La Tribuna 06/03/2017
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POLITICA<br />
LA TRIBUNA SAMMARINESE LUNEDÌ <strong>06</strong>.<strong>03</strong>.<strong>2017</strong><br />
pag. 4<br />
Dal pulpito del Congresso Dc Pino Guidi<br />
tuona contro l’attuale gestione dell’istituto<br />
bancario di Via del Voltone.<br />
“Questi vertici di<br />
Banca Centrale non<br />
sono amati dal Paese”.<br />
FDL<br />
Le parole chiave:<br />
• Centrale Rischi<br />
• Credito di imposta<br />
• Organi di vigilanza<br />
• Associazione bancaria sammarinese<br />
Pino Guidi<br />
“Bcsm deve<br />
prendere<br />
gli indirizzi<br />
dalla politica<br />
e tradurli in<br />
autonomia in<br />
fase operativa”.<br />
Tra i molti interventi relazionati<br />
nei tre giorni di Congresso, uno,<br />
in particolare, quello di Pino Guidi,<br />
emerge per lucidità d’analisi riguardo<br />
alla questione della crisi bancaria<br />
e finanziaria sammarinese. <strong>La</strong><br />
prima parte si concentra sul partito.<br />
Non mancano, da parte di Guidi,<br />
anche alcune critiche alla direzione<br />
Dc. Nella seconda parte, invece, l’imprenditore<br />
del Titano si occupa delle<br />
ultime vicende emerse in seguito ad<br />
alcune decisioni assunte da Banca<br />
Centrale.<br />
Pino Guidi (sezione di Domagnano):<br />
“Francamente vorrei un Partito<br />
democratico cristiana sammarinese<br />
più vivace, più deciso, che ascolta la<br />
gente, che non fa della direzione un<br />
corpo unico perché abbiamo avuto<br />
una direzione e un partito granitico<br />
nella sua dirigenza che non serve al<br />
Paese. Voi non dovete aver paura di<br />
quelli che vi criticano. Le critiche devono<br />
stimolare e far pensare e quindi<br />
il partito deve essere aperto alle<br />
critiche. Noi in campagna elettorale<br />
abbiamo seminato troppa positività.<br />
Sarebbe stato meglio usare po’ di<br />
autocritica e un po’ di realismo. Non<br />
ci sono più i soldi per aver pazienza.<br />
Questo Paese ha una ricchezza<br />
limitata. Non possiamo sprecare<br />
più niente. Non c’è più tempo da<br />
perdere. Le imprese che vanno bene<br />
sono poche. Bisogna dare ossigeno e<br />
fiato perché l’economia riprenda. Le<br />
“patacate” nella gestione della cosa<br />
pubblica non si possono fare, ci vuole<br />
il coraggio. Il partito deve quindi<br />
essere aperto alle critiche. Farci<br />
attaccare il fango come è stato fatto<br />
nell’ultima campagna elettorale è<br />
stata un’offesa per i democratici cristiani<br />
veri, quelli che hanno il valore<br />
e il sentimento della Repubblica.<br />
Poi non si può venire qui perché c’è<br />
l’assise della Democrazia cristiana a<br />
far finta che siamo tutti amici dobbiamo<br />
collaborare, che dobbiamo<br />
avere la coesione per prendere le<br />
decisioni che ci occorrono. Io questo<br />
fango non lo voglio e qualcuno deve<br />
ritirare le offese che ci ha recato e<br />
che a me non mi riguardano. A ragione<br />
Mancini, siamo maggioranza<br />
nel Paese, minoranza nel parlamento.<br />
Questo è un obbrobrio della<br />
democrazia. A questo va rimediato.<br />
Voi avete sempre detto che la Dc non<br />
ha votato questa legge ma facciamo<br />
le spese di questa legge”.<br />
Terminata l’analisi sul partito e<br />
la sua direzione, Pino Guidi prosegue<br />
nella seconda parte parlando,<br />
appunto, di economia: “Parto da<br />
Banca Centrale. Questi vertici di<br />
Banca Centrale non sono amati dal<br />
Paese (a queste parole è partito in sala<br />
un fragoroso applauso, ndr). Non si<br />
può licenziare sammarinesi. Non<br />
si può assumere personale forense<br />
quando abbiamo 1500 disoccupati.<br />
Non si può chiedere di fare la valutazione<br />
degli Npl (crediti deteriorati)<br />
a forensi quando noi abbiamo fior<br />
di esperti del mercato sammarinese<br />
a spasso. Non si può non dialogare<br />
con i vertici delle banche. Non si può<br />
non dialogare con l’Associazione<br />
bancaria sammarinese che è il<br />
sindacato di categoria. Non si può<br />
far finta di niente, avere un organo<br />
che ci vigila che ancora non ha la<br />
Centrale Rischi. L’unico vigilatore<br />
che sarebbe venuto a San Marino, e<br />
ci lamentavamo dei precedenti, ma<br />
almeno questi avevano impostato<br />
la Centrale Rischi, l’unico vigilatore<br />
che verrebbe nel mondo in qualsiasi<br />
Paese che ci sia la prima cosa è la<br />
Centrale Rischi. Non possiamo più<br />
continuare a dare i soldi a gente che<br />
truffano le banche da tutte le parti<br />
e lo Stato paga. Non ho sentito da<br />
questa Banca Centrale una parola<br />
sul credito di imposta. Sono decine<br />
di milioni di euro, forse ci vogliono<br />
due palmi di mano, per sapere<br />
quanto vale il credito di imposta.<br />
Non ho sentito niente. Questa è<br />
una Banca Centrale che fa finta di<br />
niente per valori così importanti?<br />
Le proprietà di quella banca che è<br />
costata come credito di imposta<br />
la maggiore, hanno comprato le<br />
azioni di un’altra banca. Le azioni di<br />
responsabilità dove sono? Gli organi<br />
vigilanti dove sono? Noi non possiamo<br />
pagare per questi. Noi lavoriamo<br />
nelle nostre imprese, nelle nostre<br />
attività, nelle nostre famiglie per<br />
sostener quello che è giusto per aver<br />
una vita normale, per far le cose che<br />
dobbiamo fare, ed è stato fatto figli e<br />
figliastri nel tenere conto di quanto<br />
si doveva dare nel credito di imposta.<br />
A chi effettivamente ha aiutato<br />
la comunità sammarinese è stato<br />
dato zero, mentre agli altri tanti<br />
soldi. Non va bene. Io voglio sapere<br />
come la pensa Banca Centrale. Non<br />
c’è una parola sul costo del denaro,<br />
tre volte quella dell’Italia. Il Governo<br />
non può fare a meno di fare politica<br />
finanziaria e monetaria, questo è il<br />
ruolo del Governo e Banca Centrale<br />
deve prendere gli indirizzi dalla<br />
politica e tradurli in autonomia<br />
in fase operativa, ma l’autonomia<br />
non è quello di essere superiori al<br />
Governo, perché i soldi che loro<br />
spendono sono i soldi dei cittadini.<br />
Io mi aspetto dai vertici di Banca<br />
Centrale su questi elementi. Chi più<br />
del sottoscritto quando avevo ruoli<br />
di responsabilità ha tenuto alto il<br />
nome di Banca Centrale, ha tenuto<br />
alto il discorso della vigilanza, delle<br />
ispezioni, della compliance, di tutta<br />
una serie di controlli che il nostro<br />
sistema ha tenuto. Ma per fare<br />
queste cose si fanno convocando gli<br />
interessati, gli attori in gioco, spiegandogli<br />
le cose, dicendogli come<br />
deve fare. L’Abs se avete notato è in<br />
fase di destabilizzazione. Nessuno<br />
dice niente? È colpa di questo presidente?<br />
Può darsi, ha mille interessi.<br />
C’è lo zampino di Banca Centrale<br />
oppure c’è la strategia del Governo<br />
che vuole togliere il sindacato di<br />
categoria da una parte e dall’altra<br />
dice che vuole il rilancio del sistema<br />
finanziario ed economico. Come<br />
si fa a rilanciare se il sindacato di<br />
categoria non può fare il proprio<br />
lavoro di sostegno? Cominciamo a<br />
dire quali sono i progetti nefasti per<br />
questa Repubblica. Incominciamo<br />
a lavorare per il bene dell’economia.<br />
(...) Basta burocrazia. <strong>La</strong> burocrazia<br />
ti chiude. Cominciamo a dire che il<br />
sistema immobiliare è fermo, che<br />
va rigenerato, rivitalizzato, prima<br />
del Prg, chi ha i soldi per far ripartire<br />
l’economia li usi, non facciamo politiche<br />
depressive, chi le vuole fare<br />
vada all’Igiene mentale. Dobbiamo<br />
fare politiche di sviluppo, poi venga<br />
il Prg.<br />
Noi abbiamo la cultura della<br />
proposta, la cultura del Governo<br />
ma soprattutto la cultura della<br />
responsabilità”.