06.08.2020 Views

I protagonisti raccontano - anniversario 20 anni ERF

Se deve indicare una priorità nell’ampia scala di valori che costituisce il ‘cuore’ di Emilia Romagna Festival, a 20 anni dalla sua prima edizione, Massimo Mercelli indica senza esitazione il futuro.

Se deve indicare una priorità nell’ampia scala di valori che costituisce il ‘cuore’ di Emilia Romagna Festival, a 20 anni dalla sua prima edizione, Massimo Mercelli indica senza esitazione il futuro.

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

22

LUIS BACALOV | UNIVERSO VISIONARIO

Un maestro del pianoforte, un autore capace di sottolineare, con

l’intensità e la suggestione della sua scrittura, la trama di un film,

accentuarne i toni drammatici, esaltarne la malinconia, farci sorridere,

prenderci per mano, trasportarci nel suo visionario universo e

poi farci planare sull realtà.

LUIS BACALOV, MUSICISTA ARGENTINO, AUTORE DI

COLONNE SONORE CHE HANNO FATTO LA STORIA

DEL CINEMA (IL PREMIO OSCAR CON IL POSTINO

INTERPRETATO DA MASSIMO TROISI), È UNO DEGLI

ARTISTI CHE CON MAGGIORE FREQUENZA SONO

COMPARSI NEL RICCO CARTELLONE DI EMILIA

ROMAGNA FESTIVAL.

LO RICORDA CON NOI LA

SUA COMPAGNA

MARINA RIVERA

Signora Rivera, la presenza così assidua

di Bacalov a Emilia Romagna

Festival testimonia un rapporto più

emozionale che strettamente professionale

“Luis amava il Festival perché, diceva,

era un luogo della mente, non

solo un palcoscenico. Godeva del

fascino della libertà che si respirava

in quei giorni, la possibilità, ogni volta,

di confrontarsi con un esperimento

diverso. Dal tango alla classica, dalle

sue tradizioni latine alla musica che

traeva linfa dalle profonde riflessioni

sociali sul recente passato della

sua terra d’origine, l’Argentina”.

Si riferisce a ‘Estaba la madre’,

l’opera dedicata alle madri di Plaza

de Mayo, che andò in scena l’11

settembre 2009 al Teatro Fabbri di

Forlì?

“Bacalov era profondamente legato

alla storia del suo paese e tributare

un omaggio a quelle donne che non

hanno mai smesso di chiedere la

verità su una delle pagine più drammatiche

degli anni cupi della dittatura

in Argentina, è diventato per lui

un atto di amore per quelle straordinarie

madri e anche una maniera

di interpretare un forte sentimento

di speranza, uno sguardo rivolto al

futuro che è sempre stato il centro

del suo lavoro”

Con che atteggiamento Bacalov si

accostò a ‘Estaba la madre’?

“Estada la madre’ fu concepito

da Bacalov come un ‘oratorio’, nel

quale far entrare in relazione, far

dialogare il sacro e il profano, come

è nello spirito dei paesi dell’America

Latina. Pensava a una ‘messa in

tango’, che potrebbe sembrare

contraddittorio. In realtà nell’opera

il tango diventa struggente accompagnamento

di una ribellione, di un

dolore che si tramuta in strumento

di liberazione. Grazie non solo alla

musica che scrisse, ma anche a un

toccante libretto, di cui fu autore

insieme a Sergio Bardotti e a Carlo

Sessano”.

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!