VIAGGI NELLA FANTASIA

Il giorno dopo ripartirono alla volta di Zante e la navigazione fu tranquilla:
così decisero di proseguire senza sosta.
Lazaros: “Uomini, la prossima tappa sarà Cefalonia e ben presto saremo
a casa!”.
Premes: “Il mare è calmo e c’è il giusto vento, issiamo le vele e
sfruttiamo questo buon momento…”
Socrates: “Forza uomini, abbracceremo presto i nostri cari…”
Durante la navigazione si scatenò a bordo una terribile epidemia di
scorbuto che provocò la morte di diversi uomini. A quel punto Lazaros
invocò la protezione della saggia dea Atena.
Lazaros: “Come posso fare ad aiutare i miei compagni che hanno già
subito tante prove?”
Atena: “Mio caro Lazaros, capisco il tuo sgomento ma devi farti forza, fai
riposare un po’ i tuoi uomini e poi prosegui il tuo viaggio. Io veglierò su di
voi!”
Così avvenne e, una volta arrivati a Cefalonia, scesero per riposare e
per recuperare le forze. Nella notte, però, furono svegliati da alcuni
Cinocefali, mostri con la testa di cane, che li aggredirono prendendoli di
sorpresa.
Socrates: “Lazaros! Prendi il tuo arco ed aiutami ad ucciderli!”
Così fecero e ci furono pochi feriti. La mattina seguente ripresero la
navigazione anche se stanchi per la lunga notte trascorsa pressoché
insonni.
La tratta ancora da percorrere era ormai breve ma Poseidone mise
ancora a dura prova Lazaros ed i suoi pochi uomini. Dal mare sbucò una
terribile creatura marina, il kraken, che con i suoi lunghi tentacoli avvolse
la nave.
Alcuni membri dell’ equipaggio, tra cui Socrates, furono sbalzati in
acqua.
Lazaros: “Maledetto Poseidone! Cosa ti abbiamo fatto per meritarci tutto
questo?!”
Poseidone: “Un buon comandante deve compiere convenienti sacrifici
per avere un viaggio in mare favorevole”.
In quel momento intervenne Zeus che, in difesa del figlio, lanciò la sua
folgore contro il kraken, uccidendolo. Poi il dio, stanco del
comportamento di Poseidone, iniziò a proteggere la nave e gli uomini
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