ma può, infine, scegliere<br />
come applicarlo. Non si vuole andare oltre: questa non<br />
è di certo una grande, insensata citazione shakespeariana;<br />
e, comunque, quante volte l'espressione banalmente<br />
primitiva <strong>del</strong>la nostra esistenza è stata in realtà<br />
fondamentale, come un pizzichio alle corde emotive?<br />
Nel caso in cui la propria firma sia stata apposta come<br />
motivo <strong>del</strong>le proprie azioni, come veicolo decisionale:<br />
quale valore più grande, per il nome e il cognome?<br />
Ecco, c'è un contenitore metaforico che ha al suo interno<br />
oltre 35000 tracce di dati anagrafici: tra le persone<br />
più disparate per provenienza e direzione vi è,<br />
però, un tanto sottile quanto robusto filo rosso; tutti<br />
hanno tacitamente sottoscritto un accordo: hanno lasciato<br />
che i propri nome e cognome perdessero di rilevanza<br />
al punto da venire trasformati in tantissime<br />
piccole ma preziosissime unità biancocelesti, tutte<br />
uguali tra loro; hanno scelto di porre la propria identità<br />
a sostegno <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la Lazio. Non vi è per loro<br />
più dunque un suono a cui rispondere, noto fin dalla<br />
nascita; ora è un colore, un infinito cielo terso ad accoglierli.<br />
E a capo di tutto ciò ci sono due nomi: Gian Luca e<br />
Fabio. Due persone che, già da una prima occhiata, è<br />
chiaro che a voler tendere le loro braccia potrebbero<br />
davvero abbracciarle tutte, quelle identità. Due persone<br />
che, un giorno, hanno deciso di aggiungere un<br />
fine ultimo ad ogni presentazione laziale: due persone<br />
che, nel caso in cui ti chiedano come ti chiami, finirebbero<br />
per includerti nella più grande rivisitazione storica<br />
<strong>del</strong> calcio italiano – dove, si spera presto, giustizia sarà<br />
fatta.<br />
Lo scudetto spezzato – che implica <strong>del</strong>le vite spezzate<br />
è il culmine <strong>del</strong>l'unità di intenti che nasce dal coraggio<br />
(o viceversa): riscrivere ciò che era stato ingiustamente<br />
cancellato – nell'ambivalenza richiesta dal doppio<br />
e altissimo fine <strong>del</strong>l'opera: non è solo un aiuto alla<br />
popolazione <strong>del</strong>la Lazio, ma <strong>del</strong> Lazio nella sua intera<br />
accezione. E infatti coinvolge non solo gli eroi caduti<br />
nella prima guerra mondiale, ma anche chi la battaglia<br />
l'ha subita passivamente, all'improvviso, e senza possibilità<br />
di difesa o contrattacco. Come un triste parallelismo<br />
tra il terremoto giudiziario e l'effetto sisma: in<br />
fin dei conti entrambi, tra le dovute differenze, hanno<br />
spazzato via memorie e sacrifici, personalità e sogni.<br />
Che poi è quasi certo non ci si stia discostando troppo<br />
dalla realtà arrampicandosi su di un ipotetico albero<br />
genealogico e arrivando ai suoi rami più alti (non a<br />
caso i più vicini al cielo), è probabile che lassù, proprio<br />
in cima, si ritrovino gli antenati per cui si sta cercando<br />
di difendere, anzi di avvalorare, l'impatto da loro avuto
sulla storia. E non vi è niente di più nobile, e di più ispirato nella stesura <strong>del</strong> libro e nell'idea <strong>del</strong>la petizione, che l'orgogliosa<br />
salvaguardia di anche solo una stilla di sangue versato o tramandato. Presentato al Campidoglio, tra la commozione<br />
che ha ben<br />
presto la- sciato il<br />
posto ad una fiera<br />
determina- zione, il<br />
libro degli<br />
a u t o r i<br />
E m i l i a n o Foglia e<br />
Gian Luca<br />
Mignogna<br />
ha chiarito u l t e r i o r -<br />
mente le r a g i o n i<br />
<strong>del</strong>lo scu- detto da<br />
assegnare<br />
ex aequo:<br />
per la se- quela di<br />
omissioni<br />
e dimenticanze<br />
che la Lazio<br />
ha taciuta-<br />
mente subito,<br />
e che<br />
ora, francamente,<br />
p a i o n o<br />
inaccetta- bili. Ma<br />
l'evento è<br />
stato ulteriormente<br />
arricchito<br />
dagli inter- venti dei<br />
presenti, che ne hanno ulteriormente svelato il duplice fine: la morale <strong>del</strong> libro è quasi una rabbiosa reazione alle avversità<br />
e ai torti subiti; per questo i proventi sono stati dedicati ad Amatrice con un sogno: la costruzione di un museo<br />
<strong>del</strong> football, un'opera che ha risvegliato la passione <strong>del</strong> sindaco Pirozzi, sopita dalla necessità e dall'urgenza <strong>del</strong>la drammaticità<br />
dei giorni che ancora trascorrono nella località <strong>del</strong> reatino. Una struttura ideale: dove raccogliere nomi, cognomi<br />
e maglie tra le quali (non una speranza ma una futura certezza) la casacca <strong>del</strong>la Lazio 1914/1915 e il suo scudetto<br />
cucito; una struttura ideale a dar conforto alla storia mai più spezzata.
Avv. Mignogna: “Lo scudetto<br />
1915 in Campidoglio il<br />
9 <strong>gennaio</strong> <strong>2017</strong>,<br />
una giornata storica”<br />
di Carlo Cagnetti<br />
«É stata una giornata storica, gratificante e anche<br />
un po’ stancante. Anche perché nel pomeriggio/sera<br />
ho dovuto riavviare lo studio post chiusura natalizia.<br />
Spero di aver messo un altro bel paletto chiedendo<br />
espressamente il sostegno <strong>del</strong>le istituzioni capitoline”.<br />
Così l’avv. Mignogna alla fine di un 9 <strong>gennaio</strong> <strong>2017</strong> che<br />
si può definire la pietra miliare <strong>del</strong>la vicenda <strong>del</strong>lo scudetto<br />
spezzato e che continua ad essere negato alla<br />
Lazio con una condotta <strong>del</strong> Consiglio Federale che lascia<br />
davvero perplessi. Non si sa veramente cosa si stia<br />
aspettando, se non le elezioni dei componenti il Consiglio<br />
stesso, ma visto il parere positivo <strong>del</strong>la Commissione<br />
dei saggi allo scudetto 1915 ex aequo<br />
Lazio-Genoa è un dato aberrante che la Federcalcio e<br />
questo Consiglio federale non abbiano ancora messo<br />
all’ordine <strong>del</strong> giorno la risoluzione <strong>del</strong>la questione, che<br />
va avanti da oltre un anno.<br />
Emiliano Foglia e Gianluca Mignogna, gli autori de “Lo<br />
scudetto spezzato”, l’affresco che descrive nei minimi<br />
particolari cosa avvenne in quel campionato e che rappresenta<br />
la prova inconfutabile, attraverso documenti<br />
probatori indiscutibili, <strong>del</strong>la legittimità <strong>del</strong>la richiesta<br />
avanzata, hanno spiegato in maniera chiara nella Sala<br />
<strong>del</strong> Carroccio al Campidoglio i punti salienti <strong>del</strong>la vicenda.<br />
L’antico colle romano, il Capitolium, è stato teatro di un<br />
vero e proprio evento condotto da Luigi Salomone, giornalista<br />
biancoceleste de “Il Tempo”, ed impreziosito dalla<br />
presenza di alte personalità <strong>del</strong>lo sport e <strong>del</strong>le istituzioni.<br />
Quelle istituzioni che ora sanno perfettamente i particolari<br />
<strong>del</strong>la questione: la storia <strong>del</strong>la Lazio non può più<br />
aspettare.<br />
Per leggere tutti gli interventi rimandiamo al sito laziostory.it<br />
che ha fornito un’esaustiva cronaca di quella che<br />
è stata inconfutabilmente una giornata storica.
Buon<br />
Complea
nno<br />
LAZIO
Progetto<br />
ecco una n<br />
Eagles
Stadio<br />
uova Area<br />
Stadium
Per il nuovo stadio <strong>del</strong>la Lazio, ora spunta l'ansa <strong>del</strong> Tevere<br />
vicino a Settebagni. Cento ettari in un'ansa <strong>del</strong> Tevere,<br />
una distesa di campi coltivati, a Prima Porta,<br />
all'altezza dei resti <strong>del</strong>la villa di Livia, tra la Tiberina, che<br />
sfiocca dalla Flaminia e il fiume, e, dall'altra parte <strong>del</strong>la<br />
riva, la Salaria. È questo la nuova area allo studio <strong>del</strong> presidente<br />
Lotito per il nuovo stadio <strong>del</strong>la Lazio. Cento ettari<br />
di terreni che il patron <strong>del</strong>la squadra starebbe considerando.<br />
Dunque, cambio di rotta, non più quelli dei fratelli Mezzaroma<br />
(Lotito è il suocero di Pietro Mezzaroma) al chilometro<br />
6,2 <strong>del</strong>la Tiberina, a rischio esondazione, che la<br />
società aveva proposto negli anni scorsi, ma una nuova<br />
location. Il progetto però rimarrà sempre quello, da due<br />
milioni di metri cubi, prodotto da Ama Group. In particolare<br />
lo stadio è stato pensato avvicinando il terreno di<br />
gioco agli spalti in stile inglese. Niente barriere, in caso<br />
di bisogno verrebbero innalzati dei cristalli, inizialmente<br />
posti sotto il livello <strong>del</strong> rettangolo di gioco. L'altezza: quarantacinque<br />
metri circa, non di più. La struttura è stata<br />
ideata su due livelli: circa 30 mila tifosi verrebbero ospitati<br />
nell'anello inferiore, altri 25 mila nella parte superiore. La<br />
copertura è prevista in poliestere, led luminosi evidenzierebbero<br />
il logo Lazio anche di notte. Tempi di costruzione?<br />
Tre anni. Insomma una nuova citta<strong>del</strong>la a nord di<br />
Roma, collegata dalla ferrovia Roma Nord, che parte da<br />
piazza <strong>del</strong> Popolo e arriva alla stazione di Prima Porta, e<br />
dalla RM2 la linea metropolitana che ferma a Settebagni,<br />
sull'altra riva <strong>del</strong> Tevere. Per adesso Lotito ha chiesto di<br />
definire un piano preciso che abbia come confini quelli<br />
<strong>del</strong>l'ansa <strong>del</strong> fiume e quando sarà pronto lo presenterà in<br />
Campidoglio.<br />
D'altronde in una recente intervista lo aveva preannunciato.<br />
Cosa succede allo Stadio <strong>del</strong>le Aquile? Un progetto<br />
abortito?, gli avevano chiesto. E lui: "Ma che abortito? Sta<br />
scherzando? Sono in attesa di vedere quello che succede<br />
in merito a altre valutazioni che faranno, poi nel momento<br />
in cui le faranno valuteremo".<br />
E poi: "Uno stadio per funzionare deve avere degli standard,<br />
sia in termini di equilibrio economico-finanziario per<br />
la realizzazione, che per la conduzione. Deve avere un ritorno<br />
economico, perché lo stadio non vale in termini economici<br />
<strong>del</strong>la biglietteria, ma per tutto il ritorno che crea.<br />
Sono curioso di vedere cosa succede con lo stadio <strong>del</strong>la<br />
Roma".<br />
Nel 2009 il patron <strong>del</strong>la Lazio portò il plastico <strong>del</strong> nuovo<br />
stadio, ridisegnato, aggiornato e rivisitato alla Regione<br />
Lazio e in Campidoglio. L'iter sembrava avviatissimo dopo<br />
anni di ritardi burocratici e politici, ma si fermò tutto proprio<br />
in considerazione <strong>del</strong> rischio esondazione sui terreni<br />
<strong>del</strong>la Tiberina, che effettivamente durante una piena erano<br />
stati sommersi dalle acque <strong>del</strong> fiume.<br />
Lotito ha sempre respinto le accuse di speculazione: "Nessuno<br />
vuole speculare, ma le società vanno messe nelle<br />
condizioni di essere competitive. C'è ancora chi mistifica<br />
la realtà". Circa 30 mila tifosi ospitati nell’anello inferiore,<br />
altri 25 mila nella parte superiore. Copertura in poliestere,<br />
i led luminosi evidenzierebbero il logo Lazio di notte. Più<br />
che uno stadio comunque una casa per la famiglia laziale:<br />
ventotto ettari di terreno, tre campi da calcio, uno da baseball,<br />
uno da rugby, uno da football americano, uno per<br />
l’hockey prato, sei campi da tennis, un campo di atletica<br />
leggera con pista, un campo per il tiro con l’arco, due piscine<br />
olimpioniche scoperte da 50 metri.<br />
E se non bastasse: “la zona individuata comprende 40 ettari<br />
di parcheggi (una parte dei quali coperti da pannelli fotovoltaici),<br />
25 ettari per il parco tematico (parco giochi),<br />
una zona commerciale su due livelli, ristoranti, un albergo<br />
a quattro stelle, un cinema e i negozi <strong>del</strong>la Lazio”.
La nuova Area sulla Salaria
La Lazio dice 37<br />
di Orlando De Rossi<br />
Termina la diciannovesima giornata di Serie A TIM ed il girone<br />
di andata con la vittoria casalinga <strong>del</strong>la S.S. Lazio che batte<br />
il Crotone con una rete realizzata da Ciro Immobile.<br />
Trentasette, non è che ho la febbre, ma è il numero dei punti<br />
con la quale la S.S. Lazio di Inzaghi è al giro di boa <strong>del</strong> campionato,<br />
si attesta seconda nella gestione Lotito dopo quella<br />
dei 39 punti che mise a segno la S.S. Lazio di Petkovic.<br />
Grande risultato di squadra da molti inaspettata prima <strong>del</strong>la<br />
partenza di questo torneo.<br />
Oggi si giocava a Roma, ma dalla temperatura sembrava più<br />
una trasferta europea tipo Volgograd, o Minsk, i gradi sopra<br />
allo zero erano veramente pochi nonostante l’orario <strong>del</strong>la partita<br />
era quello canonico <strong>del</strong>le ore 15:00.<br />
Crotone, oggi l’avversario non suscitava un fascino di quelli<br />
goderecci e da intenditori dal palato fine, ma la partita era comunque<br />
insidiosa per molti motivi.<br />
Eravamo rimaneggiati per le assenze di Felipe Anderson,<br />
Keita Balde Diao, Senad Lulic, ovvero tre titolari su undici<br />
non pochi direi, in più i calabresi sono in condizioni di classifica<br />
a dir poco disperate, quindi i presupposti per rovinarci<br />
la domenica c’erano tutti.<br />
Pronti via, i Biacocelesti partono come sempre con spirito di<br />
iniziativa, messi in campo da Inzaghi e Massimiliano Farris<br />
con il più classico dei 4/3/3 con il debuttante dal primo minuto<br />
Luis Aberto messo a ricoprire il ruolo di esterno d’attacco lui<br />
che tutto è fuorchè un esterno.<br />
Comunque i capitolini agiscono con buon piglio e il gioco che<br />
ha in mente Nicola con i suoi ragazzi, ovvero rinunciatari e<br />
disposti con un centrocampo a 4 folto ed aggressivo, non lo<br />
ripaga, infatti la S.S. Lazio arriva al tiro con facilita e pericolosità.<br />
Ti accorgi che in porta c’e’ uno che sta facendo il fenomeno,<br />
le prende a tutti, prima in parata bassa su Ciro Immobile, poi<br />
in parata alta su Parolo, vola su altre conclusioni e sembra<br />
gasarsi sempre di più ogni palla che sventa, Festa, portiere<br />
di riserva <strong>del</strong> Crotone guarda caso proprio come contro il Bologna<br />
che fu una partita stregata, ma quella fu un’altra storia.<br />
Sembra questione di attimi, i biancocelesti hanno in mano la<br />
partita, hanno in mano il gioco e Lombardi Cristiano si procura<br />
un calcio di rigore.<br />
Bello tutto, nella norma, mi sono detto, Biglia prende il pallone,<br />
tira il rigore e tutti pronti ad urlare, no palla incocciata<br />
con gran violenza sulla traversa.<br />
Il gelo già era presente all’olimpico, e dopo il rigore sbagliato<br />
cala lo sconforto, Biglia cosa combini? Indipendentemente<br />
dal rigore sbagliato sei troppo lento, macchinoso, cervello
scollegato ai piedi, cosa ti turba? Mi preoccupi perchè anche<br />
contro l’Inter hai avuto lo stesso rendimento solo che questa<br />
volta il cambio tattico è stato preso in tempo perchè sullo 0-<br />
0.<br />
Succede poi che Falcinelli ha la possibilità di portare in vantaggio<br />
il Crotone, e si divora un gol gigantesco, da quel momento<br />
in poi i nostri giocatori vengono presi in possesso<br />
dallo spirito negativo che sempre li aggredisce nei secondi<br />
tempo, si va comunque a reti inviolate dentro gli spogliatoi.<br />
Ricomincia la gara, e come ti sbagli, pallidi, impauriti, sulle<br />
gambe, offuscati, film già visto, ho temuto il peggio perchè<br />
troppi giocatori hanno dato segno di distrazione, e non siamo<br />
riusciti ad essere pericolosi per ben 40 minuti nel secondo<br />
tempo, quando Ciro Immobile tira una bomba che il solito<br />
festa disinnesca, ci si guarda in faccia ed a quel punto ci diciamo<br />
è finita cosi.<br />
No questa volta ci va bene e Ciro all’ultimo respiro, cosa non<br />
da S.S. Lazio butta dentro un pallone sporcato dalla difesa<br />
<strong>del</strong> Crotone che sembrava perso, gioia immane per l’attaccante<br />
torrese che si sblocca dopo troppo tempo ed arriva alla<br />
doppia cifra, 10 gol in campionato.<br />
Marchetti salva, o lo salva Falcinelli stesso, fatto sta che comunque<br />
c’e’, difesa attenta ma non perfetta, oggi con Hoedt<br />
prova sufficente la sua, altro interprete centrale affiancato a<br />
Stefan de Vrij che gioca senza affanno.<br />
Radu, composto e mi piace di più quando trova la forza di<br />
proporsi, Basta senza sussulti, da lui vorrei scorribande più<br />
frequenti,su quella fascia con Lombardi sembra non esserci<br />
molta sintonia nei movimenti, Proprio quest’ultimo autore di<br />
un primo tempo di carattere, ma poi si smarrisce nella ripresa.<br />
Parolo, altra nota negativa, non trova il passo, arriva sempre<br />
secondo sugli interventi al centrocampo spezzettando<br />
spesso il gioco con dei falli dovuti alla mancanza di lucidità,<br />
non si può sopperire sempre con il fiato.<br />
MIlinkovic, guerriero, lottatore, posizionato in una porzione<br />
di campo che di solito copre Senad Lulic, passo diverso, ma<br />
quanto cuore.<br />
Luis Alberto, non può essere un esterno di attacco, gran<br />
piede, grande visione di gioco, ma nelle zone centrali di centrocampo,<br />
in un momento di emergenze mi sta bene come<br />
esterno, da rivedere nel suo ruolo naturale, trequartista, o<br />
perchè no mezz’ala, ci si deve lavorare.<br />
Ciro Immobile,frenetico, generoso come sempre, ma come<br />
mi fai arrabbiare oggi Ciro, volevi vincerla proprio da solo<br />
questa gara, ti sei incartato spesso su te stesso, imprigionato<br />
dalla bramosia che avevi di buttarla dentro, il gol ti sblocca<br />
siamo contenti, ora torna ad essere capace di collaborare di<br />
più con i tuoi compagni.<br />
Kishna ottimo impatto con la gara, lo avrei gradito molto<br />
prima il suo ingresso, Cataldi come sopra, il ragazzo lo vorrei<br />
vedere per più minuti perchè è in crescita.<br />
Ben venuto in Serie A TIM Alessandro Rossi, giovane ventenne<br />
bomber che oggi debutta con i suo venti anni, non sei<br />
arrivato, sei appena partito.<br />
In conclusione mi sento di dire che serve <strong>del</strong>l’altro per questa<br />
rosa che non ha un esterno in più ed una punta in più,ed almeno<br />
un’altro centrocampista di esperienza, spero che questi<br />
profili vengano inquadrati presto, perchè quando il gioco<br />
si fa duro i duri cominciano a giocare!!<br />
FORZA LAZIO SEMPRE
Con l’Aquila sul petto<br />
contro il grifone?<br />
Che fine ha fatto la splendida maglia bandiera? Domanda lecita che si<br />
pongono migliaia e migliaia di tifosi biancocelesti che forse avrà una<br />
risposta a metà <strong>gennaio</strong> quando la Lazio scenderà in campo per gli ottavi<br />
di Coppa Italia contro il grifone genoano.<br />
La nostra non è un’indiscrezione, ma una speranza che raccoglie i consensi<br />
<strong>del</strong> popolo laziale, e cioè vedere la Lazio scendere di nuovo in campo con<br />
questa maglia storica in una competizione storica come la Coppa Italia.<br />
Chissà che la Lazio non ci stia pensando…
Agriturismo<br />
Abbond<br />
di Enzo Carpegna<br />
In un casale <strong>del</strong> 1500 entrerai in un’atmosfera magica. Appartenente alla famiglia Torlonia, la villa ora agriturismo<br />
è sita su una collina in mezzo al verde nelle campagne vicino Moricone a pochi chilometri da Roma,<br />
verso l’alto Lazio reatino sulla Salaria strada <strong>del</strong>la Neve. L’agriturismo è a conduzione familiare il che lo rende<br />
ancora più caloroso e accogliente poichè tutto ciò è fatto con grande passione e amore. E poi la qualità <strong>del</strong><br />
cibo che potremmo mangiare qui è favolosa pasta fresca fatta in casa stesa con il famoso “ Stennarello”, attrrezzo<br />
con cui le nostre noinne usavano stendere la pasta per poi creare le fettuccine o i tagliolini da leccarsi<br />
i baffi. Orlando e sua moglie insieme alla mamma e alla sorella saranno sempre a disposizione per farvi passare<br />
una giornata di relax con la vostra famiglia. La domenica hanno un loro menù al prezzo di 20 euro dove<br />
si può mangiare in quantità industriale a partire dall’abbondante antipasto, due primi piatti, due secondi un<br />
contorno, acqua , vino caffè e dolce <strong>del</strong>la casa. Il nostro amico Orlando è davvero una persona squisita, alla<br />
mano che vi metterà immediatamente a vostro agio e vi sentirete subito a casa come nelle migliori domeniche<br />
in famiglia. Certi posti non basta descriverli, bisogna visitarli e realizzare con i propri occhi e gusto, la veridicità<br />
di ciò che stiamo scrivendo. Noi di Aquile insieme a tutta la redazione di Cuoredilazio, abbiamo sposato in<br />
pieno questo agriturismo perchè a pochi minuti dal caos cittadino, si riesce ad avere un clima genuino, rilassato<br />
e che ti permette di ricaricare le batterie attraverso cibo buono, aria buona, ospitalità buonissima. Nel<br />
salutare Orlando e tutta la sua famiglia per la sua grande disponibilità e sensibilità alle vicende laziali essendo<br />
un cuore binacoceleste doc, ricordiamo a tutti voi che presto organizzeremo un grande evento qui da Orlando.<br />
Ma non aspettate noi, venite a trovarli e resterete arci soddisfatti di tutto e ringrazierete Orlando di esistere
anza<br />
Fusi<br />
Ogni Domenica a soli 20 euro<br />
Un pranzo senza fine con:<br />
Antipasto abbondante<br />
due primi piatti ( pasta fresca fatta in casa)<br />
due secondi piatti<br />
un contorno<br />
acqua, vino, caffè e dolce <strong>del</strong>la casa<br />
che aspettate quindi,<br />
prenotatevi una bella giornata
Loc. Osteria di Moricone<br />
strada Salaria Km. 29<br />
A pochi chilometri da Roma trovi<br />
una cucina casareccia e un casale <strong>del</strong><br />
1500 che ti aspetta per passare <strong>del</strong>le<br />
bellissime giornate insieme
FRASCHETTA DA I FRATELLI<br />
FRASCHETTA DA I FRATELLI<br />
FRASCHETTA DA I FRATELLI