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MEMORIE<br />
IL LAMPO DI BORROMEO: TRE LENZUOLA E L’ANTENNA EIAR Ultimi AGGIORNAMENTI DA VILLA NOBEL ROTTA SU CRYPTOWORLD<br />
L’ESCAMOTAGE DI CARLO USANNA, ICONA RESISTENZIALE DI SAN MARTINO, INTERDÌ LE CANNONIERE FRANCESI NELL’APRILE 1945<br />
Alfredo Schiavi<br />
Quel continuo frastuono…<br />
Quegli scoppi tremendi…<br />
Quella continua<br />
paura che toccasse a te<br />
ed ai tuoi cari. Bisognava<br />
assolutamente che finissero.<br />
Sanremo aveva<br />
cessato di essere la città<br />
amata dai ricchi borghesi<br />
o statisti o re o imperatori.<br />
Era la città che ospitava<br />
i famosi “maiali” della<br />
Regia Marina e aveva un<br />
deposito di siluri proprio<br />
in centro, vicino a un<br />
convento. Ma questo non<br />
era un segreto. Lo sapevano<br />
anche gli inglesi e<br />
gli americani ed i vicini<br />
francesi... e le bombe perforanti<br />
delle navi alleate<br />
non risparmiavano la città<br />
dei fiori.<br />
«Cerchiamo tre lenzuola<br />
matrimoniali e facciamone<br />
una sola!» fu<br />
l’illuminazione di un ragazzo<br />
diciassettenne. Ma<br />
sorse subito un problema...<br />
logistico. Le lenzuola,<br />
meglio rubarle da un<br />
filo steso in campagna?<br />
Sfilarle da sotto gli occhi<br />
della mamma? Acquistarle<br />
al mercato?<br />
Chissà come, quelle<br />
tre lenzuola comparvero<br />
come per miracolo e un<br />
paio di ragazzi si diedero<br />
da fare nell’effettuare<br />
l’operazione (laboriosa<br />
ma piuttosto semplice)<br />
di cucitura col filo da<br />
rete da pescatori. Si trattava<br />
di farne un bandierone<br />
bianco, vistosamente<br />
grande, da issare<br />
sull’antenna dell’EIAR<br />
(Ente Italiano Audizioni<br />
Radiofoniche, oggi RAI)<br />
Nella vignetta di Claudio della Croce, Carlo Usanna (‘Borromeo’)<br />
e il primo giornale di quartiere (‘Pro San Martino’)<br />
che svettava coi suoi circa<br />
settanta metri in fondo a<br />
via Ansaldi, qui a Sanremo,<br />
nel quartiere San<br />
Martino. Un bandierone<br />
che rivelasse a quelle<br />
due maledette cannoniere<br />
francesi, che bombardavano<br />
senza ratio Sanremo,<br />
che qui ormai era<br />
tutto pacifico, che i nazifascisti<br />
se n’erano andati<br />
già da un giorno e<br />
che quindi era inutile che<br />
queste due navi sprecassero<br />
munizioni, distruggessero<br />
case e aumentassero<br />
il conto delle vittime<br />
e dei danni.<br />
Così, dunque, fu fatto:<br />
le tre lenzuola erano<br />
diventate, per volere di<br />
un ragazzo di San Martino,<br />
un’enorme bandiera<br />
bianca che persino<br />
un tale seduto sul bagnasciuga<br />
della Corsica<br />
avrebbe potuto notare.<br />
Non a caso, dopo poche<br />
ore, quel frastuono finì.<br />
Si può dire allora senza<br />
retorica alcuna che<br />
quel manipolo di ragazzi<br />
del quartiere San Martino<br />
(fra ideatori ed esecutori,<br />
nemmeno una<br />
decina) salvò Sanremo,<br />
o quantomeno contribuì<br />
a farlo. Ci si chiede ancora<br />
se il loro capo, un<br />
certo “Borromeo” (alias<br />
di Carlo Usanna), avesse<br />
trovato ispirazione dalla<br />
lettura de “I ragazzi della<br />
via Pal” dell’ungherese<br />
Ferenc Molnar o se fu<br />
tutto frutto del suo ingegno.<br />
Quel che è certo è<br />
che “Borromeo” guidava<br />
un gruppo di ragazzi del<br />
quartiere in azioni non<br />
prettamente guerresche<br />
durante l’occupazione<br />
nazifascista di Sanremo<br />
(1943-1945). Nello specifico,<br />
li guidava in azioni<br />
propagandistiche, come<br />
l’affissione notturna di<br />
volantini, sui muri e sulle<br />
porte delle abitazioni<br />
del quartiere San Martino,<br />
che esaltavano le gesta<br />
dei partigiani della Ia<br />
Zona Liguria e denunciavano<br />
gli eccidi e le violenze<br />
degli occupanti. Non<br />
avendo a disposizione<br />
colla, utilizzavano farina<br />
bollita.<br />
Si trattava di adolescenti<br />
che non raggiungevano<br />
nemmeno i diciotto<br />
anni. Erano sostenuti da<br />
Umberto Farina, gerente<br />
di un negozio in Sanremo<br />
che sapeva usare il<br />
ciclostile e cominciò per<br />
questo a tracciare con<br />
la punta arrotondata su<br />
carta cerata le prime parole<br />
d’ordine clandestine:<br />
«Via i tedeschi dall’Italia<br />
e via i fascisti loro alleati».<br />
Stampava girando la<br />
manovella di notte, nel<br />
silenzio del negozio, e<br />
a operazione terminata<br />
Borromeo passava a ritirare.<br />
Non pago, fu poi<br />
redattore e stampatore di<br />
un foglietto fronte-retro<br />
intitolato “La voce della<br />
Democrazia”, che dal 1°<br />
novembre del 1944 fu l’unica<br />
voce libera del quartiere:<br />
informava i cittadini<br />
e li teneva all’erta.<br />
Al fianco di quei giovani<br />
coraggiosi, staffettisti del<br />
doposcuola all’insaputa<br />
dei genitori, c’era perfino<br />
un cappellano, padre<br />
Anselmo Perrone, falsa<br />
identità cospirativa.<br />
II suo vero nome era fra<br />
Michele, francescano, ed<br />
era il vice parroco della<br />
chiesetta dei francescani<br />
che si trovava (e si trova<br />
ancora oggi) in corso Cavallotti.<br />
Ma tornando alle lenzuola...<br />
Chissà dov’è finita<br />
quella vistosa bandiera<br />
bianca che salvò Sanremo<br />
da ulteriori tragedie<br />
di guerra! La dovessimo<br />
per magia ritrovare, non<br />
esiteremmo a custodirla<br />
in una teca all’ingresso<br />
di Palazzo Bellevue (il<br />
Municipio di Sanremo)<br />
corredata da una breve<br />
scritta: «Ai ragazzi del<br />
quartiere di San Martino,<br />
la città riconoscente».<br />
Tutto ciò accadde<br />
nell’aprile del 1945. Questo<br />
mio scritto ha compiuto<br />
sette anni. “Borromeo”<br />
ci ha lasciati da tre.<br />
<strong>Il</strong> Sud Est quando era ancora ‘Bar Ristorante delle Candele’.<br />
Sullo sfondo, a destra, si intravede la ‘mitica’ antenna EIAR-RAI<br />
Redazione<br />
È in corso l’opera di restauro<br />
del magnifico affresco<br />
che decora il soffitto<br />
della sala al piano terra.<br />
Dopo la risistemazione del<br />
giardino, dunque, un ulteriore<br />
passo verso il ritorno<br />
all’antico splendore del<br />
prestigioso edificio, reso<br />
possibile dal nuovo gestore<br />
“Prime Quality” (incaricato<br />
per nove anni) e dal suo<br />
amministratore delegato<br />
Gianmaria Leto. Restate<br />
aggiornati sulle pagine Facebook<br />
“<strong>Il</strong> <strong>Quartiere</strong>” (su<br />
cui potrete rileggere l’intervista<br />
rilasciataci proprio<br />
da Leto in occasione<br />
dell’ultimo numero di febbraio)<br />
e “Villa Nobel” (per<br />
seguire le notizie relative<br />
ad eventi e aperture).<br />
Redazione<br />
È appena stato pubblicato<br />
su Amazon il libro<br />
del 25enne sanremese<br />
Alessio Ferraro “Sognando<br />
la luna: il mio viaggio<br />
nel Cryptoworld”. Lo scopo<br />
dell’autore è quello di<br />
esplorare ed esplicare al<br />
grande pubblico il mondo<br />
delle criptovalute, oscuro<br />
ai più ma oggetto di<br />
discussione (anche feroce)<br />
negli ultimi tempi, e<br />
di aiutare a comprendere<br />
la tecnologia Blockchain,<br />
rivoluzionaria e, al tempo<br />
stesso, ancora incompresa.<br />
Con un linguaggio<br />
semplice, Alessio spiega<br />
nozioni apparentemente<br />
difficili da interpretare<br />
come quelle di Bitcoin,<br />
IN BREVE<br />
Crypto, Smart Contract e<br />
Blockchain.<br />
Nel corso della narrazione,<br />
non mancano cenni<br />
più generali sulla matematica,<br />
sull’economia,<br />
sulla finanza e aneddoti<br />
sulle esperienze di Ferraro,<br />
passato dalla pura speculazione<br />
all’amore per<br />
queste nuove tecnologie.<br />
Inserzione a pagamento a cura di Luca Garibaldi<br />
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