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CRONACA<br />

Economia<br />

Alluminio 2016,<br />

primi bilanci<br />

Sono tutti con il segno più i dati<br />

relativi alla produzione dello scorso<br />

anno di semilavorati in alluminio.<br />

Particolarmente brillante la performance<br />

del comparto laminazione, cresciuto del<br />

21,7% grazie agli impieghi nei settori<br />

packaging e automotive. Più contenuta<br />

quella degli estrusi (+ 2,8%), anche a<br />

causa della mancata ripresa dell’edilizia.<br />

In crescita anche l’impiego complessivo<br />

del metallo, sia quello grezzo non in lega<br />

che placche e billette.<br />

di E.A.<br />

Gli sforzi dell’industria italiana<br />

dell’alluminio per recuperare il<br />

terreno perso negli anni della crisi<br />

cominciano a dare risultati di una certa<br />

consistenza, anche se con diverse velocità<br />

tra i differenti settori di utilizzo. Sicuramente<br />

positivo è il comparto della laminazione, la<br />

cui crescita appare consistente; quanto agli<br />

estrusi e alle leghe da fonderia, hanno fatto<br />

registrare anch’essi un trend in aumento,<br />

seppur in maniera più fievole. I primi dati<br />

consuntivi di produzione e uso di alluminio,<br />

anche se non definitivi poiché sono ancora<br />

parziali i valori della componente di<br />

commercio estero, appaiono globalmente<br />

positivi. L’impiego totale di metallo leggero<br />

in Italia ha superato nel 2016 i due milioni di<br />

tonnellate, raggiungendo, per la precisione,<br />

2.040.000 t, con un sostanziale incremento<br />

(+ 7,5%) rispetto all’anno precedente.<br />

L’impiego di metallo grezzo non in lega<br />

è aumentato dell’11,8%, l’uso di leghe<br />

in formati (placche e billette) è salito del<br />

9,1%, mentre la domanda di leghe in<br />

pani per fonderia ha fatto segnare una<br />

crescita del 3,3%. Per quanto riguarda<br />

la produzione di semilavorati, cresciuta<br />

nel complesso dell’11,4% a raggiungere<br />

le 1.153.000 t, appare particolarmente<br />

significativa la performance messa a<br />

segno dai laminati (+ 21,7% a 585.000 t),<br />

dove il settore del packaging continua a<br />

svilupparsi e crescere così come avviene<br />

per l’automotive, dove a una consistente<br />

ripresa delle vendite di vetture si affiancano<br />

sempre nuove applicazioni del metallo e,<br />

conseguentemente, la richiesta di sempre<br />

maggiori quantitativi. Anche gli estrusi<br />

hanno fornito un contributo positivo al buon<br />

andamento dei semilavorati di alluminio<br />

nel 2016, registrando un incremento<br />

produttivo del 2,8% e raggiungendo quota<br />

554.000 t nonostante il perdurare della<br />

crisi nazionale del comparto dell’edilizia,<br />

che stenta ancora a ripartire. Meno<br />

sensibile l’incremento del dato relativo alla<br />

produzione di leghe per fonderia che, seppur<br />

sostenuta dal buon momento dell’auto, ha<br />

fatto segnare una crescita solamente dello<br />

0,3% toccando quota 710.000 t. Meglio è<br />

andata per il comparto dei getti di fonderia,<br />

54 <strong>marzo</strong> 2017 Costruire Stampi

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