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OSSERVATORIO<br />
Una proposta a-i <strong>2018</strong>/19 di Grazia'lliani<br />
Soon. Sotto, un outfit Imperial p-e <strong>2018</strong>.<br />
In questa tendenza si esplorano le dinamiche relazionali<br />
e le relative azioni strategiche più efficaci intraprese dai<br />
retailer. Le nuove soluzioni puntano al coinvolgimento di<br />
consumatori al centro di un’esperienza di acquisto sempre<br />
più senza soluzione di continuità, tra comunicazione<br />
e consumo. Attraverso l’ascolto delle persone nella loro interezza,<br />
la distribuzione innovativa attiva un dialogo quasi<br />
intimo, curato in ogni minimo dettaglio e arricchito di significati<br />
sempre nuovi e talvolta sorprendenti. Rompere<br />
le regole dell’engagement tradizionale si rivela una soluzione<br />
dalle notevoli potenzialità. Si tratta di andare oltre il<br />
proprio core business, affiancando alla strada conosciuta,<br />
nuovi percorsi per stupire, non tanto con fuochi d’artificio,<br />
quanto con attività anche minime, in grado di offrire uno<br />
scarto di memorabilità, valorizzando l’esperienza d'acquisto<br />
in generale, ma soprattutto quella fisica nel punto vendita.<br />
In un modello di business direct-to-consumer, il core<br />
business di un retailer passa dal management efficiente del<br />
flusso dei prodotti fisici verso il consumatore finale a quello<br />
del flusso dei dati. L’adeguato utilizzo da parte dei retailer<br />
della tecnologia, quale fonte quasi inesauribile di informazioni<br />
e dati relativi a ciascun consumatore, è un aspetto rilevante<br />
in un Concrete Engagement per fornire lealmente<br />
informazioni autorizzate, risolvere un problema, offrire<br />
raccomandazioni, anticipare, ma anche emozionare.<br />
DECISIVE SIGNATURE<br />
IL RETAIL COME GUIDA PER<br />
SCELTE DI RILIEVO<br />
In questa tendenza si approfondiscono alcune dinamiche<br />
distributive atte al consolidamento della rilevanza dei retailer<br />
come protagonisti della contemporaneità. Risulta<br />
decisivo esporsi apertamente con l’obiettivo di lasciare un<br />
segno, come una firma inconfondibile della propria identità.<br />
Si tratta di intraprendere o continuare, un percorso di<br />
definizione della propria autenticità, a partire dalle azioni<br />
intraprese e condivise con i consumatori. Al di là del vantaggio<br />
in termini di profitto o popolarità, l’obiettivo per il<br />
retailer riguarda la generazione di valore aggiunto a partire<br />
dal miglioramento dell’esperienza d’acquisto. Si assiste<br />
a un fenomeno di sviluppo parallelo e armonico che punta<br />
alla stretta convergenza tra la dimensione fisica e quella<br />
virtuale, supportato dai dati di ricerca (Ricerca Total Retail<br />
2017, Price Waterhouse Cooper su un campione di 24.500<br />
consumatori intervistati - oltre 1000 in Italia - per un totale<br />
di 32 paesi). Si conferma come in Italia il punto vendita<br />
fisico sia ancora al centro dei processi d'acquisto per una<br />
larga parte dei consumatori (il 34% degli intervistati, tra i<br />
18 e i 65+ anni, acquista in un negozio almeno una volta alla<br />
settimana). Connesse tra loro, brand reputation dal web<br />
e rilevanza dello store fisico, definiscono positivamente la<br />
percezione della marca e dei retailer, nelle strategie di comunicazione<br />
e di business. La capacità dei retailer fisici di<br />
trovare soluzioni creative, innovative oppure funzionali, si<br />
conferma un elemento strategico di successo.