OSSERVATORIO Gisela l’e-reader (media popolazione: 6,6%). La politica non appassiona gli adolescenti. Il 48,6% dei 14-19enni dichiara di non informarsi mai o quasi mai sulla politica (media popolazione: 28,1%). Non li attrae neanche nella sua veste <strong>più</strong> social: appena l’8,5% dei 14-19enni segue attività di partiti o di personalità politiche tramite blog, siti, Facebook, Twitter contro il 19,3% della popolazione italiana. I motivi principali sono la mancanza di interesse (73,7% dei 14-19enni, media popolazione: 61%) e la sfiducia nella politica (15,3% dei 14-19enni, media popolazione: 31%). La maggioranza ha comportamenti non patologici, ma si rilevano fenomeni preoccupanti. Bullismo: il 52,7% degli 11-17enni ha subito nell’ultimo anno episodi offensivi, non rispettosi e/o violenti da parte di coetanei. Il 22,2% di questi è stato anche vittima di cyberbullismo. Fumo: il 10,3% dei 14-19enni è fumatore (il dato sale a 17,4% tra i 18-19enni). Il 16,3% dei fumatori 14-19enni fuma <strong>più</strong> di 10 sigarette al giorno. Alcolici: il 17,3% dei giovani tra gli 11 e i 19 anni consuma abitualmente quantità di alcol superiori alle raccomandazioni. Il 4,1% dei giovani tra gli 11 e i 19 anni consuma sei o <strong>più</strong> bicchieri di bevande alcoliche in un’unica occasione (binge drinking). Droghe: il 26,7% dei 15-19enni ha consumato cannabis almeno una volta nella vita. Tra il 2 e il 3% dei 15-19enni ha consumato altre sostanze (cocaina, amfetamine o ecstasy, allucinogeni) almeno una volta nella vita. Dispersione scolastica: negli istituti secondari superiori raggiunge il 27,9%. Più alta la dispersione negli istituti professionali (38,1%), nei licei artistici e istituti d’arte (34,9%). Neet: i giovani tra i 15 e i 19 anni che non studiano né lavorano sono l’11% del totale. In sintesi, adolescenti e preadolescenti sono al centro degli investimenti e delle aspettative familiari. Sono fluidi, difficilmente collocabili all’interno di scelte e gusti stabili: seguono il flusso del web. Sono esposti a nuovi comportamenti a rischio legati proprio al mondo del web (cyberbullismo, sexting, adescamenti). Interpretare senza pregiudizi i comportamenti sociali degli adolescenti e dei preadolescenti è necessario perché si muovono su terreni sconosciuti, sulle frontiere dell’innovazione sociale e vivono un mondo per molti versi trasformato rispetto a quello in cui hanno vissuto le generazioni precedenti. L’interpretazione del senso e dei contenuti dei loro comportamenti può essere complesso e richiede un approccio umile, privo di preconcetti. 20-40ENNI E MILLENNIALS Quanti sono i 20-40enni in Italia? Ecco i dati della struttura per età della popolazione dai 20 ai 40 anni in Italia, nel periodo 2006-2016 (fonte: elaborazione Censis su dati Istat). I 20-25enni nel 2006 erano 3.757.151, il 6,5% della popolazione, nel 2016 erano 3.680.877, il 6,1% della popolazione. Nel periodo 2006-2016 sono calati del 2,0%. I 26-30enni nel 2006 erano 3.924.372, il 6,8% della popolazione, nel 2016 erano 3.294.070, il 5,4% della popolazione. Nel periodo 2006-2016 sono calati del 16,1%. I 31-35enni nel 2006 erano 4.579.661, il 7,9% della popolazione, nel 2016 erano 3.613.358, 6% della popolazione. Nel periodo 2006-2016 sono calati del 21,1%. I 36-40enni nel 2006 erano 4.765.990, l’ 8,2% della popolazione, nel 2016 erano 4.250.848, 7% della popolazione. Nel periodo 2006- 2016 sono calati del 10,8%. I 20-40enni nel 2006 erano 17.027.174, il 29,3% della popolazione, nel 2016 erano 14.839.153, il 24,5% della popolazione. Nel periodo 2006- 2016 sono calati del 12,9. Popolazione residente totale: 58.064.214 nel 2006, 60.665.551 nel 2016. Nel periodo 2006-2016 è cresciuta del 4,5%. Quest’area ci mostra il capovolgimento della piramide generazionale. Nel 1951 il 56,8 della popolazione era composto da minori e giovani sotto i 34 anni e il 43,2% da
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