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La Tribuna 06/03/2017

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PRIMO PIANO<br />

LA TRIBUNA SAMMARINESE LUNEDÌ <strong>06</strong>.<strong>03</strong>.<strong>2017</strong><br />

pag. 2<br />

Il Pdcs si rinnova nel<br />

nome di Gian Carlo<br />

Venturini.<br />

FRANCESCO DE LUIGI<br />

“Dobbiamo<br />

lavorare tutti<br />

insieme per<br />

cercare di<br />

ribaltare questa<br />

situazione.<br />

Abbiamo<br />

bisogno di tutti<br />

quanti voi per<br />

rilanciare il<br />

nostro partito<br />

e riportare la<br />

Dc a guida del<br />

Paese”.<br />

I due sfidanti sorridenti prima della votazione<br />

Gian Carlo Venturini, ex segretario<br />

di Stato agli Interni<br />

e alla Giustizia nella passata<br />

legislatura, con 201 voti è stato<br />

nominato ieri sera alla fine del XX<br />

Congresso del Pdcs, nuovo segretario<br />

politico della Democrazia<br />

cristiana. 308, su un totale di 316,<br />

sono stati i delegati che l’hanno<br />

votato dopo un’assise durata ben<br />

tre giorni, in cui non sono mancate<br />

le critiche al partito e alla stessa<br />

direzione. Critiche avanzate<br />

non da pochi relatori, intervenuti<br />

nel corso di un Congresso, che,<br />

con buona probabilità, lascerà<br />

il segno nella storia del partito<br />

scudo-crociato.<br />

Venturini, che ha battuto<br />

l’altro unico rivale, Teodoro Lonfernini,<br />

prenderà ora in mano le<br />

redini della Dc, andando a sostituire<br />

alla guida del partito l’ormai<br />

ex segretario politico Marco Gatti.<br />

Subito dopo la lettura della<br />

nomina, Venturini è tornato sul<br />

palco e ha preso la parola, per ringraziare<br />

soprattutto Lonfernini:<br />

“Ora dobbiamo attuare subito<br />

quelle capacità di ascolto che la<br />

Dc in questi anni di governo ha<br />

tralasciato, facendo chiarezza<br />

senza perdere di vista i valori<br />

fondanti democristiani. Dovremo<br />

lavorare e preparare - ha aggiunto<br />

- una squadra di giovani per la<br />

guida del partito e del Paese”.<br />

Venturini ha inoltre voluto quindi<br />

tranquillizzare Lonfernini per la<br />

sconfitta subita: “Il nostro è stato<br />

un confronto serio, leale e concreto.<br />

Ci siamo detti una cosa fin da<br />

subito, che il giorno dopo l’elezione<br />

chiunque avesse vinto non si<br />

sarebbe dovuto sentire come un<br />

avversario, perché gli avversari<br />

<strong>La</strong> famiglia democristiana al gran completo ieri pomeriggio al kursaal in Città<br />

non sono dentro questo partito,<br />

qui dentro siamo tutti necessari<br />

e utili, gli avversari sono fuori.<br />

Dobbiamo lavorare tutti insieme<br />

- ha proseguito Venturini - per<br />

cercare di ribaltare questa situazione<br />

e concretizzare obiettivi e<br />

impegni che ci siamo presi anche<br />

con questo Congresso. Abbiamo<br />

bisogno di tutti quanti voi per<br />

rilanciare il nostro partito e riportare<br />

la Dc a guidare il Paese”.<br />

Lonfernini, pur uscendo sconfitto<br />

dall’assise democristiana, si<br />

è comunque dichiarato “estremamente<br />

contento e felice”.<br />

Nel suo intervento, prima della<br />

votazione, l’ex segretario di Stato al<br />

Turismo ha inoltre detto: “Siamo di<br />

fronte a un momento straordinario.<br />

Un anno fa svolgevamo la conferenza<br />

programmatica del partito per<br />

capire che cos’era la Dc e abbiamo<br />

dibattuto, discusso e litigato,<br />

litigare è anche normale, perché<br />

dove c’è passione e amore c’è anche<br />

il litigio. Credo che abbiamo compiuto<br />

un lavoro a metà. In questa<br />

sala un anno fa ci interrogavamo<br />

sul perché il partito stava perdendo<br />

consenso e partecipazione. Chi l’ha<br />

sollevato è stato etichettato come<br />

quello che doveva alimentare un<br />

difetto e non esaltare un elemento<br />

positivo. Se avessimo fatto più<br />

esame di coscienza un anno fa il<br />

nostro partito avrebbe affrontato<br />

molto meglio l’appuntamento delle<br />

elezioni. Siamo qua a curarci le<br />

ferite a seguito di non aver fatto una<br />

giusta analisi un anno fa. Diciamoci<br />

tutto quello che non è andato bene<br />

adesso, oggi, non evitiamo di fare<br />

l’errore che abbiamo compiuto tante<br />

volte. Su questo abbiamo perso,<br />

lo dobbiamo riconoscere. Nella tua<br />

relazione Marco (Marco Gatti, ndr)<br />

hai tralasciato tutti questi elementi.<br />

Abbiamo tutti concorso verso un<br />

obiettivo, il problema è che non ce<br />

l’abbiamo fatta. Perché ha ragione<br />

Gigi, le campagne elettorali non si<br />

perdono in campagna elettorale,<br />

sono tutte scuse, o falsi problemi,<br />

non può essere una scusante per<br />

chi come noi si è assunto delle re-

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