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infoMIGRANS n.40 | dicembre 2017

Foglio d'informazione del Progetto Migrans e sulla migrazione dei rapaci in Italia.

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Piemonte<br />

sito 4<br />

LA MIGRAZIONE POST-RIPRODUTTIVA<br />

IN VALLE STURA (CN): ANNO <strong>2017</strong><br />

Fabiano Sartirana* & Luca Giraudo**<br />

*Consulente, **Ente di Gestione delle Aree Protette delle Alpi Marittime<br />

Nel <strong>2017</strong> per il ventiseiesimo anno consecutivo l’Ente di Gestione delle Aree Protette<br />

delle Alpi Marittime ha condotto il monitoraggio della migrazione post-riproduttiva<br />

del falco pecchiaiolo Pernis apivorus. Le osservazioni sono state effettuate in modo<br />

continuativo dal 19 agosto al 6 settembre dal sito di Madonna del Pino.<br />

Nel <strong>2017</strong> il monitoraggio è stato svolto dal sito storico di Madonna del<br />

Pino (Comune di Demonte – Provincia di Cuneo - UTM 361977.27 m<br />

E, 4908933.16 m N, 32T), nel periodo compreso tra il 19 agosto ed il 6<br />

settembre, grazie anche ai volontari ed ai soci dell’Associazione Cuneobirding<br />

e della LIPU Sezione di Cuneo.<br />

Date le condizioni meteo favorevoli le osservazioni sono state sempre<br />

effettuate per otto ore continuative dalle 9 alle 17.<br />

Il monitoraggio è stato focalizzato sulla migrazione post-riproduttiva del<br />

falco pecchiaiolo Pernis apivorus; al contempo sono state conteggiate<br />

anche le altre specie di rapaci e di grandi veleggiatori migratori.<br />

Durante i 19 giorni e le relative 152 ore di osservazione, sono stati avvistati<br />

7.821 migratori di cui 7.705 rapaci appartenenti a 6 specie, 103 cicogne<br />

bianche Ciconia ciconia, 7 cicogne nere Ciconia nigra e 6 cormorani<br />

Phalacrocorax carbo.<br />

Per quanto riguarda i rapaci è stato registrato un buon passaggio con un<br />

indice di migrazione pari a 50,7 ind./ora, valore superiore a quello medio<br />

registrato in Valle Stura nel periodo 2008-2016 (37,0 ind./ora; Giraudo &<br />

Rastelli <strong>2017</strong>).<br />

La specie più osservata è stata il falco pecchiaiolo con 7.595 individui<br />

(97,1% delle osservazioni totali), seguita dal biancone Circaetus gallicus<br />

(N=87), dal nibbio bruno Milvus migrans (N=14), dal falco di palude<br />

Circus aeruginosus (N=5), dal falco della Regina Falco eleonorae (N=2)<br />

e dall’albanella minore Circus pygargus (N=1), mentre in un caso non è<br />

stato possibile identificare la specie.<br />

Quest’anno il picco maggiore di passaggio del falco pecchiaiolo è stato<br />

registrato tra il 29 ed il 31 agosto con 5.273 individui (219,7 ind./ora),<br />

come indicato in bibliografia (Brichetti & Fracasso 2003), mentre un secondo<br />

picco è stato osservato in data 23 agosto (N=519).<br />

Il picco orario di migrazione è stato rilevato nella fascia oraria compresa<br />

tra le 15 e le 16 (N=1.694) e potrebbe aver interessato gli esemplari che<br />

sono partiti e/o transitati nelle prime ore della giornata nei pressi dei siti<br />

di osservazione lombardi.<br />

Come osservato da sempre, la maggior parte dei grandi veleggiatori ha<br />

avuto come direzione di volo E-W con qualche spostamento a NE in<br />

arrivo e a SW/NW in scomparsa.<br />

Il corridoio di migrazione ha interessato la Valle Stura di Demonte e, a seconda<br />

della nuvolosità o di condizioni meteo particolari, anche il Vallone<br />

dell’Arma; in buona parte i migratori hanno seguito le due linee di cresta<br />

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