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I PROGETTI DEL TEMPO<br />
L' antica<br />
Colombara<br />
di Valsanzibio<br />
Un angolo di<br />
storia che torna<br />
a risplendere<br />
58<br />
«Non sono solo le persone ad<br />
avere una propria dignità, ma<br />
anche i luoghi, gli oggetti e le<br />
costruzioni antiche». Questo è il<br />
pensiero ed il punto di partenza<br />
di Carlo Rocchi, il “restauratore”<br />
dell’antica “Colombara di<br />
Valsanzibio”. Carlo, dopo aver<br />
lavorato per moltissimi anni come<br />
progettista per apparecchiature<br />
per non vedenti in Italia e<br />
all’estero, dando un grandissimo<br />
contributo in questo campo.<br />
Innamorato di luoghi “con una<br />
storia”, ha deciso di trasferirsi<br />
nelle colline euganee. Acquista<br />
allora la corte della Colombara<br />
di Valsanzibio appartenuta al<br />
vecchio priorato ed utilizzata<br />
all’epoca come “corte rustica”<br />
nella quale venivano raccolte<br />
le decime. Il sito, nel corso dei<br />
secoli, era stato utilizzato come<br />
deposito attrezzi e si trovava in<br />
uno stato molto critico. Per oltre<br />
10 anni Carlo si mette in gioco<br />
e lavora sulle strutture originali<br />
della Colombara per restituirgli<br />
il suo antico splendore. Tutti i<br />
lavori sono stati eseguiti a mano,<br />
con una perizia e precisione che<br />
ricordano quelle dei monaci<br />
amanuensi. La struttura è<br />
composta da una torre, una sala<br />
e da una barchessa. In tutta la<br />
costruzione sono state mantenute<br />
le volte originali, sapientemente<br />
sistemate dall’interno per mezzo<br />
di un “cuci e scuci”. La parte più<br />
affascinate del sito è sicuramente<br />
la Torre Colombaia, alta 15 metri<br />
e completamente recuperata<br />
dalle esperte mani di Carlo che<br />
non ha cambiato nulla degli<br />
assetti autentici. Ai piani superiori<br />
della Torre si accede attraverso<br />
una scala a chiocciola in pietra di<br />
Vicenza, recuperata attraverso un<br />
curioso sistema di riadattamento.<br />
Niente è stato lasciato al caso: il<br />
sistema di illuminazione, studiato<br />
e realizzato dal proprietario,<br />
crea un suggestivo gioco di luci<br />
ed ombre che mette in risalto le<br />
particolarità del sito. All’ultimo<br />
piano troviamo gli alloggi per<br />
i piccioni, messi in evidenza da<br />
un complesso riadattamento<br />
e recupero. La struttura verrà<br />
inaugurata al pubblico nel<br />
corso dell’anno, ma Carlo<br />
apre volentieri le sue porte a<br />
chiunque la voglia conoscere.<br />
«Il mio desiderio è quello che la<br />
Colombara abbia una nuova vita,<br />
una struttura a disposizione di<br />
associazioni, eventi e di chiunque<br />
abbia un progetto “valido” per<br />
renderle la dignità che merita» -<br />
racconta Carlo - «Bisogna avere<br />
il coraggio di provare a mettersi<br />
in gioco nella vita, di sfidare le<br />
difficoltà, anche se sembrano<br />
insormontabili. Con impegno<br />
e costanza in 10 anni, eh si,<br />
10 lunghi anni, sono riuscito a<br />
riportare allo splendore un antico<br />
angolo di storia. Mi auspico che<br />
il mio gesto sia da monito per<br />
capire l’importanza del nostro<br />
passato e di come anche le cose<br />
“vetuste e decadenti” possano<br />
invece avere una nuova vita. Non<br />
sempre “vecchio è brutto”, anzi,<br />
ciò che è antico ha un valore<br />
storico e morale ed è nostro<br />
dovere ridargli la dignità che<br />
merita. Abbiate il coraggio di<br />
provarci!».