TRAKS MAGAZINE 035
Ecco il nuovo numero TRAKS MAGAZINE. In copertina gli UMMO e inoltre interviste ad Aneurisma, Tangram, Giorgia Giacometti, Kalafi, Prelude to Desire, Giuseppe D'Alonzo, Maddalena Conni, Elena Sanchi, Nico, Francesco Tirelli, Rocco, Francesco Aubry
Ecco il nuovo numero TRAKS MAGAZINE. In copertina gli UMMO e inoltre interviste ad Aneurisma, Tangram, Giorgia Giacometti, Kalafi, Prelude to Desire, Giuseppe D'Alonzo, Maddalena Conni, Elena Sanchi, Nico, Francesco Tirelli, Rocco, Francesco Aubry
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concetti espressi nel brano?
Credo sia fondamentale nell’epoca
dell’ascolto usa e getta e dello
slide distratto sui social, sopratutto
per progetti emergenti come il
mio. Purtroppo sfornare frequentemente
videoclip girati con professionisti
del settore può essere
proibitivo per chi ha un approccio
indipendente, ma possono nascere
delle idee quasi a costo zero con
un po’ di ricerca e inventiva.
Synth pop e cantautorato si con-
frontano nella tua musica. Ma le
tue radici quali sono?
I Queen sono stati il colpo di fulmine
e in seguito tutta la musica
a cavallo tra i ‘60 e i ‘70, tra glam
rock, psichedelia e prog rock. Più
recentemente ho rivalutato le sonorità
della new wave anni ‘80,
che da qualche anno è molto presente
in tante produzioni.
Quali sono i nomi di tuo riferimento
nel cantautorato italiano?
Il primo Battiato con la sua sperimentazione
tra Vcs3, chitarre e
percussioni. Fetus e Pollution sono
capolavori. E poi quelli di inizio
anni ‘80 finalmente pop ma sempre
avanti anni luce con sonorità
sintetiche e testi assolutamente
inediti fino a quel momento nel
panorama commerciale Italiano.
Il Battisti tra fine ‘70 e inizio ‘80,
con influenze funk e sintetizzatori
come il Prophet 5 spesso arrangiati
in maniera geniale dal grande
Geoff Westley. Tutto questo con
melodie geniali e sincere. Più recenti,
Bluvertigo e Baustelle che
conservano caratteristiche simili
in chiave moderna.
So che hai
in progetto
un ep entro
fine 2020.
Hai già le
idee chiare
su come
sarà?
Cercherò
di estremizzare
e
allo stesso
tempo far
coesistere
questo mix di melodie pop e ricerca
sonora, forse ci saranno meno
chitarre e più synth, piani acustici
ed elettrici. In merito ai testi
vorrei mettermi maggiormente a
nudo, stimo tantissimo gli autori
capaci di arrivare al cuore degli
ascoltatori raccontando il proprio
vissuto più intimo piuttosto che
trattare temi universali da un punto
di vista più critico e distaccato.
Ho diversi pezzi abbozzati qua e
la, come le caselle di un puzzle da
ricomporre: ne intuisco il senso
ma non vedo ancora l’insieme nella
sua prospettiva finale. Spero di
farcela nei prossimi mesi!
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