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Euganeamente Colli Euganei Aprile Maggio 2017

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I PROGETTI DEL TEMPO<br />

L' antica<br />

Colombara<br />

di Valsanzibio<br />

Un angolo di<br />

storia che torna<br />

a risplendere<br />

58<br />

«Non sono solo le persone ad<br />

avere una propria dignità, ma<br />

anche i luoghi, gli oggetti e le<br />

costruzioni antiche». Questo è il<br />

pensiero ed il punto di partenza<br />

di Carlo Rocchi, il “restauratore”<br />

dell’antica “Colombara di<br />

Valsanzibio”. Carlo, dopo aver<br />

lavorato per moltissimi anni come<br />

progettista per apparecchiature<br />

per non vedenti in Italia e<br />

all’estero, dando un grandissimo<br />

contributo in questo campo.<br />

Innamorato di luoghi “con una<br />

storia”, ha deciso di trasferirsi<br />

nelle colline euganee. Acquista<br />

allora la corte della Colombara<br />

di Valsanzibio appartenuta al<br />

vecchio priorato ed utilizzata<br />

all’epoca come “corte rustica”<br />

nella quale venivano raccolte<br />

le decime. Il sito, nel corso dei<br />

secoli, era stato utilizzato come<br />

deposito attrezzi e si trovava in<br />

uno stato molto critico. Per oltre<br />

10 anni Carlo si mette in gioco<br />

e lavora sulle strutture originali<br />

della Colombara per restituirgli<br />

il suo antico splendore. Tutti i<br />

lavori sono stati eseguiti a mano,<br />

con una perizia e precisione che<br />

ricordano quelle dei monaci<br />

amanuensi. La struttura è<br />

composta da una torre, una sala<br />

e da una barchessa. In tutta la<br />

costruzione sono state mantenute<br />

le volte originali, sapientemente<br />

sistemate dall’interno per mezzo<br />

di un “cuci e scuci”. La parte più<br />

affascinate del sito è sicuramente<br />

la Torre Colombaia, alta 15 metri<br />

e completamente recuperata<br />

dalle esperte mani di Carlo che<br />

non ha cambiato nulla degli<br />

assetti autentici. Ai piani superiori<br />

della Torre si accede attraverso<br />

una scala a chiocciola in pietra di<br />

Vicenza, recuperata attraverso un<br />

curioso sistema di riadattamento.<br />

Niente è stato lasciato al caso: il<br />

sistema di illuminazione, studiato<br />

e realizzato dal proprietario,<br />

crea un suggestivo gioco di luci<br />

ed ombre che mette in risalto le<br />

particolarità del sito. All’ultimo<br />

piano troviamo gli alloggi per<br />

i piccioni, messi in evidenza da<br />

un complesso riadattamento<br />

e recupero. La struttura verrà<br />

inaugurata al pubblico nel<br />

corso dell’anno, ma Carlo<br />

apre volentieri le sue porte a<br />

chiunque la voglia conoscere.<br />

«Il mio desiderio è quello che la<br />

Colombara abbia una nuova vita,<br />

una struttura a disposizione di<br />

associazioni, eventi e di chiunque<br />

abbia un progetto “valido” per<br />

renderle la dignità che merita» -<br />

racconta Carlo - «Bisogna avere<br />

il coraggio di provare a mettersi<br />

in gioco nella vita, di sfidare le<br />

difficoltà, anche se sembrano<br />

insormontabili. Con impegno<br />

e costanza in 10 anni, eh si,<br />

10 lunghi anni, sono riuscito a<br />

riportare allo splendore un antico<br />

angolo di storia. Mi auspico che<br />

il mio gesto sia da monito per<br />

capire l’importanza del nostro<br />

passato e di come anche le cose<br />

“vetuste e decadenti” possano<br />

invece avere una nuova vita. Non<br />

sempre “vecchio è brutto”, anzi,<br />

ciò che è antico ha un valore<br />

storico e morale ed è nostro<br />

dovere ridargli la dignità che<br />

merita. Abbiate il coraggio di<br />

provarci!».

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